LA CITTA' SI MOBILITA PER DIRE NO ALLO SVERSATOIO DI RIFIUTI A CAVA SPINELLIAL CORTEO ANCHE GLI ALTRI SINDACI FLEGREIdi Gennaro Del Giudicesul "Roma" di domenica 31 gennaio 2011QUARTO. In diecimila per dire “No” alla discarica. Una marea di persone ieri pomeriggio si è riversata per le strade di Quarto accogliendo l’appello dei comitati e delle istituzioni in lotta contro l’apertura di una nuova discarica nelle cave di via Spinelli. In massa hanno accolto l’appello: uomini, donne, bambini, semplici cittadini, rappresentanti delle istituzioni, parroci, alunni delle scuole, associazioni, rappresentanti delle varie sigle sindacali e i residenti dei comuni limitrofi. Che l’affluenza fosse massiccia si era già capito quando alle 14 in migliaia già affollavano la villa comunale ”Giovanni Paolo IÌ” da dove il corteo è partito circa mezz’ora dopo, scortato da un cordone di polizia e carabinieri. Ad aprire il corteo un grosso striscione del “Comitato antidiscarica” che recitava “No alla discarica a Quarto si al registro dei tumori” dietro insieme agli attivisti del comitato il sindaco del comune di Quarto Sauro Secone e tutti i componenti del consiglio comunale, con i rappresenti del Pdl e dell’Udc che si sono autosospesi in segno di
protesta. Prima del via, il gruppo dei Verdi ha esposto la tesi del professore Ortolani secondo cui il terreno delle cave sorge direttamente su una falda acquifera e l'insediamento della discarica finirebbe per inquinare inevitabilmente la falda. Il motivo principale che evidenzia la relazione di Ortolani è dato dall'utilizzo di materiali che non risponderebbero adeguatamente all'impermeabilizzazione e all' isolamento del suolo. Insieme al primo cittadino quartese anche il sindaco del vicino comune di Marano, Salvatore Perrotta e il sindaco del comune di Bacoli, Ermanno Schiano. Alla manifestazione che si è svolta in maniera pacifica hanno partecipato anche i comitati civici antidiscarica di Acerra, Chiaiano, Giugliano, Taverna del Re e Terzigno, espon
enti dei vari partiti della zona flegrea, rappresentanti dei lavoratori e delle varie sigle sindacali e delle associazioni. Oltre 5 chilometri lungo i quali il corteo ha percorso le principali strade cittadine per poi giungere, intorno alle 17 lungo le pendici delle cave di via Spinelli, dove dovrebbe sorgere la discarica. Lungo il percorso ai manifestanti si sono aggiunte le delegazioni provenienti da Pozzuoli, Pianura, Monterusciello, San Martino e Licola. Slogan, striscioni e cori per dire “No” alla discarica e di dissenso nei confronti del presidente della Provincia Luigi Cesaro. Poco dopo le 17 gli oltre 10mila manifestanti confluivano in via Spinelli nei pressi delle cave dove era stato allestito un palco dal quale hanno parlato il sindaco Secone e diversi esponenti dei vari comitati. “Purtroppo questa è la conseguenza del peccato originale nato nel 2009 quando è stata fatta la legge 165 sulla provincializzazione dei rifiuti, una vera e propria follia. Fatta senza
considerare che la provincia di Napoli ha oltre 3 milioni di più abitanti, più del resto delle altre, che non si è a conoscenza di quale sia il ciclo integrato di rifiuti. Ci venissero a fare una proposta seria e non quella di fare una discarica. Perché se così sarà si ritroveranno contro non solo i cittadini di Quarto ma anche quelli degli altri comuni della zona flegrea. E dovranno passare sui nostri corpi se vorranno aprire la discarica in via Spinelli, dovranno passare sui corpi di 40mila e passa persone che faranno una barriera per far si che si eviti tale scempio”.
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