venerdì 30 aprile 2010

DIPENDENTE COMUNALE INVESTITO SULLE STRISCE PEDONALI

SCARAVENTATO A TERRA DA UN AUTO MENTRE ATTRAVERSAVA SULLE STRISCE PEDONALI. E' ACCADUTO NEL RIONE TOIANO NEI PRESSI DELLA BIBLIOTECA

di Gennaro Del Giudice articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 30 aprile 2010

POZZUOLI. Secondo pedone investito lungo le strisce pedonali in meno di una settimana a Pozzuoli. Dopo l’episodio accaduto lo scorso 22 aprile, nel quale rimase vittima una 15enne, investita nel quartiere di Monterusciello scaraventata in terra da un’automobile in corsa, analogo episodio si è verificato nella mattinata di mercoledì, nel Rione Toiano. Dove un pedone, impegnato ad attraversare la strada, veniva investito da un’automobile. Erano le 8.15 circa quando l’uomo, un dipendente comunale di mezza età, stava recandosi a piedi in direzione degli uffici del comune di Pozzuoli, camminando lungo il marciapiedi di via Antonino Pio. Arrivato in prossimità delle strisce pedonali, l’uomo si accingeva ad attraversare la strada per spostarsi sul marciapiedi opposto, che conduce alla biblioteca comunale. Quando, improvvisamente, un’automobile, una fiat punto di colore bianco guidata da una quarantenne che sopraggiungeva dall’incrocio in prossimità della biblioteca, lo investiva. Nell’impatto l’uomo veniva scaraventato a terra, cadendo rovinosamente sul selciato e battendo la testa sull’asfalto. Sanguinante al capo, veniva soccorso dai passanti, tra i quali un’agente in servizio presso il commissariato di polizia di Pozzuoli, la quale si adoperava a chiedere l’intervento dei soccorsi. La donna la volante dell’auto, spaventata per quanto accaduto, immediatamente si fermava per accertarsi delle condizioni del ferito. Sul posto giungevano i sanitari del 118 che, prestate le prime cure, trasportavano a bordo di un’ambulanza l’uomo ferito presso il vicino ospedale “Santa Maria delle Grazie” in località “La Schiana”. In via Antonino Pio giungevano anche gli agenti di Polizia Municipale i quali provvedevano ad effettuare i rilievi sul posto utili ad accertare responsabilità e a ricostruire l’esatta dinamica del sinistro.

TENTATIVO DI TRUFFA AI DANNI DI UNA BANCA

3 UOMINI HANNO TENTATO DI INCASSARE UN ASSEGNO FALSO PRESSO UN ISTITUTO DI CREDITO DI ARCO FELICE

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 30 aprile 2010

POZZUOLI. In tre hanno tentato di cambiare un assegno falso, ma sono stati scoperti dal personale dell’istituto di credito e successivamente fermati e denunciati dai carabinieri. Il tentativo di truffa è accaduto a Pozzuoli, dove vittima del tentato raggiro è stato un istituto di credito che sorge nei pressi della piazza Aldo Moro, ad Arco Felice. Tre uomini, due dei quali originari di Napoli ed uno di Pozzuoli, si sarebbero recati presso lo sportello della filiale della banca, tentando di cambiare un assegno. Insospettitisi dalla provenienza del titolo di credito, il quale sarebbe risultato successivamente falso, gli addetti dell’istituto di credito, insospettitisi anche dal comportamento dei tre individui, una volta appurata la non autenticità del titolo di credito, chiedevano l’intervento dei carabinieri. Immediatamente sul posto giungevano i militari dell’arma della vicina compagnia di Arco Felice i quali provvedevano a fermare i tre truffatori, che venivano identificati e denunciati. A quel punto i militari, oltre ad accertarsi dell’evidente tentativo di truffa perpetrato ai danni dell’istituto di credito, provvedevano alla perquisizione dell’automobile con la quale i truffatori si erano recati presso la banca. Durante il controllo all’interno della vettura veniva rinvenuto un secondo assegno, anch’esso risultato poi essere falso, probabilmente destinato ad essere cambiato in un secondo istituto creditizio.

giovedì 29 aprile 2010

ALLARME RIFIUTI A POZZUOLI

FERMA LA RACCOLTA DA QUALCHE GIORNO
PROTESTA DEGLI LSU CHE BLOCCANO I CAMION PER LA RACCOLTA
GIALLO SULLA GARA D'APPALTO ANDATA DESERTA
L'UNICA AZIENDA PARTECIPANTE HA PRESENTATO UN'OFFERTA A RIALZO ANZICHE' A RIBASSO
DAL 1 MAGGIO LA CITTA' POTREBBE RIMANERE SENZA SERVIZIO DI RACCOLTA

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul "Roma" e sul "Corriere Flegreo"

POZZUOLI. Cassonetti stracolmi di rifiuti, immondizia che giace lungo i marciapiedi e per strada. Scene che riportano alla mente i giorni bui ed il timore, mai sopito, di una nuova, allarmante, emergenza rifiuti. E i cittadini a chiedersi come mai, negli ultimi giorni, a Pozzuoli la raccolta si fosse fermata. Risposta che prontamente arrivava martedì mattina da via Luciano, sede dell’autoparco dei mezzi della nettezza urbana, dove decine di Lavoratori Socialmente Utili durante un sit-in di protesta bloccavano i camion della raccolta rifiuti in uscita, impedendo loro di svolgere il regolare servizio di raccolta rifiuti in città. Si vivevano momenti di tensione, sul posto intervenivano gli agenti del commissariato di Polizia di Pozzuoli per scongiurare che la protesta potesse degenerare. Contemporaneamente anche a Monterusciello, in via Umberto Saba nei pressi degli uffici distaccati della NU, altri 4 camion rimanevano fermi. Una protesta nata a seguito dell’esito sfavorevole della gara a procedura negoziata indetta dal Comune di Pozzuoli attraverso la quale doveva essere affidato per i prossimi 8 mesi “il sevizio provvisorio di gestione integrata dei rifiuti in città”. Alla gara, del valore di 5 milioni e mezzo, andata deserta, partecipava una sola ditta, la quale non rispettava la condizione vincolante contenuta nel capitolato d’appalto che prevedeva un ribasso rispetto a alla somma base di partenza.
Per la quale, appunto, l’unica ditta partecipante ( la “De Vizia Transfer spa” che attualmente gestisce lo stesso servizio di raccolta in città fino al prossimo 30 aprile) oltre a non indicare una quota di ribasso rispetto alla cifra di partenza, avrebbe invece presentato un’offerta incrementata del 20%. Un errore nella presentazione dell’offerta? La volontà da parte dei vertici dell’azienda di voler appositamente perdere la gara o, incrementando del 20% l’offerta, un messaggio attraverso il quale chiedere all’ente una base d’asta di partenza più alta? Un esito inaspettato dagli addetti ai lavori e che ha ulteriormente gettato sconforto e rabbia tra gli Lsu comunali, i quali riponevano le loro speranze nella ditta che avrebbe vinto la gestione del servizio di raccolta rifiuti la quale nel mese, di marzo a seguito delle concitati giorni di occupazione degli uffici comunali di Pozzuoli si impegnò, insieme all’attuale amministrazione comunale, ad assumere 20 unità lavorative da impiegare nella raccolta, tutte provenienti dal comparto Lsu. Alle parole sembrarono seguire fatti, con il “Centro per l’impiego di Pozzuoli” che, con decorrenza 12 marzo 2010, ( 16 giorni prima delle elezioni regionali ) avviò la composizione della graduatoria per la selezione di 15-20 Lsu per conto della stessa “De Vizia Transfer spa”. Una missiva, presente anche sul sito istituzionale del comune di Pozzuoli, attraverso la quale il CPI invitava il sindaco Pasquale Giacobbe “ad informare i lavoratori interessati alla procedura entro il 25 marzo”. Lavoratori che successivamente sarebbero dovuti diventare 55 nel mese di maggio, con l’entrata di nuove 35 unità che si sarebbero dovute aggiungere alle precedenti 20, indipendentemente dalla negoziata. “Quella venutasi a creare è una situazione davvero particolare” afferma il vice sindaco del comune di Pozzuoli Carmine Morelli “Ora siamo in attesa di capire cosa fare. Sono a lavoro gli avvocati per studiare il da farsi. Oltre a chiederci perché nessuno abbia risposto alla gara, ci chiediamo come mai la ditta abbia presentato un rialzo anziché un ribasso. Non credo che sia una mossa che celi un tentativo per giungere a qualche secondo scopo da parte delle ditta considerato che, se questa voleva arrivare ad ottenere un incarico attraverso decreto, le condizioni non sarebbero vantaggiose. Infatti l’affidamento del servizio attraverso decreto comporterebbe alla ditta affidataria gli stessi patti e condizioni dell’anno precedente con un ribasso del 3% e non è possibile fare delle implementazioni”. Una situazione imbarazzante i rappresentanti comunali, chiamati ora a trovare una soluzione a 48 ore di distanza dalla scadenza dell’incarico per la raccolta dei rifiuti, attualmente gestita dalla stessa De Vizia e che potrebbe gettare la città di nuovo nell’emergenza rifiuti. Così come resta imbarazzante la gestione degli Lsu, ai quali era stato garantita una stabilizzazione che per l’ennesima volta sembra rinviata. Oltre 200 lavoratori che attendono risposte sul proprio futuro lavorativo, la cui perdurante precarietà inizia a diventare frustrante e che, alla luce dell’impasse che si protrae da tempo, può indurre qualche elemento a compiere gesti inconsulti come capitato qualche mese fa con la devastazione degli uffici comunali di Toaiano e che spinge, come avvenuto martedì, a ricorrere forme di proteste estreme come il blocco di un servizio pubblico. “I lavoratori di loro spontanea volontà hanno organizzato protesta con modalità che nessuna delle 3 sigle sindacali può condividere nella forma considerato che c’è stato un blocco di un servizio pubblico” ha affermato il rappresentante sindacale della Cisl Pino Dardano a seguito del blocco del servizio di raccolta rifiuti messo in atto martedì mattina “Però c’è da dire che se questo succede è perché non c’è un senso di responsabilità nel governare i processi. Faccio appello a chi ha preso impegni a mantenere le promesse fatte. Non si possono creare solo aspettative, la situazione potrebbe diventare ingovernabile ”. Attonito per l’esito della gara anche Pasquale Elemento, esponente sindacale della Uil, che attende le prossime 48 ore dopo la riunione tenutasi nel pomeriggio di martedì presso la casa comunale al Rione Toiano, alla quale hanno partecipato il sindaco Pasquale Giacobbe, il suo vice Carmine Morelli, il comandante della Polizia Municipale Luigi De Stefano e i rappresentanti sindacali dei lavoratori durante la quale il primo cittadino si è impegnato a trovare una risoluzione con la ditta De Vizia “ Non sappiamo il motivo per il quale abbiano presentato una offerta in rialzo sapendo che doveva essere in ribasso. Attendiamo le decisioni, se decideranno di rifare la gara, se dare ulteriori proroghe alla De Vizia. Nel frattempo passerà altro tempo, e a pagarne le spese saranno ancora i lavoratori.”

lunedì 26 aprile 2010

VARATA LA NUOVA GIUNTA COMUNALE A BACOLI

IL SINDACO ERMANNO SCHIANO HA NOMINATO 6 ASSESSORI
TUTTI TECNICI ESTRANEI ALLA POLITICA TRANNE IL VICE SINDACO CHE SARA' MICHELE MASSA, EX PRIMO CITTADINO PROPRIO DI BACOLI

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 27 aprile 2010

BACOLI. Varata la nuova giunta comunale di centrodestra targata Ermanno Schiano. Il nuovo sindaco di Bacoli, 14 giorni dopo la sua elezione, ha reso nota ieri la composizione della nuova squadra di assessori che lo affiancheranno nel nuovo governo cittadino. Una giunta tecnica, con componenti tutti nominati esternamente alla squadra consiliare. Ventisei le deleghe assegnate, ripartite tra i sei assessori che formeranno la neonata giunta e che vedrà la presenza nelle proprie fila di una “quota rosa”. “Una giunta nata su una valutazione tecnica effettuata da persone che operano a Bacoli, formata da tutti professionisti della città, e da un percorso politico fatto dal Pdl” ha spiegato il sindaco Ermanno Schiano, parlando delle deleghe appena assegnate “Composta prevalentemente da tecnici. Nessuno infatti ha carriera politica alle spalle eccetto il vice sindaco, Michele Massa, in passato già sindaco della città. Gli altri sono tutti professionisti della zona che operano in vari settori” Il sindaco del centrodestra inoltre traccia quelli che saranno i primi impegni che il neo-governo da lui presieduto sarà chiamato a sostenere “Dobbiamo rivedere il meccanismo Tarsu viste le nuove tariffe arrivate, rivedere la situazione economica e creare i presupposti per valutare il bilancio che a breve dobbiamo portare in consiglio. Rivedere la situazione finanziaria dell’ente, dopodiché calendarizzare ed organizzare il servizio di raccolta differenziata, pulizia delle strade, viabilità ed illuminazione.” Ecco i componenti della neonata giunta comunale di Bacoli: la carica di vicesindaco sarà ricoperta dall’Ingegner Michele Massa, 52 anni, al quale andranno anche le deleghe all'Informatizzazione, alla Visibilità, al Verde Attrezzato, allo Sport, alla Portualità e alla Normalità; assessore al Patrimonio sarà l’avvocato Gennaro Carannante, 39 anni, al quale andranno anche le deleghe al Demanio, Politiche Sociali, Commercio, Affari Generali, Comunicazione Istituzionale e Rapporti con il Cittadino; assessore alle Finanze sarà Vincenzo Salviati, 45 anni, al quale andranno le deleghe ai Tributi, alla Programmazione e alle Società Partecipate; l’assessorato all’ Urbanistica all’unica donna della giunta, l’ avvocato Daniela Carro, 46 anni, alla quale sono andate anche le deleghe all’ Ambiente, Personale e Pari Opportunità; assessorato alla Pubblica Istruzione per l’ingegner Strato Teano, 42 anni, con delega ai Beni Culturali, Trasporti e Rapporti con le Istituzioni; assessorato ai Lavori Pubblici all’avvocato Michele Costigliola, 42 anni, che avrà delega anche alla Polizia Municipale e Attuazione del Programma. Resta per il momento congelata la delega al “Turismo” per la quale il sindaco Schiano “Attende la nomina dell’esecutivo regionale per poi prendere in considerazione l’eventuale incarico a qualche consigliere comunale o membro di partito in modo tale da creare una filiera istituzionale”

sabato 24 aprile 2010

INVESTITA RAGAZZINA DI 15 ANNI A MONTERUSCIELLO

ALL'INCROCIO DI VIA VIVIANI NEI PRESSI DEL MERCATINO

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul "Roma" e sul "Corriere Flegreo" sabato 24 aprile 2010

POZZUOLI.Un forte botto e una ragazzina a terra, riversa sul selciato. Intorno, un capannello di persone accorse a soccorrerla. E’ questa la scena apparsa giovedì pomeriggio in prossimità dell’incrocio di via Viviani, nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli. Erano le 17.45 circa quando una ragazza di 15 anni, residente a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, veniva investita da un’auto, una Lancia Y di colore grigio guidata da un uomo sulla cinquantina, in prossimità del grande incrocio semaforico con via Marotta, via Nicolardi e via Scarpetta, nei pressi del mercatino rionale. A quanto pare la minore, che in quel momento era in compagnia di una coetanea, con la quale sembra stesse attraversando la strada sulle strisce pedonali provenienti dalla vicina pista ciclabile, sarebbe stata travolta dall’auto che sopraggiungeva dalla corsia opposta. Nell’impatto la 15enne sarebbe finita prima contro il cofano anteriore dell’auto per poi venire scaraventata a terra dalla forza dell’urto. Lunghi ed interminabili attimi di paura tra i quanti assistevano alla scena, che temevano il peggio. Disperato il conducente dell’auto il quale, sceso dal mezzo con le mani in volto scoppiava in lacrime vedendo la minore distesa sull’asfalto. L’uomo, stando al racconto di alcuni testimoni, si sarebbe poi giustificato dicendo di essere passato col semaforo verde. Nel frattempo l’amichetta che si trovava in compagnia della 15enne, secondo quanto raccontato, vedendo la coetanea ferita e stesa a terra, presa dallo shock scappava via urlando disperatamente. Ma per fortuna le condizioni della minore non erano gravi. Nell’impatto la ragazza avrebbe riportato ferite ad una spalla e lievi escoriazioni in tutto il corpo. Soccorsa veniva trasportata al pronto soccorso e ricoverata presso l’ospedale “Santobono” di Napoli. L’ennesimo incidente lungo un incrocio spesso al centro di polemiche per il mancato funzionamento dei semafori e per le condizioni del manto stradale che lungo i 4 stradoni che si intersecano si presenta liscio. Lungo i quali i residenti da tempo chiedono l’installazione di dissuasori di velocità per evitare come spesso accade, che incauti automobilisti e centauri, spingano il piede sull’acceleratore arrivando in prossimità dell’incrocio a forte velocità. E già teatro, lo scorso 4 ottobre, di un tragico incidente, nel quale perse la vita il 25enne Antonio Alboretti.

mercoledì 21 aprile 2010

POZZUOLI NELLA MORSA DEI PARCHEGGIATORI ABUSIVI

SOLO NEL CENTRO CITTADINO SE NE CONTANO CIRCA 50
IMPOTENTI LE AUTORITA' DINANZI AL DILAGANTE FENOMENO

di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Automobilisti nella morsa dei parcheggiatori abusivi. Presenti in ogni angolo della città, ad assediare quanti fermano le proprie auto anche solo per pochi minuti. Oltre 50 posteggiatori illegali sarebbero presenti solo nel centro cittadino di Pozzuoli, i quali sin dalle prime ore del mattino e fino a tarda notte presidiano strade, marciapiedi e aree di sosta facendosi consegnare in maniera del tutto illecita denaro dai proprietari delle auto. “Aumentano sempre di più, è un fenomeno oramai dilagante, contro il quale per i poteri in nostro possesso, possiamo fare ben poco” ammette il vice sindaco del comune di Pozzuoli Carmine Morelli, nonostante le recenti “retate” da parte della Polizia Municipale. Fenomeno che sembra abbia sconfitto le stesse autorità cittadine, impotenti di fronte alla dilagante presenza sul territorio di quanti, noncuranti delle sanzioni amministrative nei loro confronti e forti del loro status di nullatenenti, continuano a perpetrare il reato di “esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore” non sanzionabile penalmente. Reato che lambisce in alcuni casi, quando è esplicita la richiesta di danaro, il reato di “estorsione” per il quale gli abusivi sembra abbiano trovato una metodo alternativo, non chiedendo platealmente soldi, ma facendolo capire con un saluto, un fischio, qualche parolina del tipo “Buonasera, prego” ed allungando il braccio. E solo dopo aver ricevuto la somma, in un primo momento non richiesta, nel caso in cui questa non rispondesse a quella desiderata, arriverebbe la richiesta esplicita. Richieste di denaro sotto forma di semplice offerta a piacere che in alcuni casi diventano autentiche tariffe: uno, due e finanche cinque euro per un posto auto, richiesto indebitamente agli automobilisti che, per evitare ripercussioni ai loro danni o alle proprie auto, accettano di sborsare. Forse anche spinti dai classici luoghi comuni e stereotipi che vedrebbero i parcheggiatori abusivi “vendicativi” dinanzi ai rifiuti. Fenomeno, quello dei parcheggiatori abusivi, una volta visto come “ammortizzatore sociale” ora diventato autentico business.
Italiani, extracomunitari, giovani, uomini di mezza età, che si appropriano indebitamente di fette di territorio. Spazi liberi, comunali, nulla che possa fermarli. Le zone più tartassate sono quelle che vedono la presenza di locali pubblici, ristoranti, pub, pizzerie, discoteche, i luoghi della movida notturna. Cinquanta e passa abusivi stimati tra “Largo Palazzine”, il grosso spiazzale che ospita il mercatino rionale nei pressi degli uffici dell’Asl Napoli2, delle Poste italiane, dove sorgono numerose attività commerciali, e dove si conterebbero almeno 6 posteggiatori, tra italiani e stranieri, quotidianamente “a lavoro”. A qualche decina di metri di distanza, altri 3 se ne conterebbero vicino ai giardinetti, di fronte agli sportelli dell’ufficio postale. Presenze che si attenuerebbero al tramonto, quando alla chiusura degli edifici pubblici della zona, il flusso di automobilisti diminuisce. La zona portuale, presidiata da almeno 10 posteggiatori nell’arco delle 24 ore e dove, in “Largo Emporio”, lo spiazzo nei pressi della banchina, la presenza di abusivi è costante durante tutta la giornata, nonostante l’area sia adibita a parcheggio con tanto di strisce blu e colonnina per l’acquisto del ticket orario.
Noncuranti del fatto che gli automobilisti una volta parcheggiato abbiano già pagato la regolare tassa di sosta, si avvicinano alle auto ferme chiedendo denaro. Di sera anche in piazza della Repubblica vista la grossa mole di autovetture, occasionalmente compaiono tentando di accaparrarsi qualche euro. Ancora via Napoli, florido mercato per i parcheggiatori abusivi, teatro Corso Umberto I, tra la moltitudine di pub, pizzerie, gelaterie e ristoranti, preso d’assalto ogni sera da migliaia di automobilisti. Anche qui la presenza degli illegali, tra italiani ed extracomunitari, raggiungerebbe la decina di unità. Si partire dallo spiazzale vicino all’ingresso del lungomare “Sandro Pertini” fino ad arrivare a “la Pietra”, diverse centinaia di metri dove non esiste un marciapiede o uno spazio che non sia presidiato. La sera in particolare si parcheggia dappertutto, lungo entrambi i marciapiedi, nei posti riservati ai residenti, agli handicappati, nonostante la presenza dei numerosi segnali di divieto e rimozione. Nonostante le continue irruzioni da parte degli agenti di polizia municipale, il cui intervento attutisce momentaneamente una presenza che immediatamente, a prescindere se sanzionata o meno, ricompare sistematicamente nel giro di qualche ora o al massimo di qualche giorno.

domenica 18 aprile 2010

DUE INCIDENTI IN POCHI MINUTI

4 AUTO E 1 MOTORINO COINVOLTI. 2 FERITI TRASPORTATI IN OSPEDALE
GLI INCIDENTI IN VIA CAMPI FLEGREI, NELLO STESSO GIORNO IN CUI L'ANNO SCORSO MORI' ALESSIO D'ANGELO
di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul "Roma" e sul "Corriere Flegreo"
POZZUOLI. Un terribile impatto, frontale, tra un motorino e un’automobile è avvenuto venerdì sera, lungo via Campi Flegrei, nello stesso giorno (16 aprile) e a pochi metri di distanza dal luogo del tragico incidente che 1 anno fa provocò la morte del 19enne Alessio D’Angelo. Una tragica coincidenza, che fortunatamente questa volta ha avuto un epilogo meno drammatico. Erano da poco passate le 20 quando, nei pressi del distributore di benzina “Total”, in prossimità del civico 28 di via Campi Flegrei, un’auto Fiat Punto di colore blu che viaggiava in direzione Arco Felice e uno Scooter Piaggio modello “Scarabeo” di colore grigio, che percorreva la corsia opposta, in direzione Piazza Capomazza, impattavano frontalmente lungo la carreggiata. Una collisione tremenda, nella quale il giovane alla guida del mezzo a due ruote, D.D. 18 anni, residente a Pozzuoli, veniva sobbalzato dal suo scooter cadendo rovinosamente sull’asfalto. Rimaneva illeso invece il conducente della Fiat Punto, G.C. un 50enne residente a Monterusciello, che in quel momento si trovava da solo all’interno della sua vettura.
Attimi di paura per il giovane e per quanti, nei momenti successivi allo scontro, si avvicinavano per sincerarsi delle sue condizioni “Non si muoveva, sembrava morto” racconta un uomo che in quel momento era presente nei pressi del distributore di benzina. Il giovane, a terra e con ancora allacciato il casco di protezione al capo, veniva immediatamente soccorso dai sanitari del 118 che, allertati dai numerosi automobilisti e passanti che in quel momento si trovavano a transitare lungo la strada, giungevano sul posto dal vicino ospedale “Santa Maria delle Grazie”.
Ma fortunatamente le condizioni del 18enne non erano gravi. Trasportato a bordo di un’ambulanza presso il nosocomio civile puteolano, i sanitari gli riscontravano lievi ferite, escoriazioni, e screpolature a gambe e mani, ritenute guaribili con una prognosi di 7 giorni. Sul luogo dell’incidente giungevano anche gli uomini del corpo di Polizia municipale che effettuavano i rilievi utili a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Lo scontro, stando ai danni visibili riportati sui due mezzi, che registravano un grosso danneggiamento sulla parte anteriore al centro del cofano della Fiat Punto e danni sulla parte anteriore dello scooter, confermerebbe l’ipotesi che l’urto sia avvenuto in maniera frontale.
Così come dalla posizione dei due mezzi, riscontrata sul posto nei minuti successivi al sinistro stradale, che vedeva l’automobile guidata dal 50enne danneggiata e ferma nella propria corsia in prossimità del marciapiede destro e lo scooter a terra in prossimità del centro della carreggiata, farebbe ipotizzare ad una invasione di corsia da parte del mezzo guidato dal giovane, il quale forse per evitare un improvviso ostacolo comparso sul proprio senso di marcia o forse intento ad effettuare un sorpasso, avrebbe impattato contro l’automobile che sopraggiungeva dalla corsia opposta. Ma siamo nel campo delle ipotesi, le quali potranno trovare un riscontro che possa avvalorarle o smentirle solo a seguito delle indagini, che in queste ore vengono condotte dagli agenti di Polizia Municipale condotti dal Comandante Luigi De Stefano. Il quale, a seguito dell’ennesimo incidente registratosi, ha annunciato per i prossimi giorni, il ricorso da parte del corpo dei vigili urbani, di autovelox, i quali saranno utilizzati in maniera “mobile” in una prima fase di start-up a “campione” lungo le varie arterie cittadine per le quali poi si deciderà successivamente sull’eventualità di installare in maniera fissa i dispositivi per il controllo della velocità. “Vorremmo utilizzare gli autovelox come dispositivi utili a scongiurare incidenti” ha affermato il comandante “Stiamo allestendo la gara per la gestione degli autovelox. Tra un mese potrebbero già essere a nostra disposizione. Inizialmente metteremo i dispositivi a campione lungo le strade e, sulla base dei dati e delle possibilità economiche del comune, decidere in seguito per una installazione fissa”

IL SECONDO INCIDENTE. Traffico paralizzato in via Campi Flegrei venerdì sera, almeno per 2 ore le code hanno interessato anche strade limitrofe, con auto in coda finanche lungo il ponte “Copin” nei pressi della Solfatara. E mentre erano in corso le operazioni di soccorso e i rilievi da parte degli agenti di polizia municipale sul punto dove era avvenuto lo scontro frontale auto-moto, a pochi metri di distanza un secondo incidente vedeva coinvolte altre 3 automobili. Erano le 21.10 circa quando le stesse scene vissute qualche attimo prima e a non meno di qualche centinaio di metri si ripetevano. Sul posto ancora un’ambulanza del 118, oltre agli agenti della Polizia di Stato giunti dal vicino commissariato di Pozzuoli. Un violento tamponamento a catena infatti, vedeva coinvolte tre autovetture: una Fiat 600, una Wolkswagen Polo e una Mitsubishi. Le tre automobili impattavano una contro l’altra, provocando solo danni materiali ai mezzi, ma fortunatamente senza gravi conseguenze per i conducenti. Solo uno dei 3 automobilisti riportava lievi ferite. Soccorso dai sanitari del 118, l’uomo veniva trasportato presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” in località “La Schiana” successivamente dimesso con prognosi di 7 giorni. Un venerdì sera all’insegna degli incidenti lungo una delle arterie più trafficate della città, non nuova ad episodi di questo genere. Nonostante le perfette condizioni del manto stradale e una buona visibilità notturna che, paradossalmente, renderebbero “sicuri” automobilisti e centauri, al punto da spingere oltre il dovuto il piede sull’acceleratore e ad azzardare pericolosi sorpassi.

sabato 17 aprile 2010

IL COMUNE DI POZZUOLI PAGHEREBBE INUTILMENTE PER AVERE UN NUMERO VERDE

DIGITANDO IL NUMERO ANZICHE' RISPONDERE LA DITTA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA RISPONDONO I VIGILI URBANI

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Digitando il numero verde utile per contattare la ditta dove consegnare i rifiuti speciali e rispondono i vigili urbani. Non si tratta di uno scherzo, né tantomeno di un’assunzione del corpo di polizia municipale nella ditta che opera la raccolta differenziata, ma di un errore sul sito istituzionale del comune di Pozzuoli. Infatti, digitando attraverso il motore di ricerca “Google” le parole “Pozzuoli + differenziata” esce il collegamento al sito del comune flegreo. Lì si apre una pagina (http://www.comune.pozzuoli.na.it/publication/p761.html) dal titolo “Raccolta differenziata” a cura della “Direzione Servizio Ecologia e Igiene Urbana” che illustra come effettuare la raccolta differenziata, attraverso un Vademecum con tanto di calendario di raccolta. Nella pagine web sono riportati giorni e orari durante i quali contattare la ditta preposta alla raccolta dei rifiuti. Un primo numero verde al quale, una volta chiamati, realmente risponde l’azienda. Più sotto invece, sotto lo slogan “Un mondo pulito non ha prezzo i tuoi rifiuti si” viene illustrato quello che sarebbe oramai un vecchio servizio di smaltimento di plastica, vetro, carta, alluminio, acciaio messo a disposizione da un’azienda puteolana, della quale è ancora riportata la disponibilità, giorni, orari, remunerazione per la quantità di rifiuti smaltiti da parte dei cittadini. E sotto un numero verde in caratteri cubitali, da contattare. Dietro il quale si nasconde la sorpresa: all’ 800274149 infatti, invece di rispondere l’impiegato della ditta riportata sopra l’indirizzo telefonico, risponde una voce femminile che dice: “Polizia Municipale”. La quale gentilmente ci rimanda al primo numero presente sulla pagina web. Il dubbio che la pagina visualizzata corrisponda ad una vecchia memorizzata nel motore di ricerca scompare nel momento in cui si vede comparire in alto a sinistra la data di mercoledì 14 aprile 2010 tale da testimoniare la presenza delle errate informazioni nonostante l’aggiornamento del sito, testimoniato dalla presenza in home page di un comunicato riportante la stessa data. Resta pertanto una simpatica scoperta: per telefonare al comando di polizia municipale di Pozzuoli è possibile usufruire di un numero verde, senza spendere un centesimo.

DA UN CALL CENTER CHIAMATE PER OFFRIRE LAVORO

NONOSTANTE IL LAVORO SCARSEGGI, A POZZUOLI IN QUESTI GIORNI C'E' CHI OFFRE LAVORO A TUTTI

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI/QUARTO. Nonostante l’elevata percentuale di disoccupati e il fenomeno che vede molti giovani del sud emigrare altrove in cerca di lavoro, a breve nella città di Pozzuoli non ci sarà più bisogno di cercare lavoro. Da qualche giorno infatti è il lavoro a cercare lavoratori. Non è uno slogan, ma forse una manna caduta dal cielo. Infatti un’azienda operante per conto di un noto gestore di telefonia fissa e mobile, sta contattando in questi giorni numerose abitazioni di puteolani alla ricerca di lavoratori. Da un numero telefonico “sconosciuto” infatti, una voce guida presenta il call center alla ricerca di lavoratori, rende nota l’ubicazione dei propri uffici “di fronte ad un noto centro commerciale di Quarto”, descrive la tipologia di lavoro “vendita di contratti” per conto di un noto gestore di telefonia e chiede la presenza o l’interessamento per il lavoro attraverso la digitazione del tasto “1” del telefono . A quel punto la richiesta, dopo il segnale acustico, dei dati dell’interessato “nome, cognome, età, numero di telefono presso il quale essere ricontattati. Che si stia realizzando il sogno di tutti i disoccupati o di quanti che, poco amanti del lavoro, si sentono ripetere dai propri genitori “vatti a cercare il lavoro”. “Tranquilli cari genitori, ora è il lavoro che viene da noi” potrebbero oggi dire alle mamme e ai papà ossessivi. Dalla modalità di reclutamento verrebbe da chiedersi: cosa succederebbe se in un appartamento ci sarebbero più disoccupati? Una guerra fratricida vicino alla cornetta del telefono?

giovedì 15 aprile 2010

DIVIETO DI ACCESSO PER I CANI: L'ORDINANZA E' FANTASMA

NESSUN CARTELLO DI AVVSIO NE TANTOMENO UN VIGILE A PRESIDIARE I LUOGHI VIETATI

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Il lungomare “Sandro Pertini” nonostante l’ordinanza che ne vieta l’accesso ai cani, continua ad essere luogo di passeggio per quattrozampe e rispettivi padroni. Nulla di male, considerando la compostezza con la quale ieri mattina e durante l’ultimo week end, animali a guinzaglio e proprietari armati di palette e sacchetti di plastica hanno affollato la zona, con ogni probabilità all’oscuro di quanto deciso dalle autorità comunali. Un binomio uomo-cane che nella zona sembrerebbe non essersi affievolito, probabilmente a causa della disinformazione in merito alla decisione presa dal sindaco della città, Pasquale Giacobbe, che obbligherà i possessori di cani a lasciare i propri amici a casa costringendoli a passeggiare da soli. Nel frattempo però, nei pressi del lungomare, divieti e cartelli indicanti l’ordinanza da rispettare non sono ancora comparsi, così come la presenza di vigili urbani e pubblici ufficiali incaricati per il rispetto della norma. Nemmeno un palo piantato a mo di futuro sostegno dei cartelli pro ordinanza, se non un resto forse di un’altra segnaletica. Per quanto tempo ancora la zona sarà di libero passeggio? E cosa accadrà quando da un giorno all’altro, chi da anni porta sul lungomare a passeggio il proprio animale si ritroverà il cartello “divieto di accesso per i cani” ? E’ presumibile che, appena inizieranno a campeggiare divieti e cartelli agli ingressi dei 3 luoghi off-limits (lo stesso lungomare “Sandro Pertini”, la “Villa Avellino” e la pista ciclabile di Monterusciello) si registreranno proteste da parte dei tanti abituè delle suddette zone di svago.
In molti infatti avrebbero già annunciato di voler “violare” di proposito il rispetto dell’ordinanza. E ci si chiede anche cosa accadrà quando un vigile urbano fermerà un proprietario di un cane e gli chiederà i documenti per sanzionarlo. O addirittura se il soggetto da multare sarà un bambino o una bambina, che spesso scendono da soli con i propri animali. Saranno fermati e informati i genitori che dovranno recarsi negli uffici della polizia municipale a recuperare figli e cani? Tante le ipotesi, gli scenari futuri che si potrebbero prospettare, e che lascerebbero presagire anche a situazioni di un certo imbarazzo da parte di chi chiamato a far rispettare l’ordinanza. Nel frattempo resta un dato di fatto: nella mattinata di ieri, ciò che risaltava agli occhi dei tanti passanti lungo via Napoli, non erano le condizioni igienico sanitarie disastrate dalla presenza dei cani ma le condizioni dei giardinetti dello stesso lungomare. Il cui stato farebbe presagire ad una noncuranza da parte di chi preposto alla manutenzione. Non aiuole floride, piante e fiori colorati, ma numerose erbacce spuntate qua e là, presenza di rifiuti nelle aiuole, resti di alimenti e bevande gettati nel verde.

mercoledì 14 aprile 2010

RIFIUTI DI OGNI GENERE A POZZUOLI

DAI FRIGORIFERI AI RITRATTI DELLE STAR

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Un grosso frigorifero bianco, con tanto di portelloni aperti, disteso lungo un marciapiede, di fronte allo storico Tempio di Serapide, ex Macellum dell’epoca romana, meta di centinaia di turisti. Un biglietto da visita sconcertante quello che ieri mattina si presentava nella zona del centro storico di Pozzuoli. Come sconcertante l’idea di chi, mosso da spirito di inciviltà, ha deciso di porre rimedio al suo problema collocando il rifiuto ingombrante proprio lì, accanto ai cassonetti di rifiuti, rigorosamente vuoti di mattina. Una cattiva usanza che si ripete da anni: invece di chiamare le ditte preposte allo smaltimento di rifiuti ingombranti, si decide di collocarli accanto ai contenitori “Tanto devono raccogliere l’immondizia si trovano prendono anche il mio frigorifero” si sarebbe auto convinto il furbo di turno. Che sembrerebbe avere numerosi colleghi sparsi in più punti della città.
Come in via Amedeo Modigliani, nel quartiere di Monterusciello, dove lungo il marciapiede nei pressi del mai nato centro commerciale, ieri mattina c’erano a terra numerosi contenitori di vernice in latta, pneumatici, materiali di risulta edile e di giardinaggio.
Punto quotidianamente prese d’assalto dagli incivili di turno, che noncuranti della presenza di abitazioni nelle vicinanze, scaricano ogni qualsivoglia di rifiuti. Nel tour tra l’inciviltà, non poteva mancare Licola, e le oramai tanto rinomate via delle Colmate e viale dei Platani.

Nella prima rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, finanche nei canali di scolo laterali alla strada dissestata.
Nella seconda invece, nei pressi del punto di raccolta rifiuti a pochi passi dal complesso “Licola Borgo” neon passava inosservata la presenza di pneumatici usati, materiali in plastica, sedie e finanche una locandina a grande naturale raffigurante due attori. Forse, non sapendo in quale categoria di rifiuti finire, sarebbero stati messi lì nel mezzo, tra i cassonetti della spazzatura e i rifiuti ingombranti. Una che ha fatto sorridere non pochi passanti, che abituati a ritrovarsi gli extracomunitari a presidiare la spazzatura, hanno notato la simpatica presenza. Chissà che non sia l’inizio di una sfilata di star.

martedì 13 aprile 2010

POZZUOLI META DEL DIVERTIMENTO

E TEATRO DI UNA MOVIDA CHE SPESSO DIVENTA VIOLENTA

di Gennaro Del Giudice
servizio pubblicato sul quotdiano "Roma" e sul "Corriere Flegreo"

POZZUOLI.“Una piccola Montecarlo” sembrerebbe essere diventata Pozzuoli, meta di divertimenti nel fine settimana. Con zone adibite al tipo di piacere che si vuol vivere. Pertanto si va dai pub di via Napoli, ai ristoranti del centro storico, alle caffetterie di Arco Felice fino ad arrivare alle discoteche di via Campana. Ce n’è per tutti i gusti. E così che l’assalto dei cacciatori di divertimento è d’obbligo nei fine settimana.
Migliaia di giovani che si riversano lungo le strade della città, rendendo finanche invivibile la vita per molti dei residenti che abitano proprio in prossimità delle suddette zone. Per loro le notti divengono invivibili: strade intasate, auto parcheggiate ovunque, lungo i marciapiedi, in doppia fila, caos fino alle prime ore del mattino. In migliaia nei luoghi della movida flegrea, tra drink e spesso anche droghe, per rendere più piacevole la notte. E’ la fotografia che ritrae Pozzuoli durante tutti i fine settimana, oramai tra i maggiori poli della movida di Napoli e provincia. Che spesso, purtroppo, diventa anche violenta. Come è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, con un giovane di 20 anni aggredito selvaggiamente da un branco composto da 5 persone a Pozzuoli. La vittima, Salvatore Covone, puteolano, aveva trascorso il sabato tra i vari locali della zona, in compagnia dei soliti amici. Poi un salto in una discoteca di via Campana, nei pressi dell’ipermercato “Metro”, in compagnia dei coetanei, per trascorrere qualche ora di divertimento. Il solito divertimento tra musica, balli, corteggiamenti, approcci con l’altro sesso.. Forse proprio la presenza di una ragazza, è costata cara al giovane. Forse la causa della vile aggressione, a quanto pare un battibecco con altri coetanei, parole e minacce che si sarebbero trasformate più tardi in un autentico linciaggio. Questa, a quanto pare, una prima ricostruzione dei fatti, il movente che avrebbe dato il via all’ inaudita violenza. Una punizione, un torto da pagare con pugni, schiaffi e calci, fino a provocargli “politraumi da percosse in tutto il corpo" e costringendo i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” dove veniva trasportato dopo essere stato soccorso da un passante che lo avrebbe trovato a terra dolorante e ferito, una diagnosi “giudicata guaribile con riserva”. Una violenza apparentemente immotivata, secondo quanto raccontato dal 20enne, che avrebbe detto ai carabinieri di non conoscere i aggressori dileguatisi dopo il pestaggio, né tantomeno il motivo che li avrebbe spinti ad agire in maniera così brutale. Sulle loro tracce ora gli inquirenti che stanno in queste ore tentando di risalire all’identità dei componenti del branco, ricostruendo quanto accaduto sulla base del racconto della vittima e di un amico che avrebbe visto in faccia gli aggressori.

ELETTO IL SINDACO DI BACOLI

ERMANNO SCHIANO DEL PDL HA BATTUTO AL BALLOTTAGGIO IL RIVALE DEL CENTROSINISTRA CARLO GIAMPAOLO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 13 aprile 2010

BACOLI. Ermanno Schiano, 43 anni, medico chirurgo, è il nuovo sindaco della città di Bacoli. Con il 56,49% dei voti (pari a 7367 preferenze) il candidato di centrodestra sostenuto dal Pdl e dalla lista “Il Faro delle Libertà” ha vinto il ballottaggio contro il candidato di centrosinistra Carlo Giampaolo (Pd, Idv, SEL) che ha ottenuto il 43,51% delle preferenze (5675 voti).
“Abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Grazie al quale potremo governare da soli” annuncia entusiasta il neo sindaco di Bacoli che pone l’accento sull’importanza di una vittoria conseguita senza alleanze con altri partiti “Il nostro sarà un governo monocolore ed ora costituiremo un unico gruppo consiliare che sarà quello formato dal Popolo delle Libertà. Così come la nuova giunta che nominerò entro la fine della settimana prossima e che sarà composta da esponenti del nostro partito, in modo tale che per me sarà anche più semplice governare” Oltre ad annunciare la nuova squadra di assesori, Ermanno Schiano illustra i primi punti del suo programma da attuare appena insediatosi “Nominerò un assessore con delega “alla normalità del territorio”. L’obiettivo prioritario è far ritornare la città alla normalità, intervenire con la pulizia delle strade, ripristinare la viabilità e attivare il servizio di raccolta differenziata che oggi non esiste. E tentare di ripristinare al più presto il bilancio del comune che è disastroso”.
Poche parole piene di entusiasmo quelle pronunciate dal nuovo sindaco di Bacoli dopo l’ufficializzazione dei dati definitivi provenienti dai 26 seggi sparsi sul territorio del comune flegreo. Dove, per questa seconda tornata elettorale, hanno votato il 58,10% degli aventi diritto, dato inferiore a quello di 15 giorni fa quando alle urne andò il 75,13% della popolazione votante. Un primo turno elettorale che registrò anche un dato alquanto anomalo e significativo: nella sfida con le altre 6 liste in gara infatti, Ermanno Schiano ottenne il 50,05% di voti (contro i 27,92% della lista di centrosinistra) e conseguendo 11 seggi che, a prescindere da quale sarebbe stato il risultato del turno di ballottaggio di ieri, gli avrebbe ugualmente consentito una maggioranza numerica in consiglio comunale. Un largo risultato che però non gli bastò per ottenere l’elezione diretta a causa del voto disgiunto, attraverso il quale ottenne il 48.91% di preferenze alla propria candidatura (contro i 30,64% dell’avversario), percentuale inferiore al quorum necessario del 50%+1. Ermanno Schiano va così ad occupare la poltrona di primo cittadino rimasta vacante dal 6 luglio scorso quando presso la casa comunale di via Lungo Lago 4 si insediò il commissario prefettizio Umberto Cimmino, a seguito dello scioglimento della giunta presieduta da Antonio Coppola.

RETATA CONTRO GLI IMMIGRATI

CONTROLLI A TAPPETTO NEI CAMPI FLEGREI
FERMATE DECINE DI EXTRACOMUNITARI

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul quotidiano "Roma" e sul "Corriere Flegreo" martedì 13 aprile 2010

POZZUOLI. Una normale operazione di controllo del territorio che ha interessato i cittadini extracomunitari presenti nei Campi Flegrei è stata condotta durante la giornata di ieri dai carabinieri della compagnia di Pozzuoli. Numerosi sono stati gli immigrati fermati e sottoposti a controlli in tutta la zona flegrea. L’operazioni, effettuata da parte dei militari diretti dal capitano Roberto Spinola, che ha interessato i 4 comuni dei Campi Flegrei (Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida) sotto propria competenza. Con diverse pattuglie e uomini che fin dalle prime ore del mattino sono stati impegnati in tutta la zona. Molti degli immigrati controllati sono stati fermati nei pressi degli incroci cittadini, dove generalmente sostano in attesa di essere impegnati in attività di manovalanza. Una vendita di “forza lavoro” a privati e spesso anche imprenditori alla ricerca di operai a basso. Condotti in caserma, i fermati sono stati sottoposti ad accertamenti sul proprio status. Uno “screen” effettuato per verificare documenti di identità, permessi di soggiorno, eventuali posizione lavorative e contrattuali ricoperte dagli stranieri e che non avrebbe alcun collegamento con le due ordinanze decise dal comune di Pozzuoli nei giorni scorsi per combattere i fenomeni dell’ accattonaggio e della prostituzione. Particolarmente interessata ai controlli è stata la zona di Licola, che vede sul proprio territorio una massiccia presenza di extracomunitari e dove, nei pressi dell’impianto di depurazione, sono stati fermati circa 13 cittadini extracomunitari.

lunedì 12 aprile 2010

PICCHIATO DA UN BRANCO DI 5 GIOVANI: GRAVE 20ENNE DI POZZUOLI

LA RISSA INIZIATA IN UN LOCALE NEI PRESSI DELL'IPERMERCATO "METRO" IN VIA CAMPANA E CULMINATA IN UN PARCHEGGIO

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 12 aprile 2010

POZZUOLI. Aggredito e picchiato da un gruppo di 5 persone all’interno di un parcheggio all'esterno di una discoteca, nei pressi dell'ipermercato "Metro" in via Campana a Pozzuoli, mentre si apprestava a salire sulla propria auto. Un branco che con violenza e ferocia, durante la notte tra sabato e domenica, ha infierito contro un ragazzo di 20 anni, appena uscito dal locale, Salvatore Covone di Pozzuoli, mentre si preparava a tornare a casa dopo aver trascorso un tranquillo sabato sera in giro tra i locali della movida flegrea. Daciò che è merso finora, sembrerebbe probabilmente a causa di una ragazza il giovane abbia avuto nella discoteca un battibecco con dei coetanei al momento ancora sconosciuti. L’aggressione, avvenuta intorno alle 4, è scattata quando il 20enne, residente a Pozzuoli, si trovava all’interno del parcheggio antistante al locale. Improvvisamente il giovane veniva raggiunto, in prossimità della sua automobile, da un gruppetto composto da 5 persone. I quali dopo averlo circondato, lo iniziavano a colpire ripetutamente con pugni, schiaffi e calci. Il giovane, dopo un vano tentativo di difesa, durante il quale tentava di proteggersi il capo con le mani, veniva percosso in più parti del corpo dai suoi aggressori. Il tutto fatto con una violenza inaudita ed apparentemente senza alcun motivo. Terminato il raid, cui ha assistito inorridito un amico della vittima, i 5 si dileguavano dandosi alla fuga e rimanendo il povero giovane ferito e dolorante sull’asfalto. Il quale veniva notato da un passante che, resosi conto delle condizioni delle sue gravi condizioni, andava in suo soccorso. Portato presso l'ospedale "Santa Maria delle Grazie” in località “La Schiana”, il 19enne dopo aver ricevuto le prime cure dei sanitari, veniva ricoverato. I medici gli riscontravano "politraumi da percosse in tutto il corpo" e varavano una diagnosi “giudicata guaribile con riserva”. Nel frattempo, scattavano le indagini da parte dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile con l’intento di ricostruire il movente della feroce aggressione e risalire all’identità dei 5 componenti del branco. Sentito dagli inquirenti, il giovane non riusciva però a fornire elementi utili, affermando di non conoscere i suoi assalitori ne tantomeno avere la più pallida idea su quale fosse stato il motivo che avrebbe potuto scatenare tanta ferocia nei suoi confronti. Diverse le ipotesi sul movente, nessuna pista sarebbe esclusa da parte degli investigatori, che hanno mantenuto lo stretto riserbo sull’accaduto, non rendendo noto, tra le altre cose, il luogo dove sarebbe avvenuta l’aggressione. Considerando la dinamica dell’accaduto, sarebbe da escludere la pista della rapina, in quanto nessun oggetto di valore ne tantomeno l’auto sarebbe stato sottratto alla vittima. Percorribile sarebbe invece la pista che vorrebbe l’aggressione frutto si una punizione forse per uno “sgarro” fatto dalla vittima ad uno dei componenti del gruppo, probabilmente dovuto a motivi di gelosia. Forse uno sguardo dato da una ragazza o una parola rivolta alla persona sbagliata sarebbero costati cari al 20enne.

domenica 11 aprile 2010

AGGREDITO IN UN PARCHEGGIO DI POZZUOLI GIOVANE IN FIN DI VITA

19ENNE PUTEOLANO PICCHIATO DA UN GRUPPO DI 5 PERSONE

da comunicato stampa Carabinieri

POZZUOLI. Alle 04.00 di stanotte, a pozzuoli, nei pressi di un parcheggio, un 19enne del luogo che si stava recando verso la sua autovettura dopo aver trascorso la serata in alcuni locali notturni della zona e’ stato avvicinato da 5 giovani sconosciuti che senza alcun apparente motivo lo hanno picchiato selvaggiamente. Soccorso da un passante, il giovane e’ stato portato all'ospedale "santa maria delle grazie di pozzuoli" ove i medici lo hanno ricoverato dopo avergli diagnosticato "politraumi da percosse in tutto il corpo" giudicati guaribili con riserva. Sentito in merito all'accaduto, il malcapitato ha raccontato ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di non conoscere gli aggressori e di non avere alcuna idea sul perchè della aggressione ai suoi danni.

DIVIETO DI PASSEGGIO CON CANI: INSORGONO I PADRONI

CONTRO L'ORDINANZA SINDACALE CHE VIETA DI PORTARE I CANI A VIA NAPOLI, VILLA AVELLINO E SULLA PISTA CICLABILE DI MONTERUSCIELLO
LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE MINACCIANO PROTESTE

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul quotidiano "Roma" e su "Corriere Flegreo"

POZZUOLI. All’indomani dell’ordinanza emanata dal comune di Pozzuoli e firmata dal sindaco Pasquale Giacobbe nella quale, oltre ad essere regolamentato il “passeggio” con i cani in città, viene fatto assoluto divieto ai 4 zampe di accedere in alcune aree , non mancano mugugni e proteste da parte dei cittadini. “Prima di chiudere la zona ai cani, dovrebbero prima indicarci quali sono le aree adibite dove poterli portare” attacca Maria Rosaria La Rocca, mentre passeggia sul lungomare “Sandro Pertini” insieme al proprio cane Orfeo, rigorosamente tenuto a guinzaglio, e alla figlioletta “Invece di porsi il problema dei cani randagi che liberamente girano da queste parti, pensano a vietare l’accesso a noi che li curiamo e ci adoperiamo per non sporcare. E’ assurdo, per me che sono residente di via Napoli non poter venire a passeggiare insieme al mio cane sul lungomare nonostante porti con me sempre paletta e sacchetti di plastica. Quindi per portare a spasso il mio cane dove dovrei andare? Nel centro storico? Ma avete visto la strada per arrivarci e i tanti cani randagi che appena vedono un cane a guinzaglio ti saltano addosso?”
Allo sbigottimento della signora fanno eco i tanti altri possessori di cani che, all’oscuro di quanto deciso dalle autorità comunali, passeggiano tranquillamente durante una soleggiata mattinata di sabato sul lungomare, in compagnia dei propri amici a quattro zampe, tutti tenuti a guinzaglio. “Scandaloso!” si limita ad esclamare un signore in compagnia del suo piccolo cagnolino maltese di colore bianco “Che fastidio può dare un cane come il mio? "

Agli ingressi del lungomare “Sandro Pertini” nessun cartello è affisso né tantomeno alcun vigile o preposto è presente per evitare che i cani passeggino con i propri proprietari. Una “mancanza” dovuta ad un fattore “tecnico”, in quanto “La delibera entrerà in vigore tra lunedì e martedì, solo dopo aver fatto il giro degli uffici competenti e successivamente saranno affissi laddove ce ne fosse bisogno cartelli e la cittadinanza sarà messa a conoscenza (come tutt’ora stiamo facendo con l’affissione di manifesti) dei divieti e delle sanzioni” spiega il vice sindaco del comune di Pozzuoli Carmine Morelli, che da una risposta ai tanti “perché” nati a seguito di tale decisione “Un provvedimento adottato per preservare tre luoghi dove c’è grossa presenza di bambini” spiega i motivi dell’ordinanza che, oltre a regolamentare il passeggio dei cani in città, ne vieta l’assoluto accesso presso il lungomare “Sandro Pertini”, la “Villa Avellino” e la pista ciclabile di Monterusciello, storicamente luoghi di svago per famigliole, bambini e amici a quattro zampe “Dobbiamo garantire la sicurezza e la salvaguardia dei più piccoli. Anche con l’ausilio dei mezzi per la rimozione degli escrementi, l’igiene pubblica non sarebbe tutelata, considerando ad esempio che le urine difficilmente possono essere raccolte costituendo quindi uno dei potenziali pericoli per l’igiene”. Giustificazioni che non trovano consensi e che mettono in stato di allerta le varie associazioni animaliste della zona flegrea, pronte a manifestazioni simili a quella tenutasi qualche settimana fa a Monte di Procida, contro la ordinanza del sindaco Iannuzzi la quale vietava di dare cibo ai cani randagi “Condanniamo questo divieto” afferma Tina Elia, membro dell’associazione flegrea “Fido e dintorni”: e, come già fatto nel caso di Monte di Procida, dopo l’ordinanza che vietava di dar da mangiare ai randagi, siamo pronti a qualsiasi dimostrazione di protesta contro questa decisione che non riteniamo affatto giusta.” Ma nel frattempo ci si chiede come la decisione di vietare il passeggio ai cani tenuti a guinzaglio, con museruola, con tanto di paletta e sacchetti in dotazione ai legittimi proprietari possa essere estesa ai cani randagi i quali anche loro hanno un legittimo proprietario, il quale sarebbe proprio il primo cittadino, che ha competenza e responsabilità oggettiva sulla loro presenza sul territorio. A quel punto cosa potrebbe succedere? Seguendo le linee guida dell’ordinanza, se gli animali non vengono rimossi dai luoghi e portati nei canili, le forze di polizia municipale e gli organismi preposti a vigilare nelle zone “non accessibili” dovrebbero di conseguenza multare il legittimo proprietario dei cani, cioè il sindaco di Pozzuoli.

sabato 10 aprile 2010

DIVIETO DI PASSEGGIO CON I CANI

UN' ORDINANZA VIETA DI PORTARE I CANI IN 3 POSTI DELLA CITTA'
GUERRA ANCHE A CHI CHIEDE ELEMOSINA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 10 aprile 2010

POZZUOLI. Tempi duri per chi chiede soldi ai semafori, fuori agli uffici pubblici e per strada con cartelli, bimbi in braccio e mostrando i propri handicap. E tempi duri anche per i possessori di cani. A Pozzuoli infatti l’amministrazione comunale ha deciso di disciplinare i proprietari dei cani ed evitare qualsiasi forma di accattonaggio. Una mission regolamentata attraverso 2 ordinanze emesse con l’obiettivo di restituire “decoro” alla città. La prima, che interesserà tutti i possessori di cani, obbligherà a chiunque cammini in compagnia dell’amico a 4 zampe,di tenerlo a guinzaglio e di portare con sé paletta e sacchetto: in caso contrario multe di 50 euro per i cani non tenuti a guinzaglio e per la mancanza degli strumenti per la rimozione degli escrementi; sanzione di 68 euro nel caso di mancata asportazione delle deiezioni animali. Inoltre tre zone della città diventeranno del tutto off-limits ad ogni specie canina: il Lungomare “Sandro Pertini” di via Napoli, la “Villa Avellino” e la pista ciclabile del quartiere di Monterusciello, dove sarà assolutamente fatto divieto a chiunque di condurre il proprio cane, pena una sanzione pari a 50 euro. Provvedimenti che, come riportato nel testo della delibera, “nascono dalle problematiche igienico-sanitarie che si possono determinare nelle strade, piazze e nei giardini della città, in considerazione della presenza di escrementi dei cani” in quanto “possibile motivo di diffusione di eventuali infezioni agli animali e agli uomini”. Presenza di escrementi per strada che provocano “la perdita di decoro della città e costituisce notevole disagio alla cittadinanza”. Decoro che l’amministrazione tenta di recuperare anche attraverso una seconda ordinanza, emanata per combattere il fenomeno “accattonaggio” oramai dilagante. Disposte a tal riguardo misure “anti-accattonaggio molesto” che prevedono “il divieto di ogni forma di elemosina in ogni spazio pubblico e su tutto il territorio comunale, comprese le aree di pertinenza dei trasporti pubblici ed i mezzi di pubblico trasporto, vietando” si legge nella delibera “di porre in essere forme di accattonaggio con impiego di minori, anziani, disabili o simulando disabilità, sfruttamento di animali da affezione”. Pertanto sarà fatto assoluto divieto ai tanti che si aggirano per le strade o seduti in terra con cartelli che raccontano le proprie difficoltà, con bimbi neonati in braccio, mettendo in mostra veri o finti che siano, i propri handicap fisici, di chiedere soldi ai passanti pena multe da 25 a 500 euro. Decisione attuate per porre fine ad un fenomeno spesso sinonimo di sfruttamento di minori, anziani, disabili e animali ai quali si aggiungono i pericoli derivanti per la circolazione viaria e alla presenza della malavita organizzata che cerca di trovare linfa per le proprie casse controllando il fenomeno dell’accattonaggio.

giovedì 8 aprile 2010

PUTEOLANI IN TRAPPOLA

NELLE TRAVERSE INTERNE DI VIA NAPOLI SI VIVE CON L'INCUBO DI NON POTER SCAPPARE IN CASO DI EMERGENZA
I MEZZI DI SOCCORSO NON RIESCONO AD ENTRARE PER LA PRESENZA DI STRADE STRETTE E DI UN TUNNEL BASSO

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul quotidiano "Roma" e sul "Corriere Flegreo" giovedì 8 aprile 2010

POZZUOLI.“In caso di terremoto rischiamo di fare la fine dei topi”. E’ la paura, ma anche l’allarme lanciato da un 78enne, Raffaele D’Oriano, che da 33 anni vive in via Domenico Fatale a via Napoli, all’interno di una delle numerose case popolari. Una lunga linea di abitazioni stretta tra le pendici della collina sulla quale sorge “Pozzuoli alta” e la principale Corso Umberto I. Ed in mezzo appunto, il grosso agglomerato urbano, con una grande densità di popolazione. Al rione si accede attraverso strette ed anguste viuzze: Via Domenico Fatale, via Vincenzo Barletta, via Pasquale Lubrano, Traversa Cappuccini. Accessi che costituiscono perenni pericoli, potenziali minacce per i numerosi residenti da almeno un trentennio “Nel caso di una forte scossa di terremoto rischiamo di fare la fine dei topi, rimanendo schiacciati e senza vie di fuga” ripete l’uomo, “a causa della larghezza ridotta della strada e della presenza del tunnel che non supera i 2 metri nessun mezzo di soccorso potrebbe arrivare”.

Qui infatti, la strada è larga quanto basta ad un’automobile per passarci e ad un tratto, la presenza di un tunnel alto appena 2 metri sul quale passa la tratta Montesanto – Torregaveta della linea cumana, impedisce l’accesso ad ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco e finanche di carri funebri sarebbe off-limits. Infatti sia in altezza che in larghezza, via Fatale e le altre piccole arterie che collegano il popoloso quartiere di via Napoli con Corso Umberto I e il lungomare “Sandro Pertini” non consentono spazi di passaggio a mezzi di grandezza superiore a quella di un’automobile. E, laddove il transito è consentito, numerose sono le difficoltà e gli spazi di manovra per gli automobilisti. Inoltre in prossimità dei sottopassi non vi è alcuna presenza di segnali che indicherebbero l’altezza consentita ai mezzi per passarvi. Il che potrebbe causare, nel caso in cui accidentalmente un mezzo furgonato vorrebbe raggiungere le abitazioni, di finire incastrato o addirittura urtare rovinosamente contro l’uno o l’altro ingresso del tunnel. A ciò si aggiungerebbero i potenziali pericoli derivanti dall’assenza di vie di fuga tali da poter permettere un normale deflusso della popolazione residente nel caso di evacuazione della zona.

Infatti la zona è caratterizzata dalla presenza di numerose abitazioni edificate all’epoca a poca distanza l’una dall’altra e che vede la presenza di strettissimi vicoletti dove gli spazi di passaggio e manovra sono ridottissimi. A ciò si aggiunge la cattiva manutenzione delle strade, tortuose e in alcune zone non asfaltate, e delle mura di cinta lungo la strada ferrata: irregolari, in numerosi punti dismessi le cui recinzioni in ferro soprastanti deteriorate, arrugginite e rese pericolose dagli angusti spigoli. Ma il timore maggiore, oltre a quello della sicurezza, sarebbe per il gentile pensionato che ci ha illustrato la precarietà della zona, un muretto composto da blocchi in tufo che fa da cinta ad alcuni palazzi: questo col passare degli anni e degli interventi nel sottosuolo si sarebbe inclinato verso la stradina a senso unico che conduce verso la strada, minacciando pericolosamente di poter cedere da un momento all’altro.
Insidie che i residenti, oltre a denunciare, sembra abbiano deciso di prevenire come nel caso dell’installazione di impianti anti-incendio, laddove l’accesso ai mezzi dei vigili del fuoco non sarebbe consentito “Abbiamo fatto installare una presa d’acqua in prossimità del nostro palazzo perché nel caso in cui dovesse scoppiare un incendio i pompieri potrebbero prendere acqua da qui visto che i loro mezzi non riescono ad entrare” spiega Raffaele D’Oriano, che denuncia i potenziali pericoli per le migliaia di residenti che vivono nel popoloso rione di Via Napoli “ Spesso quando è intervenuto il 118 i barellieri sono stati costretti a lasciare l’ambulanza all’ingresso del vicolo per poi raggiungere a piedi l’abitazione della persona da soccorrere. Così come quando c’è un morto. Per caricarlo in macchina devono portarlo fuori la strada”.

Proprio come avvenne lo scorso 30 luglio quando in via Barletta un’ambulanza fu impossibilitata ad accedervi, oltre che per le ridotte dimensioni della stradina, anche a causa della presenza di numerose automobili che ostruirono ulteriormente il passaggio. Così da costringere i due sanitari a dover scendere e dirigersi a piedi verso la casa dell’uomo da soccorrere il quale fu poi trasportato a bordo del mezzo del 118 tra i numerosi passanti e dopo l’intervento di una seconda squadra di sanitari giunti per dar man forte ai colleghi in difficoltà.




mercoledì 7 aprile 2010

VIA DOMITIANA ALLA MERCE' DI TUTTI

TRA PROSTITUTE, DEGRADO, RIFIUTI E LE PRECARIE CONDIZIONI DEL MANTO STRADALE ORAMAI LISCIO E PERICOLOSO

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI/LICOLA. Lungo quella che fu la più grande strada costruita dall’imperatore romano, Domitiano realizzata per migliorare i collegamenti tra il porto di Puteoli e il resto dell'impero, scempio e degrado prevaricano. A prescindere dalla competenza territoriale sui vari tratti stradali. A Pozzuoli, il tratto di via Domitiana secondo la toponomastica è chiamato anche via Monte Nuovo Licola Patria e termina, provenendo dalla città flegrea, in prossimità dell’istituto tecnico Agrario. Lì una linea immaginaria pone il confine con il tratto di via Domitiana di competenza del comune di Giugliano. Una competenza che sembrerebbe immaginaria considerando le condizioni nelle quali versa l’arteria e il territorio circostante. Fatte salve alcune attività commerciali e turistiche, le quali appaiono come autentiche oasi nel deserto: strutture strabilianti, all’avanguardia, ultramoderne, alle situate in un’area abbandonata e dimenticata dalle istituzioni. Un degrado attenuato dalla magnanimità degli stessi proprietari delle strutture i quali, dinanzi all’ impasse dei governanti, provvedono a tenere pulita la zona, cercando di apportare uno sviluppo turistico oltreché economico. Qui tanti scenari si alternano, durante la giornata fino a notte inoltrata, rimanendo inalterato l’unico fattore predominante: il degrado.
La strada la si percorre tra 2 ali di terreno, un tempo palude, sulla quale sono state edificate case e strutture commerciali. Tra canneti, arbusti, vegetazione spontanea, si trovano rifiuti, non tanti da gridare alla presenza di una discarica a cielo aperto, ma spazzatura messa lì e rimasta lì nel tempo, frutto della noncuranza da parte di chi dovrebbe tutelare la zona. Rifiuti segno tangibile della presenza umana, delle tante prostitute di colore che quotidianamente, fin dalla mattina, presenziano a destra e a sinistra della carreggiata. Proprio a 2 passi da locali, abitazioni e perfino dell’ istituto superiore per l’agricoltura, dove quotidianamente tanti minorenni si recano per studiare.
Camminare lungo la strada comporta è missione impervia, non esiste marciapiede, il ciglio del suolo stradale è smussato, irregolare. Il manto è liscio, consumato dal tempo, talmente eroso quasi da divenire grigiastro. E le conseguenze sono evidenti. Calpestandolo sembra quasi di scivolarci sopra. Quando piove il pericolo di acqua planning è elevatissimo, numerosi gli incidenti registrati, numerosi i morti lungo questa strada. Tanto sangue, tante lacrime versate. Una mattanza che sembra non conoscere fine, alla quale nessuno sembra opporsi, porre una fine. Camminando ai margini della carreggiata ci si imbatte in preservativi, bottigliette, contenitori di latta rimasti lì dalle operatrici del sesso come sedie. Quando fa freddo ci si imbatte anche in resti di falò accesi per riscaldarsi. Poco distante una fermata del bus: sembra che un bidone sia stato svuotato interamente rimanendo lì a terra tutto quanto era contenuto. Ci sono finanche due sediolini ed altrettanti pneumatici di auto. Il bidone, semidistrutto ed accartocciato, sembrerebbe essere stato buttato a ridosso della strada, su di un muretto di tufo. Nei tanti cespuglietti ancora rifiuti, così come lungo il canale che costeggia un lato di strada, all’interno del quale sembra esserci di tutto. Un racconto che potrebbe andare avanti ad oltranza, un drammatico bollettino di degrado che, seppur riguarda il breve tratto di confine tra i comuni di Pozzuoli e Giugliano, si ripete sistematicamente lungo tutta l’intera via Domitiana, fino ad arrivare a Mondragone. Degrado, abbandono, sporcizia, prostituzione che accompagnano chilometri interi di strada, rovinando l’immagine di quella che una volta fu una delle maggiori strade dell’ Impero romano e rovinando, vanificando, gli sforzi dei tanti imprenditori e abitanti che, lasciati soli dalle istituzioni, tentano almeno di salvare il salvabile.

martedì 6 aprile 2010

CUMULI DI RIFIUTI A MONTERUSCIELLO

IN VIA ALLODI UNA DISCARICA A CIELO APERTO
di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Altro cumulo di immondizia scoperto. Questa volta, e per l’ennesima, nel quartiere di Monterusciello, nei pressi della Cooperativa “Rinascita flegrea”. Oltre a grossi rifiuti collocati ai piedi dei cassonetti disposti nei pressi del civico 104 di via Allodi, oltre un muretto in tufo sventrato tempo fa secondo quanto dicono i residenti da un camion delle nettezza urbana, immondizia di ogni genere è ammassata all’interno di un appezzamento di terreno agricolo. Carcasse e circuiti elettrici di monitor, plastica, buste, bottiglie, secchi di vernice, rifiuti organici, parti di utensili e addirittura una scopa elettrica gettata nell’erba insieme al telaio di una porta e finanche un serbatoio, a quanto pare d’acqua, che giace steso al suolo. Il tutto gettato in una proprietà privata. Infatti, questo terreno sembra avere un proprietario che avrebbe messo anche in vendita lo spazio a destinazione agricola, come da tempo sembra testimoniare un cartello sbiadito posto lungo l’inferriata che divide lo spazio invaso dai rifiuti dalla strada.
Ciò che stupisce a chiunque guardi il triste scenario, nel quale compare anche un cane randagio che girovaga tra i rifiuti, è la presenza dei cassonetti e del contenitore arancione dove dovrebbero andare riposti gli indumenti da gettare. Tutti vuoti. Il che farebbe presagire al fatto che anche in virtù della presenza degli appositi contenitori, la spazzatura verrebbe riversata nell’erba. Mentre scattiamo le foto si ferma un treruote, un signore anziano scende, da uno sguardo ai rifiuti (pochissimi) contenuti nei contenitori e va via. “Forse non sarà al corrente che qui c’è una discarica” - dice sornione Eduardo, un giovane residente in uno dei palazzoni gialli che sorgono di fronte al “punto rifiuti” che alla vista delle macchine fotografiche si ferma con l’auto e assiste sorridente rincarando la dose - “E’ uno schifo tutto questo.
Scattate, scattate foto che tutti devono sapere quanto fa schifo”. Mentre altri residenti forse nemmeno fanno caso a quanto c’è oltre quel muretto, forse l’effetto alone dell’allarme rifiuti è rimasto tale da indurre a considerare “ordinario” ciò che in altri luoghi sarebbe “straordinario”. Pertanto, dopo aver visto autentiche montagne di rifiuti sorgere finanche sotto le proprie finestre, oggi passa inosservato un cumulo di immondizia posto a ridosso di una strada. Quasi a voler sentenziare populisticamente “Siamo stati peggio, meglio non lamentarci”. Anche qui, in questo pezzo di terreno, la presenza di plastica, rifiuti che andrebbero smaltiti in maniera diversa ed altrove, provocherebbero un grosso inquinamento ambientale, pregiudicando la salubrità del terreno coltivabile. A ciò si aggiunge che a pochi passi sorgono un supermercato appartenente ad una grossa catena di distribuzione e numerose abitazioni, dove sono numerosi i bambini, gli adolescenti che, girovagando per il quartiere, potrebbero entrare in contatto con la spazzatura lì gettata. Così come lascia perplessi il non intervento da parte di colui che sarebbe il legittimo proprietario dello spazio, controproducente in quanto essendo in vendita, potrebbe essere soggetto a “visita” da parte di un potenziale acquirente che, di fronte a tale scempio, avrebbe immaginiamo non poche titubanze. Ciò che resta, a prescindere dalla destinazione d’uso dello spazio, è l’amara realtà del vedere comunque ed ovunque nel nostro territorio esempi continui di incuria, inciviltà e non rispetto per l’ambiente a prescindere da chi sia il materiale o i materiali esecutori degli scarichi di rifiuti.