di Gennaro Del Giudicepubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 25 novembre 2009
POZZUOLI. La protesta degli Lsu di Pozzuoli che ieri mattina ha fatto scatenare il putiferio con gli uffici comunali devastati, è frutto di un lungo iter procedurale per la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili, impegnati in diverse attività, come la pulizia delle strade, la raccolta dei rifiuti solidi urbani e differenziati, la gestione dei parcheggi e delle aree a verde attrezzato. Da oltre un anno i quasi 300 Lsu di Pozzuoli reclamano migliori condizioni di lavoro, una integrazione oraria e salariale e, soprattutto, la stabilizzazione che li possa inserire all’interno della pianta organica del Comune di Pozzuoli a tempo indeterminato. Ad inizio del 2009 una ottantina di quei lavoratori avevano ottenuto l’inserimento in un progetto che garantiva per loro una maggiorazione economica che era direttamente proporzionale alle ore in più di lavoro che avrebbero dovuto fare per progetti legati alla raccolta differenziata ed al controllo ambientale per le zone di Pozzuoli, soprattutto per quanto riguarda le zone di periferia. La individuazione di una parte soltanto di Lsu che aveva ottenuto la maggiorazione economica fu un primo motivo di attrito tra le rappresentanze sindacali e gli amministratori di Pozzuoli. Poi ci fu il progetto redatto dalla Regione Campania per finanziare con 2 milioni di euro una serie di iniziative che avrebbero portato alla stabilizzazione di un nutrito gruppo di lavoratori. La crisi politica al Comune di Pozzuoli, con le dimissioni poi ritirate solo una settimana fa da Pasquale Giacobbe, ha allungato
i tempi e per questo motivo gli Lsu hanno cominciato una protesta lunga, che va avanti
ormai da molti mesi e che è proseguita con la devastazione di ieri mattina. Per questa mattina
è previsto un nuovo sit-in dei lavoratori al di fuori del Comune di Pozzuoli.
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