sabato 11 settembre 2010

MATRIMONIO IN 3 ATTI

COPPIA DI PUTEOLANI SI SPOSA TRE VOLTE IN DUE GIORNI

di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul "Corriere Flegreo" sabato 11 settembre 2010

POZZUOLI.“Matrimonio in tre atti”. Non è il titolo del prossimo film da cine panettone, ma l’inizio di una nuova avventura matrimoniale. Tre cerimonie nuziali, 5 testimoni, 10 firme, per un matrimonio durato 48 ore. Paolo Castaldo e Federica Grimaldi hanno detto tre volte “si” prima di convolare definitivamente a nozze. Prima al comune di Pozzuoli, secondo il canonico rito civile, poi in chiesa, seguendo la norma prevista dal rito cattolico, infine all’aperto, per un terzo rito, questa volta rigorosamente laico. Un tour de force che ha avuto inizio mercoledì alle 12, quando presso la casa comunale i due futuri sposi sono comparsi al cospetto del funzionario con fascia tricolore. Al loro seguito Gennaro e Fabio, rispettivamente amico di lui e fratello di lei. Il “si”, le firme, e l’unione civile è cosa fatta. Alla mezza Paolo e Federica sono “ufficialmente sposi”. Ma non basta. Cinque ore dopo insieme, con entourage a seguito, gli sposi si recano presso la chiesa della “Madonna del Carmine” per il secondo rito matrimoniale. 4 testimoni, Antonio e Vincenzo gli amici di lui, Fabio e Francesco, fratelli di lei, la funzione religiosa officiata dal parroco, lo scambio di anelli, il giuramento di fede eterna. Sembrerebbe tutto finito, invece no. Il desiderio di una terza funzione, laica, fuori da ogni stereotipo è troppo forte. Così dopo ventiquattro ore va in scena il terzo rito, location il ristorante dove oltre 100, tra parenti e amici sono accorsi per festeggiare i “tre volte sposi”. Angeli custodi, ancora una volta gli amici di Paolo, già “testimoni ufficiali” nelle tre precedenti cerimonie. Gennaro, Antonio e Vincenzo, che per la seconda volta in 48 ore hanno accompagnato gli sposi all’altare e partecipato al terzo “si”, con tanto di scambio d’anelli. “Volevamo un matrimonio fuori dalla norma, ma allo stesso tempo seguire le regole di un matrimonio cattolico. Allora ecco che abbiamo deciso di sposarci sia al comune che in chiesa” raccontano i novelli sposi. Che si fosse trattato di un matrimonio “fuori dalla norma” lo si era capito fin dal primo momento. Non la classica richiesta di nozze durante una cena a lume di candela con tanto di “anello” ma una dichiarazione via sms, con tanto di messaggio tra i sottotitoli di un programma musicale. “Mi vuoi sposare?” Così Paolo, 33enne puteolano, ha dichiarato alla propria amata il suo fine ultimo. Lei, Federica, 31 anni, durante una tranquilla serata romana ( entrambi lavorano presso la sede Wind di Roma) seduta di fianco a lui, improvvisamente si è ritrovata a leggere sullo schermo l’inattesa proposta. Qualche secondo e la ovvia risposta, rigorosamente in diretta, ed il “si” sussurrato nell’orecchio dell’amato Paolo. “Ma se il buongiorno si vede dal mattino…”. Il resto è storia dei giorni nostri, conclusasi giovedì sera con la terza cerimonia nuziale. Ma c’è chi giura che i colpi di scena non sono finiti. Sabato Paolo e Federica partiranno in viaggio di nozze alla volta di Las Vegas e c’è chi già scommette che non si lasceranno sfuggire l’ennesima occasione, sposarsi per la quarta volta.

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