domenica 19 aprile 2009

POZZUOLI PIANGE IL PICCOLO ALESSIO

SI ATTENDONO I RISULTATI DELL'AUTOPSIA
dal quotidiano "Roma" di sabato 18 Aprile 2009
un articolo di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI.
Si attendono in queste ore i risultati dell’autopsia che chiarirà le cause della morte del giovane Alessio D’Angelo, il diciannovenne deceduto l’altro ieri in seguito ad un grave incidente stradale avvenuto a Pozzuoli. Il corpo della vittima è stato infatti trasportato presso il Primo Policlinico di Napoli, dove in giornata sarà effettuata l’autopsia sulla salma disposta dal pubblico ministero che si occupa della vicenda. Una volta effettuato l’esame autoptico la salma verrà riconsegnata alla famiglia per i funerali, che probabilmente potrebbero tenersi nella giornata di domenica.
Il ragazzo, in compagnia di quattro amici suoi coetanei, era alla guida dell’automobile della mamma, una fiat seicento, quando, per cause ancora da chiarire e ancora al vaglio degli inquirenti, è andato a schiantarsi contro un pullman in sosta sulla fermata in via Campi Flegrei. Un urto che è stato fatale per il giovane Alessio, che a quanto pare dai primi rilievi effettuati sul luogo dell’incidente, sembra non abbia avuto nemmeno il tempo per tentare una frenata che avrebbe potuto consentirgli di attutire l’impatto. Alla notizia dell’incidente, all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” in località “La Schiana” si sono vissuti momenti di panico, dove numerosissime persone, tra parenti, amici e conoscenti sono accorsi per avere notizie del giovane e degli altri ragazzi che erano in sua compagnia. Una notizia, quella della morte del diciannovenne, che ha sconvolto una città intera, che ancora una volta piange per la perdita di una giovane vita. Alessio andava a scuola, frequentava l’istituto superiore “IPSAR Petronio” di Pozzuoli, voleva conseguire un diploma che gli avrebbe potuto aprire le porte nel mondo del lavoro. Frequentava il quartiere di Monterusciello, da dove provenivano anche i quattro amici coinvolti nel tragico incidente, dove per anni ha vissuto e dove la sua famiglia in passato ha gestito per anni un’attività commerciale. “Era un ragazzo per bene, di buona famiglia, allegro, sensibile e pieno di vita, che si faceva volere bene da tutti”, così la gente comune, gli amici e tutti coloro che lo conoscevano ricordano quel giovanotto “dall’aria allegra e simpatica”.

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