venerdì 26 giugno 2009

INGENTI I DANNI ALLE STRUTTURE BALNEARI DEL LITORALE FLEGREO E GIUGLIANESE

GLI OPERATORI DENUNCIANO: "UN INTERO SETTORE E' IN CRISI"

di Gennaro Del Giudice
dal quotidiano "ROMA" di sabato 27 giugno 2009


POZZUOLI/LICOLA. Dopo il divieto assoluto di balneazione, imposto una settimana fa dal sindaco del comune di Monte di Procida, Francesco Iannuzzi, torna balenabile il litorale tra Miliscola ed Acquamorta. E' stata, infatti, revocata l’ordinanza del primo cittadino montese, disposta a seguito del blocco degli impianti di depurazione di Cuma-Licola, che per giorni provocò un ingente afflusso di liquami in mare. Ciò a seguito delle proteste dei dipendenti della Hydrogest, società che gestisce gli impianti di depurazione, che in segno di protesta contro i mancati pagamenti degli stipendi da parte della propria azienda, per oltre 3 giorni hanno spento i depuratori facendo sì che tonnellate di liquami terminassero a mare senza essere “filtrati”. Per giorni, nei tratti di acqua che vanno da Licola a Varcaturo, fino ad arrivare alle più distanti acque di Monte di Procida, Fusaro e Miseno, lo scempio l’ha fatta da padrona. Agli occhi dei bagnanti che si dirigevano verso gli stabilimenti balneari per i primi bagni estivi, l'acqua del mare si presentava di colore marrone, con materiale fecale che galleggiava, mentre per le strade adiacenti gli impianti di depurazioni, a causa di alcuni tombini estromessi dagli scioperanti, l’aria era resa irrespirabile. Una emergenza sanitaria in piena regola. Un danno ingente all’economia della zona, che si nutre prevalentemente delle attività legate al turismo balneare. E nonostante il rientro della protesta, che ha portato ad una ritorno alla normalità nell’attività di depurazione delle acque, la situazione per i numerosi lidi balneari del giuglianese rimane precaria. Per Gennaro Di Bonito, presedente del"Consorzio Turistico del Mediterraneo" che dal 1990 raggruppa gli operatori dell’intera costa, il problema non è da circoscrivere alla sola protesta degli operai della Hydrogest. “Il problema perdura da anni, l’impianto di depurazione funziona male, l’acqua del mare non è stata sporca solo nei giorni della protesta, ma lo è sempre.” E denuncia una crisi che ha investito tutta un’intera economia turistica, che mette a serio rischio anche l’indotto lavorativo.” gli stabilimenti di Licola e Varcaturo hanno subito una enorme diminuzione di presenze. Tra il problema del mare, la chiusura di numerosi stabilimenti da parte del comune di Giugliano ad inizio stagione, si è diffuso un messaggio negativo tra la gente, che non sarà certamente invogliata a venire dalle nostre parti. E la cosa più grave è che intorno a noi non si muove nulla.”

2 commenti:

  1. EGREGIO DOTTOR DEL GIUDICE MI CHIAMO ALFREDO VOLEVO CHIEDERLE MA AD OGGI IL DEPURATORE FUNZIONA?
    POSSIAMO USARE QUESTI LIDI DI ARCO FELICE E DINTORNI PER LA BALNEAZIONE?
    LE SAREI GRATO SE MI DESSE UNA RISPOSTA ESAUDIENTE.GRAZIE

    RispondiElimina
  2. Gentile signor Alfredo, ad oggi i depuratori funzionano regolarmente. Ma il problema è capire cosa s'intende per "regolarità". Infatti, come constatato anche dai colleghi di "Striscia la notizia" qualche mese fa, dei 7
    macchinari per l' aspirazione e il trattamento delle acque ne funzionano solo 2, garantendo così il 20% del
    funzionamento. Non funzionanti le pompe draghe e la metà delle griglie, mentre la centrifuga, che serve per purificare le acque dal fango è in manutenzione da tempo e la vasca del chiarificatore
    secondario che dovrebbe trattare e purificare le acque e' piena di fango.
    Una situazione di degrado strutturale,che va avanti da anni e che lentamente si ripercuote sull'ambiente, provocando un vero disastro. I 3 giorni di protesta, col blocco totale della depurazione, non hanno fatto altro che aumentare ulteriormente lo scempio che va avanti da qualche anno a questa parte. Per quanto riguarda la balneazione, la situazione è critica in numerosi punti del litorale flegreo e giuglianese. Secondo un recente rapporto dell'Arpac, Licola sarebbe quasi del tutto "interdetta", così come Pozzuoli, dove le acque della zona ex macello, rione terra e via napoli, non sono risultate adeguate alla balneazione. Idem per Lido Fusaro e colonia vescovile a Bacoli. Ciò, da come avrà capito, è il risultato della perdurante malgestione causa dello scempio delle nostre coste e del nostro mare.

    Spero di essere stato esaudiente ed aver dato una risposta ai supoi interrogativi, la saluto, ricordandole di essere sempre a sua disposizione e a disposizione di tutti i cittadini.

    RispondiElimina

INSERISCI UN COMMENTO ALL'ARTICOLO:
(GLI UTENTI SONO PREGATI DI FIRMARE I PROPRI COMMENTI COL PROPRIO NOME/COGNOME O INDIRIZZO E-MAIL)