martedì 11 gennaio 2011

"ANTENNE - KILLER" RITORNA LA PAURA

CRESCE IL NUMERO DI MALATI E DI MORTI DI TUMORE NELLE ZONE DOVE SORGONO I RIPETITORI DI TELEFONIA MOBILE
E FORTI SONO I TIMORI DEI RESIDENTI DELLE AREE INTERESSATE

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Ritorna la paura tra i residenti del Rione Toiano a causa di “strani” movimenti che da diversi giorni si stanno registrando nell’area dove sorge la centrale Enel. I timori degli abitanti nascono dalla presenza di strane strutture di ferro che da tempo sono in costruzione sul tetto dell’edificio che ospita l’azienda di energia elettrica e che potrebbero essere destinate a breve ad ospitare nuovi ripetitori telefonici. Infatti nella zona è già presente una grossa antenna collocata sul tetto della centrale Enel, montata nel 1999 ed ancora lì nonostante le battaglie da parte dei residenti della zona e nonostante una sentenza del Tar della Campania che ne decretò l’abbattimento. All’epoca, dopo che l’apparecchiatura venne montata su commissione del gestore di telefonia mobile “Wind” si registrò una vera e propria “rivolta” da parte dei residenti di via Toaino ( dove sorge l’edificio che ospita la centrale dell’Enel ) e di tutto il quartiere, preoccupati per i danni alla salute che la presenza del ripetitore avrebbero potuto provocare. Successivamente la protesta finì nelle aule giudiziarie fino a giungere, in ultimo grado, al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania che decretò la demolizione della struttura. Ma, a detta dei residenti della zona, da un punto di vista pratico pare che non se ne fece nulla e dell’impianto vennero smontati solo alcuni pannelli mentre rimase in piedi la maggior parte della costruzione. Una struttura imponente che non passa inosservata e che tutt’oggi è visibile oltre che dal quartiere, anche dalla soprastante SS7 Quater lungo il tratto di carreggiata che da Arco Felice conduce a Monterusciello "Sono passati oltre 10 anni ma quell’antenna è ancora la sopra nonostante che noi cittadini all’epoca vincemmo il ricorso al Tar" racconta Giovanni, un residente di via Toiano "Ed ora in un fabbricato vicino stanno montando altre strutture in ferro che noi temiamo possano essere destinate ad ospitare altri ripetitori. Abbiamo paura per la nostra salute, vorremmo sapere da qualcuno se questi ripetitori messi così a poca distanza dalle nostre case siano nocivi o meno per la nostra salute". Ma le antenne dei vari gestori di telefonia montati sui palazzi non fanno paura solo ai residenti del Rione Toiano ma anche agli abitanti delle altre zone della città. Dappertutto montano le polemiche intorno a queste costruzioni che improvvisamente sembrano spuntare dal nulla, per buona pace degli amministratori dei condomini che fittano lo spazio (quasi sempre tetti di abitazioni) e del gestore di telefonia interessato che trae beneficio (insieme ai clienti) della copertura telefonica nella zona. Tra le zone della città maggiormente interessate dalla presenza di antenne figurano Monterusciello, via Napoli, centro storico e la zona della Solfatara. “Presenze” che sono cresciute a dismisura con la nascita di nuovi gestori di telefonia mobile che hanno dato il là ad una gara per assicurare una maggiore copertura di segnale “conquistandosi” via via nuovi spazi sui tetti delle abitazioni. Emblematico è il caso della cooperativa “Rinascita Flegrea”, nel quartiere di Monterusciello, dove da almeno 10 anni sorgono due grosse antenne di telefonia mobile montate dal gestore di telefonia mobile dell’allora “Omnitel” oggi diventata “Vodafone”. Successivamente alla posa in opera e all’accensione dell’impianto di trasmissione, come nel caso del Rione Toiano, anche nel quartiere di Monterusciello si registrò una sorta di “sommossa popolare” con una raccolta firme da parte dei residenti della zona con la quale veniva chiesta la demolizione delle strutture. Cosa che fu accolta dallo stesso comune di Pozzuoli che ne decretò l’abbattimento in quanto le antenne erano ritenute una sorta di “abuso edilizio” perché sorgevano su una struttura che non aveva come destinazione d’uso quella di poter ospitare tale impianti. Abbattimento che venne bloccato dal ricorso presentato al TAR da parte della stessa azienda di telefonia che vinse il ricorso in quanto la controparte (cioè il comune di Pozzuoli) dopo aver decretato l’abbattimento non si presentò poi all’udienza rendendo vano il primo provvedimento. Nel frattempo la gente è preoccupata dalla presenza di quell’impianto che sorge di fronte a numerose abitazioni e alle scuole medie ed elementari “Gianni Rodari” e “Raimondo Annecchino” e a qualche metro di distanza da una scuola materna. Ma a far crescere ulteriormente i timori dei residenti della zona delle “cooperative” nel corso di questi anni è stato l’elevato tasso di morti e ammalati di cancro nell’area che sorge nelle immediate vicinanze delle due antenne, presto ribattezzate “antenne-killer”. Fenomeno, quello dei casi di tumori che ovviamente non possiamo direttamente collegare alla presenza dei ripetitori ma che nel corso degli anni hanno comunque destato e destano ancora serie preoccupazioni. "Queste antenne ce le abbiamo di fronte alle nostre case, chi ci dice che non sono loro la causa di tutti questi morti?" si chiede Antonio, residente nel parco “Flegrea 70” che si pone un altro interrogativo "L’artefice che ha fatto montare le antenne abitava anche lui in quel palazzo, poi dopo che l’impianto è stato acceso ha venduto la casa e si è trasferito altrove, chissà perché". Ma la zona alta di Monterusciello vede la presenza di un altro grosso ripetitore, nei pressi dei 600 alloggi, nella struttura che ospita la centrale “Telecom”. "Temiamo per la nostra salute, specie per quella dei nostri bambini. Ci dicano almeno se quelle antenne siano nocive alla salute, se davvero provocano malattie, leucemia, tumori" la denuncia arrivò qualche tempo fa anche dai residenti e dai commercianti del centro storico di Pozzuoli dopo che due antenne spuntarono improvvisamente su una palazzina, di fronte a numerose abitazioni. Nelle stesse circostanze attraverso le quali poco più di un anno fa un’antenna spuntò sul tetto di una palazzina nella zona popolare di via Napoli, suscitando ancora paura e diffidenza tra la gente.

Nessun commento:

Posta un commento

INSERISCI UN COMMENTO ALL'ARTICOLO:
(GLI UTENTI SONO PREGATI DI FIRMARE I PROPRI COMMENTI COL PROPRIO NOME/COGNOME O INDIRIZZO E-MAIL)