martedì 31 maggio 2011

ALTRA PERSONA INVESTITA: E' ALLARME

L'ENNESIMO INCDENTE DOMENICA NOTTE A MONTERUSCIELLO, VITTIMA UNA DONNA CHE FACEVA RIENTRO A CASA
INTANTO SALGONO A 3 I PEDONI INVESTITI NELL'ULTIMO MESE

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di martedì 31 maggio 2011

POZZUOLI - Ancora un pedone investito, il decimo negli ultimi 12 mesi, travolto da un’auto in corsa che lo sbatte sul selciato, ancora sangue sulle strade a Pozzuoli. Quindici giorni dopo il pirata della strada che ha ridotto in fin di vita il pensionato Salvatore Mele, nella notte tra sabato e domenica l’ennesimo incidente, questa volta nel quartiere di Monterusciello. Stesa sul selciato con una ferita al capo una donna sulla trentina d’anni che stava facendo ritorno a casa. Ad investirla una Fiat Punto guidata da un giovane anch’egli del posto, che non l’avrebbe vista camminare in strada travolgendola lungo via Giovanni Verga. Erano da poco trascorse le due di notte. Fortunatamente l’impatto con il veicolo prima e a terra poi non era particolarmente violento anche se nel cadere la giovane riportava diverse contusioni e una ferita alla testa. Sanguinante alla testa veniva soccorsa da alcuni passanti e dallo stesso conducente del veicolo che qualche attimo prima l’aveva investita. In strada si precipitavano i residenti dei vicini palazzi popolari, svegliati nel sonno dal botto e dalle urla. Sul posto qualche minuto dopo giungevano i sanitari del 118 che dopo aver prestato le prime cure trasportavano la ragazza a bordo di un’ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie”. Fortunatamente niente di grave, ma l’epilogo poteva essere più grave. Negli occhi della gente ancora viva la tragedia della sera di Pasquetta quando a finire sotto un’auto fu la 61enne Maria Pettinati, poi morta dopo 15 giorni di agonia dopo che un’auto l’aveva investita ad Arco Felice mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Domenica notte l’ennesimo incidente, mentre Salvatore Mele il 66 enne investito due sabato fa in via Campi Flegrei è ancora in fin di vita per le gravissime ferite riportate nell’incidente. Solo venerdì dopo 11 giorni il pirata della strada si è costituito.

domenica 29 maggio 2011

PEDINATO E RAPINATO DOPO UN PRELIEVO IN BANCA

AVEVA RITIRATO 3MILA EURO MA I BANDITI LO HANNO SEGUITO PER L'INTERA MATTINATA PRIMA DI ENTRARE IN AZIONE

di Gennaro Del Giudice
sul "Corriere Flegreo" di domenica 29 maggio 2011

POZZUOLI - Ancora un episodio di “ filo di banca” con la vittima che dopo aver prelevato soldi viene seguita dai malviventi di turno che poi al momento opportuno la rapinano. Questa volta però il giro è stato più lungo del previsto considerato che i criminali prima di attendere il momento giusto hanno dovuto penare un bel po’, essendo stati costretti a seguire la loro vittima oltre che all’uscita della banca, anche in giro per la città di Pozzuoli prima di entrare in azione. In quest’occasione a finire nelle “grinfie” dei criminali è stato un 30enne di Quarto che qualche giorno fa è caduto nella trappola a lui tesa da due rapinatori che lo hanno rapinato nel parcheggio di un negozio per animali in via Campi Flegrei. L’uomo a prima mattina era uscito di casa per fare una serie di commissioni tra le quali quella di prelevare dei soldi in banca, presso un istituto di credito di via Pergolesi: in tutto una cifra di circa 3mila euro. A quel punto, secondo le prime ricostruzioni e le ipotesi formulate a seguito della rapina subito, qualcuno all’interno o all’esterno della banca come accade solitamente nei casi di “filo di banca” avrebbe segnalato a qualche complice la persona designata a diventare di lì a poco la “vittima”. Infatti, è prassi che i malviventi individuata la persona da rapinare la seguono per poi attendere il momento propizio per rapinarla. Ma l’uomo in questo caso dopo aver preso i soldi si mette in auto per dirigersi a fare altre commesse in giro per la città senza mai scendere dalla vettura. Successivamente poi, intorno a mezzogiorno la vittima a bordo della sua auto Fiat Punto si reca presso un negozio di animali in via Campi Flegrei dove appena giunto parcheggia la propria vettura nello spazio adibito a diversi metri di distanza dal negozio, quasi lungo la strada. E proprio in quel momento i due rapinatori entravano in azione: avvicinatisi all’uomo che stava scendendo dall’auto, a bordo di un motorino con i volti coperti dai caschi e pistole in pugno si facevano consegnare i soldi che aveva in tasca, in tutto 3mila euro. Ma prima di scappare si facevano dare dalla vittima anche le chiavi della Fiat Punto ma senza rubarla: infatti il loro obiettivo dopo aver messo a segno la rapina era di evitare che la vittima si mettesse alla guida della sua auto per inseguirli. A quel punto il 30enne si dirigeva nel vicino negozio di animali dove ancora sotto shock raccontava di aver subito una rapina e chiedeva di chiamare i carabinieri. Così sul posto giungevano i militari della compagnia di Pozzuoli i quali raccoglievano la testimonianza del 30enne che nel frattempo era costretto a chiamare un familiare per poter ritornare a casa visto che i malviventi nella fuga avevano preso le chiavi della sua automobile. Che la vittima non ritroverà nemmeno dopo averle cercate lungo la strada e riuscendo a riprendere la sua vettura solo in tarda serata.

COLPO IN FARMACIA, 32ENNE PRESO DOPO 5 ORE

GENNARO DI COSTANZO RICONOSCIUTO DA UN POLIZIOTTO LIBERO DAL SERVIZIO

sul "Roma" di venerdì 27 maggio 2011

POZZUOLI - Un arresto lampo e il cerchio intorno al rapinatore che si è chiuso dopo appena 5 ore. Tanto hanno impiegato i poliziotti del commissariato di Pozzuoli guidati dal vicequestore Michele Cante per catturare il rapinatore armato che mercoledì pomeriggio poco prima di pranzo ha fatto irruzione nella farmacia “Petruzzelli” di via Sacchini. Appena cinque ore sono bastate per catturare Gennaro Di Costanzo, 32 anni, di Pozzuoli pluripregiudicato residente nella zona via Napoli, nei pressi del lungomare “Sandro Pertini”. Sarebbe lui il presunto rapinatore. Ed ora è caccia al complice: il ruolo del ricercato sarebbe stato quello di “palo” prima e autista poi, aprendo la fuga al rapinatore. Di Costanzo è stato riconosciuto da un poliziotto in servizio presso il commissariato di Polizia di Pozzuoli. L’agente libero dal servizio, notata la scena, subito si poneva all’inseguimento del rapinatore che, tuttavia, momentaneamente faceva perdere la proprie tracce salendo a bordo di un’autovettura dove un complice lo attendeva. Il raid alla farmacia “Petruzzelli” di via Sacchini, all’angolo con via Marino Boffa e a pochi metri dal commissariato di Polizia di Pozzuoli è avvenuto mercoledì pomeriggio poco dopo mezzogiorno. Di Costanzo dopo aver atteso il momento buono “entrava in azione” con pistola in mano e il volto coperto da un passamontagna dove all’interno del locale in quel momento c’erano il titolare ed un dipendente. Il rapinatore dopo essersi avvicinato alla cassa, puntando la pistola contro il proprietario della farmacia costringeva la vittima ad aprire la cassa e a farsi consegnare l’incasso: in tutto circa 400 euro. Presi i soldi il malvivente scappava in strada dove ad attenderlo a qualche metro di distanza c’era il complice, con il quale sarebbe dovuto fuggire. Ma nel piano organizzato da Di Costanzo e il suo complice qualcosa però non andava per il verso giusto: infatti in quel momento un’agente di polizia libero dal servizio, notata la scena e resosi conto che era stata appena messa a segno una rapina si metteva all’inseguimento del rapinatore che, tuttavia, riusciva a far perdere momentaneamente le proprie tracce salendo a bordo dell’autovettura. Nel frattempo sul posto giungevano altri poliziotti dal vicino commissariato che ascoltavano le vittime e i presenti all’interno della farmacia tracciando un primo identikit si metteva a caccia del malvivente. Da quel momento in poi a Pozzuoli iniziava un’autentica caccia all’uomo e all’auto con la quale i malviventi si erano dati alla fuga. Dalla descrizione fisica dell’uomo fatta dal poliziotto libero dal servizio e dal numero di targa gli agenti riuscivano a risalire alla vettura che risultava intestata ad un familiare di Di Costanzo che nulla avrebbe però a che fare con la rapina. E successivamente a rintracciare e fermare qualche ora più tardi nella zona di via Napoli il 32enne rapinatore proprio nei pressi della sua abitazione dove risiede con la propria famiglia. A tradirlo era stato anche il suo non “perfetto” travisamento: infatti il suo passamontagna presentava lasciva diverse parti del viso scoperte facilitando così il riconoscimento. Indosso l’uomo aveva a rinvenivano la somma di 370 euro, proventi della rapina messa a segno qualche ora prima. Così Gennaro Di Costanzo veniva sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria in quanto ritenuto responsabile del reato di “rapina in concorso” mentre in queste ore i poliziotti stanno dando la caccia al suo complice.

PENSIONATO INVESTITO, "PIRATA" SI COSTITUISCE DOPO 11 GIORNI

IL 66ENNE E' ANCORA IN RIANIMAZIONE

di Gennaro Del Giudice
pubblicato sui giornali "Roma" e "Corriere Flegreo"

POZZUOLI - Si è costituito dopo 11 giorni l’uomo che lo scorso 14 maggio era alla guida della Smart che ha investito in via Campi Flegrei Salvatore Mele, il 66enne pensionato tutt’oggi ancora in coma nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. Il “reo – confesso” è un giovane puteolano di 28 anni che nella giornata di giovedì si è presentato di sua spontanea volontà presso il commissariato di polizia di Pozzuoli, ammettendo di essere lui il conducente dell’auto che ha investito il 66enne senza poi fermarsi per soccorrerlo. Il 28enne al cospetto degli agenti ha dichiarato che quel sabato sera si sarebbe trovato lui alla guida dell’automobile che in via Campi Flegrei nei pressi del “villaggio del Fanciullo” e del ristopub “Capo Horn” poco dopo le 23 ha investito il povero Salvatore Mele. Un’ammissione di colpevolezza arrivata quasi dopo tanto tempo da quel terribile incidente che alimenta tutta una serie di interrogativi: per quale motivo il giovane ha atteso 11 giorni prima di recarsi dai poliziotti che lo stavano cercando? Perché quella sera, dopo aver investito il 66enne pensionato il giovane non si è fermato per soccorrerlo facendo perdere le proprie tracce? Cosa c’è dietro a questo episodio di “omissione di soccorso”? Uno stato di shock da parte del 28enne che appena resosi conto di quanto appena provocato non aveva il coraggio di fermarsi, paura che una volta fermatosi qualcuno si sarebbe potuto scagliare contro di lui o il timore di essere sottoposto ai controlli su alcol e droghe? Oppure il 28enne non si sarebbe accorto di aver investito l’uomo? Ipotesi quest’ultima che sarebbe da considerarsi alquanto remota tenuto conto delle modeste dimensioni della vettura sulla quale l’uomo si trovava e sulla violenza dell’impatto. Risposte che ovviamente il ”reo-confesso” avrà dato agli investigatori che nl frattempo mantengono il più stretto riserbo sull’ammissione di colpevolezza del giovane. Probabilmente a far prendere la decisione all’automobilista di costituirsi avrebbero contribuito anche i numerosi appelli lanciati dai familiari di Salvatore Mele attraverso i quali chiedevano al colpevole di costituirsi e invitavano chiunque avesse visto a collaborare alle indagini che sono andate avanti incessantemente nonostante i pochi indizi a disposizione degli inquirenti: modello dell’auto e solo tre delle sette cifre che compongono la targa. Nel frattempo, dopo aver trovato il colpevole, i pensieri sono tutti rivolti alle condizioni del 66enne pensionato di Pozzuoli che quella sera del 14 maggio scorso stava camminando in via Campi Flegrei a pochi metri dalla sua abitazione. Le sue condizioni restano stazionarie ma gravi, l’uomo è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” a causa delle gravissime ferite riportate nell’incidente che gli hanno provocato danni in quasi tutte le parti del corpo coinvolgendo diversi organi vitali. Nel il violento impatto prima contro la Smart che lo faceva carambolare contro la porta di un’auto che era ferma a bordo strada per poi schiantarsi sull’asfalto Salvatore Mele riportava un trauma cranico, un trauma facciale, la rottura di 6 costole, del bacino, danni ad un polmone, alla milza, ad un rene, numerose fratture per tutto il corpo, oltre al viso quasi completamente sfigurato. Una tragedia che ha sconvolto quanti conoscono il 66enne pensionato e in primis i suoi familiari che da quella maledetta sera di 15 giorni fa stanno vivendo l’incubo di vedere la vita del proprio caro appesa ad un filo.

venerdì 27 maggio 2011

RAPINA IN FARMACIA, PORTA VIA SOLDI E FUGGE

COLPO IN VIA SACCHINI. INDAGA LA POLIZIA

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di giovedì 26 maggio 2011



POZZUOLI - Assalto ad una farmacia del centro storico di Pozzuoli, ad agire un rapinatore solitario armato di pistola e con il volto coperto da passamontagna. Misero il bottino: appena 400 euro. Il raid poco prima dell’orario di chiusura pomeridiano in via Sacchini, proprio di fronte alla stazione della cumana, a poca distanza dal commissariato di Polizia cittadino. Secondo le prime ricostruzioni a mettere a segno il colpo sarebbe stato un rapinatore che con il volto coperto e pistola in pugno, dopo aver fatto irruzione nella farmacia "Petruzzelli", tenendo sotto la minaccia dell’arma i presenti si dirigeva verso la cassa della farmacia intimando all’operatore di turno di consegnare tutto l’incasso. Un’azione veloce quella da parte dell’uomo che dopo aver preso i soldi, che ammonterebbero a circa 400 euro, è uscito fuori indisturbato ed è poi scappato facendo perdere le proprie tracce. Non è del tutto chiaro se insieme al rapinatore ci fosse qualche altro complice ad attenderlo fuori o se l’uomo sia poi scappato a piedi o a bordo di qualche mezzo parcheggiato all’esterno della farmacia. A quanto pare sembra che il rapinatore abbia agito da solo per poi fuggire tra le strade del centro storico, cercando di far perdere le tracce. Sul posto subito dopo la rapina sono giunti gli agenti di Polizia del commissariato di Pozzuoli coordinati dal vicequestore Michele Cante che hanno raccolto le testimonianze delle vittime e cercato indizi utili per risalire al rapinatore che potrebbe essere stato ripreso da qualche telecamera a circuito chiuso installate all'interno ed all'esterno della farmacia. Infatti nella zona nelle immediate vicinanze dell’attività commerciale assaltata sorgono un’agenzia di scommesse e diversi ristoranti.

ANCORA INCIDENTI NEL TUNNEL, E' ALLARME

ILLESI I CONDUCENTI, MA E' POLEMICA SULLA SICUREZZA NEL TRAFORO

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di giovedì 26 maggio 2011



POZZUOLI - Un’auto che si ribalta, prosegue la sua folle corsa sottosopra per almeno cento metri. Il tettuccio sull’asfalto le ruote in aria, l’abitacolo distrutto, il conducente che esce vivo per miracolo. Paura martedì sera nel tunnel che collega Pozzuoli con Quarto, ad essere coinvolte sono due autovetture: una Lancia “Y” di colore bianco e un’Alfa Romeo 156. Poco dopo le 18 entrambe stanno percorrendo il traforo del “Monte Corvara” in direzione Quarto, la Lancia a quanto pare azzarderebbe un sorpasso ma il conducente non si rende conto che dall’altra parte sopraggiunge un’altra vettura. Tenta il rientro nella propria corsia, ma non fa in tempo, c’è la 156, il tempo si riduce in attimi, l’altro veicolo sembra venire contro. Rientrando nella propria corsia urta l’Alfa sulla parte anteriore sinistra, forse incide anche la velocità, fatto sta che la Lancia Y inizia un pericoloso testacoda, poi si capovolge finendo per percorrere la strada sottosopra. Una scena terribile che fa temere al peggio, l’auto dopo essersi ribaltata percorreva diverse decine di metri di strada con il tetto che strideva sull’asfalto. Fortunatamente durante la folle corsa nessuna vettura sopraggiunge, sarebbe stata una tragedia. Quanto appena descritto sarebbe una prima ricostruzione effettuata nei primissimi attimi successivi all’incidente, tutto è ancora in fase di accertamento da parte degli inquirenti che stanno indagando sull’accaduto. M.A., 25enne di Quarto veniva immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “La Schiana” per le ferite non particolarmente gravi riportate nell’incidente. Sul posto giungevano i carabinieri del nucleo radiomobile di Pozzuoli insieme agli agenti del corpo di polizia municipale di Pozzuoli e quelli di Quarto che durante le operazioni di soccorso chiudevano entrambi gli accessi al tunnel.

giovedì 26 maggio 2011

TORNA A CASA E LA TROVA OCCUPATA: ARRESTATE 2 DONNE

VITTIMA UN PENSIONATO DI MONTERUSCIELLO

di Gennaro Del Giudice


POZZUOLI - Sapevano che quell’uomo sarebbe andato via per un periodo di tempo, così dopo aver atteso il giorno della sua partenza, hanno approfittato per entrare nella sua casa occupandola. Fino a quando il povero 66enne, di ritorno a Monterusciello, ha fatto l’incredibile scoperta: due donne si era intrufolate bella sua abitazione dopo aver forzato la porta d’ingresso. Un’incredibile vicenda che si è registrata nel quartiere di Monterusciello, già in passato più volte teatro di simili episodi. In quest’occasione la vittima è stata un uomo di 66 anni che viveva da solo il quale improvvisamente si è ritrovato persone estranee nella propria abitazione. Ad occuparla due donne, C.L., 35 anni e L.C. , 34 anni, entrambe di Monterusciello, che vista la coincidenza con la quale sono entrate in azione, è probabile che conoscessero bene le abitudini della propria vittima. Ma il pensionato una volta fatta l’inattesa scoperta non si è perso d’anima ed ha chiamato i carabinieri della vicina stazione di Monterusciello i quali arrivati in soccorso dell’anziano “sfrattato” hanno arrestato le due donne. Le quali sono ora in attesa di essere processate con rito direttissimo con l’accusa di “violazione di domicilio aggravata”. Come dicevamo questo non è il primo episodio di questo genere che si registra nel quartiere di Monterusciello. Ricordiamo infatti la vicenda che diversi mesi fa vide come vittima un 35enne agente della Guardia Forestale che di ritorno da qualche giorno trascorso fuori città trovò il suo alloggio occupato. Il fatto avvenne in Eduardo Scarpetta lungo la strada che ogni mercoledì ospita il mercatino rionale ed ebbe come protagoniste cinque donne. Queste dopo aver forzato la porta d’ingresso dell’alloggio avente ingresso autonomo ma attiguo alla caserma della Guardia Forestale attualmente in dismissione ed adibita a deposito di materiali, si erano introdotte nell’appartamento con l’intento di occuparlo abusivamente. Anche in quell’occasione la vittima per ritornare in possesso della sua abitazione dovette chiedere aiuto ai carabinieri i quali arrestarono le 5 occupanti.

domenica 22 maggio 2011

E' MORTO IL COMMERCIANTE ACCOLTELLATO

DOPO 9 GIORNI DI AGONIA E' MORTO FRANCESCO ROMANO
INSIEME AL FRATELLO ERA STATO AGGERDITO DA 5 PERSONE

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di domenica 22 maggio 2011


LICOLA MARE - Non ce l’ha fatta Francesco Romano, il 40enne accoltellato a Licola Mare l’undici maggio scorso. E’ morto venerdì sera nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove era ricoverato da 10 giorni. Troppo gravi le ferite, fatali per l’uomo che insieme al fratello Davide, 29 anni, era stato aggredito da un gruppo di 5 persone intono alla mezzanotte, mentre si accingeva a chiudere il suo bar nei pressi di piazza Cristoforo Colombo, lungo via del Mare. I due sarebbero stati colti di sorpresa dai loro aggressori che armati di coltelli li colpivano al torace a e all’addome lasciandoli a terra in una pozza di sangue. Ancora oscure le cause di quello che sarebbe stato un agguato in piena regola. Tra i due fratelli ad avere la peggio era il più grande, Francesco, nato a Napoli e residente a Castelvolturno, già noto alle forze dell’ordine e sul quale pendeva un’indagine per tentato omicidio, reato che sarebbe stato commesso nel 2002 e per il quale l’uomo era stato iscritto nel registro degli indagati. Soccorso da alcuni automobilisti che in quel momento di trovavano a passare nella zona, il 40enne veniva caricato su una vettura e trasportato all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. Ricoverato d’urgenza le sue condizioni in un primo momento non sarebbero apparse così gravi da far presagire al triste epilogo di venerdì sera, quando poco dopo le 18 il suo cuore ha finito di battere. Nel frattempo il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Napoli che sta conducendo le indagini ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, la cui salma nella giornata di ieri è stata trasferita presso l’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli. Una vera e propria “imboscata” quella tesa ai due fratelli Romano che sarebbe stata messa in atto da un gruppo di 5 persone, che li avrebbe aggrediti mentre stavano chiudendo il bar da loro gestito. Non ci sarebbero indizi che farebbero pensare ad una rapina finita male. Sarebbe questa una prima ricostruzione dell’accaduto, sulla base del racconto delle vittime e dei rilievi effettuati sul luogo del delitto. Si cercano eventuale mandante, movente e gli esecutori del pestaggio che ha portato alla morte del 40enne, insieme al fratello Davide già noto alle forze dell’ordine. Quest’ultimo nell’aggressione riceveva diversi colpi di arma da taglio all’addome e al torace ma fortunatamente le sue condizioni non era gravi come quelle del fratello maggiore. Anch’egli dopo il ferimento, veniva soccorso da alcuni passanti e condotto presso il nosocomio puteolano.

venerdì 20 maggio 2011

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INVESTITO DA AUTO PIRATA, GRAVE 66ENNE

SALVATORE MELE TRA LA VITA E LA MORTE ALLA SCHIANA. APPELLO DEI FAMILIARI: CHI HA VISTO PARLI

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di martedì 17 maggio 2011

POZZUOLI - Travolto da un’auto pirata che a tutta velocità lo ha investito facendogli sbattere la testa prima contro un’altra vettura poi sull’asfalto. E mentre Salvatore Melle 66 anni, pensionato di Pozzuoli era a terra in una pozza di sangue mentre il conducente della Smart scappava senza soccorrerlo. Ora l’uomo sta combattendo contro la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli a causa delle gravissime ferite riportate nell’incidente mentre è caccia all’auto-killer. Il pensionato sabato sera poco dopo le 22.30 stava attraversando la strada in via Campi Flegrei, a pochi passi da casa sua, nei pressi del “Villaggio del Fanciullo” e del pub “Capo Horn”. A quell’ora la zona era affollata dai tanti clienti dei locali della movida flegrea, numerose le auto in sosta sui marciapiedi lungo la strada. Improvvisamente il tragico incidente. Salvatore Mele veniva travolto da un’automobile che lo urtava con violenza, facendolo finire prima contro la porta di un’automobile ferma sul margine della strada e poi a terra. La scena alla quale assistevano numerose persone era straziante: Salvatore Mele era a terra in una puzza di sangue, il suo volto sfigurato, la porta della vettura contro la quale aveva sbattuto macchiata di sangue, le urla, i pianti e le grida di chi aveva assistito alla tragica scena. Le condizioni dell’uomo apparivano gravi fin dal primo momento, soccorso dai sanitari del 118 veniva trasportato d’urgenza al nosocomio puteolano, dove da sabato sera è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Il violento impatto ha sfigurato il viso del 66enne, provocandogli un trauma cranico, un trauma facciale, la rottura di 6 costole, lo spostamento del bacino, danni ad un polmone e diverse fratture per tutto il corpo. Sulle tracce della Smart della quale si conoscono solo i primi tre numeri di targa in queste ore ci sono i poliziotti del commissariato di Pozzuoli diretti dal vicequestore Michele Cante i quali, sulla base delle testimonianze di quanti hanno assistito alla scena, stanno cercando l’auto pirata: si tratterebbe di una Mercedes modello “Smart” della quale si conoscono solo i primi tre numeri di targa. “Chiedo a chiunque sabato sera abbia assistito all’incidente di aiutarci, di raccontarci quanto è successo. Ogni indizio o particolare potrebbe essere utile per risalire al pirata che gudava quell’auto. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, aiutateci a capire cosa è successo, non abbiate timore, andate al commissariato di Polizia di Pozzuoli e raccontate quanto avete visto” è l’accorato appello lanciato da Rosario Lubrano, genero di Salvatore Mele “Voglio dire alla persona che ha investito mio suocero di passarsi una mano per la coscienza, non si può investire una persona, ridurla in quello stato e non avere nemmeno l’umanità di fermarsi a soccorrerla. Vorrei fargli sapere che mio suocero è in condizioni gravissime la sua vita è appesa ad un filo, che questa persona abbia il coraggio di farsi viva”.


giovedì 19 maggio 2011

SCHIACCIATO DA UNA PRESSA, GRAVE OPERAIO

INCIDENTE SUL LAVORO NELLO STABILIMENTO "PRYSMIAN" DI ARCO FELICE

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI - Si è rischiata l’ennesima morte sul lavoro domenica mattina, all’interno dello stabilimento “Prysmian” dove un operaio è rimasto schiacciato da un macchinario vicino al quale stava lavorando. L’uomo è ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” ma non sarebbe in pericolo di vita. L’incidente si è verificato nello stabilimento Prysmian, azienda che produce cavi sottomarini che ha sede in via Raimondo Annecchino ad Arco Felice, nelle strutture che un tempo ospitavano la fabbrica “Pirelli”. Il grave episodio si è registrato domenica mattina quando Armando Borrone, 40 anni, puteolano, residente nel quartiere di Monterusciello, dove vive in compagnia della moglie e dei figli, era impegnato nel turno che copre la fascia oraria 6-18. L’operaio, che da oltre 10 anni lavora presso lo stabilimento era impegnato a manovrare una riunitrice verticale, un macchinario utilizzato per unire i cavi composto da tre 3 cestelli con tre pezzature di cavi. L’ apparecchiatura viene infatti utilizzata per riunire i cavi in maniera tale da formare un unico corpo. Durante l’incidente, il 40enne operaio sarebbe rimasto incastrato proprio tra uno di questi cestelli, rivestiti da una rete metallica e una trave in ferro. L’uomo, dopo essere stato travolto dal macchinario, finiva per rimanere incastrato in uno spazio di circa 10 centimetri nel quale rimaneva schiacciato. Per rimuoverlo, era necessario l’intervento dei vigili del fuoco i quali dovevano ricorrere all’uso di un flex. Resta da capire se a provocare l’incidente sia stata una negligenza da parte del 40enne, magari dovuta ad una distrazione o ad un cattivo funzionamento del macchinario che avrebbe causato il ferimento dell’uomo. Nel reparto della Prysmian nel quale era impegnato Armando Borrone il rumore delle macchine veniva rotto dalle urla del povero 40enne e dei colleghi che resisi conto di quanto stesse succedendo, immediatamente chiedevano l’intervento dei sanitari del 118 che giungevano sul posto, insieme ai poliziotti del commissariato di Pozzuoli e appunto ai vigili dei fuoco. Nell’incidente Armando Borrone riportava seri ferite a diversi organi interni, lo schiacciamento della milza e fratture al bacino, con ogni probabilità causate dalla pressione del macchinario. Soccorso, l’uomo veniva trasportato presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” in località “La Schiana” dove veniva ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni infatti miglioravano nella giornata di ieri, come confermato dai suoi stessi colleghi che nelle ore successive all’incidente facevano la spola tra l’ospedale e la fabbrica. Nel frattempo continuano le indagini da parte degli inquirenti per ricostruire l’esatta dinamica di questo drammatico incidente. Negligenza da parte del 40enne operaio o una falla nel sistema di sicurezza della macchina industriale? Nei concitati attimi successivi al grave incidente i poliziotti giunti nello stabilimento di Arco Felice ascoltavano le testimonianze dei colleghi e di quanti in quel momento si trovavano nel reparto di Borrone. Sul posto giungevano anche i funzionari dell’ispettorato del lavoro e i rappresentanti sindacali di categoria.

INCENDIO DISTRUGGE IL DISCOPUB " BAGARI' "

È GIALLO SULLE CAUSE. INDAGINI IN CORSO

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di domenica 15 maggio 2011


LICOLA - Fuoco e fiamme che in pochi minuti divorano il discopub “Bagarì”, i mezzi dei vigili del fuoco che faticano ad entrare, il violetto è troppo stretto, gli operai del vicino deposito aprono un varco ai mezzi di soccorso, le fiamme lambiscono le case vicine, brucia un giardino. Si teme il peggio, la gente esce di casa, fortunatamente i pompieri riescono a domare le fiamme, del discopub e della taverna napoletana rimane solo un ammasso di cenere, tutto è andato completamente distrutto. Ancora incerte le cause, ipotesi a 360 gradi da parte degli inquirenti, la certezza è che si è sfiorata la tragedia venerdì mattina in via Vicinale Scuotto, stradina parallela all’ingresso della variante Anas di Licola. l’incendio poco dopo le 9 quando un operaio del vicino deposito giudiziario notava una strana polvere bianca uscire dalla bocca di areazione del locale. Pochi attimi e quella nube da bianca diventava via via sempre più scura, segno che all’interno del locale qualcosa stava iniziando a bruciare. In pochi minuti si alza una grossa nube di fumo, l’interno del locale sta bruciando, la struttura è quasi tutta in legno, le fiamme hanno vita facile. Nell’aria una forte puzza di bruciato. Viene dato l’allarme, dalla caserma di Monterusciello arrivano i vigili del fuoco, in tutto saranno impegnate 4 autobotti, numerosi mezzi provenienti anche da Napoli. Ma la stradina per arrivare al Bagarì è stretta, gli automezzi non riescono a passare, si cerca una via alternativa, nel frattempo le fiamme divampano. “Abbiamo predisposto il passaggio dei vigili del fuoco creando un percorso alternativo attraverso il nostro deposito in maniera tale che potevano avere un maggior spazio di movimento visto che dall’altro accesso era impossibile” racconta Riccardo Esposito, titolare del vicino deposito giudiziario “Abbiamo temuto il peggio perché il rogo era molto intenso e poteva arrivare anche a coinvolgere le altre abitazioni. Infatti in una di queste ha preso fuoco parte del giardino, ma fortunatamente quando le fiamme hanno raggiunto le piante sul posto già c’erano i vigili del fuoco”. Dal locale venivano portate fuori diverse bombole di gas, una era stata avvolta e danneggiata dalle fiamme. Gente in strada e numerosi pompieri che cercavano di domare le fiamme. Sul posto giungevano anche i carabinieri della stazione di Varcaturo diretti dal maresciallo Michele Membrino e i titolari del locale, che non potevano fare altro che assistere inermi alla distruzione del loro locale. Operazioni di spegnimento che duravano diverse ore, fino a che le fiamme non venivano del tutto sedate. E della taverna napoletana e discopub “Bagarì” non rimaneva altro che un ammasso di cenere.



mercoledì 18 maggio 2011

SCONTRO TRA DUE AUTO, RAPTUS DI FOLLIA

UNO DEI CONDUCENTI BLOCCA UN AUTOBUS E TENTA DI AGGREDIRE I PASSANTI

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di lunedì 16 maggio 2011

POZZUOLI - Raptus di follia per un automobilista, che dopo un incidente stradale inveisce e cerca di aggredire chiunque trovi davanti a sé. Poi si stende in strada, bloccando un pullman fino all’arrivo degli agenti della municipale che dopo averlo bloccato chiamano un’ambulanza e lo portano in ospedale. Protagonista di questa folle avventura è stato T.B., 47 anni, di Pozzuoli che venerdì sera era alla guida della sua Opel Kadett quando poco dopo le 21 in via Monterusciello si scontrava contro un’altra macchina. Niente di grave, ma il 47enne va in escandescenza, iniziando il suo show di follia. Urla, insulti, minacce, verso tutto e tutti, l’uomo tenta di aggredire chiunque gli passi davanti. Ad un certo punto decide di sdraiarsi a terra, bloccando un autobus di linea. Nessuno che riesce a farlo ragionare, fino all’arrivo di una pattuglia della polizia municipale, che riesce a bloccare l’uomo senza non poche difficoltà. A quel punto i vigili urbani, visto lo stato di evidente alterazione del 47enne, facevano giungere sul posto i sanitari del 118 i quali prendevano in cura l’uomo, che risultava essere in una piena crisi di nervi oltre che in uno stato confusionale tale da non fargli ricordare nemmeno il nome della moglie e dei figli. Così una volta condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” oltre a ricevere le cure del caso veniva sottoposto agli esami tossicologici che davano esito negativo.

martedì 17 maggio 2011

POZZUOLI RISULTATI COMUNALI 2011 - TUTTI I VOTI

PDL - voti 13174

ADAMO ROBERTA 25

ANDREOZZI GENNARO 340

BUONAIUTO ANTONIO 826

COSSIGA SANDRO 348

COSTIGLIOLA FABIO 666

FESTA VITTORIO 379

GLORIA VITTORIO 549

IASIELLO GUIDO 1144

MAIONE SALVATORE 1071

MORELLI CARMINE 557

ORIANI GINO 272

PACILEO GENNARO 625

PENNACCHIO DOMENICO 808

PEPE ALDO 323

PETRONE LUISA 32

PISANO PROCOLO 73

RUSSO GIUSEPPE 511

SCIALOJA MARIO 475

SCOTTO DI VETTIMO ANTONIO 503

TOTARO ALESSANDRO 604

TOZZI PAOLO 736

TRINCONE ALFONSO 408

FERRO ANDREA 904

LOPEZ VITTORIO 63


Lista civica “CRESCERE INSIEME” - voti 1961

AMIRANTE MAURIZIO 20

BRESCIA MARIA 55

CARILLO VINCENZO 8

CECERE PAOLO 28

CIRILLO ANTONIO 8

COPPOLA RAFFAELE 173

CORSARO SALVATORE 157

D'ANGELO GENNARO 14

DARDANO GIUSEPPE 365

DE ROSA STEFANIA 42

DI BONITO GIUSEPPE 84

DI FALCO MARCO 36

FERRANTE VINCENZA 57

GAUDINO ROSA 24

LICCARDO MATTIA 352

LOMBARDI CHIARA 4

MADDALUNO GIUSEPPE 52

MILETTI SCAMARDELLA NUNZIO 70

NAZZARO ERNESTO 93

ROCCO GENNARO 25

RUSSO GIOVANNI 74

SCHIANO VISCONTE GIUSEPPE 55

VIOLA MARIANO 23

VOLPICELLI ANNA 9


UDC - voti 3142

CANOZO GIULIO 73

CERULLO VINCENZO 127

CICALE CARMELO 263

CONTE LUIGI 71

FORTUNATO VERA 38

MARRANDINO MARIO 754

LA MONTAGNA LUIGI 30

LOMAISTRO GIOVANNI 2

MAURO DANIELE 3

PIGNATELLI LEONARDO 68

POLLIO GIOVANNI 426

PRATO SILVIA 57

RUSSO ALFREDO 122

SIMEOLI ERNESTO 441

SOLIMEO DOMENICO 182

TIRELLI PAOLA 0

TORTOLANO ANTONIO 3

VARRIALE GENNARO 246

SAMELA DARIO 7

SANTORO PAOLA 0

CAIAZZO MARIA 1

CANNAVACCIUOLO ANNA 0

ROCCO CATERINA 1

SANSIVERO BARBARA 2


Lista civica “POZZUOLI FUTURA” - voti 3990

ARENA DAVIDE 322

BARRELLA PIETRO 23

BIFULCO VINCENZO 407

BUONO RAFFAELE 178

CARANNANTE MARIA TERESA 1

CUTOLO MARIO MASSIMILIANO 411

DARDANO DAVIDE 54

DEVITO PIETRO 377

DI PAOLO ATTILIO 49

FASULO ALFONSO 12

IANNACCONE MARIO 70

LEONE CARMINE 141

LORETO MOSE' 142

MADDALUNO SALVATORE 346

PAPPALARDO GIOVANNA 23

PERILLO ANTONIO 275

RAGNOLO FRANCESCO 50

RUSSO VINCENZO 176

SCARPATI DIEGO 214

SCHIANO GIUSEPPE 242

SCHIANO ROSARIO 135

SPIRIDONI CARMINE 37

TESTA ROSARIO 43

VARCHETTA LUIGI 65


DC - voti 744

SEPE ANGELO MARIA 23

AMIRANTE ARTURO 16

ARIONTE SALVATORE 145

BAIANO ANTONIO 3

BERNARDINI GUGLIELMO 1

CARANNANTE GABRIELE 9

CONTE LUIGI 47

DANIELE LUIGI 8

DE BONIS FRANCESCA ROMANA 10

IOVINE IRENE 9

LUBRANO MARIA 3

NOTARO ANTONIA 1

PALUMBO GENNARO 3

PUNZO FLAVIO 1

ROSCIANO GIUSEPPE 26

RUSSO ENRICO 349

SALVADORE MARINA 0

SENESE FRANCESCO 21

SOLINTO GIAN MARCO 18


NOI SUD - voti 920

ANNUNZIATA SERENA 43

AZZARO MARIO ROSARIO 16

BECCHIMANZI MARIA GRAZIA 5

CALVI ALESSANDRA 18

CARRINO MASSIMILIANO 17

CHIARO PIETRO 11

CHIOCCA GENNARO 4

DEVOTO GENNARO 87

DI BONITO LUIGI 6

DI FRAIA GIUSEPPE 160

DI ROBERTO GIOVANNI 22

D'ISANTO GIOVANNI 6

D'ORIANO MARCO 67

GAGLIOTTA SILVANA 35

LONARDO ERMANNO 13

MAIONE ANNA 16

PALLADINO DOMENICO 19

PREZIOSO ANTONIO 1

TELLO VINCENZO 30

TRINCONE VINCENZO 32

TRIUNFO PASQUALE 4

DE LUCIA ROSARIO 37

CRITELLI ANTONIO 200

BARTALO GIOVANNI 24


MOVIMENTO 5 STELLE - voti 1004

ARAGRI NICOLINA 28

BASILE GIUSEPPE 46

CAPOCCIONI MARIA ROSARIA 20

CIVERO ANTIMO 134

DE ASTIS VITTORIO 11

DI MATTEO GIUSEPPE 18

D'ORIANO TERESA 23

FALCONI ANNAMARIA 6

IMPROTA GIAMMARCO 13

MUSITANO MONICA 3

PIGNATELLI ANTONIO 8

PIGNATELLI DOMENICO 5

PIU CARLO 21

SORRENTINO ANGELA 19

TELLA MARIA ROSARIA 4

TERRACCIANI MANUEL 24

TOSCANESI TERESA 34

VELLUSI CLAUDIA 143

CARNEVALE DAVIDE 11


MPT POZZUOLI DECIDE - voti 479

BASSANO UMBERTO 9

CANNAVACCIUOLO TERESA 56

CICCARELLI LUIGI 72

COSTIGLIOLA RAFFAELE 25

D'ONOFRIO ANNAMARIA 12

DI RAZZA ROBERTO 7

FORMENTINI MARIO 24

GAMBARDELLA ALESSIO VINCENZO 50

IAZZETTI LUISA 1

LAVAGNA ANTONIO 7

MILAZZO LAURA 3

NAPOLITANO MARIO 12

PERFETTO LUISA 10

POLITO ROSA 14

ROMANO GABRIELLA 9

RUSSO DIEGO 14

SOLIMEO RAFFAELE 31

TESTA ANNA MARIA 0

ROCCO ARTURO 4


FEDERAZIONE DELLA SINISTRA - voti 994

DAMIANO ANTONIO 216

AMALFI RAFFAELE 28

BRILLANTE BRUNO 4

CANFORA PIERLUIGI 10

CELENTANO MARIAGRAZIA 10

D'ANGIO' FRANCESCO 3

DI MEO FRANCESCO 12

FASANO STEFANO 9

GAITA NINO 8

GRIECO NUNZIO 15

GUIDA FRANCESCO 35

IANNUZZELLI ANNA 25

INTERMOIA LORENZO 32

MANTOVANI RENATO 17

MARCHESE SERGIO 43

MARFELLA NAZARENO 4

MIGLIARESI VINCENZA 38

MILAZZO ROBERTO 17

PALMESE DOMENICO 6

PALMIERI DAVIDE 9

REALE ALESSANDRO 37

PAPACCIO CARLA 49

SEPE ROSARIO GAETANO 27

SORRENTINO LUCA 56


API - voti 598

DI BONITO SALVATORE 165

BUONANNO GIROLAMO 3

BASILE ILARIA 3

BUONO SCIPIONE 22

CAPUANO ANGELA 22

CARBONE SALVATORE 3

CECORA MARIO 14

CIOTOLA PASQUALE 6

DELLA RAGIONE STRANO 19

DI COSTANZO ANGELO 85

DI FALCO NATALE 17

DI FRANCIA PASQUALE 32

DI GIULIO LIVIO 7

ELIA MARCO 11

ESPOSITO ENRICO 1

FORMISANO GIORGIA 32

FREDA ROBERTO 2

GENOVESE IDA 16

NAPOLITANO FRANCESCA 40

PALUMBO CRESCENZO 32

PAPACCIO DOMENICO 1

RIPA DOMENICO 27

SARNATARO ANTONIO 8

VOLPE ALESSANDRO 5


PD - voti 9125

AMATO FRANCESCO PAOLO 324

ARTIACO ANTONELLO 488

BELLOFIORE GENNARO 227

BUONO ELIO 498

CAIAZZO MASSIMO 146

CAMMINO FRANCESCO 612

CARANDENTE DOMENICO 111

CIMMINO ARTURO 148

COMPAGNONE GIOVANNI 107

DEL GIUDICE CIRO 472

D'ISANTO ANGELO 507

DI BONITO ANTONIO 293

DI MEO ALESSANDRA 140

GIACOBBE PASQUALE 356

GUARRACINO PASQUALE 147

ISMENO PAOLO 435

MANZONI LUIGI 1091

PARRELLA MAURO 447

RUSSO ANTONIO 347

RUSSO GIOVANNI 326

STINCA RAFFAELINA 116

TASSIERO SIDNEY 70

TERRACCIANO PROCOLO 543

VOLPE MARCO 163


Lista civica “CITTA’ PER TUTTI” - voti 1981

POLLICE TOMMASO GENNARO 466

BRUNO GIUSEPPE 147

CAMINITI ALESSANDRO MARIO 39

COMPAGNONE ANTONELLA 35

CONTE ANTONIO 13

ERBAGGIO SALVATORE 98

ESPOSITO GIUSEPPE 61

LUONGO ALFREDO 150

PAPARONE ANNA 29

SALZANO PASQUALE 8

SIMEOLI RAFFAELLA 169

SORANO GENNARO 75

SPOSATO ENRICO 72

STICCHI GIUSEPPE 15

TAURINO ROBERTO 135

TESTA ANGELO 45

URSO GIUSEPPE 10

VALENTE VITTORIO 2

VASSALLO ANTONIO 47

VOLPATO ANGELA 6

BUONO GENNARO 8

CATALANO CIRO 0

ALTIERI MARIANA 1

MONACO VIRGINIA 3


UDEUR - voti 1239

MADDALUNO ALDO 290

BELLAVITA CONCETTA 0

BRUNO GIANLUCA 21

CARNEVALE GENNARO 0

CANNAVALE ADA 0

CERFEDA SARA 0

COSENTINO ANGELO 33

DELLA CORTE NICOLA 365

DI BONITO GENNARO 157

DE SIMONE ANTONELLA 1

ERBAGGIO GIUSEPPE 42

GENTILE ANTONIO 0

IOVINELLI ROSA 0

JUNG CARMELA 0

LAINO LIDIA 0

LILLO NICOLA 0

MARTINES MARIO 0

MUSTO RAFFAETE 74

NASTI CIRO 1

PREBENDA VITTORIO 98

ROMANO MARIA 1

UCCI NICOLINA 2

SILVESTRI FABIO 85

RUSSO PAOLO 4


SEL - voti 3323

BOCCIA CARLO 67

BUTTI ROSARIA 8

CASERTANO GIUSEPPE 59

CASTALDO MADDALENA 12

CAVALIERE GENNARO 44

CUCCINIELLO PAOLO 5

DANIELE SIMONA 59

DE SIMONE LUISA 28

DE STEFANO NICOLA 7

FASANO FRANCESCO 33

INTIGNANO ANGELO 186

LAMA NADIA 1

LA TARGIA GIUSEPPE 3

LUONGO MICHELANGELO 491

MADDALUNO ANTONELLA 5

MENCONI ALMO 15

MIGLIETTI TEODORO 12

PREBENDA VINCENZO 198

ROMANO GIUSEPPE 285

SAVARESE VINCENZO 48

SCHIANO ROSA 46

VISCONTI RAFFAELE 657

VISONE RAFFAELE 280

VOLPE RICCARDO 437

IDV - voti 1043

ROCCO LEONARDO 294

ALBORETTI MARIA ROSARIA 16

BARLETTA GIUSEPPE 18

BASILE ANTONIO 20

CARNEVALE CHIARA 0

CILIO ANTONIO 12

COMPAGNONE GENNARO 17

D'ALTERIO CARLO ANTONIO 5

DE VITO TERESA 29

DI BONITO ALESSANDRA 8

DI COSTANZO VITTORIO 13

DI FRAIA SALVATORE 23

DI MATTEO LIBORIO 18

ESPOSITO VINCENZO 8

FOGLIA MARIAGRAZIA 24

GRITTO GENNARO 108

LUBRANO TERESA 8

MECCHI VERONICA 11

ORTONE LUIGI 4

PARODI DIEGO GIUSEPPE EUGENIO 9

SCHIANO DI COLA PASQUALE 29

SCHIATTARELLA FABIO 7

TELLO GUGLIELMO 35

VOLPE LUIGI 33

POZZUOLI RISULTATI ELEZIONI COMUNALI 2011 - TUTTI GLI ELETTI (lista ufficiosa)

Sindaco:
AGOSTINO MAGLIULO 22.687 pari al 50,12%

Consiglieri di maggioranza:
PDL
GUIDO IASIELLO
SALVATORE MAIONE
ANTONIO BONAIUTO
ANDREA FERRO
PAOLO TOZZI
DOMENICO PENNACCHIO
FABIO COSTIGLIOLA
GENNARO PACILEO
ALESSANDRO TOTARO

"Pozzuoli Futura"
VINCENZO BIFULCO
MARIO MASSIMILIANO CUTOLO

UDC
MARIO MARRANDINO
ERNESTO SEMIOLI

"Crescere Insieme"
PINO DARDANO

Consiglieri di opposizione:
PD
VINCENZO FIGLIOLIA
LUIGI MANZONI
FRANCESCO CAMMINO
PROCOLO TERRACCIANO
ANGELO D'ISANTO
ELIO BUONO
ANTONELLO ARTIACO

"Città per tutti"
TOMMASO POLLICE

SINISTRA E LIBERTA'
RAFFAELE VISCONTI
MICHELANGELO LUONGO

giovedì 12 maggio 2011

E' MORTA LA DONNA INVESTITA SULLE STRISCE PEDONALE

TRAGICO EPILOGO PER L'INCIDENTE AVVENUTO LA SERA DI PASQUETTA
MARIA PETTINATI NON CE L'HA FATTA: ERA RICOVERATA IN OSPEDALE DA 15 GIORNI PER LE GRAVISSIME FERITE RIPORTATE NELL'IMPATTO
INDAGATA PER OMICIDIO COLPOSO LA GIOVANE AUTOMOBILISTA CHE L'HA TRAVOLTA

di Gennaro Del Giudice
su "Roma" e "Corriere Flegreo" il 12 maggio 2011


POZZUOLI - Ha combattuto contro la morte fino allo stremo delle due forze, ma purtroppo non ce l’ha fatta Maria Pettinati, la 61enne investita la sera di Pasquetta ad Arco Felice mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. La donna è morta nella tarda serata di martedì nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli dov’era ricoverata da quella maledetta notte del 25 aprile. Troppo gravi le ferite riportate dalla 61enne, falciata da un’auto in corsa: l’urto violento le aveva provocato la rottura della milza, del bacino ed il perforamento di un polmone oltre a varie fratture, traumi ed escoriazioni per tutto il corpo. Una lotta contro la morte durata 15 giorni e terminata purtroppo poco dopo le 22 e 30 di martedì, quando un arresto cardiaco gli ha stroncato la vita. Sul corpo della 61enne il pubblico ministero della Procura di Napoli che indaga sull’incidente ha disposto l’autopsia, che sarà effettuata nelle prossime 24-48 ore presso l’obitorio del secondo Policlinico di Napoli , dove nel primo pomeriggio di ieri è giunta la salma. Il magistrato titolare delle indagini, che sono condotte dagli agenti del comando di Polizia Municipale di Pozzuoli diretti dal capitano Silvia Mignone, ha inoltre disposto il sequestro della cartella clinica della donna. Mentre a seguito del decesso si aggrava la posizione di N.M., la 27enne del Monte di Procida che quella maledetta sera di Pasquetta investì la 61enne, in un primo momento accusata di “lesioni gravi”, ora dovrà rispondere di “omicidio colposo”. Una notizia che ha suscitato rabbia, sconcerto per una morte assurda di una mamma e di una lavoratrice che anche la sera di Pasquetta, giorno di festa per tutti, era andata al lavoro, trovandosi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Era la sera di Pasquetta quando Maria Pettinari, puteolana, residente con la sua famiglia in via Montenuovo Licola Patria stava attraversando la strada proprio a poca distanza dalla sua abitazione, lungo il tratto di strada nei pressi di un noto rivenditore di biciclette di un’agenzia di scommesse, vicino alla fermata dell’autobus. La donna, che si trovava in quella zona per lavoro, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando veniva presa in pieno da un’automobile. Maria Pettinati non veniva vista dalla conducente dell’auto nonostante l’intera area fosse illuminata e la strada particolarmente trafficata a causa del giorno di festività. Alla guida della vettura, quando erano da poco passate le 21 c’era una 27enne residente del Monte di Procida che in quel momento si sarebbe trovata in compagnia di un uomo. La ragazza, che stava viaggiando in direzione del Rione Toiano proveniente da via Campi Flegrei, ad un certo punto non si accorgeva della presenza della donna che in quel momento stava attraversando regolarmente la corsia sulle strisce pedonali bianche. L’impatto tra la carrozzeria anteriore della Daewoo Matiz e la 61enne era violentissimo, al punto che la vittima veniva sobbalzata sul cofano finendo sul parabrezza anteriore, che nell’urto con andava in frantumi. La donna sarebbe stata colpita al fianco per poi cadere rovinosamente sull’asfalto. Un urto violento nel quale riportava la rottura della milza che a sua volta provocava un’emorragia interna, la rottura del bacino ed il perforamento di un polmone oltre a varie fratture, traumi ed escoriazioni per tutto il corpo. Trasportata di urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli la 61enne veniva ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono state sempre critiche anche se negli ultimi giorni c’erano stati dei miglioramenti che avevano fatto ben sperare. Fino all’inatteso epilogo di martedì sera, quando un arresto cardiaco le ha stroncato la vita. Ora la 27enne N.M., che a quanto pare quella sera era alla guida dell’auto di un genitore, dovrà rispondere dell’accusa per il reato di “omicidio colposo”. La giovane, che subito dopo aver investito la 61enne si sarebbe fermata per sincerarsi delle sue condizioni, veniva sottoposta ai test tossicologici che davano tutti esito negativo: quindi la 27enne al momento della tragedia non era né sotto effetto di alcool né di droghe. Dopo quella tragica sera ci fu anche l’appello di Tiziana Portanova, la figlia della vittima, la quale lanciò un invito ad una delle prime soccorritrici della madre, un’automobilista che per prima aveva aiutato la 61enne, per capire come realmente erano andate le cose. Appello che fu accolto dalla ragazza, prima del tragico epilogo di martedì sera, che ha registrato l’ennesima vittima innocente della strada.

A MONTERUSCIELLO SI CONTINUA A SPARARE

MARTEDI' SERA ALTRI COLPI DI PISTOLA IN VIA PAGANO, A POCA DISTANZA DAL POSTO IN CUI SONO STATI ESPLOSI SABATO MATTINA
RESIDENTI TERRORIZZATI, FORZE DELL'ORDINE IMPEGNATE IN UN "GIALLO" DAI CONTORNI SEMPRE PIU' INQUIETANTI


di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di giovedì 12 maggio 2011


POZZUOLI - Tre giorni dopo ancora spari e il terrore che cresce nel quartiere. Terrore nel quartiere di Monterusciello, dopo i tre colpi di pistola esplosi all’impazzata sabato mattina, martedì sera altri spari, ancora in via Giovanni Pagano. Questa volta non c’erano i clienti del supermercato “Sisa” e del negozio di parrucchiere, ma solo il silenzio di un tranquillo martedì sera rotto dagli ennesimi colpi di pistola. C’è chi pensa ad un omicidio di camorra, si affaccia timidamente, ma a terra non c’è nessun cadavere crivellato di colpi, ancora una volta è giallo su destinatari, mandanti ed esecutori, i residenti dei vicini parchi privati poco dopo le 22 e 30 hanno sentito u rombo di motore, poi le esplosioni. Sul posto giungono diverse pattuglie di carabinieri, sull’asfalto a centro della strada veniva rinvenuto un bossolo di proiettile, mentre i rilievi degli uomini della scientifica procedevano per tutta la notte. Una corsia viene chiusa, la auto vengono fatte passare poco alla volta, i fari delle torce ad illuminare altre eventuali tracce della sparatoria. Le indagini questa volta sono condotte dai carabinieri della compagnia di Pozzuoli che mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda. Nel frattempo nella zona ancora teatro degli spari è psicosi: si teme che si tratti di un gesto di un folle, che potrebbe ancora ritornare a sparare. Fortunatamente finora non ci sono state né vittime né danni, ma il timore c’è. Nessuno ha voglia di parlare, negli occhi della gente si legge solo paura. Ci si chiede se ci sia un nesso tra gli spari di sabato e quelli di martedì, se gli ultimi rappresentino una “risposta” a quelli di 3 giorni prima. L’ultimo proiettile rinvenuto laddove qualche tempo fa c’era l’ingresso di un circolo ricreativo, a pochi passi dalle scuole elementari e medie “Annecchino” e “Rodari”, dai parchi privati e, segnale più sconcertante, dalla palazzina al civico 106 di via Pagano dove sabato scorso sono stati rinvenuti tre bossoli, tutti della stessa matrice, un frammento di ogiva e alcuni fori nel muro, passati ai “raggi x” dagli investigatori. A pochi passi da quel supermercato “Sisa” troppe volte oggetto di rapine, in poco meno di due anni. Appena 3 giorni prima, mentre la gente stava facendo la spesa nel supermercato, alle 10 del mattino quando la zona iniziava ad affollarsi qualcuno estraeva la pistola sparando tre colpi e seminando il terrore tra la gente. Nessuno ha visto niente? Sul posto i poliziotti del commissariato di Pozzuoli setacciano palmo a palmo la zona alla ricerca di tracce utili, vengono effettuati controlli ad ampio raggio, le indagini che vanno avanti. Poi 72 ore dopo altri inquietanti spari che seminano ancora terrore.

PALAZZINA BRUCIATA, AL VIA LA RACCOLTA FONDI

PARTITA LA GARA DI SOLIDARIETA' PER LE 14 FAMIGLIE SFOLLATE

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di martedì 10 maggio 2011


POZZUOLI - “Per ricominciare a vivere” è questo lo slogan per la raccolta fondi a favore degli oltre 60 sfollati della palazzina di Arco Felice che lo scorso 17 marzo venne distrutta dall’incendio appiccato al mobilificio “Cacciapuoti”. Una gara di solidarietà partita ieri tramite l’associazione Onlus “Vincenzo Luongo” di Pozzuoli che ha messo a disposizione un numero di conto corrente postale sul quale potranno essere effettuate le offerte che saranno poi suddivise tra le 14 famiglie rimaste senza casa. Infatti, per aiutare chi da quella maledetta notte ha perso tutto, basterà fare una donazione sul conto corrente postale numero 32117806 intestato a ACVL- Associazione Vincenzo Luongo - ONLUS ed inserire come causale “Per ricominciare a vivere”. Gente privata di tutto e che oggi è chiamati a partire da zero, dopo aver visto andare in fumo i sacrifici di una vita. Nel frattempo, le 14 famiglie che vivevano nel condominio al civico 110 di via Domitiana, dopo aver terminato il mese di soggiorno in albergo messo a disposizione dal comune di Pozzuoli, hanno trovato una sistemazione chi a casa di parenti chi trovando in affitto un appartamento nell’attesa che la società proprietaria della palazzina rimetta in sesto la struttura. Sulla quale, dopo il dissequestro, sono in corso i lavori di messa in sicurezza che una volta terminati daranno il via alla ristrutturazione dell’edificio, preludio poi per un eventuale ritorno per i 14 nuclei familiari nelle proprie abitazioni. Che intanto sono chiamate ad affrontare un presente ancora pieno di difficoltà: c’è da ricostruire tutto, ripartire da zero. “Il nostro auspicio” dicono gli organizzatori della raccolta fondi “è che la gente sia sensibile davanti alle difficoltà che hanno vissuto e che stanno vivendo queste persone da quella notte rimaste praticamente senza niente, perfino senza indumenti”.

martedì 10 maggio 2011

SPARI TRA LA FOLLA, E' CACCIA AL COLPEVOLE

PROSEGUONO LE INDAGINI SULL'INCREDIBILE EPISODIO DI SABATO MATTINA ALL'ESTERNO DI UN SUPERMERCATO
I TRE PROIETTILI RINVENUTI APPARTENGONO ALLA STESSA ARMA: E' STATO IL GESTO DI UN FOLLE O UN'INTIMIDAZIONE MALAVITOSA?



POZZUOLI - E’ caccia al folle che sabato mattina ha sparato tre colpi di pistola tra la gente all’esterno di un supermercato e di un negozio di parrucchiere in via Pagano, nel quartiere di Monterusciello. Un episodio sconcertante che ha gettato un alone di mistero e timore in tutta la zona, dove i residenti temono che il folle possa di nuovo ritornare a sparare. Tre colpi esplosi con una sola arma che hanno lasciato il segno, sparati a 50 metri di distanza da una scuola elementare e una media, a pochi metri dal portone d’ingresso di una palazzina residenziale e di un supermercato. Chi è stato a sparare quei colpi? E per quale motivo qualcuno avrebbe preso la pistola e fatto fuoco tra la gente? Domande che in queste ore stanno assillando i pensieri dei residenti della zona e che sono al centro delle indagini condotte dagli agenti del commissariato di Polizia di Pozzuoli diretti dal vicequestore Michele Cante. Indagini che vengono supportate dai risultati dei rilievi effettuati dagli uomini della scientifica i quali hanno rinvenuto nello spiazzale antistante la palazzina al civico 106 di via Giuseppe Pagano tre bossoli, un frammento di ogiva e dei fori su una parete dell’edificio, proprio accanto alla rampa di accesso al supermercato “Sisa” e vicino al portone della palazzina che ospita le attività commerciali e alcune abitazioni. Fori che ora, sulla base dei rilievi scientifici, bisognerà capire se erano già esistenti o se sarebbero stati provocati dagli spari che, vista la loro posizione, farebbero presagire che chi ha sparato lo avrebbe fatto direttamente dallo spiazzale. Dopo essere giunti sul posto subito dopo che erano stati uditi gli spari gli inquirenti effettuavano una serie di controlli nella zona, alla ricerca di eventuali “tracce” e testimonianze utili per ricostruire l’intera vicenda e risalire a chi materialmente avrebbe esploso i colpi. Bisogna capire il movente e l’eventuale “destinatario” di quei proiettili: se si tratta di un gesto di un folle che in preda ad un raptus ha sparato i tre colpi; se siamo di fronte ad un atto di intimidazione; se quegli spari sarebbero collegati alla presenza delle due attività commerciali. Domande che nelle prossime ore potrebbero trovare una risposta da parte degli inquirenti che nel frattempo mantengo lo stretto riserbo sulla vicenda. L’unica certezza per ora è che a prescindere da chi sia l’esecutore, il destinatario e il movente, l’unica certezza è che tre colpi di pistola sono stati sparati tra la folla e che solo per puro caso non hanno provocato né vittime né danni. Un episodio sconcertante , che ricordiamo è avvenuto sabato mattina, intorno alle 10, nello spiazzale antistante alla palazzina che ospita uno dei punti vendita della catena di supermercati “Sisa” e un negozio di parrucchiere, in via Giuseppe Pagano 106, nella zona delle “cooperative”. Qui, dopo aver estratto una pistola, qualcuno avrebbe iniziato a sparare all’impazzata tra le persone che in quel momento affollavano la zona. In tutto venivano esplosi tre colpi, che fortunatamente non andavano a segno, ma che seminavano il terrore tra i clienti dei negozi e i residenti del posto. In un attimo lo spiazzale antistante la palazzina, a poca distanza dalla scuola media “Raimondo Annecchino” e dall’istituto elementare “Gianni Rodari” si trasformava in terreno di Far West, dove appena uditi gli spari si scatenava un “fuggifuggi” generale. Erano attimi di forte tensione, con il folle che sparava all’impazzata mentre la gente, appena accortasi di quanto stava accedendo veniva sopraffatta dal panico: c’era chi si barricava in casa, i clienti che scappavano, cercando un riparo, il tutto tra le urla e le grida di paura che rompevano un tranquillo sabato mattina. A quell’ora c’erano persone che passeggiavano, nei negozi, le auto parcheggiate fuori ai negozi, il solito via vai di donne, bambini e residenti del posto. Tranquillità che si trasformava in terrore, tre spari che gettavano nella paura un intero quartiere, che ora teme che quel “qualcuno” possa ritornare a sparare.

lunedì 9 maggio 2011

VIOLENTATA, SEQUESTRATA E RAPINATA: 2 ARRESTI

NOTTE DA INCUBO PER UNA GIOVANE UCRAINA "TRADITA" DALL'AMICA CHE AIUTA I DUE STUPRATORI

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di domenica 8 maggio 2011

LICOLA - Sequestrata, picchiata, rapinata e poi violentata da due uomini che l’hanno tenuta segregata in casa per un’intera notte. E il ritorno in Italia per un giovane ucraina di 25 anni, K.K., che si trasforma in orrore, tradita da un’amica che aiuta i suoi aguzzini ad abusare di lei. Lo sconcertante episodio di violenza si è verificato in un’abitazione di Licola Mare, lunedì scorso. I carnefici, Hristache Caluian, di 38 anni e Marian George Tase, di 21 anni vengono invitati da una loro amica a trascorrere una serata a casa della donna, con loro anche un’ amica di quest’ultima, di nazionalità ucraina, da appena 4 giorni ritornata in Italia dopo un soggiorno nel suo paese. Una cena in 4, che forse gli uomini attendevano finisse nel migliore dei modi. Ma così non era, e l’ucraina, al termine della cena, manifestava la sua volontà di andare via, di tornarsene a casa. Scelta che però non andava giù né all’amica né ai due ospiti maschi, che la costringevano a restare. La giovane veniva dapprima malmenata dall’amica e successivamente da Culian e Tase, i quali , dopo essersi impossessati della macchina fotografica, di un mp3 e dei documenti relativi al rinnovo del permesso di soggiorno, pretendevano di avere un rapporto sessuale. Che riuscivano ad ottenere con la forza, costringendo la donna dopo averla picchiata brutalmente. La quale rimaneva nelle mani dei suoi aguzzini per l’intera notte e solo all’indomani, quando i due lasciavano l’abitazione, la vittima riusciva a fuggire chiamando il 113 e recandosi, con il volto tumefatto e sanguinante, al Commissariato di Polizia di Pozzuoli dove raccontava la sua triste vicenda. I poliziotti a quel punto, dopo aver ascoltato il racconto della vittima, richiedevano l’intervento di personale del 118 che provvedeva al trasporto in ospedale con conseguente ricovero della donna. Gli agenti sulla base della testimonianza e della descrizione fornita dalla vittima, identificavano e sottoponevano a fermo di Polizia Giudiziaria i due cittadini romeni, perché responsabili dei reati di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina aggravata, denunciando in stato di libertà l’amica, per il reato di lesioni personali aggravate. Successivamente alla convalida del fermo dei due, i poliziotti hanno arrestato Hristache Caluian, di 38 anni perché destinatario di un mandato di arresto europeo e di estradizione delle Autorità romene, perché destinatario di un mandato di arresto europeo per il reato di furto aggravato, per il quale dovrà scontare 4 anni e 6 mesi di reclusione.

martedì 3 maggio 2011

VIGILI URBANI PICCHIATI PER UN DIVIETO DI SOSTA

AGENTI DELLA MUNICIPALE AGGREDITI IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA: TRE PERSONE DENUNCIATE, DUE FERITI

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di martedì 3 maggio 2011

POZZUOLI - Un capitano dei vigili aggredita, gettata a terra e trascinata per i capelli mentre un suo agente viene spintonato e schiaffeggiato dopo aver chiesto ad un’automobilista di spostare la sua vettura ferma in divieto di sosta. Follia sabato sera a Pozzuoli in Piazza della Repubblica, sconcertante l’epilogo: 3 persone denunciate, 2 agenti feriti, per loro escoriazioni, contusioni, traumi al volto e una prognosi di 3 giorni, la folla che prende le parti degli aggressori inveendo contro i vigili urbani. Ore 18.30, tre pattuglie del corpo di polizia municipale sono impegnate nel centro storico per i normali controlli del fine settimana a traffico, sosta selvaggia e movida. Due agenti di turno, dopo aver visto un’auto ferma in “divieto di sosta” si avvicinano chiedendo alla conducente di spostarsi. All’interno del veicolo, una Hyunday Getz, c’è S.T. 24 anni puteolana, residente nel quartiere di Monterusciello, insieme a lei un uomo. Al cospetto del vigile che gli chiede di spostarsi lei risponde polemizzando “E che maronn, manc ‘na pizza m poss magnà?” . Convinta, la 24enne accende il motore spostandosi qualche metro più avanti. Assistita la scena, i due agenti si dirigono nuovamente vicino alla conducente chiedendo come mai avesse di nuovo parcheggiato l’auto laddove non era consentito. A quel punto la 24enne risponde di “essere incinta” e di “non potersi muoversi da quella piazza”. Gli agenti chiedono i documenti, il libretto di circolazione e l’assicurazione dell’auto, che risulta essere scaduta a luglio del 2010. L’auto è da sequestrare, ma la decisione non va giù alla donna che dopo aver chiesto aiuto alla madre che nel frattempo si trovava in un vicino negozio, si scaglia contro uno degli agenti prima spintonandolo e poi prendendolo a schiaffi. Nel frattempo dall’auto scende anche l’uomo che fino a quel momento aveva “condannato” l’atteggiamento poco rispettoso della donna, scagliandosi anch’egli contro i caschi bianchi. Un’aggressione in piena regola nella quale viene coinvolto anche il capitano del corpo di polizia municipale Ermenegilda Di Giorgio che viene presa per i capelli dalla madre della 24enne, fatta cadere a terra e trascinata per qualche metro. Si vivono attimi di forte tensione, gli agenti sono vittime di un’aggressione in piena regola e la gente in quel momento presente in piazza inveisce contro di loro. E’ follia pura. Nel parapiglia l’uomo che si trovava a bordo della vettura dopo aver colpito con un pugno un agente riesce a scappare, mentre le due donne finalmente vengono bloccate e condotte al comando di polizia municipale di Pozzuoli, dove vengono denunciate a piede libero per “resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale”.

domenica 1 maggio 2011

ANCORA SANGUE SULLA "STRADA DELLA MORTE"

IERI L'ENNESIMO INCIDENTE TRA ARCO FELICE E POZZUOLI
6 FERITI, DUE GIOVANI IN GRAVISSIME CONDIZIONI: LA SMART SU CUI VIAGGIAVANO SI E' RIBALTATA DOPO UNA CURVA

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI - Ancora sangue ieri mattina lungo la “curva della morte”, sull’asse viario Copin dove il 3 aprile scorso un grave incidente è costato la vita al 33enne Alessandro Sapio, morto appena una settimana fa dopo una lunga agonia. Anche questa volta è stato tragico l’epilogo sulla strada dopo pochi minuti di pioggia, con l’asfalto liscio e le ruote hanno iniziato a perdere aderenza: 6 feriti, di cui due in gravissime condizioni e che in queste ore stanno lottando contro la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. I più gravi sono Maria Domenica Calà, 23 anni e Giuseppe Di Nunzio 25 anni, entrambi di Pozzuoli che viaggiavano a bordo di una Smart Cabriolet, mentre gli altri 4 feriti sono una coppia di coniugi di Napoli e i loro due figli piccoli, i quali si trovavano a bordo di un Bmw 320. Per loro solo qualche contusione e diverse escoriazioni, le loro condizioni non destano preoccupazioni. Nell’incidente è stata coinvolta anche una terza macchina, una Ford Focus C-Max, ma fortunatamente il passeggero è uscito illeso. Una prima ricostruzione della dinamica è stata fatta dagli agenti di polizia municipale di Pozzuoli diretti dal capitano Silvia Mignone e dal comandante Luigi De Stefano accorsi sul posto negli attimi successi all’incidente e che potrebbe essere avvalorata o smentita dallo sviluppo delle indagini sulla base dei rilievi e delle testimonianze delle persone coinvolte. Ma veniamo alla cronaca di questo drammatico sabato mattina che ancora una volta ha avuto come teatro quella che ormai è stata ribattezzata la “curva della morte”. Erano da poco trascorse le 13 circa quando i due giovani a bordo della Smart stavano viaggiando in direzione della Solfatara, dopo aver oltrepassato la rotonda che conduce verso via Campi Flegrei da un lato e via Fascione dall’altro. Ed era da qualche minuto che stava piovigginando, l’asfalto era leggermente bagnato. Quando improvvisamente, dopo aver effettuato la curva che conduce al rettilineo in direzione del ponte che la Smart perdeva il controllo, uscendo fuori strada e iniziando a girarsi su se stessa, fino ad invadere la corsia opposta. Ma in quel momento dall’altra parte si trovava a passare la Bmw con a bordo la famiglia napoletana, alla guida delle quale c’era M.R. 36 anni il quale trovandosi sulla propria strada la macchina "impazzita" tentava inutilmente di scansarla. La Bmw veniva così urtata sulla parte anteriore sinistra (quella del lato guida) mentre la Smart, dopo la collisione si impennava capovolgendosi. A testimonianza che la piccola biposto nell’urto si impennava alzandosi letteralmente dalla strada era il racconto di una pattuglia di vigili urbani che di servizio ad un incrocio poco distante vedevano l’auto fare un “volo” per poi cadere sul selciato. Nel frattempo, i due ragazzi che occupavano la Smart venivano sobbalzati fuori dall’abitacolo cadendo sull'asfalto. E’ da appurare se i due stavano viaggiando con il tettuccio aperto o se questo si sia aperto a seguito della collisione. Ad avere la peggio era Giuseppe Di Nunzio che a quanto pare era seduto al lato passeggero (anche se questa ipotesi non è stata ancora confermata) il quale cadeva nella corsia opposta. Dove nel frattempo, sopraggiungeva un’altra automobile, la Ford Focus C-Max guidata da E.G. 36 anni, che per scansare la Bmw che era rimasta coinvolta nell’urto, si ritrovava davanti a sé il ragazzo, investendolo. Fortunatamente il conducente avrebbe fatto in tempo a frenare, evitando la peggio. Una scena raccapricciante quella che si presentava a chi in quel momento si trovava a passare lungo la strada, con i due ragazzi stesi a terra e gravemente feriti. Lungo la strada rimaneva la Smart accartocciata sottosopra. Mentre la Bmw era danneggiata sulla parte anteriore e i suoi airbag erano entrambi scoppiati. Particolarmente gravi apparivano fin dal primo momento le condizioni del 25enne, finito dopo lo sbalzo sull’asfalto per essere investito dall’automobile. Gravemente ferita anche la 23enne finita anch’essa fuori dall’abitacolo. Sul posto giungevano numerose ambulanze del 118, i feriti venivano tutti trasportati al vicino pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie”. Nel frattempo le tre auto coinvolte venivano poste sotto sequestro dagli agenti di Polizia Municipale e condotte dal servizio carri attrezzi presso il deposito giudiziario di via Nullo a Licola mentre i conducenti venivano sottoposti ad alcol e droga test. Durante le operazioni di soccorso il traffico rimaneva paralizzato in entrambe le direzione, nella zona della Solfatara e nella parte bassa, tra Arco Felice e via Fascione. La situazione tornava alla normalità solo dopo le 15.

PALAZZINA BRUCIATA: INIZIANO I LAVORI

MARTEDI' IL VIA ALLA MESSA IN SICUREZZA DELLO STABILE
TUTTE LE FAMIGLIE HANNO TROVATO SISTEMAZIONE TRANNE UNA, RIMASTA IN ALBERGO A PROPRIE SPESE

di Gennaro Del Giudice


POZZUOLI - Finalmente qualche buona notizia sembra arrivare per gli sfollati della palazzina andata distrutta lo scorso marzo a seguito dell’incendio al deposito del mobilificio “Cacciapuoti” di Arco Felice. Se da un lato pare che non ci siano novità da un punto di vista delle indagini sulle quali gli inquirenti mantengono lo stretto riserbo, qualcosa invece sembra muoversi per quanto riguarda il recupero della struttura. Infatti l’ultima buona notizia è che per martedì prossimo sono in programma i lavori di messa in sicurezza dell’edificio, il quale è stato dissequestrato 15 giorni fa. Dopo aver collocato delle lamiere che fungono da barriera, in maniera tale da “proteggere” il palazzo da eventuali azioni di sciacallaggio oltre che per motivi di sicurezza in attesa della bonifica dell’intero stabile, è stato dato il nulla osta per la messa in sicurezza e il conseguente recupero e ristrutturazione dell’edificio. Ad eseguire i lavori sarà una ditta nominata dalla società “Steflin srl” proprietaria di 12 dei 14 appartamenti che compongono il palazzo al civico 90 di via Domitiana. Le prime operazioni riguarderanno la verifica della tenuta dello stabile, la messa in sicurezza dell’edificio con operazioni di puntellamento e la pulizia generale delle aree. “Per martedì sono previsti i primi lavori si messa in sicurezza, perché in questo momento la prima cosa da fare è rendere l’edificio sicuro anche per chi ci dovrà lavorare dentro” conferma lo stesso amministratore del condominio Gennaro Mirata che durante il periodo nel quale furono apposti i sigilli fu nominato “custode giudiziario” dal pubblico ministero titolare delle indagini Gloria Sanseverino “ Quindi la ditta incaricata provvederà al puntellamento, poi alla pulizia all’interno della struttura. Si partirà con il deposito, per poi via via salire e completare l’intero edificio. Poi successivamente solo dopo che sarà completata questa prima fase dei lavori, potranno iniziare i lavori di ristrutturazione della palazzina che ci auguriamo possano iniziare per il mese di dicembre” A quanto pare, i solai tra il piano interrato (quello che ospitava il deposito di mobili) e il primo piano e quello tra quest’ultimo e il secondo piano sarebbero andati completamente distrutti. L’incendio di chiara matrice dolosa, le cui sequenze in parte vennero riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate all’esterno del punto vendita “Cacciapuoti Arredo Design”, veniva appiccato da due uomini a volto coperto. Armati di due taniche di benzina, poco dopo l’una di notte del 17 marzo scorso, cospargevano di liquido infiammabile il piano seminterrato della palazzina adibito a deposito, appiccando poi il fuoco e costringendo 60 persone a scappare dalle proprie case, nelle quali non sono potute più tornare da quella maledetta notte. Nel frattempo solo una famiglia non ha trovato ancora una nuova abitazione ed è costretta dallo scorso 17 aprile ad alloggiare a proprie spese presso l’hotel Gauro dove per 1 mese ha potuto beneficiare del sussidio offerto dal comune di Pozzuoli. Mentre gran parte delle 14 famiglie è riuscita a trovare una casa in affitto, nonostante le tante difficoltà dovute ai fitti elevati e alle notevoli spese per l’acquisto di mobili e suppellettili.