domenica 31 gennaio 2010

LE SCALE DEL DEGRADO

NON ILLUMINATE, SPORCHE, PERICOLOSE
di Gennaro Del Giudice
(foto di Angelo Greco)
POZZUOLI. Scendendo a piedi da “Pozzuoli alta” diretti verso via Napoli e il lungomare “Sandro Pertini”, due sono gli accessi utili a “tagliare” il lungo percorso: le cosiddette “scale dei Carabinieri” e quelle che un tempo venivano definite “scale della montagnella”. Rampe attraverso le quali rispettivamente, si accede da via Carlo Rosini, svoltando l’angolo a sinistra del cinema “Sofia” e, da via Guglielmo Marconi, nei pressi dell’ex Municipio. Entrambe, a distanza di qualche centinaia di metri l’una dall’altra, “tagliano” all’interno dei rioni popolari di via Napoli, conducendo tra quelle che furono le “case dei marocchini” nei pressi della fermata della cumana “Cappuccini”. E tra le case di via Tranvai, nei pressi del tunnel che collega la zona portuale da via Napoli. Sentieri “secolari”, percorsi giornalmente da centinaia di persone, tra semplici residenti, passanti diretti verso il lungomare e visitatori.
Ma che presenterebbero insidie per chi le percorre. Frutto di incuria e abbandono, che nel corso degli anni hanno inficiato sul loro grado di sicurezza e percorribilità.
I pericoli, per i pedoni, si presenterebbero principalmente lungo la rampa che dalla zona ex Municipio porta in via Tranvai. Segni di totale abbandono in questa sorta di “insenatura” ripida. Scalini lesionati, spaccati, nei quali sarebbe facile inciampare. Barre antiscivolo erose, sulle quali quella sorta di colla quando integra crea attrito con la pedata evitando scivolamenti. Ma che oggi, consumata, con l’acqua diventa scivolosa. E pericolosa. Due pali dell’illuminazione e tre lampioni (uno dei quali distrutto) posti lungo i muri laterali alle scale non funzionanti. Spenti da tempo. Forse, non rientrati ancora tra i 7500 punti luce numerati e gestiti da una ditta romana per conto del comune di Pozzuoli. Ancora passanti arrugginiti, ringhiere divelte, rifiuti in ogni angolo, sterpaglie e numerosi insetti. Bottiglie a terra, segno che qualcuno ogni tanto “sosta” da queste parti. E la paura, tanta, dei residenti che dopo il tramonto non si azzardano a percorrere queste scale. “La sera non passo per paura. E’ tutto buio, spesso ci sono gruppi di giovani appostati negli angoli. Fumano, bevono.” Racconta un signore mentre scende le scale con alcune buste della spesa in mano. “Quando non c’è nessuno il pericolo è che qualcuno possa spuntare all’improvviso e farti una rapina. Oppure violentare una donna che cammina da sola, talmente che è isolato qua dietro” gli fa eco Marco, 25 anni, mentre sale le scale diretto verso la “Villa Avellino”. “E’ uno schifo che non si faccia niente e che non ci siano controlli. Qui è tutto abbandonato e dimenticato”. Scendendo, alla fine di queste scale ci sono numerosi palazzi.
Quest’area abitata, con una forte densità di popolazione, è definita anche “Aret ‘o tram”. Dal nome del mezzo di trasporto che circolava decine di anni fa da queste parti. Numerose famiglie, che una volta affacciatesi dalle proprie abitazioni, si ritrovano questa grossa struttura di scale, erosa dal tempo. Dall’incuria. Spostandoci qualche centinai di metri più su, in direzione “zona del Carmine” accediamo alle ”scale dei carabinieri” dove qui, una volta, i militari dell’arma avevano la loro sede cittadina. Migliori sono le condizioni dell’altro accesso a via Napoli. Più utilizzate delle altre, anche per la comodità di essere meno ripide, con meno scalini. Famiglie, studenti, ragazzini. Tantissimo passano di qua. Scendendo si spunta sui binari della tratta Montesanto – Torregaveta, alla fermata dei “Cappuccini”. Si passa attraverso le case, che sorgono ai lati delle scale. Fino ad arrivare tra i palazzi dei “marocchini”.
Qui non è evidente lo stato di abbandono. Ma i pericoli si. Una grossa discesa, larga. Poi le scale. Una pavimentazione fatta con una sorta di grossi blocchi di pietra, erosi anche questi dal tempo. Che ha reso la pavimentazione liscia. Potrebbe causare scivolamenti, cadute. Qualche fessura a terra, qualche buca pericolosa, dove anche qui non sarebbe difficile inciampare. Cadere. Così come la ripidezza, altro pericolo. Ma non ci si può far niente. Questa è una costante, fin dalla loro realizzazione. Qui il sentiero è pulito, qualche rifiuto, ma nient’altro. Ci sono anche dei paletti, all’inizio della discesa, per evitare che auto e motorini passino. Anche se, in mezzo, sembra che due paletti siano stati tolti. Ci dicono che le luci funzionano, anche se la sera. Qui i pali sono numerati. Ma, nonostante l’illuminazione, anche qui un po’ fa paura.

venerdì 29 gennaio 2010

SPIRAGLI PER GLI LSU DI POZZUOLI

A BREVE LE PRIME STABILIZZAZIONI A TEMPO "DETERMINATO"

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 30 gennaio 2010

POZZUOLI. Una “piccola schiarita” sulla vicenda Lsu del comune di Pozzuoli sembra sia arrivata. Lo confermano i sindacati, seppur cauti, dopo l’incontro di giovedì sera tra i rappresentanti sindacali, il sindaco Pasquale Giacobbe, il vicesindaco Carmine Morelli, e una delegazione di lavoratori. Dalla riunione sarebbe emerso, infatti, che la ditta che gestisce in città il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, sarebbe disposta ad assumere, nell’arco di pochi giorni, con contratti a tempo determinato, una parte, circa 20, di lavoratori. Inserimento che avverrebbe sulla base della priorità acquisita secondo i parametri della “178” tra colori formati professionalmente nel settore. “E’ una piccola soddisfazione, con la speranza di poter poi allargare la possibilità di assorbimento anche ad altri lavoratori”- commenta cauto Pasquale Elemento, rappresentante UIL dei lavoratori - “Andiamo con i piedi di piombo,anche perché si tratterebbe di contratti a termine, quindi nulla di definitivo. E nell’attesa delle decisioni che arriveranno sulla competenza della Provincia in materia di rifiuti, che potrebbe in questo caso vanificare tutto”. A questa, si aggiungerà, nei prossimi mesi, la possibilità di inserimento per un numero di LSU prevista nel piano parcheggi, che diverrà esecutiva successivamente all’assegnazione, attraverso bando di gara pubblico, della gestione “parking” cittadini. “Più che una schiarita, è il frutto del lavoro messo in campo negli ultimi mesi” - precisa il vicesindaco Carmine Morelli - “La ditta che si occupa della gestione rifiuti potrà, nell’arco di 10/15 giorni assumere i lavoratori con contratti a tempo determinato, che gli consentiranno anche di non perdere lo “status” di LSU. Nel giro di ¾ mesi avverrà anche per i parcheggi, per i quali la ditta vincitrice potrà, nella misura minima del 30% assumere LSU”.

NON DESISTONO I DIPENDENTI DELLA "CAB"

DA OLTRE UNA SETTIMANA VA AVANTI LO SCIOPERO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 30 gennaio 2010

POZZUOLI. Ancora in sciopero i dipendenti della “CAB Spa”, di Pozzuoli. Dopo l’incontro con il sindaco, Pasquale Giacobbe che, a detta loro non avrebbe sortito alcun effetto sulla vicenda, i lavoratori proseguono la loro protesta. Ferme tutte le attività lavorative da oltre una settimana, dopo la messa in mobilità di un operaio, è costante il presidio all’esterno dello stabilimento. Chiedono un’apertura di cassa integrazione ordinaria e il reintegro del collega, rappresentante sindacale FIOM all’interno dell’azienda e destinatario del provvedimento di mobilità insieme ad altri 7 dei 25 lavoratori in organico. I quali, a differenza del collega, avrebbero accettato il provvedimento a fronte di un incentivo. Il timore da parte degli operai è che la dirigenza voglia scendere al di sotto dei 15 dipendenti. Dai vertici societari, contattati telefonicamente, alcuna dichiarazione in merito.

giovedì 28 gennaio 2010

SCENARIO DA TERZO MONDO IN VIA DELLE COLMATE A LICOLA

ABBANDONO E DEGRADO NELLA ZONA AL CONFINE TRA POZZUOLI, GIUGLIANO E BACOLI

di Gennaro Del Giudice
(foto di Angelo Greco)

POZZUOLI. Su ambedue i lati della strada dei canali, senza alcuna barriera di protezione. Il manto stradale con numerose buche, dissestato, non asfaltato. Lampioni consumati dalla ruggine, in alcuni tratti spenti di notte e in altri accesi di giorno. Sterpaglie, rifiuti sparsi e accantonati ovunque, “accatastati “ ai margini della strada. Alcune strutture abbandonate. Canneti, vegetazione selvaggia, arbusti che il vento ha spezzato, inclinato e rimasti lì. E un cartellone pubblicitario, che sembra l’emblema dell’abbandono e del degrado. Letteralmente “sventrato” , con i fari che avrebbero dovuto illuminarlo distrutti. Immagini che allontanano l’idea che l’urbanizzazione sia arrivata da queste parti. O meglio, che sia arrivata un tempo, ma tanto tempo fa. Ecco come si presenta Via delle Colmate, a Pozzuoli, frazione di Licola, terra di confine con Giugliano e con Bacoli. Qui si giunge dalla via Domitiana, si accede da via dei Platani, nei pressi della zona denominata “Licola Borgo”, vicino la stazione di Licola. Oppure dalla parte opposta, provenendo da Fusaro, da via Cuma Licola.
Una lunga strada, qualche chilometro, e numerose viuzze a destra e sinistra. Un tempo qui era una palude. Lo dimostra l’acqua che sembra voglia uscire dal sottosuolo, portando nell’area un elevato tasso di umidità. Le case, i muri che costeggiano i tratti di strada e delle viuzze, sembrano impregnati di acqua. Da queste parti vivono numerose famiglie, tante villette, abitazioni basse, qualcuna anche a 3 piani, ma è raro. Qui sembra di non essere a Pozzuoli.

Non per la vegetazione, selvaggia, né tantomeno per quei canneti presenti dappertutto. Ma per lo stato di abbandono e di degrado. E sembra che serpeggi rassegnazione, tra i residenti. “Tanto per questa zona non si fa mai niente, sono anni che stiamo così” racconta una donna, che da oltre vent’anni dice di abitare qui. La sua casa è sorvolata da alcuni cavi. Come quelli posti lungo la strada, che si intersecano in più punti, dando l ’impressione di poter cedere da un momento all’altro. Fra tanto degrado e abbandono, “spiccano” le targhette su ogni palo della luce. “Servono a segnalare alla ditta che ha la manutenzione i problemi di funzionalità dei lampioni” ci tiene a sottolineare l’assessore ai lavori pubblici del comune di Pozzuoli Mario Marrandino. Che spiega anche perché a volte siano accese di giorno “ Possono essere accesi durante la giornata perché ci possono essere prove di funzionamento in corso sulle linee. Inoltre, non è uno spreco perché il comune paga sempre la stessa somma per i 7500 punti luce della città a prescindere dalle ore durante le quali rimangono accesi.


I cittadini prima di lamentarsi devono chiamare e chiedere invece di creare allarmismi”. Ma forse qui subentra quella famosa rassegnazione da parte della gente. Al comune nessuna segnalazione di guasti all’illuminazione. Quando invece da diverso tempo la notte gran parte della strada non è illuminata. In via delle Colmate il pericolo è anche la mancanza di protezioni laterali, di un guardaraill lungo la via.

Lungo i due margini della carreggiata ci sono i canali. E per una distrazione, una manovra sbagliata, un calcolo errato delle misure, con l’auto si potrebbe andare a finire giù. Canali di scolo, piene di acqua o liquami. E rifiuti galleggianti. E qui in inverno, con le temperature vicino ai zero gradi, anche le zanzare sopravvivono.
Alla rete di un vasto terreno, zona militare,c’è un cartello. “Divieto di scarico” e sotto una fila di rifiuti. Quasi a voler prendere in giro chi ha affisso quel cartello.
Prima del ponticello sul quale passa via Domitiana ci sono i resti di un albero caduto qualche settimana fa a seguito delle forti folate di vento. Ci si chiede se anche altri arbusti siano a rischio, se avviene una verifica sulla loro solidità. Mentre scattiamo le fotografie in via “Dei Platani”, tratto di strada che si raccorda con Via delle Colmate, un uomo a bordo di un auto, che ha appena scansato con un zig-zag diverse buche fa cenno con la testa, come a voler dire “Si scattate, fate bene”.
A pochi passi un cancello aperto, una distesa di verde, rifiuti ovunque. Si ferma. Antonio, non abita qui ma per motivi di lavoro percorre quotidianamente passa da questa parti. “Queste strade sono uno schifo, qui ci vorrebbe una 4x4 per evitare di rimanere in una buca e rompere oltre che una gomma anche gli ammortizzatori.” Eppure, qualche mese fa, un piccolo tratto di strada, all’’inizio di via dei Platani, fu asfaltato.

mercoledì 27 gennaio 2010

MICROCHIRURGIA LASER ALL'OSPEDALE "LA SCHIANA"

IL PRIMARIO: LA STRUTTURA DIVENTI IL 3° POLO SANITARIO DI NAPOLI

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 27 gennaio 2010

POZZUOLI. L'uso della microchirurgia laser per rendere l'ospedale La Schiana il punto di riferimento nella cura delle patologie urologiche e diventare così il terzo polo sanitario di Napoli, assieme al Cardarelli e all'Ospedale del Mare. È l'obiettivo del nuovo primario dell'Unità Dipartimentale Urologia della struttura puteolana, Giovanni Di Lauro. «La struttura, infatti, che ha quindici posti letto, è l'unica - si legge in una nota - sul territorio napoletano in grado di fornire un trattamento endoscopico per la calcolosi, la stenosi dell'uretra e le piccole lesioni di natura neoplastica». L'Unità urologica dell'ospedale La Schiana nasce dalla fusione di personale sanitario e apparecchiature con lo stesso reparto dell'Asl Na2 di Giugliano. Un accorpamento dettato dal Piano di riordino regionale, che secondo Di Lauro “porterà la struttura ad un altissimo livello di competitività”. «In pochi mesi l'equipe urologica dell’ospedale di Pozzuoli - ricorda il primario - ha eseguito circa 100 interventi chirurgici. Con l'utilizzo di tecniche mini invasive sono ridotti al minimo anche i tempi di degenza ospedaliera dei pazienti venti giorni di attesa tra programmazione e realizzazione dell'intervento chirurgico, ventiquattro ore per il ricovero, altrettanti per una calcolosi trattata in via endoscopica, solo 3-4 giorni per l'asportazione della prostata nei casi di neoplasia. Una serie di numeri che comportano una forte riduzione dei costi ospedalieri». Tra le tecniche utilizzate dalla struttura medica, ricorda Di Lauro, «c'é l'utilizzo del laser al tullium, ideale nel trattamento dei casi di endoscopia benigna, in particolare degli adenomi prostatici. Il potenziamento de La Schiana, che dispone anche di un centro sull'infertilità, caso isolato con 'Cardarelli' e Seconda Università di Napoli (Sun), non si ferma qui. In programma c'é, infatti, l'ampliamento delle sale operatorie e del Pronto Soccorso.

martedì 26 gennaio 2010

DUE PERICOLOSI INCIDENTI STRADALE IN UN'ORA

DISTRUTTE LE AUTO. 4 I FERITI, NESSUNO GRAVE

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 22 gennaio 2010

POZZUOLI. Due incidenti, quasi in concomitanza, si sono verificati ieri a Pozzuoli. Lungo il tratto di tangenziale tra gli svincoli di Arco Felice e Monterusciello e in via Montenuovo Licola Patria. Il primo, intorno alle 11.30 ha visto coinvolta un’auto, una Lancia Y, di colore celeste, la quale mentre procedeva in direzione Monterusciello, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe andata a finire in testa coda, andando ad urtare contro il guarda raill. A quanto pare, per motivi ancora da accertare, il conducente avrebbe perso il controllo dell’auto, sulla quale viaggiava in compagnia di un’altra persona. Nel testa coda fortunatamente non sarebbero rimaste coinvolte altre vetture che in quel momento percorrevano la carreggiata. Sul posto sono intervenute 2 autoambulanze del 118 che hanno soccorso e trasportato i due passeggeri, che hanno riportato lievi escoriazioni, presso il pronto soccorso dell’ospedale “La Schiana” di Pozzuoli, e gli agenti della polizia stradale. Nel frattempo, una coda chilometrica si è formata lungo l’arteria, costringendo gi agenti della polizia municipale vietando l’accesso allo svincolo di Lago d’Averno.
E a poca distanza, un altro incidente si è verificato in mattinata nel tratto di strada di via Montenuovo Licola Patria, denominato “curva della morte” in località “La Schiana”. Due auto, una Fiat Panda ed una Peugeot, si sono scontrate frontalmente. Con ogni probabilità, una delle 2 conducenti dei veicoli coinvolti avrebbe invaso la corsia opposta, provocando lo schianto che ha quasi distrutto le autovetture. Ma fortunatamente per le conducenti, non ci sono state drammatiche conseguenze. Le donne, soccorse dai sanitari del 118 sono state trasportate presso il vicino nosocomio. Per una delle due 10 giorni di prognosi, mentre l’altra è stata trattenuta in ospedale per maggiori accertamenti in seguito ad una frattura riportata nell’impatto.

IL CONSIGLIO COMUNALE BOCCIA IL PROJECT FINANCING

RINVIATA LA REALIZZAZIONE DEL CIMITERO DI MONTERUSCIELLO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 26 gennaio 2010

POZZUOLI.Bocciato ieri, durante il consiglio comunale, il Project Financing per la realizzazione di un nuovo cimitero a Pozzuoli, nel quartiere di Monterusciello. Il motivo dell’annullamento, a quanto pare già deciso da tempo dalla giunta comunale, sarebbe legato a problemi di ordine burocratico. Non esisterebbe ancora la destinazione d’uso del terreno sul quale sorgerà il nuovo cimitero, il cui iter progettuale ebbe inizio con la precedente giunta guidata dall’ex sindaco Vincenzo Figliolia, proseguito successivamente dalla Commissione Straordinaria subentrata ed ereditato dall’attuale formazione del governo cittadino. Infatti, lo spazio nel quale dovrà sorgere la nuova area cimiteriale risulta avere ancora una destinazione d’uso per impianti sportivi. A seguito dell’accettazione della proposta di annullamento votata ieri in consiglio, i tecnici comunali ora dovranno intervenire per variare la destinazione d’uso del terreno. Legato alla realizzazione del nuovo cimitero, anche l’occupazione di alcuni Lavoratori Socialmente Utili. “La ditta che vincerà l’appalto per la realizzazione della struttura” sottolinea il vice sindaco Carmine Morelli, “dovrà assumere gli Lsu del comune di Pozzuoli. Ed è volontà di tutti costruire il cimitero nel quartiere di Monterusciello”.

PROTESTA DEGLI EX DETENUTI FUORI AL CARCERE DI POZZUOLI

CHIEDONO GARANZIE PER IL FUTURO E STABILITA' LAVORATIVA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 26 gennaio 2010

POZZUOLI. Sit-in di protesta, ieri mattina, fuori al carcere femminile di Pozzuoli. Alcune centinaia di ex detenuti provenienti da Napoli e dalle varie città della provincia, si sono radunati all’esterno dell’istituto penitenziario flegreo, per denunciare lo stato di precarietà lavorativa nel quale si ritrovano a vivere a seguito della pena detentiva appena scontata. I circa 300 ex detenuti presenti, facenti parti del movimento denominato “Ex D.O.N.” (Ex Detenuti Organizzati Napoletani) per gran parte della mattinata hanno scandito slogan e presidiato il tratto di strada antistante la casa circondariale, creando numerosi problemi alla viabilità. Problemi infatti si sono avuti lungo via Pergolesi, arteria che collega la centrale piazza Capomazza con la zona portuale e il centro storico e lungo le strade adiacenti. Sul posto, per prevenire possibili disordini e garantire l’ordine pubblico, erano presenti uomini della polizia di stato e del corpo di polizia municipale di Pozzuoli. Non si sono registrati disordini e la protesta, pacifica, è andata avanti per alcune ore. Gli ex detenuti, di cui una parte di essi ha beneficiato dell’indulto per lo sconto della propria pena detentiva, attraverso la protesta di ieri mattina, chiedono garanzie occupazionali, un reinserimento lavorativo e, per coloro che prima della detenzione erano impiegati dagli enti dei comuni di appartenenza come lavoratori socialmente utili attraverso un rapporto di lavoro precario, una stabilizzazione lavorativa. Inoltre, la scelta di svolgere la manifestazione all’esterno del carcere femminile di Pozzuoli, sarebbe nata, dalla volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle precarie condizioni di vita all’interno della casa circondariale puteolana. Il movimento Ex D.O.N. ha inoltre anche annunciato che prossimamente saranno organizzati nuovi sit in di protesta.

PRESIDIO DEI DIPENDENTI DELLA "CAB" SPA IN VIA CAMPANA

OGGI SINDACO E ASSESSORI SI RECHERANNO FUORI L'AZIENDA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 26 gennaio 2010

POZZUOLI. Continua la protesta dei dipendenti della CAB spa , azienda metal meccanica con sede in via Campana, a Pozzuoli. Ieri mattina è iniziato il presidio all’esterno dell’azienda da parte di un nutrito numero di lavoratori , che contestano i tagli al personale decisi dai vertici dell’azienda. Bloccate le attività lavorative, dipendenti e sindacati annunciano che lo sciopero andrà avanti ad oltranza fino a quando la società non arriverà ad un’apertura di cassa integrazione ordinaria e al ritiro della messa in mobilità di un loro collega, rappresentante sindacale FIOM all’interno dell’azienda stessa. Mobilitate anche le istituzioni. Stamane, su invito dei dipendenti, il sindaco della città, Pasquale Giacobbe insieme ad alcuni assessori comunali, si recheranno presso lo stabilimento di via Campana.

domenica 24 gennaio 2010

PER ANNI USUFRUISCE DELLA CORRENTE ELETTRICA CITTADINA "LEGALMENTE"

AVEVA INVENTATO UN CONGEGNO SENZA MANOMETTERE IL CONTATORE DI CASA. PER L'ENEL ERA TUTTO IN REGOLA. ESTEREFATTI I TECNICI DEL NUCLEO ANTIFRODE

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" domenica 24 gennaio 2010

BACOLI.Un sistema “geniale” attraverso il quale rifornirsi di energia elettrica direttamente dalla rete pubblica, senza manomettere il contatore di casa, in modo che l’azienda erogatrice del servizio non si accorgesse di alcuna anomalia. Un’invenzione che ha spiazzato anche i tecnici del nucleo antifrode dell’Enel, i quali per la prima volta si sono ritrovati di fronte ad un simile congegno. Che per diversi anni ha consentito a C.A., 47 anni, residente a Bacoli, in via Marco Aurelio, di avere gratuitamente energia elettrica nella propria abitazione. Fino a giovedì scorso, quando il geniale sistema è stato scoperto dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Pozzuoli i quali, durante una perquisizione all’interno della casa dell’uomo, hanno notato lo strano dispositivo.
I militari infatti, durante il controllo domiciliare, si sono insospettiti nel vedere uno strano dispositivo collegato ad un personal computer. Una sorta di contatore differenziale con un interruttore. Che aveva il compito di azionare e spegnere il passaggio, all’interno dell’abitazione, dell’energia elettrica proveniente dall’esterno. Infatti, attraverso un cavo lungo circa 10 metri, nascosto tra la vegetazione, l’uomo aveva collegato la propria abitazione alla rete elettrica cittadina, attraverso la quale alimentava i numerosi dispositivi elettrici utilizzati in casa. Per un consumo di circa 8mila Kilo Watt. Il tutto, senza manomettere il proprio contatore. Attraverso l’interruttore collegato al pc, l’uomo in caso di un controllo staccava l’erogazione illecita, attivando quella “lecita” derivante dal proprio contatore. Pertanto, alla centrale dell’Enel non sarebbe mai risultata alcuna anomalia visto che, seppur in maniera ridotta e saltuaria, il contatore dell’abitazione installato dall’azienda elettrica risultava in uso, non manomesso e, tra l’altro, misurando un consumo ridottissimo. Un’invenzione che ha spiazzato gli stessi tecnici dell’Enel. Infatti, a quanto pare, il nucleo antisofisticazione dell’azienda non avrebbe mai ritrovato, prima d’ora, un simile congegno. L’uomo, che è stato denunciato a piede libero dai carabinieri, i quali hanno sequestrato il dispositivo e il cavo di collegamento, nel 2007 aveva avuto un distacco di corrente dovuto a morosità nei confronti dell’Enel. La quale, avrebbe quantificato il danno per la frode subita per i 5 anni durante i quali l’uomo avrebbe usufruito gratuitamente del servizio, in circa 12mila e 500 euro. E, a questo punto, appurata la truffa, anche il comune di Bacoli potrebbe rivalersi contro il 47enne e chiedere un risarcimento dei danni in seguito alla quantificazione dell’energia elettrica sottratta alla rete cittadina. Ora ci si chiede se altri sistemi analoghi siano in funzione in altre abitazioni nella città di Bacoli e in altre città d’Italia, ipotesi che se realizzata, costituirebbe una frode colossale ai danni dell’azienda erogatrice di elettricità E, inoltre, se l’uomo abbia “creato” ad hoc il dispositivo esclusivamente per poter trarre beneficio all’interno del proprio appartamento o se abbia ceduto il “sistema” a terze persone, magari vendendo la propria invenzione.

sabato 23 gennaio 2010

PROTESTE DEI DIPENDENTI DELLO STABILIMENTO "CAB" DI POZZUOLI

DOPO IL LICENZIAMENTO DI UN LAVORATORE SCOPPIA LA RIVOLTA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 23 gennaio 2010

POZZUOLI. Scene di disperazione si sono vissute ieri mattina, fuori ai cancelli della CAB S.p.a., azienda metalmeccanica con sede a Pozzuoli, specializzata nella produzione di macchine per gelati e refrigeratori di bevande. A seguito della decisione da parte della società di messa in mobilità per un dipendente, i colleghi, insieme alle sigle sindacali, hanno deciso di bloccare, per protesta, ogni attività dello stabilimento di via Campana. La protesta, secondo quanto raccontano lavoratori e sindacati, sarebbe nata dopo che l’azienda avrebbe rifiutato di ridurre il numero di dipendenti da mettere in mobilità. Infatti, degli 8 dipendenti in lista, sui 25 in organico, 7 avrebbero accettato la messa in mobilità, a fronte di un incentivo. Mentre l’ottavo lavoratore, da 8 anni all’interno dello stabilimento nel quale svolge anche funzioni di rappresentante sindacale FIOM , non avrebbe accettato l’attuazione del procedimento. “Nonostante le trattative con la dirigenza, portate avanti da sindacati e lavoratori, per scongiurare l’ottavo licenziamento, l’azienda ha deciso di proseguire licenziando un nostro membro.” denuncia Franco Bruno, rappresentante sindacale Fiom “Sono andato per cercare una soluzione, visto che 7 lavoratori hanno accettato senza creare alcun problema. C’era la possibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali, ma non c’è stato verso.” E da mercoledì, giorno in cui è stata recapitata la lettera all’operaio che gran parte dei lavoratori della CAB sono in agitazione, solidali con il collega. Il quale ieri mattina, durante il sit-in di protesta all’esterno dei cancelli dell’azienda, è stato colto da malore, a seguito di forti momenti di tensione vissuti durante la manifestazione. “Il loro obiettivo è chiaro. Scendere al di sotto di 15 dipendenti e farci fuori” denuncia Mario, dipendente da 10 anni e anch’egli membro del sindacato all’interno dell’azienda. “Ci promettono poi di assumere con contratti stagionali. Ma come posso, io che ho una famiglia e che da dieci anni lavoro in questa azienda con contratto a tempo indeterminato, lavorare come stagionale?” E mentre lavoratori e sindacati annunciano il proseguo della protesta ad oltranza, interrompendo ogni attività lavorativa dall’azienda, nel frattempo, nessuna dichiarazione in merito. Contattata telefonicamente nella sede di via Campana, la dirigenza non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito.

DUE ARRESTI PER DROGA NELLA VILLETTA COMUNALE DI QUARTO

TROVATI IN POSSESSO DI 20 GRAMMI DI HASHISH

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 23 gennaio 2010

QUARTO. Arrestati, per spaccio di droga, due giovani all’interno della villetta comunale di Quarto. Ferdinando Giaccio, 19 anni, pregiudicato, e D. B., 18 anni, incensurato, sono stati trovati dai militari dell’arma, durante un controllo sul territorio, in possesso di un quantitativo di circa 20 grammi di hashish. Ed arrestati dai carabinieri della Tenenza di Quarto proprio mentre effettuavano la loro attività di spacciatori, proprio all’interno della villetta. I due, infatti, sono stati arrestati mentre erano impegnati a cedere ai propri acquirenti, “stecche” della sostanza stupefacente. I militari dell’arma, infatti, forse insospettitisi dello strano movimento creatosi intorno ai due e del via vai venutosi a creare all’interno dell’area dove sorgono i giardinetti pubblici, avrebbero notato i due ragazzi impegnati nella loro attività. Cogliendoli così in flagranza di reato. A quel punto, dalla perquisizione ai loro danni, sarebbero stato ritrovato il quantitativo di stupefacenti. Circa 20 grammi di hashish in possesso dei due spacciatori. I quali sono poi stati arrestati dai militari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

giovedì 21 gennaio 2010

ENNESIMA RAPINA AI DANNI DI UN SUPERMERCATO NEI CAMPI FLEGREI

LA QUARTA IN 15 GIORNI. 4 MALVIVENTI ARMATI RAPINANO IL "CRAI" A FUSARO. E' ALLARME

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 22 gennaio 2010

FUSARO/BACOLI. Ancora una rapina nei Campi Flegrei. La quarta ai danni ad un supermercato negli ultimi 15 giorni. Dopo il grande magazzino “Da.Ber.”di via Anfiteatro e il punto vendita “Decò” di Piazza Capomazza a Pozzuoli, il supermarket “Sisa” di via Allodi, nel quartiere di Monterusciello, mercoledì sera un altro colpo è stato messo a segno ai danni del supermercato “Crai” di via Ottaviano Augusto in località Fusaro, a Bacoli. Intorno alle 19.30, mentre all’interno del locale erano presenti numerosi clienti, 2 rapinatori con i volti coperti da sciarpe e berretti ed armati di pistole, sono entrati all’interno del locale. Avvicinatisi alle casse, nonostante la presenza di alcuni clienti in fila per pagare la spesa, i due malviventi avrebbero intimato alle 2 cassiere di consegnare l’incasso. Presi i soldi, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni presenti alla rapina, i malviventi avrebbero raggiunto gli altri due complici, anche loro con i volti coperti da sciarpe e cappellini, che nel frattempo li attendevano fuori al supermercato. E con i quali sarebbero scappati a bordo di un’auto, una Fiat Panda di colore bianco. I rapinatori avrebbero portato con sé un bottino che si aggirerebbe intorno ai 1200 euro. Scene di panico e paura si sono vissute all’interno del locale. Durante e nei momenti successivi alla rapina, racconta il titolare dell’attività commerciale, Antonio Carannante, “Alcune donne, alla vista dei rapinatori e delle armi, sono state colte da lievi malori. Altre persone si sono buttate a terra. Non è la prima volta che subiamo una rapina, l’ulitma circa un anno fa”. Lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Bacoli. La rapina potrebbe essere stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso poste all’interno del supermercato. Dai fotogrammi, che ora saranno visionati dagli inquirenti, potrebbero uscire importanti informazioni utili a risalire all’identità dei rapinatori. L’ennesima rapina, che a quanto pare, presenterebbe parecchie analogie con le tre precedenti messe a segno ai danni di altrettanti supermercati. L’orario, il numero dei rapinatori, che sembrerebbero essere stati sempre quattro, le modalità dell’irruzione, che vedrebbe 2 rapinatori dentro ed altrettanti fuori come “pali” e l’ausilio di un auto, con la quale scappare dopo i colpi messi a segno.

LEZIONI DI INCIVILTA' FUORI LE SCUOLE IN VIA MODIGLIANI

CAOS ED INGORGHI AL SUONO DELLA CAMPANELLA. MARTEDI' SCORSO SFIORATA LA RISSA. INSORGONO I "NONNI CIVICI"

di Gennaro Del Giudice
parte dell'articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 21 gennaio 2010
POZZUOLI. Quotidianamente, caos, ingorghi e disagi la fanno da padrona nelle strade antistanti le scuole elementari e medie “Raimondo Annecchino” e “Gianni Rodari”, nel quartiere di Monterusciello. Avviene sistematicamente, due volte al giorno, al suono della campanella, all’orario di entrata e di uscita. Tra urla, suoni di clacson, ingorghi stradali, parcheggi selvaggi, è l’anarchia a farla da padrona, con genitori-automobilisti che, nell’attesa, parcheggiano le proprie auto su marciapiedi, davanti ai cancelli, in doppia e addirittura tripla fila. Ovunque ci sia spazio per fermare la propria automobile. Spesso, denunciano i residenti dei parchi antistanti gli edifici scolastici, anche davanti ai cancelli, impedendo l’accesso alle proprie abitazioni. Scene di diseducazione stradale e civile in primis. Nonostante la presenza dei 2 “nonni civici” i quali sostituiscono e affiancano, quando ci sono, i vigili urbani. Ma senza potere di contravvenzione. Armati semplicemente di paletta e con una fascia rossa al braccio, per distinguersi. Niente più. Anche loro vengono “travolti” dall’ondata di caos. Tentano di far rispettare le regole, non far parcheggiare sui marciapiedi, davanti ai cancelli, in doppia fila.
Inutilmente. Spesso vengono bistrattati, aggrediti verbalmente quando fanno notare una irregolarità. Nonostante la loro età, nonostante siano lì per aiutare. Impotenti dinanzi a tutto. Anche quando martedì scorso, a causa di un ingorgo, un litigio tra alcune mamme e papà alla guida, per poco non finiva in rissa. A seguito del blocco della circolazione venutosi a creare, mentre si cercava di creare un varco per il passaggio, un’auto ne approfittava superando le altre in fila. Provocando un nuovo ingorgo. E il caos. Contro la “furba” di turno urla e ingiurie. Una donna scendeva dalla propria vettura avvicinandosi minacciosamente al veicolo che aveva bloccato la circolazione. Nel frattempo, altri automobilisti si lanciavano accuse e minacce reciproche. Il tutto, sotto gli sguardi attoniti e impauriti dei bambini. Una rissa, fortunatamente solo verbale, durata qualche minuto, ma che poteva avere conseguenze più gravi. Una situazione, che si ripete quotidianamente, che ha esasperato i residenti della zona, i quali spesso hanno difficoltà nell’accedere alle proprie abitazioni. Un disagio che diventa sempre più insostenibile, come afferma la signora Elisabetta ”Non è possibile che la mattina non posso aprire il cancello del mio parco perché ci trovo auto parcheggiate davanti. Spesso abbiamo chiamato anche i vigili, ma il loro intervento ha sortito solo effetti immediati, il giorno dopo siamo sempre punto e daccapo”.
Mentre il signor Antonio ricorda ancora incredulo una scena di inciviltà che lo ha visto coinvolto qualche tempo fa: “ Mentre tornavo a casa da lavoro, mi ritrovai nel solito traffico dell’una e mezza. C’era una lunga coda, scesi per vedere perché non si camminava e mi accorsi che era stata fermata un’auto al centro della strada da una signora che era andata a prendere a piedi la figlia a scuola”. E anche i “nonni civici” sono esasperati dal caos e l’inciviltà che la fa da padrona alle 8.15 e alle 13.15, denunciando la loro impotenza dinanzi a tali episodi: “Siamo impotenti, a volte non riusciamo nemmeno a far attraversare i bambini sulle strisce pedonali perché ci sono auto parcheggiate o che non si fermano nonostante mettiamo in vista la paletta” - denuncia Teo Conte, 70 anni, pensionato, e da 6 anni “nonno civico” – Ci adoperiamo per l’ordine ma siamo quotidianamente sopraffatti da genitori che fanno ciò che vogliono e che spesso ci buttano anche a quel paese. Per 7 euro al giorno, siamo costretti a fare la guerra agli incivili”. Circa 200 euro al mese è la paga dei due nonni civici, che tutti i giorni, per circa 2 ore al giorno, si adoperano ad assistere i bambini. Pensionati pronti a vigilare sugli alunni, specie quelli più piccoli, e a regolare il traffico pur di consentire loro di attraversare la strada in sicurezza. Un’attività per la quale ricevono un “rimborso spese” da parte del comune. “E’ da novembre che non riceviamo la retribuzione” lamenta il signor Conte “e la trattenuta sul lordo da quando era del 20 % ora è diventata del 26%. Per pochi euro al giorno, siamo costretti a lavorare tutti i giorni, anche quando fa freddo ed è maltempo. Ed essere sempre reperibili.” Perché alle 13.00 in punto i nonni devono essere lì, per assistere i loro piccoli.

PREMIAZIONE ALL'ISTITUTO "IPSAR PETRONIO" DI MONTERUSCIELLO

ASSEGNATO IL PREMIO NAZIONALE " SECONDINO FREDA"

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 21 gennaio 2010

POZZUOLI. “Un premio per rendere omaggio al lavoro svolto da mio padre, dirigente e membro dell’Accademia Italiana della Cucina e per sensibilizzare i tanti giovani che lavorano nel settore enogastronomico” così Salvatore Freda, figlio di Secondino, ricorda il celebre genitore, al quale è stato intitolato il concorso nazionale “Secondino Freda”, manifestazione enogastronomica itinerante. Vincitore del concorso, giunto all’ottava edizione, che si svolge ogni 2 anni in location scelte dal Ministero della Pubblica Istruzione, è il professor Emanuele Gnemmi, docente tecnico pratico di cucina presso l’istituto alberghiero “Erminio Maggia” di Stresa, provincia di Verbania. La gara prevedeva la stesura di un menù tradizionale della cucina locale o regionale, con le relative ricette e preparazioni; la descrizione dei vini da abbinare; una relazione illustrante l’origine storica dei piatti con le caratteristiche dei piatti scelti; e le eventuali varianti introdotte, rispetto alla ricetta originaria, nella preparazione delle singole specialità, per renderle più aderenti allo stile alimentare attuale. Il docente di Verbania, ha prevalso tra le centinaia di concorrenti, presentando una ricerca sotto forma di un elegante libretto, sul tema “Il Verbano Cusio Ossola”, rendendo noti gli ingredienti adoperati.
Oltre al docente, vincitore di un premio di 2mila 250euro, sono stati premiati ieri mattina anche 3 giovani allievi dell’Ipsar Petronio di Pozzuoli, dove si è tenuta la manifestazione culinaria, su iniziativa della famiglia Freda, che ha messo a disposizione anche un premio in denaro per i primi 3 classificati, in ordine Andrea Scotti, Vincenzo Spigonato e Alexander Laurini, impegnati nella presentazione di una rielaborazione in chiave moderna di un menù tradizionale della cucina campana. Soddisfatto il preside dell’istituto alberghiero “Ipsar Petronio” di Monterusciello, Maurizio Piscitelli “La scelta di questa sede da parte del ministero è riconoscimento del percorso iniziato da tempo alla ricerca dell’eccellenza e della qualità in un settore nel quale queste caratteristiche sono fondamentali”.

mercoledì 20 gennaio 2010

ANCORA PROBLEMI DI ILLUMINAZIONE A "PIAZZETTA A MARE"

INSORGONO I COMMERCIANTI. MA L'ASSESSORE MARRANDINO ASSICURA CHE A BREVE IL PROBLEMA SI RISOLVERA' DEFINITIVAMENTE

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Continua a non funzionare l’impianto di illuminazione di “Piazza a mare”, a Pozzuoli. Infatti, secondo la denuncia da parte di alcuni commercianti che operano nei pressi della piazza che affaccia sul golfo, sarebbero continui i black out alle luci che illuminano lo spiazzo. Un problema, oltre che di visibilità, anche di sicurezza per gli operatori commerciali e per i numerosi cittadini che, specie nel fine settimana, affollano la zona. Da tempo, oltre 30 tra negozianti e residenti , oltre al problema luci, hanno segnalato attraverso un una raccolta firme datata 7 novembre 2009, i disagi nel quale versa l’area che comprende via Boffa e l’omonima piazza, via Dicearchia, via Sacchini e via Roma. Un documento inoltrato al sindaco della città, Pasquale Giacobbe, alla Procura della Repubblica, al comando di Polizia, Carabinieri, Polizia municipale e all’Asl cittadina. Attraverso la quale si denunciano le precarie condizioni del manto stradale, la scarsa pulizia delle strade, specie dopo le piogge e la scarsa illuminazione della zona.


E proprio quest’ultimo problema è tornato alla ribalta negli ultimi giorni, dopo le segnalazioni giunte dai commercianti della zona, i quali hanno denunciato la perdurante assenza di illuminazione nella piazza antistante i loro edifici. E da qui, la seccata risposta da parte dell’assessore ai lavori pubblici del comune di Pozzuoli, Mario Marrandino, il quale invitava commercianti e residenti ad usufruire del numero verde affisso vicino alle paline dell’illuminazione, segnalando il guasto. Infatti, ad ogni palo posto lungo la “piazza a mare” è attribuito un numero, il quale, in caso di guasto, viene segnalato alla ditta romana che gestisce l’impianto di illuminazione della zona, la quale interviene per riparare il guasto. Pertanto, appurato lo scarso funzionamento o la rottura di uno o più lampioni, è possibile contattare il numero verde 800339929 segnalando il numero del palo e il guasto. Come hanno fatto, da diverso tempo, la signora Maria Cristina Coppola, titolare di una caffetteria in piazza Boffa e il signor Alfredo Di Razza, proprietario di una pizzetteria nelle vicinanze di “piazzetta a mare”.



Senza ottenere i risultati sperati. Infatti, nonostante la “trafila” e le varie segnalazione presso gli organi comunali, a detta loro l’illuminazione nella piazzetta continuerebbe a mancare. “E’ dal periodo pre-natalizio che la piazza non è illuminata, abbiamo contattato il numero verde, Capitaneria, Comune. Quando è stata illuminata è stato perché qualcuno di buona volontà andava ad attivare l’interruttore del quadro generale. Nessuno è mai venuto a controllare.” denuncia la signora Coppola “ che punta l’indice anche contro la scarsa pulizia delle strade “Nonostante abbiano pulito la strada rimane sporca. Pago 5mila euro all’anno per 30 metri quadrati di suolo pubblico e mi ritrovo senza luci e tra la sporcizia”. “Il problema dell’illuminazione sarà risolto a breve e definitivamente. Il tutto entro il prossimo fine settimana” tende a rasserenare i commercianti l’assessore Mario Marrandino “Ci stiamo attivando per risolverlo in via definitiva insieme alla ditta che gestisce il servizio. I black out sono dovuti ad un problema sulla linea elettrica, che ha bisogno di essere rivista interamente”.

RAPINA AL SUPERMARKET "SISA" DI MONTERUSCIELLO

MALVIVENTI ARMATI SCAPPANO CON L'INCASSO. E PER PAURA GLI ALTRI COMMERCIANTI DELLA ZONA CHIUDONO IN ANTICIPO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 20 gennaio 2010

POZZUOLI. Ancora rapine ai danni di attività commerciali a Pozzuoli. L’ennesima, la terza dall’inizio del nuovo anno, si è registrata l’altro ieri sera, coinvolgendo ancora una volta un supermercato. Dopo il punto vendita della catena Decò di via Campi Flegrei, dal quale furono portate via alcune migliaia di euro e dopo la rapina ai danni del un grande magazzino "Da.Ber." nei pressi dell’Anfiteatro Flavio, è toccata lunedì sera ad un supermarket di via Allodi, nel quartiere di Monterusciello, la visita dei rapinatori, ancora una volta armati. Erano le 19.30 circa, quando nella zona nei pressi delle cooperative a pochi metri dalle scuole elementari e medie “G. Rodari” e “R. Annecchino”, il punto vendita appartenente alla catena di distribuzione alimentare "Sisa" presente con diversi punti sul territorio flegreo, è stato rapinato da malviventi. Secondo il racconto di alcuni testimoni, a quanto pare un uomo col volto coperto da una sciarpa, con in mano una pistola, sarebbe entrato nel supermercato, mentre fuori alcuni compici, all’interno di un’automobile, lo attendevano.
Ed una volta entrato nel supermarket, si sarebbe impossessato del denaro presente nelle casse. Tra lo sconcerto e la paura di quanti in quel momento tra passanti, clienti e personale erano presenti. L’uomo sarebbe poi scappato insieme ai complici con il bottino, che ammonterebbe a svariate centinaia di euro. Nel frattempo, tutt’intorno, diffusasi la notizia, alcuni titolari delle attività commerciali che sorgono lungo via Allodi avrebbero deciso di abbassare le serrande, per paura di finire nelle mira dei malviventi, prima dell’orario solito di chiusura. Sul posto, successivamente è intervenuta una pattuglia dei carabinieri. Una escalation di criminalità che continua a non placarsi, della quale proprio l’altro ieri mattina le forze di polizia e carabinieri cittadine hanno discusso in Procura, creando una task force per prevenire e combattere il fenomeno.

MANIFESTAZIONE ENOGASTRONOMICA A MONTERUSCIELLO

PRESSO L'ISTITUTO "PETRONIO" IL PREMIO "SECONDINO FREDA"

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 20 gennaio 2010

POZZUOLI. C’è attesa all'Ipsar " Petronio" di Pozzuoli per la Manifestazione enogastronomica "Secondino Freda" indetta dal “MIUR” e dall'Accademia della Cucina Italiana. La kermesse, che annualmente vede la partecipazione di numerosi plessi scolastici di tutta Italia, è rivolta a docenti e studenti impegnati nel campo dell’enogastronomia. E, come di consuetudine, la premiazione del vincitore avviene ogni anno in una location differente. Quest’anno è toccato all’istituto ex alberghiero del quartiere di Monterusciello, dove avverrà la premiazione, a livello nazionale, del docente di cucina dell'Ipsar di Giarre, professor Iemmi Salvatore, vincitore del concorso. E, in occasione della manifestazione, vista l’importanza dell’evento, sarà disposto, da parte delle Poste Italiane, un annullo filatelico figurato recante la dicitura: “80078 Pozzuoli (Na) 20. 1. 2010 - Premio Secondino Freda”. Pertanto, sarà possibile bollare con tale annullo speciale, richiesto dall’Accademia Italiana della Cucina, tutte le corrispondenze presentate presso lo stand allestito in piazza Matilde Serao,13 per l’intera mattinata di oggi, dalle ore 8.30 alle 14.30. I lavori, che inizieranno alle 10.30 presso l’istituto di via Matilde Serao, 13, saranno introdotti dal Dirigente Scolastico Maurizio Piscitelli. Alla kermesse parteciperanno, tra gli altri, il Vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella, il Sindaco di Pozzuoli, Pasquale Giacobbe, il Direttore Scolastico Regionale, il Presidente dell' Accademia della Cucina Prof. G. Ballerini, Dott. M. Freda , Dott. G. Gasparro. Durante la manifestazione saranno premiati anche i tre allievi dell'Istituto "Petronio " che si sono distinti per la professionalità acquisita nel settore enogastronomico.

martedì 19 gennaio 2010

SICUREZZA A POZZUOLI - ARRIVA LA RISPOSTA DELLO STATO - ECCO LA TASK FORCE

DOPO GLI ULTIMI EPISODI CRIMINALI INCONTRO IN PROCURA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 19 gennaio 2010

POZZUOLI. Allarme sicurezza a Pozzuoli e nel resto dei Campi Flegrei. Dopo gli ultimi episodi criminosi che hanno avuto come vittime di furti e rapine diverse attività commerciali, uffici postali, bancomat e diverse abitazioni private, oltre a vari episodi di micro delinquenza ai danni di cittadini, l’escalation criminale non sembra placarsi. E per far fronte al problema che nella mattinata di ieri, presso gli uffici della Procura di Napoli, si è tenuto un incontro interforze tra i rappresentanti di polizia e carabinieri, per discutere sul tema della sicurezza in città e per studiare interventi di prevenzione e contrasto del fenomeno criminale. Nel corso della riunione tra i provvedimenti che saranno adottati, l’intensificazione dei controlli su tutto il territorio cittadino, azioni di intelligence, coordinamento delle forze dell’ordine da parte di tre magistrati della Procura partenopea. Infatti, saranno tre i magistrati che coordineranno il lavoro di polizia e carabinieri, impegnati sul campo. Una sinergia di forze, per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini, in un territorio, quello flegreo, spesso teatro di episodi legati alla criminalità organizzata e alla micro delinquenza. Anche a seguito degli ultimi avvenimenti. Ultime, in ordine di tempo, le due rapine, entrambe messe a segno da malviventi armati, che hanno avuto come vittime due supermercati a Pozzuoli. La prima, il 5 gennaio scorso, quando alcuni rapinatori entrarono all’interno di un’attività commerciale nei pressi dell’Anfiteatro Flavio, mettendo a segno il colpo davanti al personale del supermercato e ai clienti, ma portando via un magro bottino. E qualche giorno fa, la rapina ai danni di un supermercato Decò, nei pressi di piazza Capomazza. In questo caso, i malviventi portarono via alcune migliaia di euro. Episodi preceduti, tra gli altri, dalla rapina ai danni dell’ufficio postale di Cappella, dove anche qui rapinatori armati portarono via circa 40mila euro. Un grosso colpo, come quello messo a segno ai danni di uno sportello bancomat di un istituto di credito a nei pressi del lungomare “Pertini”, quando nella notte malviventi rubarono, con l’ausilio di una fiamma ossidrica, il denaro contenente nel dispositivo bancomat. A questi si aggiungono, sempre nell’ultimo mese, le rapine ai danni di distributori di benzina a Fusaro e Licola, che portarono all’arresto di 2 giovani delinquenti armati. Oltre ai diversi furti perpetrati in varie abitazioni e villette tra Licola, Pozzuoli e nel quartiere di Monterusciello. Alle quali si aggiungono alcuni episodi di scippi, “filo di banca” e vari tentativi o furti di automobili. Una escalation di criminalità contro la quale le forze dell’ordine hanno deciso di intensificare la lotta, per garantire maggiore vivibilità e sicurezza alla cittadinanza.

CONTINUA LA PROTESTA DEGLI LSU DI POZZUOLI

MERCOLEDI' L'INCONTRO CON IL SINDACO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 19 gennaio 2010

POZZUOLI. Continua la protesta da parte dei Lavoratori Socialmente Utili di Pozzuoli. Ieri mattina un nuovo presidio, all’interno della struttura che ospita gli uffici comunali. Circa 300 lavoratori, infatti, hanno inscenato un sit in di protesta dopo l’ennesimo rinvio dell’incontro programmato per venerdì scorso, nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere della loro situazione lavorativa. Infatti, da oltre un anno i quasi 300 Lsu reclamano migliori condizioni di lavoro, una integrazione oraria e salariale e, soprattutto, la stabilizzazione che li possa inserire all’interno della pianta organica del Comune di Pozzuoli a tempo indeterminato. Un rinvio che ha indotto, stamani le centinaia di socialmente utili ad organizzare l’ennesimo presidio di protesta. E da qui, l’ennesima giornata di proteste e tensione, vissuta all’interno della “Casa comunale”. Dopo il rinvio della settimana scorsa, sarebbe infatti stato fissato un nuovo incontro, programmato per mercoledì pomeriggio, al quale dovrebbero partecipare il sindaco Pasquale Giacobbe, l’assessore all’ Ambiente e Igiene del Territorio, Paolo Tozzi e il vice sindaco Carmine Morelli, oltre alle varie delegazioni di lsu e sigle sindacali. Un tavolo di concertazioni per trovare una risoluzione alla perdurante condizione di precarietà degli oltre trecento lavoratori e porre fine al clima di tensione e proteste che va avanti da tempo.

domenica 17 gennaio 2010

TECNICHE D'AVANGUARDIA PER LA DIALISI

APERTO CENTRO DI ASSISTENZA E CURA CON 29 POSTAZIONI IN VIA MONTENUOVO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" domenica 17 gennaio 2010

POZZUOLI.Un centro all’avanguardia, per la cura dei pazienti sottoposti a dialisi. E’ il nuovo Centro NephroCare realizzato a Pozzuoli, frutto di un investimento di oltre 1 milione e 200mila euro e che si estende su una superficie di 700 mq. La struttura, prima nella graduatoria tra i 14 centri NephroCare della regione, offre 29 postazioni dialitiche, ambulatori, 26 tra medici e personale infermieristico e possibilità di dialisi su 3 turni 6 giorni alla settimana. Un servizio ed un’assistenza ai pazienti dializzati all’avanguardia nel campo della cura delle malattie renali. Insufficienza renale che, secondo gli ultimi censimento del SIN, registrano ogni anno 10mila nuovi casi, oltre ai 50mila attualmente conclamati. Che vede la Campania, secondo i dati del Registro di Dialisi, una popolazione di 5800 pazienti in dialisi cronica dal 2006. Dato superiore a quello delle altre regioni italiane. E da qui, l’impegno NephroCare, società del gruppo Fresenius Medical Care Italia, attiva in Italia dal 1996 e che nel solo anno 2009 ha effettuato 220mila trattamenti dialitici, gestendo circa 1450 pazienti. Il nuovo centro, realizzato in Montenuovo Licola patria,60 considerato un modello operativo ed organizzativo che esprime le potenzialità del privato in un settore della sanità salvavita, è stato inaugurato ieri mattina nel corso di un incontro sul tema “Dialisi, paziente, tecnologia: l'esperienza in Campania” presentato e introdotto da Eugenio Occorsio,durante il quale sono intervenuti il professor Antonio Dal Canton, Presidente Società Italiana Nefrologia, il dottor Camillo Vollmeier, General Manager Fresenius Medical Care Italia, il dottor Fabrizio Cerino, Amministratore Delegato di Nephrocare e il dottor Attilio Di Benedetto, Coordinatore Clinico Scientifico Nephrocare.

PRECARI ASL INCONTRO ALLA REGIONE

TERZO GIORNO DI PROTESTA. DOMANI CONFRONTO CON ASSESSORE E SINDACATI

di Gennaro Del Giudice articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" domenica 17 gennaio 2010


POZZUOLI. Per il terzo giorno consecutivo è andata avanti la protesta delle centinaia di precari che lavorano come infermieri negli ospedali che rientrano nel territorio di riferimento dell’Azienda Sanitaria Locale della Napoli 2 Nord, che protestano per colpa di un‘ipotesi di ricorso alla mobilità da fuori regione per trovare una quarantina di infermieri che mancano nell’ospedale di Ischia. Da giovedì mattina gli infermieri precari, che attendono da oltre dieci anni una stabilizzazione del loro posto di lavoro, hanno occupato le stanze della sede del rione Monterusciello di Pozzuoli della Dirigenza Amministrativa dell’Asl Napoli 2 Nord. I sindacati di categoria che in questa battaglia contro la mobilità extraregionale e per la stabilizzazione sono al fianco dei precari, hanno chiesto ed ottenuto dalla Regione Campania un incontro che si terrà domani mattina nella sede dell’assessorato regionale alla Sanità. «All’assessore Santangelo ribadiremo con forza che vogliamo subito l’attivazione di un tavolo regionale con il commissario governativo per contrastare il debito sanitario della Campania, Giuseppe Zuccatelli, al fine di definire le procedure per la stabilizzazione dei precari dell’Azienda Sanitaria Locale della Napoli 2 Nord – dicono le segreterie provinciali, regionali e confederali della Cisl - I lavoratori precari dell'Asl Napoli 2 Nord, che abbraccia una trentina di comuni, che vanno dall'ex comprensorio flegreo fino all'area nord di Napoli, continuano nell’assemblea permanente presso la direzione generale dell'Asl a Monterusciello. L'iniziativa è stata posta in essere per bloccare sul nascere la richiesta dell'Asl Napoli 2 Nord di avviare la mobilità extraregionale, mentre i lavoratori precari sono in attesa della graduatoria per la stabilizzazione. Si tratta di un atteggiamento gravissimo, che va stigmatizzato e che richiede una presa di posizione urgente da parte dei vertici della sanità campana. Senza i precari, reclutati per anni attraverso il meccanismo degli avvisi pubblici, molte delle iniziative sanitarie sul territorio non si sarebbero potute avviare, con notevoli disagi per gli utenti». Domani mattina un gruppo di precari resterà a Monterusciello, mentre la stragrande maggioranza di loro si recherà con i rappresentanti sindacali in Regione, per l’incontro con l’assessore Mario Santangelo, dal quale si attendono notizie positive sul loro futuro occupazionale.

TENTANO DI RUBARE UNA VETTURA IN VIA DE FALCO. FERMATI 2 GIOVANI

I LADRI AVEVANO IL VOLTO COPERTO DA PASSAMONTAGNA. L’AUTO RESTITUITA AL PROPRIETARIO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" domenica 17 gennaio 2010

QUARTO. I carabinieri della Tenenza di Quarto hanno tratto in arresto con l'accusa di tentato furto il pregiudicato quartese di 26 anni Giuseppe Baggetta, volto già noto alle forze dell'ordine per altri reati contro il patrimonio. Il giovane è stato arrestato da una pattuglia dei militari dell'Arma della Tenenza di Quarto, che era intervenuta in via Giorgio De Falco, notando Baggetta ed un altro giovane che era con lui, il 21enne incensurato G.S. di Quarto, che stavano cercando di mettere in moto una Fiat Punto, parcheggiata ai bordi della strada. I carabinieri si sono insospettiti per la presenza di quei due uomini, con il capo coperto da un passamontagna e da un cappello, che erano nel bel mezzo della notte all'interno di un'automobile, che cercavano di mettere in moto. I due non sono nemmeno riusciti a fare un metro, perché sono stati bloccati e controllati dai carabinieri di Quarto, che li hanno arrestati con l'accusa di tentato furto. Adesso i due giovani sono a disposizione dell'autorità giudiziaria, che dovrà decidere se convalidare il fermo con l'arresto in carcere o con la detenzione domiciliare in attesa del procedimento giudiziario. La Fiat Punto è stata restituita al proprietario. Il duplice arresto di ieri fa salire a 5 il numero degli arrestati a Quarto dall'inizio di gennaio con l'accusa di furto o tentato furto, con bersaglio quasi sempre automobili e scooter.

sabato 16 gennaio 2010

ASL - ANCORA PROTESTE DEI PRECARI

LAVORATORI IN ASSEMBLEA PERMANENTE A MONTERUSCIELLO: CHIEDONO LA STABILIZZAZIONE E LA RINUNCIA AL BANDO PER LA MOBILITÀ

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 16 gennaio 2010

POZZUOLI. «Subito un tavolo regionale con il commissario governativo alla sanità della Campania, Giuseppe Zuccatelli, al fine di definire le procedure per la stabilizzazione dei precari dell’Asl Napoli 2 Nord». La richiesta è indirizzata alla Regione Campania ed al Commissario straordinario indicato dal Governo nazionale ed arriva direttamente dalle segreterie provinciali, regionali e confederali della Cisl, dopo che anche per l’intera giornata di ieri i lavoratori precari dell'Asl Napoli 2 Nord, che abbraccia una trentina di comuni, che vanno dall'ex comprensorio flegreo fino all'area nord di Napoli, hanno indetto un'assemblea permanente presso la direzione generale dell'Asl a Monterusciello. «L'iniziativa - spiega Giuseppe Esposito, responsabile provinciale Sanità della FP-Cisl - è stata posta in essere per bloccare sul nascere la richiesta dell'Asl Napoli 2 Nord di avviare la mobilità extraregionale, mentre i lavoratori precari sono in attesa della graduatoria per la stabilizzazione. Si tratta di un atteggiamento gravissimo, che richiede una presa di posizione urgente da parte dei vertici della sanità campana. Senza i precari,
reclutati per anni attraverso il meccanismo degli avvisi pubblici, molte delle iniziative sanitarie sul territorio non si sarebbero potute avviare, con notevoli disagi per gli utenti». Solidarietà ai lavoratori, intanto, è stata espressa dal mondo politico. «In questa, come in altre circostanze, la Regione deve intervenire con la massima decisione – sottolinea in una nota il consigliere
regionale Cosimo Silvestro - per tutelare i diritti di lavoratori che hanno meritato sul campo la stabilizzazione, profondendo energie ed impegno». «No al bando per la mobilità sociale all'Asl di Pozzuoli - aggiungono i consiglieri Giuseppe Sarnataro (Pd) e Tonino Scala (Sl) - il Governo autorizzi il processo di stabilizzazione dei lavoratori precari. Secondo una circolare del ministro Brunetta la richiesta di mobilità va fatta entro giugno 2010 dalla Regione, ma serve prima l'autorizzazione del Governo nazionale essendoci il commissariamento della sanità. Per cui chiediamo all’Esecutivo di concedere l'autorizzazione alla stabilizzazione dei lavoratori precari».
La protesta indetta dai precari della sanità flegrea, che lavorano per lo più nei ruoli infermieristici, è scoppiata dopo che si era sparsa la voce che i commissari dell’Asl Napoli 2 Nord avevano chiesto un parere al commissario Zuccatelli per un bando di mobilità extraregionale per la copertura di 38 posti di infermiere rimasti scoperti all’ospedale Rizzoli di Ischia e che sarebbero stati coperti da tutti quegli infermieri che già lavorano in altre Regioni e che erano disponibili a trasferirsi in Campania, ad Ischia in particolare. I precari dell’Asl Napoli 2 Nord, infatti, sottolineano che questa mobilità creerebbe disparità di trattamento e non risolverebbe il problema dei precari, che da anni attendono risposte concrete sul loro impiego occupazionale
a tempo indeterminato. La protesta dei precari dell’Asl Napoli 2 Nord andrà avanti anche per i prossimi giorni e potrebbe creare disagi notevoli.

FURTI ALL'INTERNO DELL'OSPEDALE "SAN GIULIANO"

RUBATI PORTAFOGLI E TELEFONINI AGLI OPERATORI SANITARI NEI REPARTI

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 16 gennaio 2010

GIUGLIANO. Mistero e incredulità tra i dipendenti dell’ospedale civile “San Giuliano” di Giugliano. Da qualche mese, infatti, all’interno dei locali del nosocomio giuglianese si segnala la scomparsa di oggetti quali borse, portafogli e telefonini appartenenti al personale che opera all’interno dell’ospedale. Episodi riconducibili, con ogni probabilità, a furti perpetrati ai danni degli ignari dipendenti vittime, a quanto pare, di un abile mano ladra, la quale riuscirebbe ad intrufolarsi all’interno dei locali della struttura. E forzando e scassinando anche, in qualche occasione, alcuni armadietti all’interno degli spogliatoi utilizzati dal personale sanitario. L’ ultimo episodio, in ordine di tempo, si sarebbe verificato domenica scorsa, quando alcune infermiere che prestano servizio nel reparto di maternità dell’ospedale, entrate all’interno della stanza a loro destinata, non avrebbero più ritrovato alcuni oggetti di loro proprietà. Infatti, 2 portafogli di proprietà di due assistenti sanitarie, sarebbero stati portati via da qualcuno che a quanto pare sarebbe entrato indisturbato nella camera, rovistando tra borse e cappotti. Ma portando via con sé un bottino molto scarno. Infatti, uno dei due borsellini conteneva, a quanto pare, solo 10 euro mentre l’altro era completamente vuoto. Secondo quanto ricostruito dalle stesse vittime, il fatto sarebbe accaduto prima delle 13.45, orario in cui le due addette al reparto di maternità dell’ospedale si apprestavano a dare il cambio alle colleghe del turno pomeridiano. Il tutto, in concomitanza con l’orario di visite ai degenti nel quale è consentito, a chiunque, di avere accesso ai corridoi del reparto. Sembrerebbe, infatti, sempre secondo quanto raccontato da alcune dipendenti dell’ospedale, che anche in passato le spiacevoli scoperte siano state fatte durante gli orari delle visite ai pazienti. Il che farebbe presupporre che qualcuno, entrato legittimamente dall’esterno, riuscirebbe poi a passare inosservato ed a intrufolarsi nei locali. Ma è solo una delle tante ipotesi che vengono vagliate in queste ore, dopo che per l’ennesima volta le ignare lavoratrici hanno visto trafugare e portare via i propri oggetti. Le quali, domenica, dopo la spiacevole scoperta, hanno segnalato quanto accaduto alle forze dell’ordine, che si sono recate nel pomeriggio presso i locali dell’ospedale raccogliendo le varie testimonianze. E, successivamente, i due portafogli scomparsi in mattinata sarebbero stati ritrovati e riportati in ospedale da una donna, a quanto pare residente a Giugliano.

venerdì 15 gennaio 2010

PRECARI OCCUPANO UFFICI DELL'ASL NAPOLI 2 NORD

CONTINUA LA PROTESTA CONTRO L’IPOTESI DI INFERMIERI DI ALTRE REGIONI PER L’OSPEDALE DI ISCHIA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 15 gennaio 2010
POZZUOLI. Ieri mattina i sindacati ed un gruppo di lavoratori precari dell’Azienda sanitaria locale Napoli 2 Nord hanno inscenato una nuova manifestazione di protesta contro la dirigenza dell’Asl, occupando per l’intera giornata gli uffici della direzione amministrativa. Oggetto della contesa: l’ospedale “Rizzoli” di Ischia. «Ieri mattina si è tenuto a Pozzuoli un incontro incentrato sull’ipotesi formulata dall’Asl di aprire i trasferimenti di infermieri provenienti da altre Regioni al fine di coprire la carenza di personale ad Ischia – si legge in un comunicato stampa – la riunione ha visto il confronto tra le rappresentanze sindacali, i sub commissari aziendali Eleonora Amato e Pasquale Bove e alcuni dirigenti dell’Asl. Nel corso dell’incontro lavoratori intervenuti alla riunione hanno minacciato ed aggredito verbalmente la dottoressa Amato, il dottor Bove ed alcuni dirigenti presenti all’incontro». Sulla vicenda di ieri mattina è intervenuto anche il commissario Franco Nardone. «Esprimo totale solidarietà ai sub commissari Amato e Bove e ai dirigenti che erano presenti all’incontro – dice il commissario dell’Asl Napoli 2 Nord Franco Nardone – Fin dal suo insediamento la struttura commissariale si è resa disponibile al confronto individuando percorsi comuni con le rappresentanze dei lavoratori. Proprio per questo l’episodio di oggi appare ancora più grave. Ogni qual volta si evidenzieranno atteggiamenti violenti interromperemo il dialogo e denunceremo i responsabili all’autorità giudiziaria». Il gruppo dei precari storici dell’Azienda sanitaria Napoli 2 Nord ed i sindacati dei lavoratori, invece, hanno deciso di proseguire ad oltranza con la loro protesta sindacale che vuole ottenere la cancellazione dell’ipotesi di mobilità da fuori Regione degli infermieri di Ischia. «Al primo punto all’ordine del giorno della riunione era in discussione il piano occupazionale provvisorio per l’anno 2010 e da quanto ha detto la dottoressa Amato è emerso che è stata inviata una richiesta agli organi regionali per autorizzare la mobilità extraregionale e noi organizzazioni sindacali» si legge in un comunicato inviato alla stampa delle segreterie regionali e provinciali di Cgil, Cisl, Uil, Fials, Fsi e Nursing. «Abbiamo chiesto di ritirare gli atti inviati agli organi regionali - si continua a leggere nel comunicato - perché sottraggono un consistente numero di posti ai lavoratori in corso di stabilizzazione, che da anni attendono di essere riconosciuti e che grazie al loro lavoro garantiscono i livelli minimi di assistenza. Si tratta di piani che riguardano l’occupazione e c’è stata la mancanza di contrattazione sindacale».

ARRESTATA SU MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE

PER SPACCIO DI DROGA IN SPAGNA. FU TROVATA CON UNA TONNELLATA DI HASHISH
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 14 gennaio 2010
QUARTO. I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Pozzuoli hanno arrestato poco dopo la mezzanotte di due giorni fa la 33enne incensurata C.P. La donna risultava condannata in Spagna a 4 anni di reclusione, con l’accusa di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti. Secondo quanto indicato nel mandato di arresto internazionale firmato dall’autorità giudiziaria spagnola, infatti, la 33enne di Napoli, fu scoperta nel 2004 con oltre una tonnellata di hashish, mentre soggiornava a Malaga. La donna non seppe dare una giustificazione ai militari spagnoli che l’arrestarono con l’accusa di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti. Finì in cella, in Spagna, poi cominciò il processo e dopo qualche anno è arrivata la sentenza di condanna, mentre la donna era fuggita e si era nascosta a Quarto, in una palazzina in periferia. Due sere fa una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia flegrea ha scoperto il nascondiglio della donna e, in base all’ordine di cattura, ha fatto irruzione all’interno dell’abitazione quartese della 33enne e l’ha arrestata in base alle accuse formulate in Spagna.

mercoledì 13 gennaio 2010

IL REPORTAGE

GIORNO E NOTTE VICINO AI CASSONETTI DELLA SPAZZATURA

4 GIOVANI IMMIGRATI "LAVORANO" GETTANDO I RIFIUTI
8 ORE AL GIORNO PER QUALCHE EURO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 13 gennaio 2010

POZZUOLI. Di notte, anche quando la temperatura sfiora i zero gradi, sono sempre lì, vicino a quei bidoni dell’immondizia. Non a rovistare tra la spazzatura, in cerca di un qualche rifiuto recuperabile, ma per offrire un servizio alla gente, per lavorare. Infatti, a chiunque si avvicina ai contenitori con le auto o a piedi, gli vanno incontro, e togliendo le sacchette dall’immondizia da mano o dal cofano delle auto, le gettano nei cassonetti. Con la speranza di una ricompensa, pochi spiccioli, quando capita. Ecco in cosa consiste il lavoro per 4 giovani immigrati, originari del Ghana, che per 24 ore, a turno, si alternano vicino i contenitori della spazzatura in via dei Platani, zona di Licola appartenente al comune di Pozzuoli. Una presenza silenziosa e discreta, che specie di notte e fin dalle prime ore del mattino non passa inosservata, per chi percorre quella strada. Spesso, anche una sedia e un materasso poggiato vicino ad un albero, per rendere meno pesante la nottata. Uno di loro, Giovanni, 28 anni, alle 14 è ancora lì, dopo aver dato il “cambio” alle 8 del mattino ad un suo collega, sotto la pioggia battente, con in mano un ombrello, in attesa che qualcuno, seppur fuori orario consentito, si rechi a gettare l’immondizia. Apre la mano, mostra il guadagno di 6 ore di fatica, sotto l’acqua. Poche monete, nemmeno 3 euro. Al massimo, se va bene, non ci si porta a casa più di 10 euro. Una miseria, a fronte delle 150 di fitto che deve pagare mensilmente per l’abitazione che condivide con i suoi connazionali, per mangiare, vestirsi e, prima di tutto, per inviare soldi al figlioletto di 6 anni che lo attende con la moglie, in Ghana. “Purtroppo non c’è lavoro in questo periodo” dice con un pizzico di tristezza ma con l’orgoglio di chi fa di tutto, in maniera onesta, pur di lavorare “solitamente lavoriamo come manovalanza e le cose vanno meglio di ora, che guadagniamo 5 o la massimo 10 euro al giorno”. Col rischio di poter incappare in una multa salata da parte della polizia municipale. Infatti, spesso i bidoni risultano pieni anche di giorno. Il che farebbe presagire che qualcuno, fuori dall’orario consentito, vada a gettare la spazzatura. Ma cedendo l’immondizia a questi giovani, nel momento in cui dovessero essere notati da una pattuglia di vigili, potrebbero del tutto discolparsi e non essere soggetti a sanzioni, in quanto materialmente non sarebbero gli autori dello scarico di immondizia. Uno dei tanti lavoretti che questi giovani s’inventano, con indiscutibile fantasia, pur di racimolare qualcosa per sopravvivere. Innovativo, come la tendenza a presidiare durante le ore di chiusura dei distributori di benzina, le colonnine di carburante quando è in atto la modalità self service. Facendo rimanere comodamente in macchina gli automobilisti, questi giovani inseriscono la banconota nella macchinetta ed erogano la benzina nell’automobile. Il tutto, sempre in cambio di una ricompensa, spesso nemmeno richiesta.

PREOCCUPAZIONE TRA I COMMERCIANTI DEL RIONE TOIANO

LA GARA PER L'ASSEGNAZIONE DELLA STRUTTURA DI VIA CICERONE E' STATA VINTA DA UNA CATENA DI DISCOUNT.
I NEGOZIANTI DEL RIONE ORA TEMONO PER IL LORO FUTURO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 13 gennaio 2010

POZZUOLI. Serpeggia preoccupazione tra i commercianti del Rione Toiano, a Pozzuoli, dopo l’assegnazione ad una società privata, dell’area denominata “ex mercatino di Toiano”, una struttura di circa 1500 metri quadri, che sorge in via Cicerone. L’immobile, che rientrava nel bando di gara indetto dal comune di Pozzuoli riguardante l’alienazione di beni immobili comunali, sarebbe stato aggiudicato, durante l’asta tenutasi il 30 ottobre scorso, ad una nota catena di discount, al valore base d’asta di circa 1 milione e 800mila euro. E da qui la preoccupazione dei commercianti della zona, che temono la presenza del “colosso” commerciale, in grado di poter compromettere seriamente la sopravvivenza delle attività commerciali che sorgono nel popoloso quartiere di Toiano e nelle zone limitrofe e tutto l’indotto occupazionale che gravita intorno. “Qui c’è il serio rischio di chiusura per numerose attività commerciali” denuncia Enzo Coppola, rappresentante dei circa 70 commercianti, che operano all’interno del rione e nella vicina zona denominata “Sotto il Monte”. “Non si tratta di un supermercato ma di un grosso punto vendita che rischia di distruggere circa 130 famiglie. Chiederemo al più presto un incontro al sindaco e attueremo, nei prossimi giorni, una serie di proteste per evitare che ciò accada”.

martedì 12 gennaio 2010

LA SOCIETA' "LINDE" IN MERITO AI FATTI ACCADUTI VENERDI' 8 GENNAIO 2009 NELLO STABILIMETO SITO IN LOCALITA' SAN MARTINO, A POZZUOLI, PRECISA:

"Non c'è stato uno scoppio di una bombola ma una semplice fiammata alle ore 8.40 presso il sito Linde di Pozzuoli mentre era in corso il riempimento di una rampa di bombole di ossigeno di tipo "FU", con capacità di 14 litri. E durante il riempimento alla pressione di circa 150 BAR si è verificata una sfiammata seguita da un fragoroso rumore, che ha provocato la fusione di parte del flessibile, del raccordo e della valvola. La fiammata si è esaurita in pochi minuti e nessun operatore né i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per sedare le fiamme. Non si è verificata alcunaconseguenza ad operatori o a parti materiali limitrofe all'area dove è avvenuta la fiammata. Fatti i controlli, l'attività è immediatamente ripresa"

lunedì 11 gennaio 2010

RISCHIA DI CROLLARE IL COSTONE DI MONTE DI PROCIDA

CITTADINI PREOCCUPATI - L'ALLARME LANCIATO DAL SINDACO DOPO LE ULTIME PIOGGE

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 12 gennaio 2010
MONTE DI PROCIDA. “Centinaia di famiglie in pericolo a Monte di Procida”. E’ l’allarme lanciato dal sindaco Francesco Paolo Iannuzzi, che denuncia il pericolo imminente di crollo del costone in località Cimituozzo. Dopo le ondate di maltempo, che da diversi giorni stanno flagellando le coste flegree, causando danni a strutture e servizi, cresce la paura per quelle che potrebbero essere le conseguenze ambientali. Secondo la denuncia del primo cittadino, pubblicata anche sul sito istituzionale del comune, gli ultimi temporali avrebbero aggravato il rischio idrogeologico preesistente. Facendo temere, da un momento all’altro, che il costone possa cedere. Nelle ultime ore infatti, dei detriti si sarebbero staccati dal costone sulla cui sommità sorgono numerose abitazioni, cadendo a valle. Forte è la preoccupazione nella zona, che ha spinto il sindaco Iannuzzi ad inviare una dura nota al coordinatore A.G.C. dott. Luigi Raucci del settore interventi della Protezione Civile e alla Giunta Regionale della Campania “Atteso il lunghissimo tempo decorso, rilevato che si è registrato un ulteriore gravissimo degrado al costone in località Cimituozzo” si legge nella missiva “Si rappresenta che, ogni ulteriore ritardo da parte di codesta Area e Settore di Protezione Civile, poiché ben consci di una situazione gravissima più volte evidenziata, va a configurare un’attività illecita che spazia dall’omissione in atti d’ufficio ad altre ben più gravi ipotesi di reato.
Ma non credo che debba essere questo l’argomento su cui oggi discutere, perché è prioritaria l’incolumità dei miei concittadini. Si resta in attesa di un cortese, urgente riscontro attraverso l’attuazione immediata degli impegni assunti da codesti Uffici”. Una lettera che segue quella del maggio 2009 inviata alla presidenza della Regione Campania e alla Protezione Civile, nella quale “si richiedeva l’assoluta urgenza dell’esecuzione dei lavori per l’aggravamento delle condizioni di stabilità del costone” E denunciando il pericolo per i cittadini “Tale situazione presenta gravi rischi per l’incolumità della popolazione residente a monte del versante in frana e pertanto di ritiene pericoloso l’ulteriore differimento del richiesto intervento. A tal fine il Comune di Monte di Procida manifesta la disponibilità ad assumere il ruolo di soggetto attuatore allorquando la Regione ritenesse opportuno provvedere al trasferimento delle competenze”.
Ne seguì un sopralluogo con tecnici di Regione e Protezione civile, con i quali il sindaco Iannuzzi firmò un verbale nel quale i rappresentanti regionali si impegnavano a predisporre tutti i provvedimenti necessari a consentire la ripresa dei lavori di cui in oggetto entro la seconda decade del mese di novembre”.“Lavori mai iniziati” denuncia il sindaco Iannuzzi, che lo costrinsero ad inviare una seconda missiva il 15 dicembre scorso, inviata al presidente Bassolino e all’assessore regionale Walter Ganapini ed al Prefetto di Napoli Alessandro Pansa nella quale si richiedevano nuovamente gli interventi di messa in sicurezza della zona del Cimituozzo. Ma ad oggi, secondo la denuncia del primo cittadino, a Monte di Procida nulla è stato fatto. E mentre il maltempo tiene in apprensione, anche nelle zone limitrofe i disagi sono numerosi. Come la spiaggia di Acquamorta che, in questi giorni, risulta disseminata di sacchetti e bottiglie in plastica, contenitori di vario tipo, ferraglia e rottami, pezzi di tronchi di alberi ed immondizie varie. Lo stesso dicasi per gli arenili-pattumiera di Miseno, Miliscola, sino a quelli di Licola da un verso, e di Baia, Lucrino, Arco Felice e La Pietra dall'altro. Uno scenario indecoroso che lascia spontaneo qualche interrogativo: quale Ente o Organo, una volta migliorate le condizioni meteo, sarà competente a "pulire"? Il Comune o il Demanio marittimo? Secondo un regolamento, vademecum di "Goletta Verde" di Legambiente, sono i Comuni, su delega delle rispettive Regioni, a dover intervenire "quando spiagge e fascia costiera, rientranti nel demanio marittimo, diventano un bazar del rifiuto". È questa una disposizione codificata, tale da evitare possibili diatribe e/o eventuali conflitti di competenza?