sul "Roma" di venerdì 27 maggio 2011
POZZUOLI - Un arresto lampo e il cerchio intorno al rapinatore che si è chiuso dopo appena 5 ore. Tanto hanno impiegato i poliziotti del commissariato di Pozzuoli guidati dal vicequestore Michele Cante per catturare il rapinatore armato che mercoledì pomeriggio poco prima di pranzo ha fatto irruzione nella farmacia “Petruzzelli” di via Sacchini. Appena cinque ore sono bastate per catturare Gennaro Di Costanzo, 32 anni, di Pozzuoli pluripregiudicato residente nella zona via Napoli, nei pressi del lungomare “Sandro Pertini”. Sarebbe lui il presunto rapinatore. Ed ora è caccia al complice: il ruolo del ricercato sarebbe stato quello di “palo” prima e autista poi, aprendo la fuga al rapinatore. Di Costanzo è stato riconosciuto da un poliziotto in servizio presso il commissariato di Polizia di Pozzuoli. L’agente libero dal servizio, notata la scena, subito si poneva all’inseguimento del rapinatore che, tuttavia, momentaneamente faceva perdere la proprie tracce salendo a bordo di un’autovettura dove un complice lo attendeva. Il raid alla farmacia “Petruzzelli” di via Sacchini, all’angolo con via Marino Boffa e a pochi metri dal commissariato di Polizia di Pozzuoli è avvenuto mercoledì pomeriggio poco dopo mezzogiorno. Di Costanzo dopo aver atteso il momento buono “entrava in azione” con pistola in mano e il volto coperto da un passamontagna dove all’interno del locale in quel momento c’erano il titolare ed un dipendente. Il rapinatore dopo essersi avvicinato alla cassa, puntando la pistola contro il proprietario della farmacia costringeva la vittima ad aprire la cassa e a farsi consegnare l’incasso: in tutto circa 400 euro. Presi i soldi il malvivente scappava in strada dove ad attenderlo a qualche metro di distanza c’era il complice, con il quale sarebbe dovuto fuggire. Ma nel piano organizzato da Di Costanzo e il suo complice qualcosa però non andava per il verso giusto: infatti in quel momento un’agente di polizia libero dal servizio, notata la scena e resosi conto che era stata appena messa a segno una rapina si metteva all’inseguimento del rapinatore che, tuttavia, riusciva a far perdere momentaneamente le proprie tracce salendo a bordo dell’autovettura. Nel frattempo sul posto giungevano altri poliziotti dal vicino commissariato che ascoltavano le vittime e i presenti all’interno della farmacia tracciando un primo identikit si metteva a caccia del malvivente. Da quel momento in poi a Pozzuoli iniziava un’autentica caccia all’uomo e all’auto con la quale i malviventi si erano dati alla fuga. Dalla descrizione fisica dell’uomo fatta dal poliziotto libero dal servizio e dal numero di targa gli agenti riuscivano a risalire alla vettura che risultava intestata ad un familiare di Di Costanzo che nulla avrebbe però a che fare con la rapina. E successivamente a rintracciare e fermare qualche ora più tardi nella zona di via Napoli il 32enne rapinatore proprio nei pressi della sua abitazione dove risiede con la propria famiglia. A tradirlo era stato anche il suo non “perfetto” travisamento: infatti il suo passamontagna presentava lasciva diverse parti del viso scoperte facilitando così il riconoscimento. Indosso l’uomo aveva a rinvenivano la somma di 370 euro, proventi della rapina messa a segno qualche ora prima. Così Gennaro Di Costanzo veniva sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria in quanto ritenuto responsabile del reato di “rapina in concorso” mentre in queste ore i poliziotti stanno dando la caccia al suo complice.
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