POZZUOLI. Altro cumulo di immondizia scoperto. Questa volta, e per l’ennesima, nel quartiere di Monterusciello, nei pressi della Cooperativa “Rinascita flegrea”. Oltre a grossi rifiuti collocati ai piedi dei cassonetti disposti nei pressi del civico 104 di via Allodi, oltre un muretto in tufo sventrato tempo fa secondo quanto dicono i residenti da un camion delle nettezza urbana, immondizia di ogni genere è ammassata all’interno di un appezzamento di terreno agricolo. Carcasse e circuiti elettrici di monitor, plastica, buste, bottiglie, secchi di vernice, rifiuti organici, parti di utensili e addirittura una scopa elettrica gettata nell’erba insieme al telaio di una porta e finanche un serbatoio, a quanto pare d’acqua, che giace steso al suolo. Il tutto gettato in una proprietà privata. Infatti, questo terreno sembra avere un proprietario che avrebbe messo anche in vendita lo spazio a destinazione agricola, come da tempo sembra testimoniare un cartello sbiadito posto lungo l’inferriata che divide lo spazio invaso dai rifiuti dalla strada.
Ciò che stupisce a chiunque guardi il triste scenario, nel quale compare anche un cane randagio che girovaga tra i rifiuti, è la presenza dei cassonetti e del contenitore arancione dove dovrebbero andare riposti gli indumenti da gettare. Tutti vuoti. Il che farebbe presagire al fatto che anche in virtù della presenza degli appositi contenitori, la spazzatura verrebbe riversata nell’erba. Mentre scattiamo le foto si ferma un treruote, un signore anziano scende, da uno sguardo ai rifiuti (pochissimi) contenuti nei contenitori e va via. “Forse non sarà al corrente che qui c’è una discarica” - dice sornione Eduardo, un giovane residente in uno dei palazzoni gialli che sorgono di fronte al “punto rifiuti” che alla vista delle macchine fotografiche si ferma con l’auto e assiste sorridente rincarando la dose - “E’ uno schifo tutto questo.
Scattate, scattate foto che tutti devono sapere quanto fa schifo”. Mentre altri residenti forse nemmeno fanno caso a quanto c’è oltre quel muretto, forse l’effetto alone dell’allarme rifiuti è rimasto tale da indurre a considerare “ordinario” ciò che in altri luoghi sarebbe “straordinario”. Pertanto, dopo aver visto autentiche montagne di rifiuti sorgere finanche sotto le proprie finestre, oggi passa inosservato un cumulo di immondizia posto a ridosso di una strada. Quasi a voler sentenziare populisticamente “Siamo stati peggio, meglio non lamentarci”. Anche qui, in questo pezzo di terreno, la presenza di plastica, rifiuti che andrebbero smaltiti in maniera diversa ed altrove, provocherebbero un grosso inquinamento ambientale, pregiudicando la salubrità del terreno coltivabile. A ciò si aggiunge che a pochi passi sorgono un supermercato appartenente ad una grossa catena di distribuzione e numerose abitazioni, dove sono numerosi i bambini, gli adolescenti che, girovagando per il quartiere, potrebbero entrare in contatto con la spazzatura lì gettata. Così come lascia perplessi il non intervento da parte di colui che sarebbe il legittimo proprietario dello spazio, controproducente in quanto essendo in vendita, potrebbe essere soggetto a “visita” da parte di un potenziale acquirente che, di fronte a tale scempio, avrebbe immaginiamo non poche titubanze. Ciò che resta, a prescindere dalla destinazione d’uso dello spazio, è l’amara realtà del vedere comunque ed ovunque nel nostro territorio esempi continui di incuria, inciviltà e non rispetto per l’ambiente a prescindere da chi sia il materiale o i materiali esecutori degli scarichi di rifiuti.
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