di Gennaro Del Giudice
sabato 31 ottobre 2009
SCONTRO MOTO -.AUTO: A BOLOGNA MUORE UN 20ENNE DI POZZUOLI
FABIANO CAPASSO VIVEVA CON LA PROPRIA FAMIGLIA DA DIVERSI ANNI NEL CAPOLUOGO ROMAGNOLO
di Gennaro Del Giudice
di Gennaro Del Giudice
BOLOGNA. Tragico incidente stradale in via Stalingrado, a Bologna, dove una motociletta Honda, guidata da Fabiano Capasso, 20 anni, di Pozzuoli, si è andata a scontrare contro un'auto. Un impatto violento che è costato la vita al giovane puteolano, che a bordo del proprio motoveicolo andava ad urtare, secondo le prime ricostruzioni fatte sul posto dagli uomini della polizia municipale, contro un'auto Hyundai che in quel momento ferma al semaforo, in quel momento rosso, dell'incrocio con via Parri. Sempre secondo i rilievi effettuati dai caschi bianchi, pare che Capasso avesse frenato in ritardo, non riuscendo ad effettuare una manovra utile ad evitare l'impatto con l'auto ferma. Il giovane, che indossava il casco, è stato sbalzato al di sopra dell'auto, per poi schiantarsi al centro dell'incrocio. Nonostante il giovane indossasse il casco di protezione, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Ed è deceduto dopo l' arrivo dei sanitari del 118. Mentre il conducente della Hyundai, oltre allo shock per quanto accaduto, usciva illeso dal violento impatto. La salma di Fabiano Capasso è stata trasportata presso l'obitorio del capoluogo romagnolo, dove saranno effettuati gli esami autoptici disposti dal magistrato incaricato per le indagini.
venerdì 30 ottobre 2009
CAOS A POZZUOLI. SALTA IL CONSIGLIO COMUNALE
NON RAGGIUNTO IL NUMERO LEGALE. SPACCATURE NELLA MAGGIORANZA DOPO IL VARO DELLA TERZA "GIUNTA GIACOBBE". IL PRIMO CITTADINO NEL POMERIGGIO AVREBBE MINACCIATO LE DIMISSIONI
di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 31 ottobre 2009
di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 31 ottobre 2009
POZZUOLI. Saltato, per mancanza del numero legale, il consiglio comunale a Pozzuoli. Dopo il varo della terza giunta da parte del primo cittadino, Pasquale Giacobbe, giovedì pomeriggio è stata disertata l’aula di ”palazzo Migliaresi” dove doveva tenersi il secondo consiglio, dopo quello tenutosi martedì, durante il quale è stato approvato il riequilibrio di Bilancio 2009 per il riordino del bilancio comunale. Una diserzione di parte della maggioranza di governo che sarebbe nata dalla insoddisfazione, da parte della coalizione di governo, verso la composizione della nuova giunta comunale. Da qui, la decisione da parte di due degli assessori della neonata giunta, Bernardo Maddaluno e Vitale Cotena, a non firmare le deleghe attribuitegli dal primo cittadino. Episodio che avrebbe fatto suscitare l'ira del sindaco Pasquale Giacobbe, che avrebbe minacciato le dimissioni se non ci sarebbe stato, entro qualche ora dall'inizio del consiglio, l'appoggio da parte di tutte le forze della maggioranza alla nuova giunta appena ufficializzata. Ben nove i consiglieri di maggioranza assenti (Scotto, Costigliola e Maddaluno in quota al Pdl, Cicale per “Alleanza di Centro per la Libertà”, Cossiga per il “Centro per la Libertà”, Festa e De Vito per “Pozzuoli Futura” e i “ritardatari” in quota Udc, Solimeo e Simeoli) ai quali si sono aggiunti gli altri nove dell’opposizione di centro-sinistra che hanno contribuito a far saltare l’assise. Oltre al modesto numero di consiglieri presenti, nell’aula giunta sono intervenuti circa cento Lsu che insieme ai commercianti di “Largo Palazzine” avevano previsto un sit-in di protesta. Questi ultimi contestavano uno degli ordini del giorno che prevedeva lo spostamento nel rione Toiano del mercatino che quotidianamente si svolge in via Terracciano. La tensione è salita quando i manifestanti hanno ricevuto la notizia che il consiglio non si sarebbe svolto per mancanza del numero legale.
QUARTO SI PREPARA ALLE FESTIVITA' DEL 1 E 2 NOVEMBRE
NUOVO DISPOSITIVO TRAFFICO IN VISTA DELLE GIORNATE DI OGNISSANTI E DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
comunicato stampa da ufficio staff comune di Quarto
QUARTO. Nuovo dispositivo traffico e nuovi orari di apertura del cimitero in vista delle celebrazioni delle giornate di Ognissanti e della commemorazione dei defunti. L’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Sauro Secone, in collaborazione con il comando di Polizia locale diretto dal maggiore Castrese Fruttaldo ha varato un provvedimento che istituisce nuovi sensi di marcia in via Dante Alighieri, che sarà percorribile a senso unico da via Gandhi fino a via Consolare Campana, mentre chi proviene da Pozzuoli ed è diretto al centro di Quarto non potrà svoltare su via Consolare Campana, ma dovrà proseguire su via Campana ed arrivare al Bivio, svoltando poi per il corso Italia. «E’ un provvedimento di traffico che ricalca quello previsto ogni anno in occasione della folla di concittadini che si recano al cimitero di via Alighieri – spiega il comandante della polizia municipale Castrese Fruttaldo – Quest’anno, poi, abbiamo previsto un’area di parcheggio gratuita per i diversamente abili nel tratto di strada di fronte all’ingresso del cimitero, mentre tutti gli altri potranno parcheggiare lungo entrambi i lati di via Alighieri. E’ un parcheggio gratuito e autorizzato ed invitiamo i cittadini a denunciare la eventuale presenza di parcheggiatori abusivi». Il dispositivo di traffico straordinario entrerà in vigore dalle 7 di sabato 31 ottobre e durerà fino alle 15 di lunedì 2 novembre. Nei giorni scorsi, intanto, il primo cittadino di Quarto Sauro Secone ha disposto un’attività di pulizia straordinaria dell’area cimiteriale cittadina, mentre il Comune ha deciso diversi orari di apertura dell'ipogeo comunale, secondo questo calendario: sabato 31 ottobre il cimitero sarà aperto dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 17; domenica dalle ore 8 alle ore 17.30 senza interruzioni; lunedì 2 novembre dalle ore 8 alle 16.30 senza interruzioni.
QUARTO. Nuovo dispositivo traffico e nuovi orari di apertura del cimitero in vista delle celebrazioni delle giornate di Ognissanti e della commemorazione dei defunti. L’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Sauro Secone, in collaborazione con il comando di Polizia locale diretto dal maggiore Castrese Fruttaldo ha varato un provvedimento che istituisce nuovi sensi di marcia in via Dante Alighieri, che sarà percorribile a senso unico da via Gandhi fino a via Consolare Campana, mentre chi proviene da Pozzuoli ed è diretto al centro di Quarto non potrà svoltare su via Consolare Campana, ma dovrà proseguire su via Campana ed arrivare al Bivio, svoltando poi per il corso Italia. «E’ un provvedimento di traffico che ricalca quello previsto ogni anno in occasione della folla di concittadini che si recano al cimitero di via Alighieri – spiega il comandante della polizia municipale Castrese Fruttaldo – Quest’anno, poi, abbiamo previsto un’area di parcheggio gratuita per i diversamente abili nel tratto di strada di fronte all’ingresso del cimitero, mentre tutti gli altri potranno parcheggiare lungo entrambi i lati di via Alighieri. E’ un parcheggio gratuito e autorizzato ed invitiamo i cittadini a denunciare la eventuale presenza di parcheggiatori abusivi». Il dispositivo di traffico straordinario entrerà in vigore dalle 7 di sabato 31 ottobre e durerà fino alle 15 di lunedì 2 novembre. Nei giorni scorsi, intanto, il primo cittadino di Quarto Sauro Secone ha disposto un’attività di pulizia straordinaria dell’area cimiteriale cittadina, mentre il Comune ha deciso diversi orari di apertura dell'ipogeo comunale, secondo questo calendario: sabato 31 ottobre il cimitero sarà aperto dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 17; domenica dalle ore 8 alle ore 17.30 senza interruzioni; lunedì 2 novembre dalle ore 8 alle 16.30 senza interruzioni.
giovedì 29 ottobre 2009
IL SINDACO GIACOBBE VARA LA SUA TERZA GIUNTA
OGGI PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE
di Gennaro Del Giudice
di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Varata la terza giunta da parte del sindaco di Pozzuoli, Pasquale Giacobbe. . L’esecutivo amministrativo risulta ora composto da dieci assessori. Queste le parole del primo cittadino dopo le nomine, a quanto pare influenzate dagli alti vertici del Pdl, dopo i "richiami" succesivi alle nomine della seconda giunta ricevuti da Cesaro e dai vertici del Pdl: "Il centro destra a Pozzuoli si trova in una importante fase transitoria, la composizione del Pdl è un fatto ormai acclarato, ma ancora in fase di definizione. Bisogna lavorare con propositività e buon senso per limare quelle diversità che fino a poco tempo fa facevano la differenza. Sono certo che per il bene di Pozzuoli sapremo tutti mettere da parte qualcosa”.
Questi i nomi e le attribuzioni degli assessori che compongono il nuovo esecutivo:
Valerio Abussi: assessore anziano con delega alle Risorse Strategiche – Avvocatura – Spettacoli – Beni Culturali – Grandi Eventi
Paolo Tozzi: Ambiente – Igiene del territorio
Vincenzo Aulitto: Sicurezza e Pinificazione del territorio (Urbanistica)
Francesco Fierro: Patrimonio – Progettazione delle Attività di reperimento di altre fonti di finanziamento: Por – Fers – Risorse Comunitarie – Trasparenza e Legalità
Carmine Morelli: Polizia Urbana – Cimitero - Turismo
Mario Marrandino: Lavori Pubblici
Questi i nomi e le attribuzioni degli assessori che compongono il nuovo esecutivo:
Valerio Abussi: assessore anziano con delega alle Risorse Strategiche – Avvocatura – Spettacoli – Beni Culturali – Grandi Eventi
Paolo Tozzi: Ambiente – Igiene del territorio
Vincenzo Aulitto: Sicurezza e Pinificazione del territorio (Urbanistica)
Francesco Fierro: Patrimonio – Progettazione delle Attività di reperimento di altre fonti di finanziamento: Por – Fers – Risorse Comunitarie – Trasparenza e Legalità
Carmine Morelli: Polizia Urbana – Cimitero - Turismo
Mario Marrandino: Lavori Pubblici
Bernardo Maddaluno: Attività Produttive – Fiere e Mercati – Protezione Civile – Utt – Mobilità e Viabilità – Segnaletica Stradale
Andrea Ferro: Politiche sociali e del Lavoro – Cultura
Vitale Cotena: Pubblica Istruzione – Edilizia Scolastica
Arturo Lubrano: Pianificazione e Utilizzo Fascia Costiera e Demanio – Risorsa Mare – Servizio Casa e Assistenza Alloggiativa – Sport e Impianti sportivi
Andrea Ferro: Politiche sociali e del Lavoro – Cultura
Vitale Cotena: Pubblica Istruzione – Edilizia Scolastica
Arturo Lubrano: Pianificazione e Utilizzo Fascia Costiera e Demanio – Risorsa Mare – Servizio Casa e Assistenza Alloggiativa – Sport e Impianti sportivi
mercoledì 28 ottobre 2009
CONSIGLIO COMUNALE A POZZUOLI
IL SINDACO GIACOBBE DOVREBBE PRESENTARE LA NUOVA GIUNTA
PREVISTO UN SIT-IN DA PARTE DEI MERCATARI DI "LARGO PALAZZINE"
di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Secondo consiglio comunale in 2 giorni. Dopo quello di martedì, che ha visto l’approvazione del riequilibrio di Bilancio 2009 per il riordino del bilancio comunale, all'ordine del giorno del consiglio comunale odierno c'è l’approvazione della nuova pianta organica delle farmacie; lo spostamento del mercato dalla sede provvisoria di via Terracciano a sede fissa in via Toiano e l’affidamento a terzi della gestione integrata dei rifiuti della durata di 7anni. Inoltre, il sindaco Pasquale Giacobbe, potrebbe presentare la terza giunta dopo il riazzeramento di qualche giorno fa. La terza giunta che arriva circa metà del percorso legislativo del primo cittadino, che mostrerebbe una poca coerenza con i programmi e con le alleanze "pre-elettorali". Prevista una contestazione da parte dei commercianti del mercatino rionale di "Largo Palazzine" contro la decisione di voler spostare le bancarelle al rione Toiano. Da giorni i mercatari contestano, disertando il mercato ed esibendo striscioni di protesta in tutta l'area.
Etichette:
consiglio+comunale+pozzuoli
domenica 25 ottobre 2009
CAOS IN VIA SOLFATARA
SABATO NOTTE EXTRACOMUNITARIO CREA TRAMBUSTO NEI PRESSI DELLA CHIESA DI SAN GENNARO
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 26 ottobre 2009
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 26 ottobre 2009
POZZUOLI. Caos e traffico in tilt a Pozzuoli, nella notte tra sabato e domenica, in via Solfatara, nei pressi del Santuario di San Gennaro. Momenti di trambusto provocati da un uomo, extracomunitario, risultato poi immigrato irregolarmente in Italia, forse in preda agli effetti dell’alcol. Confusione provocata dall’immigrato che per decine di minuti ha bloccato il traffico automobilistico lungo l’arteria che collega la città flegrea al quartiere di Agnano. Una paralisi del traffico che inizialmente sembrava provocata da un incidente automobilistico. Parvenza che portava qualcuno, tra residenti e passanti, a chiedere l’intervento di polizia e carabinieri segnalando una collisione, successivamente risultata non veritiera. In via Solfatara, nei pressi dell’ex Smom, struttura dismessa da tempo e posta sotto sequestro dopo che in passato furono trovati alcuni extracomunitari e clochard senza fissa dimora, che avevano eletto a propria abitazione lo stabile pericolante, sono intervenute alcune pattuglie provenienti dal commissariato di polizia di Pozzuoli e dalla compagnia carabinieri di Arco Felice, oltre ad un’ambulanza del 118. L’uomo veniva quindi bloccato, identificato e foto segnalato dalle forze dell’ordine.
venerdì 23 ottobre 2009
"WIN FOR LIFE" VINTI 4 MILA EURO AL MESE PER 20 ANNI A POZZUOLI
LA SCHEDA VINCENTE GIOCATA IN UNA RICEVITORIA IN LOCALITA' "LA SCHIANA"
di Gennaro Del Giudice
di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. Centrata a Pozzuoli la combinazione vincente del nuovo gioco "Win for life" che assicura 4 mila euro al mese al vincitore per 20 anni. Il fortunato, che ha giocato la schedina alle 9.30 circa, nella ricevitoria Tabacchi Schiana», in via Montenuovo Licola Patria, ha vinto il vitalizio offerto dalla Sisal con l'estrazione delle ore 10. Secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere un uomo sui quarant’anni, residente dei pressi delle palazzine o dei containers post-bradisismo sorti nei pressi dell'ospedale "Santa Maria delle Grazie". La combinazione vincente è stata centrata con una giocata di 2 euro. Entusiasta il titolare della ricevitoria, Giuseppe Salemme, che nel tracciare l'identikit di quello che potrebbe essere l'uomo baciato dalla "dea bendata", lancia anche un appello al fortunato: «Dopo che la mia ricevitoria ha portato fortuna, speriamo che il vincitore si ricordi di noi".
mercoledì 21 ottobre 2009
SUICIDO NEI PRESSI DI "LARGO PALAZZINE"
UOMO 56ENNE SI GETTA DAL BALCONE DI CASA
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 22 ottobre 2009
Momenti di panico quelli vissuti ieri in tarda mattinata in via Girone, traversa di "largo Palazzine", a Pozzuoli. Un uomo di 56 anni, Ciro Caiazzo, disoccupato, si è tolto la vita lanciandosi dal balcone alla madre 95enne, da diverso tempo malata. Il corpo senza vita del 56enne, dopo il tragico ed estremo gesto, è stato notato da alcuni vicini e passanti che in quel momento transitavano lungo la strada, che hanno prontamente chiesto l'intervento dei sanitari del 118, i quali giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo, avvenuto per cause non naturali. L'uomo, celibe, a quanto pare non aveva una occupazione fissa. Da diverso tempo viveva ed accudiva l'anziana madre, inferma, con la quale condivideva l'appartamento al quarto piano della palazzina popolare di via Girone, 1.
Il corpo senza vita di Ciro Caiazzo è adesso a disposizione dell'autorità giudiziaria, che potrebbe disporne l'autopsia. Il suicidio di Caiazzo arriva ad una settimana di distanza da un altro caso analogo, che ha visto la morte per impiccagione della 52enne Enza Orlando, che viveva da sola nella sua casa di via Napoli e che faceva la maestra elementare. Storie di dolore privato che lasciano l'amaro in bocca.
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 22 ottobre 2009
Momenti di panico quelli vissuti ieri in tarda mattinata in via Girone, traversa di "largo Palazzine", a Pozzuoli. Un uomo di 56 anni, Ciro Caiazzo, disoccupato, si è tolto la vita lanciandosi dal balcone alla madre 95enne, da diverso tempo malata. Il corpo senza vita del 56enne, dopo il tragico ed estremo gesto, è stato notato da alcuni vicini e passanti che in quel momento transitavano lungo la strada, che hanno prontamente chiesto l'intervento dei sanitari del 118, i quali giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo, avvenuto per cause non naturali. L'uomo, celibe, a quanto pare non aveva una occupazione fissa. Da diverso tempo viveva ed accudiva l'anziana madre, inferma, con la quale condivideva l'appartamento al quarto piano della palazzina popolare di via Girone, 1.
Il corpo senza vita di Ciro Caiazzo è adesso a disposizione dell'autorità giudiziaria, che potrebbe disporne l'autopsia. Il suicidio di Caiazzo arriva ad una settimana di distanza da un altro caso analogo, che ha visto la morte per impiccagione della 52enne Enza Orlando, che viveva da sola nella sua casa di via Napoli e che faceva la maestra elementare. Storie di dolore privato che lasciano l'amaro in bocca.
Etichette:
suicidio+pozzuoli+palazzine+ciro+caiazzo
SIGILLI A DISTRIBUTORE DI CARBURANTE Q8 DI FUSARO
SVERSAVA DIRETTAMENTE NEL LAGO FUSARO
Tratto dal quotidiano "Roma" di mercoledì 21 ottobre 2009
Tratto dal quotidiano "Roma" di mercoledì 21 ottobre 2009
BACOLI. Sequestrato distributore dei benzina nei pressi del lago Fusaro. Agenti del Corpo Forestale dello Stato appartenente al comando stazione di Pozzuoli, unitamente a personale del Nipaf ha postosotto sequestro un impianto di distribuzione carburanti della Q8 sito in via Fusaro a Bacoli (nella foto) in quanto è stato riscontrato che ai margini dell’area utilizzata per l’attività di distribuzione del carburante vi erano due griglie di raccolta acque, nelle quali confluiscono tutte le acque che si riversano sul piazzale (e dunque anche le acque piovane), collegate a delle tubature sotterranee che riversano tutto quanto raccolto. Dunque acque più gli idrocarburi che si depositano sul suolo direttamente nel lago Fusaro. Il personale della Forestale intervenuto, ausiliato dal personale del Comune di Bacoli, ha potuto accertare tali sversamenti mediante l’utilizzo di una sostanza, la fluorescina, riversata direttamente nelle griglie di raccolta, che ripercorrendo le tubature, una volta sversata, ha colorato l’acqua del lago sottostante. L’intero impianto è stato posto sotto sequestro in quanto il gestore non aveva alcuna autorizzazione allo scarico pur avendo presentato richiesta per l’immisssione in fogna delle acque reflue industriali, piovane e civili. All’autorità giudiziaria sono stati deferiti M.M., gestore della stazione di servizio Q8 e D.A., proprietario dell’area. «I laghi dell’area flegrea - ha commentato il comandante provinciale Vincenzo Stabile - sono una risorsa preziosa per la provincia partenopea sotto ogni tipo di profilo: naturalistico, paesaggistico, turistico, storico ed ambientale in senso ampio, e pertanto i controlli della Forestale sull’intera area saranno sempre costanti».
Etichette:
fusaro+distributore+q8+fusaro
lunedì 19 ottobre 2009
FURTO AL COMUNE DI QUARTO
LADRI RUBANO 4 MONITOR DI PERSONAL COMPUTER
da comunicato stampa a cura dell'ufficio staff
QUARTO. Ennesimo furto al Comune di Quarto. Nella nottata tra domenica e lunedì ignoti si sono introdotti in alcuni uffici del Settore Politiche sociali, al primo piano della palazzina municipale di via Enrico De Nicola e dopo aver scardinato le porte di ingresso degli uffici, hanno trafugato 4 monitor utilizzati dagli uffici comunali. La scoperta è stata fatta questa mattina, all’apertura degli uffici, da parte del personale comunale. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri della Tenenza di Quarto, che hanno avviato gli accertamenti del caso e compiuto le prime rilevazioni. Secondo una primissima ipotesi, i malviventi, almeno due persone, si sarebbero introdotti attraverso un finestrone posto sull’ala del palazzo comunale dove c’è il vano ascensore e l’ingresso per i diversamente abili. I “soliti ignoti”, dopo aver aperto la porta finestra, si sono intrufolati all’interno della sede comunale e, probabilmente apporfittando anche del buio, hanno rubato i monitor. Difficoltà, questa mattina, nella erogazione dei servizi all’utenza, ma tutti gli uffici erano regolarmente aperti. Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino Sauro Secone. «Ancora una volta gli uffici pubblici sono visitati dai ladri che oltre a provocare un danno materiale all’Ente comunale, hanno anche reso più difficoltoso il lavoro di front-office – nota il primo cittadino Sauro Secone – Negli ultimi mesi abbiamo provveduto ad installare grate di ferro su tutte le finestre del piano terra ed adesso l’Ufficio Tecnico comunale dovrà provvedere a garantire maggiore sicurezza anche agli accessi al primo piano». Allo studio, inoltre, c’è la installazione di un sistema di videosorvaglianza che possa controllare notte e giorno gli accessi alla sede comunale.
Etichette:
comune+quarto+furto+pozzuoli+computer
venerdì 16 ottobre 2009
LSU OCCUPANO IL COMUNE DI POZZUOLI E MINACCIANO LO SCIOPERO DELLA FAME
PROTESTA NATA DALLA MANCATA INTEGRAZIONE ORARIA
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 17 ottobre 2009
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 17 ottobre 2009
POZZUOLI. Caos ieri al comune di Pozzuoli. Oltre 50 Lsu hanno occupato gli uffici del sindaco e l’aula consiliare. Esasperati per le loro condizioni lavorative che considerano “precarie e assurde” hanno inscenato una protesta pacifica minacciando uno sciopero della fame collettivo. La protesta nasce dalla decisione da parte delle autorità comunali di togliere l’integrazione oraria, la quale garantiva un aumento in busta paga di circa 300 euro, andandosi a sommare alle circa 500 euro di sussidio base. Malumore nato, oltre che dall’ammanco in busta paga, anche nel vedere operatori privati impiegati nei servizi lavorativi corrisposti fino a qualche tempo fa. “Al comune sono stati trasferiti 2 milioni di euro che attendono di essere erogati per le attività in modo da poter garantire le integrazioni ai nostri lavoratori” denuncia Pino Dardano, rappresentante sindacale Uil che motiva l’occupazione come frutto “della rabbia dopo aver visto dei privati lavorare sui camion dopo che per 4 anni i nostri hanno assicurato il servizio. Attendiamo ora che il sindaco mantenga gli impegni come promesso, assicurandoci che porterà entro fine mese il caso nel prossimo consiglio comunale”. Alla richiesta dell’esponente Cisl, rincara la dose il rappresentante Uil Pasquale Elemento che definisce l’integrazione “un contentino” chiedendo “una stabilizzazione lavorativa e contrattuale dei lavoratori definitiva”.
L’occupazione è terminata alle 16.30. Una delegazione di Lsu ha abbandonato la sede del comune per un incontro col sindaco Pasquale Giacobbe, mentre all’esterno della palazzina sono rimasti circa 30 lavoratori. Nel pomeriggio un altro episodio all’interno del palazzo del primo cittadino: un’ex dipendente comunale, i preda ad una crisi di nervi, ha preso a calci porte e suppellettili. Fermato dopo l’intervento di Carabinieri e Polizia.
Etichette:
pozzuoli+occupazione+comune+lsu
INVESTITO E LASCIATO PER UN'ORA A TERRA E DERUBATO DI TUTTI I SUOI AVERI
RICEVO E PUBBLICO DENUNCIA DA PARTE DI UN GIOVANE OMOSESSUALE BRASILIANO
lettera scritta a Gennaro Del Giudice da Hudson Leonardo Oliveira Pereira
lettera scritta a Gennaro Del Giudice da Hudson Leonardo Oliveira Pereira
POZZUOLI. Spesso sento dire “sono cose che succedono” ad una notizia di cronaca delle tante che provengono dalla nostra città. Ma penso che a volte le cose che capitano non possono essere bollate in questo modo. Non devono quando ad essere coinvolti sono cittadini onesti vittime di atti di vera e propria barbarie. Per questo, con la speranza che non si verifichi a nessuno quello che è accaduto a me, ho deciso di scriverLe una lettera per raccontarle la mia storia.
Erano le 4 di mattina dello scorso 31 luglio. Dopo una tranquilla serata trascorsa con amici ritornavo con un motorino 50 dal lido turistico di Miliscola verso casa mia a Marano. Ero su Via dei Campi Flegrei. Gli ultimi ricordi che ho sono di fari che mi abbagliano, di un rumore assordante di clacson che si protrae, poi il buio.
Qualcuno, ignoto, quella sera ha investito il mio mezzo sbalzandomi a diversi metri, dove mi hanno ritrovato alcune ore dopo, incosciente, in una pozza di sangue. I medici mi hanno detto che per la dinamica dell’incidente me la sono cavata per miracolo. Chi mi ha investito ha abbandonato il luogo del delitto senza nemmeno chiamare i soccorsi. E non è finita qui. Dopo essere stato investito e abbandonato sono stato derubato di tutto, col portafoglio si sono presi anche il permesso di soggiorno ed i documenti.
Io ho 27 anni, sono extracomunitario legale, gay e “riconoscibile”. Vivo da tanti anni a Napoli con parte della mia famiglia, tutti onesti lavoratori, prima dell’incidente avevo una occupazione, una vita normale e dinamica. Ora non ho più niente, se non il mio compagno, che mi è stato vicino ogni attimo ed al quale devo tutto. Sono stato in coma per una settimana, poi in rianimazione, con decine di fratture multiple e interventi chirurgici continui. Ora dipendo completamente da un’altra persona e vivo su una sedia a rotelle che è un oggetto che non credevo si potesse odiare tanto.
Caro direttore, ho un sospetto che mi fa paura. Ogni giorno mi chiedo quanto il mio colore e la mia diversità sono stati determinati ? Non so rispondere ma voglio capire. Vorrei appellarmi ai tanti bravi cittadini napoletani sperando che qualcuno possa aiutarmi a capire cosa è successo quella notte, sperando che qualcuno abbia assistito o sia a conoscenza della dinamica dei fatti.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare alla mia storia,
Hudson Leonardo Oliveira Pereira.
Erano le 4 di mattina dello scorso 31 luglio. Dopo una tranquilla serata trascorsa con amici ritornavo con un motorino 50 dal lido turistico di Miliscola verso casa mia a Marano. Ero su Via dei Campi Flegrei. Gli ultimi ricordi che ho sono di fari che mi abbagliano, di un rumore assordante di clacson che si protrae, poi il buio.
Qualcuno, ignoto, quella sera ha investito il mio mezzo sbalzandomi a diversi metri, dove mi hanno ritrovato alcune ore dopo, incosciente, in una pozza di sangue. I medici mi hanno detto che per la dinamica dell’incidente me la sono cavata per miracolo. Chi mi ha investito ha abbandonato il luogo del delitto senza nemmeno chiamare i soccorsi. E non è finita qui. Dopo essere stato investito e abbandonato sono stato derubato di tutto, col portafoglio si sono presi anche il permesso di soggiorno ed i documenti.
Io ho 27 anni, sono extracomunitario legale, gay e “riconoscibile”. Vivo da tanti anni a Napoli con parte della mia famiglia, tutti onesti lavoratori, prima dell’incidente avevo una occupazione, una vita normale e dinamica. Ora non ho più niente, se non il mio compagno, che mi è stato vicino ogni attimo ed al quale devo tutto. Sono stato in coma per una settimana, poi in rianimazione, con decine di fratture multiple e interventi chirurgici continui. Ora dipendo completamente da un’altra persona e vivo su una sedia a rotelle che è un oggetto che non credevo si potesse odiare tanto.
Caro direttore, ho un sospetto che mi fa paura. Ogni giorno mi chiedo quanto il mio colore e la mia diversità sono stati determinati ? Non so rispondere ma voglio capire. Vorrei appellarmi ai tanti bravi cittadini napoletani sperando che qualcuno possa aiutarmi a capire cosa è successo quella notte, sperando che qualcuno abbia assistito o sia a conoscenza della dinamica dei fatti.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare alla mia storia,
Hudson Leonardo Oliveira Pereira.
Etichette:
denuncia+pozzuoli+omosessuale+brasiliano
giovedì 15 ottobre 2009
VOTI COMPRATI A QUARTO
DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2007. INDAGATE 101 PERSONE
di Fabio Postiglione
dal quotidiano "Roma" di giovedì 15 ottobre 2009
QUARTO. Un voto veniva pagato da un minimo di 40, fino ad un massimo di 80 euro. E la compravendita era trasversale. Da destra, a sinistra, fino al centro. Centouno indagati per il reato di voto di scambio. Soldi e piaceri in cambio di voti. Lo scandalo è a Quarto e adesso quegli indagati sono imputati per violazione della legge elettorale in concorso e con l’aggravante del numero di componenti. Qualche giorno fa il pubblico ministero Raffaella Capasso ha inviato il decreto di citazione dinanzi al giudice monocratico della sede distaccata di Pozzuoli. In aula sono stati citati per il 19 marzo dinanzi al giudice Donatiello che a Napoli è giudice a latere in Corte d’Assise. Centouno persone, tutte residenti nel comune Flegreo, che secondo la pubblica accusa avrebbero preso soldi in cambio di voti. Accuse ovviamente da dimostrare nel corso di un dibattimento ma che per ora portano alla sbarra oltre cento persone. Le elezioni amministrative nel mirino della Procura sono quelle del 26 e 27 maggio del 2007. Nel decreto di citazione sono indicati i nomi di chi «sicuramente», scrive il magistrato, «ha ottenuto i voti». E fa i nomi di Sauro Secone, allora candidato a sindaco del gruppo Ds-Unione; il candidato Guglielmo Friscia (lista Verdi), Francesco Carputo, candidato consigliere di Forza Italia, ma anche Leonardo Apa del raggrupamento Fi-An-Udc. C’è ancora Gennaro Precipe, candidato a sindaco del gruppo
Italia di Mezzo - Dc. I candidati al momento sono fuori dall’inchiesta perché non c’è prova concreta che fossero stati loro a versare i soldi. Gli unici indagati sono coloro i quali avrebbe preso quei soldi. In una occasione addirittura furono trovare schede elettorali con biglietti da 50 euro all’interno. Al centro dell’indagine i tanti faccendieri che si aggirano attorno ai candidati a sindaco quando ci sono le consultazioni elettorali comunali. Cene di sponsorizzazioni, accordi sottobanco e promesse varie. L’indagine nacque da una serie di segnalazioni arrivate alle forze
dell’ordine anche alla luce di un servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai “Report” che metteva in luce la situazione pre-elettorale nel comune Flegreo. E le indagini hanno portato alla luce situazioni al limite del paradossale. Addirittura una delle indagati risponde anche di oltraggio. Perché nel corso di un interrogatorio in Procura non ha usato mezzi termini per appellare pm e forze dell’ordine come «venduti al un sistema marcio”, come se vendere voti non fosse invece un reato. Il pubblico ministero inoltre indica anche in tre soggette le eventuali persone offese che hanno facoltà di costituirsi parte civile all’interno del procedimento.
Si tratta del sindaco del Comune di Quarto, del presidente del consiglio comunale di Quarto e di Gaetano Montefusco, persona offesa in quanto cittadino elettore di Quarto.
Italia di Mezzo - Dc. I candidati al momento sono fuori dall’inchiesta perché non c’è prova concreta che fossero stati loro a versare i soldi. Gli unici indagati sono coloro i quali avrebbe preso quei soldi. In una occasione addirittura furono trovare schede elettorali con biglietti da 50 euro all’interno. Al centro dell’indagine i tanti faccendieri che si aggirano attorno ai candidati a sindaco quando ci sono le consultazioni elettorali comunali. Cene di sponsorizzazioni, accordi sottobanco e promesse varie. L’indagine nacque da una serie di segnalazioni arrivate alle forze
dell’ordine anche alla luce di un servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai “Report” che metteva in luce la situazione pre-elettorale nel comune Flegreo. E le indagini hanno portato alla luce situazioni al limite del paradossale. Addirittura una delle indagati risponde anche di oltraggio. Perché nel corso di un interrogatorio in Procura non ha usato mezzi termini per appellare pm e forze dell’ordine come «venduti al un sistema marcio”, come se vendere voti non fosse invece un reato. Il pubblico ministero inoltre indica anche in tre soggette le eventuali persone offese che hanno facoltà di costituirsi parte civile all’interno del procedimento.
Si tratta del sindaco del Comune di Quarto, del presidente del consiglio comunale di Quarto e di Gaetano Montefusco, persona offesa in quanto cittadino elettore di Quarto.
i nomi degli indagati
Aiello Angela - Apuzzo Ciro - Apuzzo Pasquale -Avallone Rosa - Avolio Ernesto - Baiano Angela -Baiano Maria - Baiano Mattia - Baiano Salvatore - Baldi Antonietta - Baldo Alfonso - Balsamo Annamaria - Barile Massimo - Barretta Angelina - Bianco Elena - Bossone Anna - Bossone Giovanni - Caiazzo Maria - Capuano Giuseppe - Caputo Angiolino - Carandente Gaetano -Carandente Luisa - Caruso Ciro - Cervone Silvia - Chiaro Antonio - Chiaro Armando - Chiaro Ciro - Chietti Salvatore - Concilio Rosalia - Consiglio Patrizia - Conte Giuseppina - Conte Luisa - Fortino Antonio - Fruttaldo Salvatore - Gallo Anna - Gioielli Carlo - Granata Giuseppe - Granata Matilde - Granata Raffaele - Graziano Pasquale - Guida Angelo Raffaele - Imbriani Nicola -Inzilloi Teresa - Laboriosi Maria Rosaria - Liccardi Salvatore - Loira Pasquale - Luongo Rosa - Mandato Alfredo - Mandato Federico - Maresca Carmela - Masullo Rosa - Montuoro Brigida - Musilli Federico Roberto - Perfetto Antonietta - Perfetto Vitale - Prencipe Gennaro - Quaranta Pasquale - Ragnolo Rosaria - Riccio Mario - Rippa Giovanni - Russo Concetta - Russo Maria -Russolillo Giuseppina - Salemme Luigi - Salomone Annamaria - Salomone Antonio - Salomone Vincenzo -Sarpa Giacomo - Sarapa Giovanna - Sarapa Luisa - Sarpa Vincenzo - Sepe Maria - Sepe Nunzia - Sepe Rosa -Sepe Salvatore - Sepe Vincenzo - Simioli Maria - Sola Rosa - Solimene Concetta - Taglialatela Luigi - Torino Fabrizio - Volpe Mariarca - Volpe Patrizia - Volpe Salvatore - Zannella Fiolmena - Zannella Rosa - Zarra Vincenzo
mercoledì 14 ottobre 2009
IL TERZO GRAVE INCIDENTE IN POCO PIU' DI UN MESE
LUNGO LA STRADA "KILLER" FINORA NESSUN INTERVENTO DA PARTE DEL COMUNE
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 15 ottobre 2009
BACOLI. Ancora un grave incidente stradale lungo le strade di Bacoli. A poco più di un mese di distanza dai due drammatici incidenti stradali, durante i quali persero la vita quattro giovani ragazzi, tutti di età compresa tra i 16 e i 25 anni, un altro tragico incidente si è verificato lungo il tratto di strada di via Miseno, a qualche decina di metri da via Lido Miliscola, tristemente ribattezzata come la “strada killer”. Strada già al centro di numerose polemiche per le precarie condizioni di stabilità del manto stradale, la cui erosione non permetterebbe, specie alle due ruote, una perfetta aderenza al suolo stradale. Pericoli derivanti dalle non perfette condizioni di viabilità già sottoposti agli organi comunali, ai quali i cittadini di Bacoli chiesero, a seguito dei due luttuosi incidenti di fine Agosto, provvedimenti come la realizzazione di dossi stradali e maggiori controlli per impedire episodi di altà velocità. E domenica sera, l’ennesimo, tragico incidente che ha visto coinvolti altri due giovani ragazzi. Francesco Gioielli, 29 anni, e Umberto Gaudino, 28 anni, erano a bordo di una motocicletta, una Kawasaki Z1000, quando per motivi ancora da accertare hanno perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro un muretto che costeggia la strada, cadendo rovinosamente sul manto stradale, a poca distanza da un dosso. In quel momento l’asfalto era bagnato da un leggero piovigginare. Un terribile impatto che provocava seri danni ai due giovani a bordo del veicolo. Umberto Gaudino, che era alla guida della motocicletta, nella caduta riportava la rottura di alcune costole, una delle quali gli perforava un polmone. Mentre Francesco Gioielli riportava seri danni celebrali nel forte impatto contro il suolo stradale e il muretto laterale alla strada. Entrambi ora lottano contro la morte.
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 15 ottobre 2009
BACOLI. Ancora un grave incidente stradale lungo le strade di Bacoli. A poco più di un mese di distanza dai due drammatici incidenti stradali, durante i quali persero la vita quattro giovani ragazzi, tutti di età compresa tra i 16 e i 25 anni, un altro tragico incidente si è verificato lungo il tratto di strada di via Miseno, a qualche decina di metri da via Lido Miliscola, tristemente ribattezzata come la “strada killer”. Strada già al centro di numerose polemiche per le precarie condizioni di stabilità del manto stradale, la cui erosione non permetterebbe, specie alle due ruote, una perfetta aderenza al suolo stradale. Pericoli derivanti dalle non perfette condizioni di viabilità già sottoposti agli organi comunali, ai quali i cittadini di Bacoli chiesero, a seguito dei due luttuosi incidenti di fine Agosto, provvedimenti come la realizzazione di dossi stradali e maggiori controlli per impedire episodi di altà velocità. E domenica sera, l’ennesimo, tragico incidente che ha visto coinvolti altri due giovani ragazzi. Francesco Gioielli, 29 anni, e Umberto Gaudino, 28 anni, erano a bordo di una motocicletta, una Kawasaki Z1000, quando per motivi ancora da accertare hanno perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro un muretto che costeggia la strada, cadendo rovinosamente sul manto stradale, a poca distanza da un dosso. In quel momento l’asfalto era bagnato da un leggero piovigginare. Un terribile impatto che provocava seri danni ai due giovani a bordo del veicolo. Umberto Gaudino, che era alla guida della motocicletta, nella caduta riportava la rottura di alcune costole, una delle quali gli perforava un polmone. Mentre Francesco Gioielli riportava seri danni celebrali nel forte impatto contro il suolo stradale e il muretto laterale alla strada. Entrambi ora lottano contro la morte.
martedì 13 ottobre 2009
GRAVE INCIDENTE STRADALE A BACOLI
2 GIOVANI PERDONO IL CONTROLLO DELLA MOTOCICLETTA. ENTRAMBI SONO STATI RICOVERATI IN COMA FARMACOLOGICO
di Gennaro Del Giudice
di Gennaro Del Giudice
BACOLI. Domenica, in via Miseno, 2 giovani a bordo di una motocicletta, sono finiti rovinosamente fuori strada, andando ad impattare contro un muretto. Francesco Gioelli, 29 anni e Umberto Gaudino, 28 anni, entrambi di Pozzuoli, ora lottano contro la morte. I due amici erano a bordo della moto guidata da Gaudino quando, per cause ancora da accertare, hanno perso il controlo del mezzo andando a finire contro un muretto che costeggia la strada. L'asfalto in quel momento era bagnato dal leggero piovigginare. Un impatto fortissimo, che ha causato seri danni fisici ai due occupanti della moto. Francesco Gioielli, infatti, ha riportato gravi danni alla testa. Attualmente è ricoverato presso il Secondo Policlinico di Napoli, dove lotta contro la morte. Mentre l'amico, Umberto Gaudino, trasportato presso l'ospedale San Paolo, nell'incidente ha riportato la rottura di alcune costole che gli hanno causato anche la perforazione di un polmone. Anche per lui le condizioni, secondo i sanitari, sono preoccupanti.
L'ennesimo incidente su un tratto di strada dove appena 2 mesi fa persero la vita 4 giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni. Tutti a bordo di motoveicoli, lungo una strada da tempo al centro di polemiche per le precarie condizioni del manto stradale, per la quale, da tempo, i cittadini chiedono la messa in sicurezza
Etichette:
incidente+bacoli+miseno+gioielli+gaudino
lunedì 12 ottobre 2009
SVOLTO CONSIGLIO COMUNALE AL COMUNE DI QUARTO
SAURO SECONE RINCARA LA DOSE CONTRO IL SINDACO BERGAMASCO DI PONTERANICA. ALL'ORDINE DEL GIORNO INTITOLAZIONE AULA CONSILIARE A PEPPINO IMPASTATO - LOTTA ALL'ABUSIVISMO - BILANCIO
da comunicato stampa ufficio staff comune di Quarto
QUARTO. «Siamo molto soddisfatti dell’approvazione avvenuta in Consiglio comunale all’unanimità per la intitolazione dell’Aula consiliare di piazzale Europa alla memoria di Peppino Impastato. E’ un messaggio importante di attenzione alla legalità e di critica verso l’atteggiamento del sindaco di quel paesino della provincia di Bergamo che, in modo alquanto discutibile, aveva deciso di mutare il nome della biblioteca comunale, intitolata a Impastato, per intitolarla ad un personaggio conosciuto solo a Bergamo e chissà se anche nei dintorni». E’ il commento soddisfatto del primo cittadino di Quarto, Sauro Secone, dopo il voto bi-partisan di questa mattina in Consiglio comunale. «Alla cerimonia ufficiale di intitolazione inviteremo i familiari di Impastato e gli alunni delle nostre scuole – ha aggiunto il sindaco Secone – Ma anche il sindaco bergamasco di Ponteranica». Nel corso della seduta di ieri mattina del Consiglio comunale si è anche votato l’assestamento di bilancio e si è discusso di lotta all’abusivismo edilizio. Il primo cittadino di Quarto, infatti, ha relazionato in merito alla riunione avuta qualche settimana fa in Prefettura a Napoli, sul tema della lotta all’abusivismo. «Stiamo monitorando la situazione per sanzionare tutte le situazioni di abuso – ha detto Secone – Con gli agenti della polizia municipale stiamo anche piantonando, su ordine della Procura di Napoli, un manufatto abusivo in costruzione in via Spinelli, con una vigilanza costante e ininterrotta. Siamo particolarmente attenti alla zona di via Spinelli, dove spesso in passato sono stati segnalati manufatti abusivi o violazione dei sigilli, come accaduto anche nel caso indicato dalla Procura».
QUARTO. «Siamo molto soddisfatti dell’approvazione avvenuta in Consiglio comunale all’unanimità per la intitolazione dell’Aula consiliare di piazzale Europa alla memoria di Peppino Impastato. E’ un messaggio importante di attenzione alla legalità e di critica verso l’atteggiamento del sindaco di quel paesino della provincia di Bergamo che, in modo alquanto discutibile, aveva deciso di mutare il nome della biblioteca comunale, intitolata a Impastato, per intitolarla ad un personaggio conosciuto solo a Bergamo e chissà se anche nei dintorni». E’ il commento soddisfatto del primo cittadino di Quarto, Sauro Secone, dopo il voto bi-partisan di questa mattina in Consiglio comunale. «Alla cerimonia ufficiale di intitolazione inviteremo i familiari di Impastato e gli alunni delle nostre scuole – ha aggiunto il sindaco Secone – Ma anche il sindaco bergamasco di Ponteranica». Nel corso della seduta di ieri mattina del Consiglio comunale si è anche votato l’assestamento di bilancio e si è discusso di lotta all’abusivismo edilizio. Il primo cittadino di Quarto, infatti, ha relazionato in merito alla riunione avuta qualche settimana fa in Prefettura a Napoli, sul tema della lotta all’abusivismo. «Stiamo monitorando la situazione per sanzionare tutte le situazioni di abuso – ha detto Secone – Con gli agenti della polizia municipale stiamo anche piantonando, su ordine della Procura di Napoli, un manufatto abusivo in costruzione in via Spinelli, con una vigilanza costante e ininterrotta. Siamo particolarmente attenti alla zona di via Spinelli, dove spesso in passato sono stati segnalati manufatti abusivi o violazione dei sigilli, come accaduto anche nel caso indicato dalla Procura».
domenica 11 ottobre 2009
ATTACCO DEI SINDACATI E DEI PENSIONATI, LA VICENDA SBARCA IN CONSIGLIO
POLITICHE SOCIALI, 900MILA EURO ”DIROTTATI” PER LE SPESE PUBBLICHE
dal quotidiano "Roma" di domenica 11 ottobre 2009
POZZUOLI. Nel bilancio di previsione del 2009 per il 2010 erano stati previsti circa 900mila euro da destinare agli ammortizzatori sociali per le classi più disagiate, a cominciare dagli anziani che vivono da soli o sotto la soglia minima di povertà e per le famiglie numerose. Nella stesura però di una delibera di giunta approvata proprio qualche giorno fa, quei soldi sono stati dirottati su altri capitoli di spesa pubblica. L’accusa mossa all’Amministrazione comunale di Pozzuoli guidata dal sindaco Pasquale Giacobbe arriva dalle sigle sindacali di Cgil-Cisl e Uil area pensionati di Pozzuoli, che precisano di non voler attaccare strumentalmente la maggioranza che governa la cittadina flegrea, ma lanciano un appello preciso “affinché quella delibera di giunta venga rivisitata e corretta”. Secondo l’accusa dei sindacati di categoria, infatti, nei 900mila euro in questione, circa 350mila euro sarebbero dovuti stati utilizzati per coprire la riduzione o l’esenzione del pagamento della tassa sullo smaltimento dei rifiuti per le persone più bisognose. «Non vogliamo affatto attaccare l’Amministrazione comunale di Pozzuoli, ma lanciamo un appello forte affinché tutti i consiglieri comunali si battano per riportare quella somma a vantaggio di chi ha meno soldi – recita la nota di Cgil-Cisl-Uil pensionati – Questi impegni erano stati già presi in passato con l’Amministrazione comunale ed in particolare con l’ex assessore alle Politiche sociali Fulvio Frattasio e con l’assessore al Bilancio Vincenzo Aulito». Dall’Amministrazione comunale di Pozzuoli nessuna replica ufficiale in merito, ma più volte l’assessore al Bilancio ha sottolineato che la situazione delle casse comunali soprattutto in materia di costi sostenuti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, rendeva necessario il reperimento di nuovi fondi. «Se l’Amministrazione comunale dice di aver sforato per la raccolta dei rifiuti – sottolineano i sindacati – Perché hanno deciso di tagliare proprio i fondi per il sociale? Ci auguriamo che la situazione si risolva quantoprima». L’argomento, adesso, sarà trattato in un prossimo Consiglio comunale.
Etichette:
pozzuoli+ultime+ultimissime
giovedì 8 ottobre 2009
IN CENTINAIA PER L'ULTIMO SALUTO AD ANTONIO ALBORETTI
GREMITA LA CATTEDRALE SAN PAOLO A MONTERUSICELLO. UN LUNGO APPLAUSO HA ACCOMPAGNATO IL PASSAGGIO DELLA BARA BIANCA
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 9 ottobre 2009
POZZUOLI. Centinaia, almeno cinquecento, le persone che ieri hanno affollato la Cattedrale di “San Paolo apostolo” nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli, per dare l’ultimo saluto ad Antonio Alboretti, il 25enne morto domenica scorsa a seguito di un grave incidente stradale. E un lungo applauso, all’entrata ed all’uscita della bara bianca di Antonio. Un intero quartiere si è stretto, ieri mattina, intorno all’immenso dolore della famiglia Alboretti. Antonio era voluto bene da tutti, “un bravo ragazzo, semplice, serio” così tutti ricordano “quel bel giovanotto sempre sorridente”. Sulla sua bara, portata a spalle dai colleghi della MedMar, tutti con le casacche da lavoro, come quella che Antonio indossava quando era a bordo dei traghetti, una maglia rossonera, della sua squadra del cuore, il Milan, ed un cuscino sul quale erano stampate le sue foto. Struggente l’omelia del parroco, in una chiesa gremita dentro e fuori. Parenti, amici, conoscenti e tanta gente del suo quartiere, della zona definita del “mercatino”, dove viveva insieme alla famiglia in via Umberto Saba, a pochi passi da quel maledetto punto dove domenica ha perso la vita. “Un ragazzo prudente, che quando era in moto non correva mai”. E’ quanto giurano tutti coloro che conoscevano Antonio, quasi a voler respingere anche la sola minima ipotesi che domenica, lungo quel lungo stradone di via Eduardo Scarpetta, Antonio stesse correndo. Il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente è indagato per omicidio colposo. Un atto dovuto in questi casi. Nessuna ipotesi è esclusa. Tra le tante, quella che l’uomo alla guida della Nissan Micra avrebbe effettuato una manovra “affrettata”, una inversione di marcia “larga” e Antonio avrebbe trovato lungo la sua strada un improvviso ostacolo, cadendo rovinosamente insieme alla sua motocicletta, lungo l’asfalto. Saranno le indagini a stabilire la verità. Resta, nel frattempo, un solo, triste e tragico dato. Da aprile ad oggi sono sei i giovani morti lungo le strade, tra Pozzuoli e Bacoli. E tutti di età compresa tra 16 e i 25 anni.
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 9 ottobre 2009
POZZUOLI. Centinaia, almeno cinquecento, le persone che ieri hanno affollato la Cattedrale di “San Paolo apostolo” nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli, per dare l’ultimo saluto ad Antonio Alboretti, il 25enne morto domenica scorsa a seguito di un grave incidente stradale. E un lungo applauso, all’entrata ed all’uscita della bara bianca di Antonio. Un intero quartiere si è stretto, ieri mattina, intorno all’immenso dolore della famiglia Alboretti. Antonio era voluto bene da tutti, “un bravo ragazzo, semplice, serio” così tutti ricordano “quel bel giovanotto sempre sorridente”. Sulla sua bara, portata a spalle dai colleghi della MedMar, tutti con le casacche da lavoro, come quella che Antonio indossava quando era a bordo dei traghetti, una maglia rossonera, della sua squadra del cuore, il Milan, ed un cuscino sul quale erano stampate le sue foto. Struggente l’omelia del parroco, in una chiesa gremita dentro e fuori. Parenti, amici, conoscenti e tanta gente del suo quartiere, della zona definita del “mercatino”, dove viveva insieme alla famiglia in via Umberto Saba, a pochi passi da quel maledetto punto dove domenica ha perso la vita. “Un ragazzo prudente, che quando era in moto non correva mai”. E’ quanto giurano tutti coloro che conoscevano Antonio, quasi a voler respingere anche la sola minima ipotesi che domenica, lungo quel lungo stradone di via Eduardo Scarpetta, Antonio stesse correndo. Il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente è indagato per omicidio colposo. Un atto dovuto in questi casi. Nessuna ipotesi è esclusa. Tra le tante, quella che l’uomo alla guida della Nissan Micra avrebbe effettuato una manovra “affrettata”, una inversione di marcia “larga” e Antonio avrebbe trovato lungo la sua strada un improvviso ostacolo, cadendo rovinosamente insieme alla sua motocicletta, lungo l’asfalto. Saranno le indagini a stabilire la verità. Resta, nel frattempo, un solo, triste e tragico dato. Da aprile ad oggi sono sei i giovani morti lungo le strade, tra Pozzuoli e Bacoli. E tutti di età compresa tra 16 e i 25 anni.
mercoledì 7 ottobre 2009
SI SUICIDA IMPICCANDOSI FUORI AL TERRAZZINO DI CASA SUA
44ENNE SI TOGLIE LA VITA A VIA NAPOLI
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 8 ottobre 2009
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 8 ottobre 2009
POZZUOLI. Si è impiccata fuori al terrazzino di casa sua, al terzo piano di una palazzina in via Perillo n.3, nei pressi della stazione della cumana dei “Gerolomini” a Pozzuoli. V. O., 44 anni, viveva da diversi anni in un appartamento in una palazzina situata in una delle traverse di Corso Umberto Primo, di fronte al lungomare “Sandro Pertini”. La donna, stando a quanto raccontato da alcuni residenti del luogo, la sera di martedì, prima dell’estremo gesto, avrebbe portato il suo cane, col quale viveva, in un canile. Gesto che farebbe sospettare che il suicidio, avvenuto poi qualche ora dopo, fosse stato premeditato dalla donna. Il corpo della 44enne è stato trovato, a penzoloni, fuori al balcone, con una corda stretta al collo, legata alla struttura del tettuccio del terrazzino all’ultimo piano della palazzina. Intorno alle 5 di mattina alcune persone avrebbero notato una “strana” presenza fuori al balcone, ma la scarsa luminosità non avrebbe fatto constatare che si trattasse di un corpo, cosicché quella sagoma sarebbe stata inizialmente scambiata per una statua o un oggetto di grosse dimensione posto sul terrazzino. Supposizioni che hanno purtroppo trovato una smentita intorno alle 6.45 di ieri, quando alcuni residenti si sono trovati di fronte alla tragedia: una donna si era impiccata fuori al balcone di casa sua. Da quel momento in poi il caos e l’incredulità l’hanno fatta da padrona nello stretto vicoletto di via Perillo. In un orario in cui i bambini si preparavano per andare a scuola e in molti erano in procinto di recarsi al lavoro, si sono vissute scene di panico. Subito dato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto sono giunti i Carabinieri della compagnia di Arco Felice e gli uomini del corpo di Polizia Municipale di Pozzuoli, che nel frattempo hanno interdetto tutta la zona per circa 3 ore, fino all’arrivo del medico legale, il quale non ha potuto fare altro che constatare il decesso della donna avvenuto per cause non naturali. Solo intorno alle 10, quando il corpo della donna è stato portato via, nella zona è tornata la “normalità”.
Nell’aria un alone di tristezza e sgomento serpeggiava tra i vicini e i residenti di questo tratto di Via Napoli. V.O. viene descritta da quelle poche persone che appena la conoscevano, come una donna solitaria, silenziosa, che aveva pochi rapporti di vicinato. “La vedevo spesso col suo cane passeggiare da queste parti”, racconta il signor Eduardo, titolare di un’attività commerciale non molto distante da via Perillo. “Era una donna taciturna, nonostante abitasse qui da diverso tempo, di lei si sapeva poco o quasi nulla. Ma dava l’impressione di essere una persona triste, sola”. Molte le persone che rallentano in auto, che si affacciavano per vedere dove è successa la tragedia. Si fermano 2 signore all’ingresso del vicoletto, in silenzio indicano forse il palazzo nel quale viveva V.O. “Sappiamo che insegnava, che viveva da sola insieme al suo cane. Era una donna silenziosa, non dava confidenza a nessuno”. Di V.O. ci dicono che era insegnante presso l’86esimo circolo di Pianura, in passato aveva lavorato a Quarto, presso il primo circolo didattico.
Ora saranno le indagini, condotte dagli inquirenti, a chiarire il movente che ha portato una donna di 44 anni, un’educatrice scolastica a compiere questo gesto estremo, maturato in uno scenario di tristezza e solitudine.
Nell’aria un alone di tristezza e sgomento serpeggiava tra i vicini e i residenti di questo tratto di Via Napoli. V.O. viene descritta da quelle poche persone che appena la conoscevano, come una donna solitaria, silenziosa, che aveva pochi rapporti di vicinato. “La vedevo spesso col suo cane passeggiare da queste parti”, racconta il signor Eduardo, titolare di un’attività commerciale non molto distante da via Perillo. “Era una donna taciturna, nonostante abitasse qui da diverso tempo, di lei si sapeva poco o quasi nulla. Ma dava l’impressione di essere una persona triste, sola”. Molte le persone che rallentano in auto, che si affacciavano per vedere dove è successa la tragedia. Si fermano 2 signore all’ingresso del vicoletto, in silenzio indicano forse il palazzo nel quale viveva V.O. “Sappiamo che insegnava, che viveva da sola insieme al suo cane. Era una donna silenziosa, non dava confidenza a nessuno”. Di V.O. ci dicono che era insegnante presso l’86esimo circolo di Pianura, in passato aveva lavorato a Quarto, presso il primo circolo didattico.
Ora saranno le indagini, condotte dagli inquirenti, a chiarire il movente che ha portato una donna di 44 anni, un’educatrice scolastica a compiere questo gesto estremo, maturato in uno scenario di tristezza e solitudine.
DOMANI I FUNERALI DI ANTONIO ALBORETTI
LUTTO IN TUTTO IL QUARTIERE
di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 7 ottobre 2009
POZZUOLI. Saranno celebrati domani, con ogni probabilità, i funerali di Antonio Alboretti, il giovane di 25 anni morto domenica a seguito di un grave incidente stradale avvenuto nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli. Solo dopo gli esami autoptici sul corpo del ragazzo, che dovrebbero essere effettuati nella giornata odierna, su disposizione del magistrato incaricato dalla procura di Napoli per le indagini, Henry John Woodcock, la salma potrà essere consegnata ai familiari per la celebrazione del rito funebre, dove familiari, amici e conoscenti regaleranno l’ultimo saluto al povero Antonio. Funerali che saranno celebrati nello stesso quartiere dove il giovane era cresciuto e risiedeva, in via Umberto Saba, insieme alla propria famiglia. Nel frattempo, proseguono le indagini condotte dagli uomini del corpo di Polizia municipale di Pozzuoli, nel tentativo di ricostruire gli istanti che hanno preceduto lo scontro tra i due mezzi. Oltre ai rilievi effettuati sul luogo dell’incidente, sarà utile agli inquirenti la testimonianza dell’altro giovane coinvolto nell’incidente, Luigi V., il 35enne che domenica era alla guida della Nissan Micra che si è scontrata con la motocicletta Kawasaki Z750 di Alboretti.
L’uomo, incensurato, nel frattempo, è stato iscritto nel registro degli indagati dal pm con l’accusa di omicidio colposo. Un atto dovuto, in attesa dell’esito delle indagini. Intanto, un intero quartiere si è stretto intorno al dolore della famiglia Alboretti. Tanti i messaggi di affetto giunti ai familiari da parte di amici, colleghi e semplici conoscenti. In rete, sul social network Facebook, è nato un gruppo intitolato “Per chi porterà per sempre Antonio Alboretti nel cuore” dove sono decine i messaggi di affetto, toccanti, per quel ragazzo considerato da tutti “un ragazzo serio, allegro, dolce, che si faceva volere bene da tutti”.
L’uomo, incensurato, nel frattempo, è stato iscritto nel registro degli indagati dal pm con l’accusa di omicidio colposo. Un atto dovuto, in attesa dell’esito delle indagini. Intanto, un intero quartiere si è stretto intorno al dolore della famiglia Alboretti. Tanti i messaggi di affetto giunti ai familiari da parte di amici, colleghi e semplici conoscenti. In rete, sul social network Facebook, è nato un gruppo intitolato “Per chi porterà per sempre Antonio Alboretti nel cuore” dove sono decine i messaggi di affetto, toccanti, per quel ragazzo considerato da tutti “un ragazzo serio, allegro, dolce, che si faceva volere bene da tutti”.
lunedì 5 ottobre 2009
INDAGATO PER OMICIDIO COLPOSO IL CONDUCENTE DELL'AUTO COINVOLTA NELL'INCIDENTE
SI TENTA DI RICOSTRUIRE L'ESATTA DINAMICA DELLO SCONTRO ED APPURARE LE EVENTUALI COLPE. I RESIDENTI CHIEDONO LA MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA.
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 6 ottobre 2009
POZZUOLI. E’ stato denunciato per omicidio colposo Luigi V., il 35enne che era alla guida, domenica, dell’auto coinvolta nell’incidente durante il quale ha perso la vita, a Monterusciello, il 25enne Antonio Alboretti, mentre era in sella alla sua motocicletta. Un atto dovuto, da parte degli inquirenti, che indagano per ricostruire l’esatta dinamica e chiarire se realmente ci siano delle colpe da parte del conducente dell’automobile, una Nissan Micra che si sarebbe scontrata con la motocicletta della vittima, una Kawasaki Z750. Forse una manovra “azzardata” da parte del 35enne puteolano, una inversione di marcia che avrebbe potuto provocare, stando alle prime ricostruzioni avvenute sul luogo dell’incidente, la rovinosa caduta di Alboretti, che sarebbe caduto sul selciato battendo la testa perdendo la vita sul colpo, mentre la sua moto sarebbe volata qualche metro più in là lungo il marciapiede. Sull’asfalto sono evidenti i segni di frenata da parte della moto, il che farebbe presuppore che il giovane abbia tentato di evitare quello che sarebbe stato un “improvviso” ostacolo sulla strada sulla quale transitava. A nulla è valso l’intervento da parte dei soccorritori del 118 giunti sul luogo dell’incidente, mentre Luigi V., sotto choc, ma uscito indenne dallo scontro, veniva trasferito presso l’Ospedale “La Schiana” di Pozzuoli per essere sottoposto ad accertamenti. La salma del povero Antonio Alboretti è stata trasferita presso il Secondo Policlinico di Napoli, in attesa che il pubblico ministero incaricato dalla procura di Napoli , Henry John Woodcock, disponga eventuali esami autoptici e tossicologici.
Antonio, figlio di Gennaro Alboretti, ex consigliere al comune di Pozzuoli nel 1995 nelle liste del Pds, lavorava a bordo dei traghetti dell’azienda marittima MedMar, sulla linea Pozzuoli – Ischia. Il fratello, Luigi, è proprietario di una pasticceria poco distante dall’abitazione di via Umberto Saba, dove Antonio viveva con i genitori e la sorella. A poche centinai di metri, sulla strada parallela a quella dove ha perso la vita, viveva anche la nonna, dalla quale pare che Antonio si stesse recando, quasi una prassi domenicale.
Fino alla tarda serata di domenica sono state decine le persone recatesi in via Eduardo Scarpetta, nel tentativo di dare una spiegazione e ricostruire quanto accaduto.
Antonio, figlio di Gennaro Alboretti, ex consigliere al comune di Pozzuoli nel 1995 nelle liste del Pds, lavorava a bordo dei traghetti dell’azienda marittima MedMar, sulla linea Pozzuoli – Ischia. Il fratello, Luigi, è proprietario di una pasticceria poco distante dall’abitazione di via Umberto Saba, dove Antonio viveva con i genitori e la sorella. A poche centinai di metri, sulla strada parallela a quella dove ha perso la vita, viveva anche la nonna, dalla quale pare che Antonio si stesse recando, quasi una prassi domenicale.
Fino alla tarda serata di domenica sono state decine le persone recatesi in via Eduardo Scarpetta, nel tentativo di dare una spiegazione e ricostruire quanto accaduto.
Un lungo stradone, diviso in due larghe corsie, in mezzo alle quali c’è un marciapiede alberato che fa da spartitraffico, che ogni mercoledì ospita il mercatino rionale. E un lungo rettilineo dove spesso automobilisti e centauri, spingono il piede sull’acceleratore e dove, nel corso degli anni si sono verificati diversi tragici incidenti, in prossimità dell’incrocio che da via Scarpetta porta a via Marotta. Una strada non ritenuta sicura, secondo quanto accusano i residenti, per le condizioni del manto stradale, che si presenta liscio, e quindi pericoloso per la stabilità dei mezzi. E proprio mercoledì, durante le ore nelle quali si svolgerà il mercatino, i residenti vorrebbero organizzare un sit-in di protesta, per chiedere la costruzioni di dossi lungo la strada, per una messa in sicurezza del manto stradale e per far si che eventi così tragici non si verifichino più.
RAPINA AL DISTRIBUTORE AGIP VICINO AL TUNNEL DI CAMPIGLIONE
DUE UOMINI ARMATI SOTTRAGGONO AL GESTORE 300 EURO
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 6 ottobre 2009
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 6 ottobre 2009
POZZUOLI. Rapina ai danni di un distributore di carburante Agip, in via Campana, a Pozzuoli, nei pressi del tunnel “monte Corvara”, traforo che collega Pozzuoli con Quarto. L’episodio è avvenuto domenica sera, intorno alle ore 22, quando due malviventi a bordo di un auto coupè di grossa cilindrata, con i volti semi-coperti e armati di pistole, hanno avvicinato il titolare dell’impianto, intimandogli di consegnare i soldi in suo possesso. L’uomo, che nel frattempo era impegnato ad effettuare le procedure di chiusura dell’attività, ed in procinto di azionare le modalità di erogazione automatica del carburante, non ha opposto alcuna resistenza, consegnando il denaro che aveva nelle tasche, circa 300 euro, frutto dell’incasso della giornata. I rapinatori, impossessatisi del bottino, sono poi scappati in direzione del tunnel, percorrendo la strada che conduce verso Quarto. A quel punto l’uomo non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto agli uomini del commissariato di Polizia di Pozzuoli, che ora indagano su quanto accaduto. Quella di domenica è stata l’ennesima rapina messa a segno ai danni di un distributore di carburante negli ultimi tempi, e che ha avuto come preda, per l’ennesima volta, un gestore Agip.
Precedentemente, infatti, toccò al distributore di via Domitiana, all’altezza del km55, nei pressi dell’imbocco della Strada Statale 7Quater, il 10 giugno scorso, quando malviventi armati si fecero consegnare dai dipendenti dell’impianto circa 1000 euro. Mentre nove giorni dopo, toccò al distributore di via Miliscola 508, a Lucrino, quando 2 rapinatori, a bordo di un ciclomotore, con pistole in pugno, si impossessarono di un bottino di circa 400 euro. Ne segui un rocambolesco, che finì con l’arresto, da parte dei carabinieri intervenuti sul posto, di uno dei due malviventi.
Precedentemente, infatti, toccò al distributore di via Domitiana, all’altezza del km55, nei pressi dell’imbocco della Strada Statale 7Quater, il 10 giugno scorso, quando malviventi armati si fecero consegnare dai dipendenti dell’impianto circa 1000 euro. Mentre nove giorni dopo, toccò al distributore di via Miliscola 508, a Lucrino, quando 2 rapinatori, a bordo di un ciclomotore, con pistole in pugno, si impossessarono di un bottino di circa 400 euro. Ne segui un rocambolesco, che finì con l’arresto, da parte dei carabinieri intervenuti sul posto, di uno dei due malviventi.
IL RICORDO DI ANTONIO VIAGGIA IN RETE
DA TUTTI CONSIDERATO UN RAGAZZO SERIO E PERBENE
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 5 settembre 2009
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 5 settembre 2009
POZZUOLI. Un ragazzo serio, buono, semplice, e di sani principi morali. Così viene ricordato Antonio, dai numerosi amici che sul social network Facebook hanno riempito la sua pagina personale con tanti messaggi d’affetto e creato un gruppo "per chi porterà sempre nel cuore Antonio Alboretti", per ricordare l'amico vittima del terribile incidente. Antonio aveva lasciato il segno in tanti, anche in chi lo conosceva appena, per la sua semplicità e la sua “eccezionalità”, perché per molti, tanti, Antonio era un ragazzo “eccezionale”. Come faceva spesso la domenica, anche ieri forse si trovava a percorrere quella strada per andare dalla nonna, che abita proprio lì, a pochi passi dal tratto di strada dove è accaduto il tragico incidente. Un ragazzo pacato, responsabile, che mai nessuno aveva visto correre su quella motocicletta, e che in tanti giurano che nemmeno ieri stesse correndo negli istanti precedenti l’impatto. E in questa tragica vicenda, un altro triste particolare: alcuni degli amici di Antonio erano amici anche di Alessio D’Angelo, l’altro giovane morto il 16 aprile scorso lungo via Campi Flegrei, a Pozzuoli.
domenica 4 ottobre 2009
INCIDENTE MORTALE A MONTERUSCIELLO LUNGO LA STRADA DEL MERCATINO
MUORE 25ENNE DOPO SCONTRO TRA LA MOTO SULLA QUALE ERA ALLA GUIDA E UN'AUTOMOBILE
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 5 ottobre 2009
Quando, per cause ancora da accertare, i due veicoli avrebbero avuto una collisione, che avrebbe provocato la rovinosa caduta di Antonio Alboretti. Il quale, sobbalzato dal mezzo, sarebbe andato ad impattare con il capo sull’asfalto, decedendo sul colpo. A nulla è valso l’arrivo dei soccorritori del 118, i quali non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Un impatto fatale, che è costato la vita al giovane 25enne, dipendente presso un’azienda di trasporti marittimi di Pozzuoli. Il giovane viveva insieme ai genitori e alla sorella, in un’abitazione in un palazzo popolare di via Umberto Saba, strada parallela a quella dove è avvenuto il tragico incidente. Mentre il conducente della Nissan Micra, uscito indenne dallo scontro, nei momenti successivi all’incidente, ha rischiato di essere aggredito da alcune persone accorse sul posto. Il 35enne, sotto choc per quanto accaduto, è stato sottratto all’ira dei presenti reo, secondo loro, di aver effettuato una manovra sbagliata, provocando l’incidente fatale.
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 5 ottobre 2009
POZZUOLI. Tragico incidente nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli. A seguito di uno scontro tra un’automobile e una motocicletta, ha perso la vita Antonio Alboretti, 25 anni, residente a pochi passi dal luogo dell’incidente, in via Umberto Saba. Il giovane, in sella alla sua motocicletta, una Kawasaki Z750 di colore nero, percorreva, intorno alle 13.30 circa, via Eduardo Scarpetta, un lungo stradone a due corsie, che ogni mercoledì ospita il mercatino rionale, i cui sensi di marcia sono separati da un marciapiede alberato. E sulla stessa strada, in direzione dell’incrocio che conduce a via Marotta, forse proveniente dal senso opposto di marcia, dopo avere effettuato una manovra di inversione, in uno degli spazi che intervallano lo spartitraffico, transitava un auto, una Nissan Micra di colore grigio, guidata da Luigi V., 35 anni, residente a Pozzuoli.
Quando, per cause ancora da accertare, i due veicoli avrebbero avuto una collisione, che avrebbe provocato la rovinosa caduta di Antonio Alboretti. Il quale, sobbalzato dal mezzo, sarebbe andato ad impattare con il capo sull’asfalto, decedendo sul colpo. A nulla è valso l’arrivo dei soccorritori del 118, i quali non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Un impatto fatale, che è costato la vita al giovane 25enne, dipendente presso un’azienda di trasporti marittimi di Pozzuoli. Il giovane viveva insieme ai genitori e alla sorella, in un’abitazione in un palazzo popolare di via Umberto Saba, strada parallela a quella dove è avvenuto il tragico incidente. Mentre il conducente della Nissan Micra, uscito indenne dallo scontro, nei momenti successivi all’incidente, ha rischiato di essere aggredito da alcune persone accorse sul posto. Il 35enne, sotto choc per quanto accaduto, è stato sottratto all’ira dei presenti reo, secondo loro, di aver effettuato una manovra sbagliata, provocando l’incidente fatale.
L’uomo è stato soccorso dai sanitari, che lo hanno trasportato, a bordo di un’ambulanza presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” in località “La Schiana”, dove è stato sottoposto a controlli medici.
La motocicletta guidata da Alboretti, che nell’incidente potrebbe essere scivolata sobbalzando lungo il marciapiede sul lato destro della corsia, è stata trovata distante, ad oltre una trentina di metri dall’automobile e dal corpo del giovane. Mentre la Nissan Micra, guidata dal 35enne, oltre ad una gomma forata sul lato posteriore destro, presentava i segni dell’impatto, seppur non notevoli, rispetto alla portata dell’incidente, lungo tutto il lato destro dell’autovettura.
Il che, secondo quanto riportato da alcuni testimoni presenti sul posto, nelle fasi successive al tragico impatto, farebbe presupporre che l’automobile avesse effettuato una manovra di inversione “larga” che avrebbe invaso parte della corsia sulla quale viaggiava il povero Alboretti, che avrebbe trovato, lungo il suo cammino, l’improvviso ostacolo, con il quale avrebbe impattato lateralmente, per poi perdere il controllo della sua moto Kawasaki e finire rovinosamente a terra, mentre il mezzo sarebbe sobbalzato in avanti. Una ricostruzione dell’accaduto che potrà essere avvallata o meno solo dopo le indagini che saranno effettuate dal pubblico ministero incaricato dalla procura, che dovranno chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto, sulla base dei rilievi effettuati dagli uomini della Polizia municipale di Pozzuoli e dai carabinieri della compagnia di Arco Felice, giunti sul luogo dell’incidente. La salma del giovane, nel frattempo, è stata trasportata presso il Secondo Policlinico di Napoli sulla quale. nei prossimi giorni, il magistrato dovrebbe disporre, come è da prassi in questi tragici episodi, gli esami autoptici.
ARRESTATO PER SPACCIO DI DROGHE LEGGERE
GIOVANE 22ENNE IN MANETTE
QUARTO. Arrestato dai carabinieri della tenenza locale, Iovine Vincenzo, 22 anni, residente a Quarto, sorpreso dai militari in via Viticella dopo aver spacciato una dose di marijuana. L’uomo è stato bloccato mentre era in sella ad un motorino, un’aprilia sportcity, dopo aver ceduto ad un 23enne della zona la sostanza stupefacente, dietro pagamento di 15 euro. Dalla perquisizione effettuata sull’uomo, sono state sequestrate 2 dosi di marijuana e i 15 euro provenienti dall’ illecita attività. L’acquirente e’ stato segnalato alla prefettura di Napoli quale assuntore di stupefacente per uso non terapeutico. Iovine, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato ed è ora in attesa di rito direttissimo.
TRAGICO INCIDENTE STRADALE A MONTERUSCIELLO
MUORE GIOVANE 25ENNE DOPO SCONTRO AUTO/MOTOCICLETTA
(seguiranno aggiornamenti)
(seguiranno aggiornamenti)
RICEVO E PUBBLICO
DENUNCIA/SEGNALAZIONE DA PARTE DEL SITO "QUARTOMONDO"
QUARTO. Dalle ore 07.00 tantissime persone residenti al Corso Italia, si ritrovano i rubinetti a secco.Probabilmente ogni singolo nucleo familiare avrà fatto le stesse cose,capire se si trattava di problema d'appartamento, di palazzo o un problema diffuso. Rapidamente, tra la gente che si parla dai balconi, si scopre che il problema è di tutti. Unaparte del Corso Italia è senza acqua.Inutile chiamare il numero di segnalazione guasti rete idrica, è ancora presto e non c'ènessuno. Intanto l'acqua non arriva. Dalle ore 09.00 in poi, si cerca una risposta da qualcuno che dovrebbe rispondere a questo benedetto numero dell'ufficio guasti acquedotto...ma non risponde mai nessuno. Si comincia allora a cercare di contattare i vigili urbani e qualcuno risponde, assicurando che che personale tecnico è già sul corso Italia per riparare una perdita. Fanno la loro comparsa al Corso Italia i Vigili del Fuoco...ma nulla cambia.Per quanto possa sembrarvi incredibile, l'acqua è ritornata nelle case degli abitanti di quella zona del corso Italia, alle ore 17.40, ovvero dopo quasi 11 ore! Tranne due specifici momenti, nei quali un filo d'acqua è uscito dai rubinetti, per pochi minuti, il prezioso liquido è sempre mancato ai rubinetti dei cittadini. Nessun avviso è stato dato ai cittadini nel corso delle citate 11 ore; cosa fattibile, per esempio,lasciando un semplice messaggio registrato al citato numero dell'ufficio guasti acquedotto, ma nessuno ha pensato nemmeno a soluzioni semplici e funzionali, quali l'utilizzo di una vettura con megafoni, che percorresse il benedetto Corso Italia, avvisando al popolazione di cosa stesse accadendo. Ricapitolando,nel silenzio più assordante,una parte del Corso Italia è stata senza acqua condotta dalle ore 07.00 alle ore 17.40. Penso che vi sia stata una incompetenza tecnica di notevoli proporzioni, ed una incapacità di gestione senza confini. Nessuna informazione verso la notevole quantità di persone che hanno subito i disagi (credo davvero tantissime,vista la densità abitativa del Corso Italia). Una bella maniera di rendere servizio alla gente ed una plateale dimostrazione di impreparazione tecnica ed organizzativa.
sabato 3 ottobre 2009
LUNEDI' CONSIGLIO COMUNALE AL COMUNE DI QUARTO
da comunicato stampa ufficio staff comune
QUARTO. Lunedì 12 ottobre tornerà a riunirsi il Consiglio comunale di Quarto. Il presidente del parlamentino locale, l’avvocato Leopoldo Carandente Tartaglia, ha infatti convocato per quella data, alle 9 del mattino, i consiglieri comunali. Una riunione che avviene a meno di due settimane di distanza dalla precedente riunione del Consiglio e che vedrà all’ordine del giorno 5 punti. La discussione verterà, innanzitutto, sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi di salvaguardia degli equilibri di bilancio 2009. Secondo punto all’ordine del giorno sarà la rimodulazione del piano di dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale di edilizia residenziale (quella che in gergo si definisce con la sigla ERP), sulla scorta di quanto approvato con delibera di Consiglio comunale il 27 aprile del 2009. I consiglieri comunali, inoltre, saranno chiamati a discutere del regolamento comunale per l’alienazione del patrimonio immobiliare comunale e dovranno decidere i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2009/2012, provvedendo anche a determinarne il relativo compenso economico. Il quinto punto all’ordine del giorno della riunione del civico consesso del 12 ottobre, infine, riguarderà la proposta avanzata direttamente dal primo cittadino di Quarto, Sauro Secone, di intitolare l’Aula consiliare di piazzale Europa alla memoria di Peppino Impastato, il giovane sindacalista e politico siciliano che fu ucciso per mano della mafia a causa delle sue attività in difesa della legalità. La decisione dell’Amministrazione comunale di Quarto arriva, in particolare, in risposta a quanto accaduto a Ponteranica, paese della provincia di Bergamo, dove il sindaco aveva deciso di rimuovere la targa di intitolazione di Peppino Impastato della biblioteca civica, per sostituirla con un personaggio della storia locale.
ABBANDONATO DAL PAPA' PER 2 ORE CHIUSO IN UN FURGONE BIMBO DI 4 ANNI
L'UOMO, DENUNCIATO PER ABBANDONO DI MINORE, HA RISCHIATO IL LINCIACCIO DA PARTE DEI PASSANTI
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 3 ottobre 2009
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" sabato 3 ottobre 2009
POZZUOLI. Chiuso, in un furgone, per circa due ore, mentre il papà andava in giro a fare compere. E’ la brutta storia che ha avuto come protagonista un bimbo di appena 4 anni, che nel pomeriggio di giovedì, recatosi a Pozzuoli in compagnia del padre, M.G., 44 anni, residente a Giugliano in Campania, veniva lasciato da quest’ultimo, appena giunto in piazza della Repubblica, da solo nel suo furgone Fiat Doblò, parcheggiato lungo la strada. E, sceso dal veicolo, il 44enne chiudeva finestrini e porte del mezzo, lasciando il piccolo seduto sul sedile al lato passeggero, per poi allontanarsi. Dopo alcuni minuti il furgone veniva notato da alcuni vigili urbani presenti in piazza, i quali, accortisi che il mezzo era stato parcheggiato in una zona vietata alla sosta, provvedevano alla sanzione del veicolo. Ma, mentre effettuavano la contravvenzione del furgone, gli uomini della polizia municipale notavano la presenza del bimbo all’interno dell’autovettura. Una presenza inaspettata che allarmava oltre gli stessi vigili, anche i passanti e i titolari delle vicine attività commerciali, che accorrevano intorno all’autovettura nel quale era rinchiuso il piccolo, che nel frattempo scoppiava a piangere. Un capannello di persone che intorno al furgone battevano mani vicino ai finestrini per attirare l’attenzione del piccolo e cercare di forzare qualche maniglia del mezzo, che però non si riusciva ad aprire. Momenti di apprensione e di caos che ha investito un po’ tutti coloro che giovedì pomeriggio si trovavano nel centro storico di Pozzuoli chi per lavoro, chi per shopping, come, racconta Cinzia, titolare insieme ai suoi 2 fratelli di un’attività commerciale in piazza della Repubblica. “Appena diffusasi la notizia, la gente che affollava il nostro negozio è uscita fuori per vedere cosa stesse succedendo e per stare vicina a quel bambino, cercando attraverso i vetri di rasserenarlo. Siamo stati tutti in apprensione per quel piccolo che piangeva chiuso in quel furgone”. Impotenti di fronte alla crisi di pianto del piccolo, e col tempo che trascorreva senza che si materializzasse la figura di colui che aveva lasciato quel piccolo lì dentro, i passanti chiedevano l’intervento dei carabinieri della vicina compagnia di Arco Felice e dei vigili del fuoco della caserma di Monterusciello. I quali, giunti sul posto, decidevano di infrangere un finestrino del fiat Doblò, per estrarre il piccolo dall’autovettura. Il bambino, bagnato dalle lacrime versate e dal sudore per le circa 2 ore trascorse chiuso nell’autoveicolo, ma in perfette condizioni fisiche, veniva preso in cura dai militari, che cercavano, con carezze e coccole, di calmare e rasserenare il piccolo. Nel frattempo gli stessi militari dell’arma, diretti dal tenente Maurizio Petrarca, si mettevano alla ricerca del genitore del piccolo. Il quale, noncurante di quante stesse accadendo, veniva rintracciato intorno alle ore 19 nei pressi di alcuni esercizi commerciali, nel centro storico di Pozzuoli. Una figura, quella dell’incauto genitore, che appena materializzatasi faceva andare su tutte le furie le decine di persone che nel frattempo avevano affollato piazza della Repubblica. I quali, richiamati dal caos che nel frattempo era creato intorno a quel furgone, si scagliavano contro il 44enne M.G. che, solo grazie all’intervento dei carabinieri, evitava di essere aggredito. L’uomo, che veniva fermato dai carabinieri, i quali chiedevano spiegazioni in merito a quanto accaduto, tentava di giustificarsi affermando di aver parcheggiato e lasciato il figlio nel furgone da soli 5 minuti, per andare a fare la spesa. Versione che, ovviamente, non trovava alcun riscontro con quanto realmente accaduto e che faceva scattare per il genitore del piccolo, già noto alle forze dell’ordine, una denuncia, in stato di libertà, per abbandono di minore, e l’affidamento del minore alla mamma.
venerdì 2 ottobre 2009
LASCIATO SOLO IN AUTO PER 3 ORE BIMBO DI 4 ANNI
E' ACCADUTO IERI SERA A POZZUOLI NELLA CENTRALE PIAZZA DELLA REPUBBLICA
seguiranno aggiornamenti
seguiranno aggiornamenti
Iscriviti a:
Post (Atom)