Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Monte di Procida – Pozzuoli, quattro a zero. Non è il risultato di un match calcistico, né tantomeno di una sfida agonistica. Parliamo delle iniziative messe in campo dai due comuni nei giorni a cavallo col Ferragosto. Pozzuoli, oltre 100mila anime, simbolo dei Campi Flegrei. Monte di Procida piccola cittadina, poco meno di 15mila abitanti. E proprio qui si sono vissuti quattro intensi giorni, tra musica e spettacoli, grazie a personaggi del calibro di Marco Mengoni, Valerio Scanu, Sal Da Vinci, Peppe Iodice, Alex Britti, che hanno dato lustro ancora una volta all’estate montese, oltre a spettacoli ed eventi enogastronomici. Di contro, la povertà di eventi che ha contraddistinto Pozzuoli. Cosa ha offerto quest’estate la città ai suoi abitanti? Zero eventi, zero spettacoli, zero iniziative per i tanti puteolani rimasti a casa. E, in aggiunta, il mare non balneabile. Eccetto le storiche manifestazioni religiose in onore della Santissima Maria Assunta, con il classico pennone e la consueta processione, con la città adornata di bancarelle, per il resto Pozzuoli ha presentato un menù disastroso. Qualcuno punterebbe il dito contro l’attuale situazione di impasse, “il commissario non ha fatto niente per la città” le classica esclamazione retorica, le “colpe” date a chi, tra i tanti responsabili, è l’unico a non averne, considerato anche il breve lasso di tempo che ha separato l’insediamento presso la casa comunale del commissario prefettizio Roberto Aragno e del suo entourage. Le colpe, semmai dovessero essere individuati uno o più responsabili, sarebbero da attribuire ancora una volta alla politica. E di conseguenza alle figure preposte, vari rappresentanti istituzionali, assessori, eccetera eccetera. Cosa hanno fatto, durante il loro interregno, l’ultimo, ed anche il penultimo assessore agli spettacoli in carica? Conti, o meglio fatti alla mano, potremmo dire nulla. Una stagione estiva andrebbe programmata quanto meno 6 mesi prima, il tempo utile per organizzare manifestazioni, spettacoli eventi. Qualcuno storcerà il naso, magari parlando di problemi economici, di mancanza di danaro nelle casse dell’ente. Ebbene, seppur non nelle disponibilità del comune di Pozzuoli “ingaggiare” grossi nomi, si sarebbe potuto ottemperare magari ricorrendo all’aiuto di associazioni le quali non si sono mai tirate indietro, specie se per eventi patrocinati dal comune. A Pozzuoli, oltre il palo di sapone, non esiste un evento di richiamo. Non esiste un avvenimento che potrebbe convogliare in piazza cittadini di ogni età, né tantomeno sagre, feste di piazza. Il nulla, eccetto la rassegna di Jazz dello scorso anno, evento costoso e riservato ad un target di cittadini ben definito. Nulla messo in campo per tutti, per le famiglie, per i giovani, anziani, bambini. Eppure il tempo per programmare, organizzare, c’è stato, ed anche tanto. Cosa hanno fatto i vari assessori preposti? Cosa hanno realizzato affinchè si gettassero le basi per iniziare e dare continuità ad eventi, manifestazioni, iniziative. Migliaia anche quest’anno i puteolani rimasti a casa, tanti che non possono permettersi una vacanza fuori città. Una passeggiata sul lungomare Sandro Pertini, in piazza, un salto tra bar, ristoranti e pizzerie. Nulla più.
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