mercoledì 27 aprile 2011

INCENDIATO UN VAGONE DI UN TRENO DELLA SEPSA

IL ROGO DI MATRICE DOLOSA E' STATO APPICCATO NELLA STAZIONE DI LICOLA

di Gennaro Del Giudice

LICOLA - Incendio nella notte alla stazione della Circumflegrea di Licola, ad andare in fiamme è stato uno dei vagoni di un treno della Sepsa. L’episodio, di chiara “matrice dolosa” visto che sul posto sono state ritrovate due bottiglie con tracce di benzina si è verificato nella notte tra mercoledì e giovedì e sarebbe da ritenersi, secondo gli inquirenti, un atto vandalico. Messo in atto da “qualcuno” che in cerca di emozioni “forti” avrebbe scelto come “divertimento” quello di incendiare una carrozza del convoglio. Provocando un danno di 3mila euro all’azienda che gestisce le rete ferroviaria. A dare l’allarme, quando il fuoco aveva avvolto la parete esterna della carrozza è stato il custode della stazione che abita al primo piano della palazzina. L’uomo nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi avrebbe notato le fiamme dando immediatamente l’allarme: così sul posto giungevano i carabinieri dalla vicina stazione di Licola e i vigili del fuoco. Ad andare in fiamme era la facciata esterna di una delle carrozze di un convoglio che in quel momento si trovava fermo su uno dei due binari di servizio. “ L’ex custode che abita sopra si è accorto dell’incendio e ha dato l’allarme” ci ha spiegato venerdì mattina un impiegato della stazione “Dicono che si sia trattato di un atto vandalico. Hanno cercato di buttare la benzina anche dentro il treno attraverso una fessura perché non erano riusciti ad abbassare il finestrino. Ora il vagone è stato rimosso e portato a deposito”. A quanto pare, secondo le ricostruzioni fatte nei minuti successivi al raid, ad agire sarebbero stati alcuni ignoti che avrebbero prima tentato di abbassare un finestrino, in maniera tale da potere poi cospargere con il liquido infiammabile l’interno del vagone e provocare danni più devastanti. Così attraverso una fessura sono riusciti a far cadere la benzina per poi appiccare il fuoco. Fiamme che però si spegnevano spontaneamente, provocando lievi danni alla porta scorrevole del vagone e al rivestimento in plastica del pavimento. Successivamente durante il sopralluogo tecnico da parte dei militari venivano rinvenute lungo il secondo binario (quello dove era fermo il treno) 2 bottiglie di plastica con tracce di benzina. Quindi un incendio di chiara matrice dolosa che però gli inquirenti consideravano di verosimile matrice vandalica. Qualche ora dopo, conclusi i sopralluoghi, il vagone bruciato veniva rimosso consentendo il normale traffico dei convogli lungo la tratta Torregaveta – Montesanto sulla quale non si registravano ne disagi ne ritardi. Mentre i danni provocati dal rogo venivano quantificati dai tecnici in circa 3mila euro. Nel frattempo ci si chiede chi abbia potuto mettere a segno un simile atto vandalico. Nella zona, dove forte è il degrado, vivono numerosi immigrati nordafricani e provenienti dall’est europeo e l’area intorno alla stazione diventa spesso un luogo di “riparo” per queste persone. Ma anche di giovani che vanno alla ricerca di “avventure” e che mossi da spirito di vandalismo, come spesso accade proprio nelle stazioni e sugli stessi vagoni dei treni, ricoperti dalla vernice delle bombolette. E che la banchina della stazione di Licola “ospiti” vandali e barboni è dimostrato anche dalla presenza di bottiglie di vino, birre e liquori “segno” che qualcuno di giorno e di notte soggiorna in questa zona. Dove è semplicissimo accedervi: infatti nonostante la stazione dopo l’ultima corsa serale venga chiusa e quindi venga impedito l’accesso all’edificio, resta comunque aperto il passaggio sulla banchina e ai binari, ai quali si può giungere dal passaggio a livello di via dei Platani che mentre di giorno viene presidiato, di notte rimane incustodito.



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