NELLA SERATA DI SABATO POSTO SOTTO SEQUESTRO UN' IMBARCAZIONEdi Gennaro Del Giudicepubblicato sul quotidiano "Roma" lunedì 6 settembre 2010
POZZUOLI. Tracciato l’identikit del gommone-killer, ai raggi x rimessaggi e ormeggi dell’area flegrea. “Un’imbarcazione lunga circa 10 metri, colore beige con due motori neri”, è la traccia seguita dagli inquirenti per dare un volto al killer del mare che ha travolto e ucciso il 72enne Angelo Pisano nelle acque del Golfo di Pozzuoli, in località “La Pietra”. “Omicidio colposo ed omissione di soccorso l’accusa che pende sul capo del colpevole”. “Diverse sono le imbarcazioni indiziate, che rispondono alle descrizioni fatte dai testimoni che abbiamo sottoposto a fermo e per le quali dobbiamo attendere i rilievi tecnici” fa sapere la neo comandante della Capitaneria di Porto di Pozzuoli, Caterina Piccirilli che conduce le indagini coordinate dal Pm Aldo Ingangi. Si cercano le “tracce” dell’impatto. Due le imbarcazioni che sarebbero state sequestrate. Il 72enne ucciso dall’elica di un motore sabato pomeriggio si era recato col proprio motorino presso il circolo nautico “La Pietra”. Tuffatosi dalla pedana a picco sul mare, ciambella intorno al busto per farsi notare in mare, a bracciate si era allontanato ad oltre 200 metri dalla riva. A poca distanza, il campo di gara off-shore del «Powerboat». Intorno alle grosse boe galleggianti numerose imbarcazioni, la voglia di vedere i bolidi del mare scorazzare, sentire il rombo dei motori. “Angelo”, raccontano i parenti, “non era lì per la gara, ma per nuotare in mezzo al mare,come da sua consuetudine”. Conclusa la gara, poco dopo le 17 i natanti ripartono, si accendono i motori, come spesso avviene nelle accensioni il mezzo si impenna sull’acqua, il campo di visione oltre la prua è limitato. Il 72enne viene colpito da un’elica tra il collo e la spalla destra. Una profonda ferita. In tanti assistono alla scena, si vede l’uomo con la ciambella schizzare sul mare. Scattano i soccorsi, il gommone-killer si da alla fuga. Via mare e via terra giungono le motovedette e le auto della Capitaneria di Porto, polizia e carabinieri. Inizia la caccia all’uomo. Il corpo straziato di Angelo Pisano viene trasportato da una motovedetta via mare sulla banchina di Pozzuoli, l’uomo sarà riconosciuto più tardi da uno stretto familiare. Viveva a Pozzuoli, in via Luciano, sotto la sua abitazione il negozio di arredamenti ed elettrodomestici, un’attività iniziata oltre 30 anni fa. Sposato due volte, qualche anno fa perse uno dei due figli avuti dalla prima moglie in un tragico incidente stradale. A poca distanza da casa sua, lo studio dentistico dell’altro figlio, Zaccaria (detto Paolo). Che sabato pomeriggio dopo la tragedia, insieme alla sorella e all'altro fratello non è riuscito a vedere il corpo del povero genitore. La salma è stata trasportata presso il Secondo Policlinico Federiciano, nelle prossime ore gli esami autoptici. Polemiche sulla manifestazione di Offshore sono arrivate da Verdi e Pd "Avevamo avvisato gli organizzatori e l' amministrazione di Bacoli che una gara mondiale di Offshore nel Golfo - spiegano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il consigliere comunale del PD Emilio Di Marzio - era inopportuna a pericolosa, troppa improvvisazione, chiediamo un’inchiesta al Prefetto. Oggi dovevano fermare le gare e invece hanno continuato come se non ci fosse stato un morto".
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