giovedì 8 ottobre 2009

IN CENTINAIA PER L'ULTIMO SALUTO AD ANTONIO ALBORETTI

GREMITA LA CATTEDRALE SAN PAOLO A MONTERUSICELLO. UN LUNGO APPLAUSO HA ACCOMPAGNATO IL PASSAGGIO DELLA BARA BIANCA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" venerdì 9 ottobre 2009

POZZUOLI. Centinaia, almeno cinquecento, le persone che ieri hanno affollato la Cattedrale di “San Paolo apostolo” nel quartiere di Monterusciello, a Pozzuoli, per dare l’ultimo saluto ad Antonio Alboretti, il 25enne morto domenica scorsa a seguito di un grave incidente stradale. E un lungo applauso, all’entrata ed all’uscita della bara bianca di Antonio. Un intero quartiere si è stretto, ieri mattina, intorno all’immenso dolore della famiglia Alboretti. Antonio era voluto bene da tutti, “un bravo ragazzo, semplice, serio” così tutti ricordano “quel bel giovanotto sempre sorridente”. Sulla sua bara, portata a spalle dai colleghi della MedMar, tutti con le casacche da lavoro, come quella che Antonio indossava quando era a bordo dei traghetti, una maglia rossonera, della sua squadra del cuore, il Milan, ed un cuscino sul quale erano stampate le sue foto. Struggente l’omelia del parroco, in una chiesa gremita dentro e fuori. Parenti, amici, conoscenti e tanta gente del suo quartiere, della zona definita del “mercatino”, dove viveva insieme alla famiglia in via Umberto Saba, a pochi passi da quel maledetto punto dove domenica ha perso la vita. “Un ragazzo prudente, che quando era in moto non correva mai”. E’ quanto giurano tutti coloro che conoscevano Antonio, quasi a voler respingere anche la sola minima ipotesi che domenica, lungo quel lungo stradone di via Eduardo Scarpetta, Antonio stesse correndo. Il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente è indagato per omicidio colposo. Un atto dovuto in questi casi. Nessuna ipotesi è esclusa. Tra le tante, quella che l’uomo alla guida della Nissan Micra avrebbe effettuato una manovra “affrettata”, una inversione di marcia “larga” e Antonio avrebbe trovato lungo la sua strada un improvviso ostacolo, cadendo rovinosamente insieme alla sua motocicletta, lungo l’asfalto. Saranno le indagini a stabilire la verità. Resta, nel frattempo, un solo, triste e tragico dato. Da aprile ad oggi sono sei i giovani morti lungo le strade, tra Pozzuoli e Bacoli. E tutti di età compresa tra 16 e i 25 anni.

1 commento:

  1. Antonio purtroppo correva,senza casco e con addosso una camicia,la moto è volata a 40 metri....siamo ragazzi,siamo amanti della velocità,e purtroppo incoscienti del fatto che mettiamo in pericolo non solo la nostra vita ma anche quella degli altri...Quindi non continuiamo ancora a porci domande riguardo alla dinamica dell'incidente o accusare altre persone,poiché tutti siamo a conoscenza del vero motivo che ci ha portato via Antonio e cioé L'ALTA VELOCITA'

    Approfitto quindi di questo commento per chiedere al sindaco Giacobbe e ai consiglieri comunali,la messa in sicurezza delle vie di Monterusciello che presentano questi problemi:

    1)asfalto troppo liscio quindi mancanza di attrito
    2)impianto di illuminazione scadente
    3)rettilinei troppo lunghi che favoriscono un'alta velocità

    Con la speranza che Disgrazie come queste nella nostra città non si verifichino mai più!!!!!!!!

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