venerdì 8 aprile 2011
LA LUNGA SEQUELA DI INCIDENTI LUNGO L'ASSE VIARIO "COPIN"
DA OLTRE 1 ANNO SI ATTENDE L'INSTALLAZIONE DI AUTOVELOX E DISSUASORI DI VELOCITA'
POZZUOLI - E’ stato dimesso ieri mattina il 22enne rimasto ferito nell’altro grave incidente verificatosi domenica mattina a Pozzuoli. Questa volta il teatro dell’ennesimo incidente lungo le strade puteolane è stata via Montenuovo Licola Patria, nei pressi dell’incrocio che conduce a Licola Mare. Qui, intorno alle 8 e 30 di domenica mattina si è verificato un violento tamponamento tra due auto che ha provocato il grave ferimento di uno dei due conducenti. Secondo la dinamica ricostruita dagli agenti del corpo di Polizia Municipale di Pozzuoli intervenuti sul posto, la Honda Colt guidata da V.I. 22 anni, residente a Giugliano sarebbe andata a tamponare violentemente una Jeep che la precedeva. L’impatto è avvenuto mentre il grosso veicolo stava svoltando all’incrocio con via Ariete all’altezza della caserma del Corpo Forestale. A quanto pare il 22enne non avrebbe visto la Jeep intenta a svoltare andandosi a schiantare sul lato posteriore destro. Nell’impatto l’uomo riportava diverse ferite in più parti del corpo. Trasportato presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli in prognosi riservata è stato dimesso ieri mattina. Una lunga scia di incidenti stradali che sembra non fermarsi e che spesso hanno come teatro le “solite” strade. Come appunto l’asse viario “Copin”, spesso finito al centro delle cronache per gli spettacolari quanto pericolosi incidenti verificatisi lungo i circa 2 chilometri di strada che collegano la zona della Solfatara con Arco Felice. Un lungo stradone fatto di curve dove spesso gli automobilisti tendono a premere oltre il dovuto il piede sull’acceleratore e dove, i più di un’occasione è stata vagliata l’ipotesi di installare un autovelox e dissuasori di velocità.
Qui infatti più volte “si è sfiorato il morto” come lo scorso 26 novembre quando una Peugeot 206 guidata da un 24enne napoletano dopo essere sbandata finì contro invase la corsia opposta finendo contro un muro. Ferma di traverso lungo la carreggiata venne presa in pieno da un’altra vettura, una Golf Wolkswagen guidata da un 41enne di San Marcellino che in quel momento transitava nell’opposto senso di marcia, ribaltandosi. I due veicoli andarono completamente distrutti, mentre i due conducenti rimasero feriti, di questi quello della Peugeot in maniera grave. Incidente che fu preceduto pochi giorni prima da un altro sinistro, in quell’occasione provocato dalla pioggia che provocò il cosiddetto fenomeno di “acquaplaning”. In quell’occasione l’impatto fu tra due automobili, una Audi A2 e un fuoristrada della Ford, alla cui guida c’era un giovane militare americano di servizio presso la base Nato di Gricignano d’Aversa. L’uomo, che a quanto pare viaggiava in direzione della Solfatara, dopo aver perso il controllo del mezzo finì in un pericoloso testacoda finendo per scontrarsi contro un’auto che sopraggiungeva dalla corsia opposta. L’Audi finì contro il muro laterale sul margine della corsia, con la parte lato-passeggero contro il guardrail e la parte lato-guida con le ruote poggiate sull’altro abitacolo, finito in testa coda. Fortunatamente i due occupanti delle vetture uscirono illesi. Pioggia che incise anche lo scorso febbraio quando una Smart guidata da una 26enne residente a Pozzuoli, proveniente da via Fascione sbandò andandosi a scontrare frontalmente contro un’altra automobile, una Nissan Qashqai, che sopraggiungeva da Pozzuoli la quale a sua volta veniva tamponata da una terza auto. Un impatto violento fra i tre veicoli che per fortuna non provocò danni agli occupanti delle vetture, tutti usciti illesi. Una lunga sequela di incidenti che spinge a chiedere oltre a maggiori controlli lungo le strade, anche l’installazione di dissuasori di velocità e autovelox, come più volte promesso e annunciato dalla vecchia amministrazione comunale. Segno che “tutti sanno della pericolosità delle nostre strada ma nessuno agisce”. Sperando che non si debba pagare lo scotto dell’ennesima vittima della strada per smuovere qualche intervento.
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