venerdì 16 ottobre 2009

INVESTITO E LASCIATO PER UN'ORA A TERRA E DERUBATO DI TUTTI I SUOI AVERI

RICEVO E PUBBLICO DENUNCIA DA PARTE DI UN GIOVANE OMOSESSUALE BRASILIANO

lettera scritta a Gennaro Del Giudice da Hudson Leonardo Oliveira Pereira

POZZUOLI. Spesso sento dire “sono cose che succedono” ad una notizia di cronaca delle tante che provengono dalla nostra città. Ma penso che a volte le cose che capitano non possono essere bollate in questo modo. Non devono quando ad essere coinvolti sono cittadini onesti vittime di atti di vera e propria barbarie. Per questo, con la speranza che non si verifichi a nessuno quello che è accaduto a me, ho deciso di scriverLe una lettera per raccontarle la mia storia.
Erano le 4 di mattina dello scorso 31 luglio. Dopo una tranquilla serata trascorsa con amici ritornavo con un motorino 50 dal lido turistico di Miliscola verso casa mia a Marano. Ero su Via dei Campi Flegrei. Gli ultimi ricordi che ho sono di fari che mi abbagliano, di un rumore assordante di clacson che si protrae, poi il buio.
Qualcuno, ignoto, quella sera ha investito il mio mezzo sbalzandomi a diversi metri, dove mi hanno ritrovato alcune ore dopo, incosciente, in una pozza di sangue. I medici mi hanno detto che per la dinamica dell’incidente me la sono cavata per miracolo. Chi mi ha investito ha abbandonato il luogo del delitto senza nemmeno chiamare i soccorsi. E non è finita qui. Dopo essere stato investito e abbandonato sono stato derubato di tutto, col portafoglio si sono presi anche il permesso di soggiorno ed i documenti.
Io ho 27 anni, sono extracomunitario legale, gay e “riconoscibile”. Vivo da tanti anni a Napoli con parte della mia famiglia, tutti onesti lavoratori, prima dell’incidente avevo una occupazione, una vita normale e dinamica. Ora non ho più niente, se non il mio compagno, che mi è stato vicino ogni attimo ed al quale devo tutto. Sono stato in coma per una settimana, poi in rianimazione, con decine di fratture multiple e interventi chirurgici continui. Ora dipendo completamente da un’altra persona e vivo su una sedia a rotelle che è un oggetto che non credevo si potesse odiare tanto.
Caro direttore, ho un sospetto che mi fa paura. Ogni giorno mi chiedo quanto il mio colore e la mia diversità sono stati determinati ? Non so rispondere ma voglio capire. Vorrei appellarmi ai tanti bravi cittadini napoletani sperando che qualcuno possa aiutarmi a capire cosa è successo quella notte, sperando che qualcuno abbia assistito o sia a conoscenza della dinamica dei fatti.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare alla mia storia,
Hudson Leonardo Oliveira Pereira.

1 commento:

  1. tesoro mio come prima cosa ti voglio dire che gia dalla foto si vede che sei un bravissimo e bellissimo ragazzo.complimenti di vero cuore.la seconda cosa voglio dirti di non sperare niente perchè se anche qualcuno ha visto o sentito qualcosa come al solito rimarra in silenzio ,questo perchè parecchie persone di napoli sono ignoranti ognuno pensa per se ,anche se napoli è una grande città.ti auguro una presta guarigione.un bacio di vero cuore.

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