di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Uno spartitraffico collocato e rimosso dopo qualche ora, poi rimesso e successivamente ricollocato in parte, per permettere il passaggio ai mezzi. Sconosciuto l’autore o gli autori di questi “accorgimenti” che da qualche giorno avvengono lungo via Gino Severini, nel quartiere di Monterusciello. La strada per i tanti che, oggettivamente non possono per forza di cose conoscere la toponomastica cittadina in tutta la sua interezza, è la lunga via che dalla scuola Diaz, passando per i cosiddetti “600 alloggi” arriva fino alla diramazione verso due direzioni: la discesa che conduce in via Pier Paolo Pasolini e dall’altra, verso la rotatoria che poi si interseca con via Monterusciello. E proprio lungo la diramazione, posta di fronte ad una grossa centrale Telecom, che sorge un’apertura lungo il guardraill che divide i due sensi di marcia, lungo due grosse carreggiate che spesso inducono i più a premere il piede sull’acceleratore oltre il dovuto. Qui molteplici sono gli automobilisti che, invece di terminare il tragitto obbligatorio, azzardano pericolose inversioni di marcia. Che, in più di un’occasione, hanno messo a serio rischio l’incolumità di coloro i quali sopraggiungevano dalla corsia opposta, chiamati a lampeggiare, suonare e in alcuni casi anche a deviare bruscamente il senso di marcia per scansare l’improvviso ostacolo.
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