
Qui infatti più volte “si è sfiorato il morto” come lo scorso 26 novembre quando una Peugeot 206 guidata da un 24enne napoletano dopo essere sbandata finì contro invase la corsia opposta finendo contro un muro. Ferma di traverso lungo la carreggiata venne presa in pieno da un’altra vettura, una Golf Wolkswagen guidata da un 41enne di San Marcellino che in quel momento transitava nell’opposto senso di marcia, ribaltandosi.
I due veicoli andarono completamente distrutti, mentre i due conducenti rimasero feriti, di questi quello della Peugeot in maniera grave. Incidente che fu preceduto pochi giorni prima da un altro sinistro, in quell’occasione provocato dalla pioggia che provocò il cosiddetto fenomeno di “acquaplaning”. In quell’occasione l’impatto fu tra due automobili, una Audi A2 e un fuoristrada della Ford, alla cui guida c’era un giovane militare americano di servizio presso la base Nato di Gricignano d’Aversa. L’uomo, che a quanto pare viaggiava in direzione della Solfatara, dopo aver perso il controllo del mezzo finì in un pericoloso testacoda finendo per scontrarsi contro un’auto che sopraggiungeva dalla corsia opposta. L’Audi finì contro il muro laterale sul margine della corsia, con la parte lato-passeggero contro il guardrail e la parte lato-guida con le ruote poggiate sull’altro abitacolo, finito in testa coda. Fortunatamente i due occupanti delle vetture uscirono illesi. Pioggia che incise anche lo scorso febbraio quando una Smar
t guidata da una 26enne residente a Pozzuoli, proveniente da via Fascione sbandò andandosi a scontrare frontalmente contro un’altra automobile, una Nissan Qashqai, che sopraggiungeva da Pozzuoli la quale a sua volta veniva tamponata da una terza auto. Un impatto violento fra i tre veicoli che per fortuna non provocò danni agli occupanti delle vetture, tutti usciti illesi. Una lunga sequela di incidenti che spinge a chiedere oltre a maggiori controlli lungo le strade, anche l’installazione di dissuasori di velocità e autovelox, come più volte promesso e annunciato dalla vecchia amministrazione comunale. Segno che “tutti sanno della pericolosità delle nostre strada ma nessuno agisce”. Sperando che non si debba pagare lo scotto dell’ennesima vittima della strada per smuovere qualche intervento.
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