venerdì 27 marzo 2009
OCCUPATA CASA DEL MORTO
Dal "ROMA" del 26 marzo 2009
di Gennaro Del Giudice
Monterusciello.
“Don Nicola? Abitava là, al secondo piano di quella palazzina”. Tutti conoscevano quel signore un pò trasandato, con quell’aria malinconica e solitaria, che da anni viveva da solo in una casa popolare al civico 49 di via Umberto Saba, nel quartiere di Monterusciello.
Nicola Feniello, infatti, era rimasto solo, dopo la morte della moglie e del figlio, tossicodipendente, anche lui trovato morto in quella casa. Ed una figlia, che come dicono da queste parti, gli era stata sottratta fin da piccola dagli assistenti sociali e data in affidamento ad un’altra famiglia. Tristi eventi che lo avevano “segnato” profondamente.
Viveva con quel po’ di pensione che riceveva, ma che nemmeno gli bastava per arrivare a fine mese. Caritas e assistenza sociale si occupavano di lui.
Come si occupavano di lui tutti coloro che in zona lo conoscevano.
Quasi tutti i giorni, raccontano alcuni dipendenti del vicino distaccamento del comune di Pozzuoli, Feniello si recava nei loro uffici per chiacchierare un po’, per confidarsi, per sentirsi meno solo. Ed anche loro facevano quel che potevano per aiutarlo, regalandogli qualche euro e comprandogli qualcosa da mangiare.
Ma da qualche giorno nemmeno loro vedevano più Don Nicola.
Così come i suoi familiari, due sorelle ed un fratello, che avevano perso notizie di lui da più di 15 giorni. In molti si chiedevano che fine avesse fatto quel signore.
Fino alla raccapricciante scoperta, che ha portato alla luce una storia di degrado e di abbandono. Come degradante è stato lo scenario a cui hanno assistito i vicini di casa di Feniello. L’appartamento, di proprietà del comune, è stato preso d’assalto da alcune famiglie del luogo che hanno cercato di occupare lo stabile. Un tentativo di occupazione abusiva fortunatamente scongiurato dal tempestivo intervento dei vigili urbani che hanno sgomberato gli occupanti.
di Gennaro Del Giudice
Monterusciello.
“Don Nicola? Abitava là, al secondo piano di quella palazzina”. Tutti conoscevano quel signore un pò trasandato, con quell’aria malinconica e solitaria, che da anni viveva da solo in una casa popolare al civico 49 di via Umberto Saba, nel quartiere di Monterusciello.
Nicola Feniello, infatti, era rimasto solo, dopo la morte della moglie e del figlio, tossicodipendente, anche lui trovato morto in quella casa. Ed una figlia, che come dicono da queste parti, gli era stata sottratta fin da piccola dagli assistenti sociali e data in affidamento ad un’altra famiglia. Tristi eventi che lo avevano “segnato” profondamente.
Viveva con quel po’ di pensione che riceveva, ma che nemmeno gli bastava per arrivare a fine mese. Caritas e assistenza sociale si occupavano di lui.
Come si occupavano di lui tutti coloro che in zona lo conoscevano.
Quasi tutti i giorni, raccontano alcuni dipendenti del vicino distaccamento del comune di Pozzuoli, Feniello si recava nei loro uffici per chiacchierare un po’, per confidarsi, per sentirsi meno solo. Ed anche loro facevano quel che potevano per aiutarlo, regalandogli qualche euro e comprandogli qualcosa da mangiare.
Ma da qualche giorno nemmeno loro vedevano più Don Nicola.
Così come i suoi familiari, due sorelle ed un fratello, che avevano perso notizie di lui da più di 15 giorni. In molti si chiedevano che fine avesse fatto quel signore.
Fino alla raccapricciante scoperta, che ha portato alla luce una storia di degrado e di abbandono. Come degradante è stato lo scenario a cui hanno assistito i vicini di casa di Feniello. L’appartamento, di proprietà del comune, è stato preso d’assalto da alcune famiglie del luogo che hanno cercato di occupare lo stabile. Un tentativo di occupazione abusiva fortunatamente scongiurato dal tempestivo intervento dei vigili urbani che hanno sgomberato gli occupanti.
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