lunedì 22 giugno 2009

POZZUOLI PIANGE I SUOI 2 PILOTI

LE SALME ANCORA A BOLOGNA

di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul quotidiano "ROMA" di martedì 23 giugno 2009

POZZUOLI. Ci vorranno almeno un paio di giorni prima che le salme di Sergio Mercuri e Domenico Annella possano fare ritorno a Pozzuoli, città nella quale i due piloti, morti dopo essere precipitati con il loro aereo biposto ultraleggero P92 sulle colline del bolognese, vivevano con le loro famiglie. Il tempo necessario per eseguire gli esami autoptici disposti dal pubblico ministero incaricato per le indagini,Maria Gabriella Tavano, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, utili ad accertare le cause del decesso. Autopsia che verrà effettuata presso l’obitorio della Certosa, a Bologna, dove si trovano le salme dei due napoletani, e che solo successivamente potranno poi essere consegnate ai familiari per i funerali, che con ogni probabilità potrebbero tenersi nel fine settimana.
Appresa la notizia del tragico incidente, immane è stato il dolore in città. In piazzetta santa Maria, tutti conoscevano Domenico Annella, 56 anni, quel grosso signore alto e brizzolato, dall’aria sempre allegra. Lì per anni aveva condotto prima un negozio di bomboniere e successivamente lo aveva “trasformato” in un’attività per la vendita di articoli casalinghi e di ogni genere, un “tuttomillelire”. Attività poi chiusa due anni fa. Ma nonostante ciò, Domenico era spesso lì, in piazzetta, tra gli amici. “E’ un dolore troppo forte quello che stiamo vivendo, una tragica notizia che ha scosso tutti noi” sono le uniche parole che riesce a pronunciare Franco, commerciante della zona. “Come? Quel signore alto e brizzolato? Certo che lo conoscevo, era così gentile, parlavamo spesso di voli, di ultraleggeri, una passione che condivido anche io.” Così lo ricorda Diego, titolare di una oreficeria in piazza. Annella viveva a Pozzuoli con la moglie, Maria Rosaria Capasso, casalinga, sua coetanea, e con le loro due figlie, di 13 e 29 anni, in un parco in via Contrada “La Schiana”, nei pressi dell’ospedale. Una famiglia per bene, che tutti stimavano e volevano bene, e che anni fa fu colpita da un altro grave lutto, la perdita della loro figlioletta, di appena otto anni.
Un amore per il volo, una passione incontrastata, che condivideva con Sergio, da quattro anni suo amico di avventure, che si è spenta tra le colline di Ozzano, tra vento e pioggia, con ogni probabilità le cause principali del tragico incidente.
Sergio, figlio di Stanislao Mercuri, fino al 1985 Comandante della Capitaneria di porto di Pozzuoli. Sergio aveva 45 anni, era divorziato, dal precedente matrimonio con Carla, e viveva in via Celle, a Pozzuoli, nei pressi della Necropoli romana. Di professione faceva l’architetto, anche se negli ultimi anni lavorava presso un cantiere navale a Napoli. Ma nonostante ciò, trovava sempre il tempo per dedicarsi alla sua grande passione, il volo. Passione che lo aveva spinto anche questa volta a partire di prima mattina insieme al suo amico Domenico, alla volta di Bologna, per partecipare alla manifestazione “Cielo e Volo”e per vivere insieme l’ebbrezza del volo.

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