martedì 18 gennaio 2011

COLPO AL MONTEPASCHI, C'E' UN IDENTIKIT

NEI FILMATI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA RIPRESO IL VOLTO DI UNO DEI BANDITI

di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul "Roma" martedì 18 gennaio 2011


POZZUOLI. Gli occhi elettronici lo hanno ripreso mentre mercoledì scorso a Pozzuoli rapinava il “Monte dei Paschi di Siena” di via Napoli. Dei 5 rapinatori che componevano il commando scappato con un bottino di 37mila euro è stato l’unico ad agire a volto scoperto e su di lui ora è caccia aperta da parte degli inquirenti. E dalle riprese video si vedrebbero alcuni tratti del volto del rapinatore che in queste ore sono al vaglio dei militari del Nucleo Operativo Radiomobile della compagnia carabinieri di Pozzuoli diretti dal comandante Roberto Spinola e dal capitano Maurizio Petrarca stanno tentando di dare un nome a quell’uomo vagliando i fotogrammi estratti dai file video delle telecamere poste dentro e fuori la filiale di via Gerolomini. L’uomo, poco dopo le 15,30 di mercoledì, entrava nella banca confondendosi tra i clienti in fila in attesa del proprio turno mentre fuori ad attenderlo c’erano gli altri 4 complici, a bordo di due motociclette di grossa cilindrata. “Parte” la sua del disegno criminoso che lo costringeva ad agire a viso scoperto. Una volta dentro il rapinatore cacciava un coltello minacciando la cassiera di turno e facendosi consegnare 35mila euro. Non contento, strappava dalle mani di un cliente banconote per un valore di circa mille e cinquecento euro per poi darsi alla fuga, dopo che i complici, rimasti fuori alla filiale della banca sparavano due colpi di pistola contro la guardia giurata che si trovava dentro al gabbiotto di vetro all’ingressi dell’istituto di credito. Scena ripresa dalle telecamere che nelle prossime ore potrebbero consentire l’arresto del rapinatore e dei suoi complici. Un po’ come avvenne lo scorso anno quando gli agenti del Commissariato di Polizia di Pozzuoli arrestarono il 27enne Eduardo Cuozzo, responsabile dieci giorni prima di una rapina ai danni di un supermercato “Conad” sempre a Pozzuoli. In quel caso per gli inquirenti furono fondamentali le immagini delle telecamere che ripresero i due rapinatori in azione. Eduardo Cuozzo nonostante avesse il volto coperto da sciarpa e cappello, fu riconosciuto per la particolarità delle orecchie a sventola, “traccia” che consentì di risalire alla sua identità.

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