DOPO 9 GIORNI DI AGONIA E' MORTO FRANCESCO ROMANOINSIEME AL FRATELLO ERA STATO AGGERDITO DA 5 PERSONEdi Gennaro Del Giudicesul "Roma" di domenica 22 maggio 2011LICOLA MARE - Non ce l’ha fatta Francesco Romano, il 40enne accoltellato a Licola Mare l’undici maggio scorso. E’ morto venerdì sera nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove era ricoverato da 10 giorni. Troppo gravi le ferite, fatali per l’uomo che insieme al fratello Davide, 29 anni, era stato aggredito da un gruppo di 5 persone intono alla mezzanotte, mentre si accingeva a chiudere il suo bar nei pressi di piazza Cristoforo Colombo, lungo via del Mare. I due sarebbero stati colti di sorpresa dai loro aggressori che armati di coltelli li colpivano al torace a e all’addome lasciandoli a terra in una pozza di sangue. Ancora oscure le cause di quello che sarebbe stato un agguato in piena regola. Tra i due fratelli ad avere la peggio era il più grande, Francesco, nato a Napoli e residente a Castelvolturno, già noto alle forze dell’ordine e sul quale pendeva un’indagine per tentato omicidio, reato che sarebbe stato commesso nel 2002 e per il quale l’uomo era stato iscritto nel registro degli indagati. Soccorso da alcuni automobilisti che in quel momento di trovavano a passare nella zona, il 40enne veniva caricato su una vettura e trasportato all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. Ricoverato d’urgenza le sue condizioni in un primo momento non sarebbero apparse così gravi da far presagire al triste epilogo di venerdì sera, quando poco dopo le 18 il suo cuore ha finito di battere. Nel frattempo il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Napoli che sta conducendo le indagini ha
disposto l’autopsia sul corpo della vittima, la cui salma nella giornata di ieri è stata trasferita presso l’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli. Una vera e propria “imboscata” quella tesa ai due fratelli Romano che sarebbe stata messa in atto da un gruppo di 5 persone, che li avrebbe aggrediti mentre stavano chiudendo il bar da loro gestito. Non ci sarebbero indizi che farebbero pensare ad una rapina finita male. Sarebbe questa una prima ricostruzione dell’accaduto, sulla base del racconto delle vittime e dei rilievi effettuati sul luogo del delitto. Si cercano eventuale mandante, movente e gli esecutori del pestaggio che ha portato alla morte del 40enne, insieme al fratello Davide già noto alle forze dell’ordine. Quest’ultimo nell’aggressione riceveva diversi colpi di arma da taglio all’addome e al torace ma fortunatamente le sue condizioni non era gravi come quelle del fratello maggiore. Anch’egli dopo il ferimento, veniva soccorso da alcuni passanti e condotto presso il nosocomio puteolano.
I responsabili, zingarotti di pozzuoli che pensano di essere amici dei malavitosi pescivendolari sono in carcere!!!!!!!aleee
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