sabato 31 gennaio 2009

RACCONTO DI CHI HA VISITATO GAZA


Angela Lano dal sito INFOPAL

Gaza, sabato 31 gennaio

"Piombo fuso", il genocidio israeliano contro il popolo palestinese della Striscia di Gaza, deve rimanere nella Memoria collettiva come una mostruosità, una follia contro l'Umanità.

La piccola Striscia è tutta macerie e crateri provocati dai missili dell'aviazione, della marina e dell'artigliaria dello stato sionista.

L'abbiamo percorsa da sud a nord: Rafah, Khan Younes, Abasan, Deir al-Balah, al-Bureij, an-Nuseirat, Gaza, Jabaliya, Beit Lahiyah..., e dovunque abbiamo visto lo stesso scempio: case, palazzi di 15-18 piani, moschee, ospedali, scuole, acquedotti, caserme della polizia urbana, industrie alimentari e per l'edilizia, cascine, strade, tutto ridotto in briciole. Ai campi agricoli, ai frutteti, agli uliveti, non è toccata sorte migliore: chilometri di terre spianate dai bulldozer, montagne di spazzatura, detriti e carcasse di animali in putrefazione. Un odore che toglie il respiro.

Le parole davvero non bastano per descrivere lo scenario da "catastrofe nucleare" che abbiamo davanti. Un'ecatombe. Che rischia di ripetersi, perché Israele, l'entità sionista che si è macchiata di crimini di guerra, non si è ancora stancata di uccidere innocenti. Anzi, sembra stia preparando un'altra offensiva.



Non ci sono più dubbi, se mai ne avessimo nutriti, che l'obiettiivo di Piombo fuso era distruggere la Striscia di Gaza, la vita stessa dei palestinesi nella loro quotidianità. Bombardare strutture civili, abitazioni, amministrazioni pubbliche significa voler annientare una intera società, farne piazza pulita.

C'erano "terroristi" nella torre al-Andalus - 15 piani di appartamenti -, ridotta a uno scheletro annerito? C'erano terroristi nelle scuole dell'Unrwa? C'erano terroristi nell'ospedale della Mezzaluna rossa palestinese? C'erano terroristi in queste, tantissime, case polverizzate?

Venite a vedere cosa succede nella Stiscia di Gaza. Venite a vedere cos'hanno fatto Livni, Barak e Olmert, criminali di guerra. Venite a vedere i bambini, che sono tantissimi e dappertutto, che cercano tra le macerie delle proprie case distrutte qualche oggetto, un quaderno, un libro, un abito, un gioco, un suppellettile. Osservateli mentre frugano tra i calcinacci, rispondete al loro sorriso contagioso e curioso, anche se sentite salire rabbia impotente per ciò che avete di fronte. Venite qua, colleghi giornalisti abituati agli agi dei grandi hotel da cui ci informate tutti i giorni sulla guerra nella Striscia di Gaza. Forse, se giraste un po' di più in mezzo alla gente e ascoltaste meno le bugie di Israele, capireste dove sta il torto e dove la ragione, i crimini contro l'umanità e il diritto internazionale violato.

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