di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI. All’ingresso del circolo nautico “La Pietra” del quale Angelo Pisano era cliente c’è un giovanotto seduto, con maglietta bianca che ad accedere siano i soli clienti e soci. “Era un cliente del circolo, dalla nostra pedana è sceso per andare in mare. Ieri si era allontanato abbastanza, a qualche centinaia di metri da qui” racconta, indicando lo specchio di mare dove è avvenuta la tragedia “Stamattina c’è poca gente in mare, qualche ora fa gli uomini della Guardia Costiera sono venuti ed hanno fatto avvicinare dei sub che se ne erano andati al largo”. Dopo la rampa di scala presidiata dal giovane attraverso la quale si scende ad almeno 2 metri sotto il livello della strada, si accede alla pedana in legno adibita a solarium. La struttura ha un’architettura simile a quella di una palafitta, alti pali in legno reggono la superficie di calpestio. Proprio da lì, come da consuetudine, nel pomeriggio di sabato il 72enne si era tuffato in mare, con sé una grossa ciambella di colore rosso. La lenta nuotata in mare in direzione delle grosse boe galleggianti di colore rosso e giallo, poste a circa un chilometro di distanza dalla riva. Su due lati circoscrivono “la strada acquatica” lungo la quale passano i bolidi del mondiale di Offshore. Da qui alcuni testimoni avrebbero visto il gommone di colore beige lungo almeno 10 metri investire Angelo Pisano. Raccontano di aver visto la ciambella dell’uomo rimbalzare dopo l’urto. “Era uno dei gommoni fermi ad assistere la gara” dice un uomo capelli brizzolati, che meno di 24 ore prima ha assistito alla scena. Il tratto di costa bagnato dalla specchio d’acqua dove è avvenuto il drammatico incidente è composto da una lunga fila di scogli, che partono dalla fine del lungomare “Sandro Pertini” fino ad arrivare al pontile dell’ex stabilimento “Italsider” di Bagnoli. Poca la sabbia lungo gli almeno 3 chilometri di costa, costeggiati dalla stradina che collega Pozzuoli con Napoli. Ieri mattina pochissime persone in mare a fare il bagno, sugli scogli gruppetti di persone parlano di quanto accaduto, i tanti habituè chiedono chi fosse quell’uomo anche lui frequentatore del club nautico. In tanti nella zona hanno assistito alle operazioni di soccorso, vissuti gli attimi shoccanti seguiti alla notizia dell’incidente. Dai numerosi locali che sorgono lungo la strada, tra Via Napoli e “La Pietra”, appena diffusasi la notizia in tanti si sono precipitati sul luogo della tragedia. Massimo, 33 anni, cameriere in una pizzeria lungo la strada, racconta i momenti di panico vissuti meno di 24 ore prima “Improvvisamente abbiamo sentito le sirene dell’auto della Guardia Costiera, siamo usciti fuori ed abbiamo visto gente correre in direzione del mare” racconta il giovane indicando il muretto lungo il marciapiedi dal quale è possibile vedere il mare. “C’era gente che urlava dicendo che era morta una persona in mare, pensavamo che si trattasse di un partecipante alla gara di Offshore. Poi abbiamo saputo che la vittima era Pisano, una persona molto conosciuta in città”.
Angelo Pisano viveva in un complesso residenziale in via Luciano, a Pozzuoli, a pochi passi dal comando di Polizia Municipale e dal cimitero cittadino. La sua abitazione, al primo piano di un edificio a due livelli, è posta alla fine di una ripida traversa. Sotto, la sede della sua decennale attività, un negozio di elettrodomestici ed arredamenti che portava avanti da oltre 30 anni. Un gruppetto di persone all’indomani della tragedia staziona all’ingresso dell’abitazione, si abbracciano, i volti segnati dalla disperazione, le lacrime, l’incredulità per una morte assurda. Qui c’era il quartier generale di Angelo, casa e lavoro, dai quali si staccava quotidianamente per raggiungere le sue due passioni: il mare e le corse dei cavalli. Una passione che si divideva tra lo specchio di mare antistante “La Pietra” e l’ippodromo di Agnano. E spesso trovava il tempo per dirigersi al circolo ricreativo per anziani nel centro storico di Pozzuoli, del quale era membro. “Si spostava sempre a bordo della sua vespa, era una persona molto attiva, non dimostrava di avere 72 anni” racconta Saverio, commesso di un negozio nelle vicinanze. “Una persona affabile, gentile e disponibile. Qualche giorno fa andai a comprare una televisione da lui, ci mettemmo a chiacchierare. Ci conoscevamo da tempo, spesso lo vedevo in sella alla sua vespa andare a fare il bagno al circolo “La Pietra”.
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