di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 16 dicembre 2009
POZZUOLI. Ieri mattina il vescovo di Pozzuoli, Monsignor Gennaro Pascarella, si è recato in Procura per presentare la documentazione in suo possesso, ritenuta utile a smentire l’ ipotesi accusatoria di abuso edilizio contenuta nell’avviso di garanzia notificato martedì mattina all’alto prelato. Un’accusa rigettata dalla Curia vescovile di Pozzuoli, della quale ne risponde giuridicamente il vescovo, in qualità di capo della diocesi e committente dei lavori, indagato insieme al titolare della ditta e al geometra responsabile dei lavori. Al centro dell’inchiesta la realizzazione di un campetto di calcio in erba sintetica di una settantina di metri quadrati, in corso d’opera all’interno del “Villaggio de Fanciullo”, posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Pozzuoli, a seguito delle indagini succedute ad un esposto presentato in procura da un cittadino residente in via Luciano. Il quale aveva segnalato abusi edilizi all’interno del “Villaggio” che ospita la curia, successivamente constatati sul luogo dagli stessi finanzieri. E da qui il provvedimento firmato da parte del pubblico ministero Ranieri, incaricato dalla Procura di Napoli.
Un provvedimento poche ore dopo confermato dallo stesso vescovo Gennaro Pascarella, il quale non commentandola misura giudiziaria “per rispetto dell’operato nei confronti di magistratura e forze dell’ordine”, ha da subito sottolineato che i lavori sono stati eseguiti “nel pieno rispetto delle regole e secondo quanto richiesto da comune di Pozzuoli e Sovrintendenza ai Beni Artistici di Pozzuoli”. Posizione ribadita in serata in un comunicato di poche righe da parte dell’addetto stampa del prelato, Carlo Lettieri: “In relazione a notizie circolanti relative a presunte irregolarità nella realizzazione di una recinzione di un campetto di calcetto a Pozzuoli, la Curia comunica di aver sempre agito e di agire nel rispetto delle normative vigenti”
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