venerdì 23 gennaio 2009

PROTESTANO GLI OPERATORI DEL MERCATO ITTICO DI POZZUOLI




"A NAPOLI NESSUN CONTROLLO, QUI INVECE CI TARTASSANO"
POZZUOLI.

Un articolo di Gennaro Del Giudice pubblicato sul "ROMA" del 24 Gennaio 2009

Il Mercato Ittico all’ingrosso di Pozzuoli, che appena qualche anno fu al centro di un’inchiesta per infiltrazioni camorristiche che ne provocarono la chiusura, oggi è considerata una delle strutture più efficienti e all’avanguardia nel settore. Da circa un anno è dotato di un laboratorio di Ricerca presso il quale operano numerosi operatori del settore e ricercatori scientifici. A ciò si aggiunge una capillare rete di controllo che oltre a garantire la “qualità” del prodotto pescato garantisce anche la conservabilità e il rispetto di tutti i paramentri sanitari per la vendita ed il trasporto. Continui controlli sanitari, fiscali e ai mezzi per coloro che accedono alla struttura.
Un rispetto pieno degli standard qualitativi che paradossalmente costituisce un neo per gli operatori del settore, i quali, per operare, sono stati chiamati ad ingenti investimenti in strutture, mezzi e personale. Il che, a detta dei circa trenta operatori del mercato all’ingrosso, costituisce un’eccessiva “pressione” nei loro confronti, un “accanimento” che sta mettendo in ginocchio le loro attività.
E’ questo l’appello che arriva dai venditori puteolani, che denunciano anche la mancanza di controlli da parte delle autorità verso le altre strutture del settore che si trovano nei comuni limitrofi. Una serie di mancanze o di “leggerezze” nei controlli che consentirebbero agli operatori degli altri mercati di “vendere più facilmente”e quindi, di conseguenza, abbassare anche i prezzi di vendita dei prodotti. Un mercato, quello di Pozzuoli, che verrebbe “sbaragliato” dalla concorrenza, che offrirebbe gli stessi prodotti a prezzi inferiori, grazie al non rispetto degli standard ai quali invece sono chiamati a rispondere i venditori del mercato puteolano. E’ quanto lamentano i circa trenta operatori ittici, uno dei quali è Gabriele Amoroso, da anni operante nel mercato ittico all’ingrosso, che denuncia: “il rispetto per le regole che esiste nel nostro mercato non esiste nelle altre strutture. Qui per comprare bisogna entrare con partita iva e furgoni per alimenti, altrove si può acquistare facilmente, si và con le auto e nella stessa busta ci si può trovare pesce, carne e verdura, senza alcun rispetto per le norme sanitarie alle quali noi siamo chiamati a rispettare”.

E proprio il Mercato Ittico all’ingrosso di Pozzuoli ha fatto da location al convegno su “Sicurezza alimentare e sostenibilità nella pesca marittima tra innovazione e tutela”.
Una manifestazione organizzata dal Comune di Pozzuoli in collaborazione con la Fondazione Metes e l’Osservatorio Nazionale della Pesca, nel corso della quale si è discusso dei temi riguardanti le problematiche relative alla sicurezza alimentare, alla lavorazione e al trattamento dei prodotti ittici, allo studio di nuove tecniche di conservazione e all’analisi dei progressi della ricerca scientifica nel settore ittico.

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