sabato 27 giugno 2009

POZZUOLI SI FERMA PER I FUNERALI DEI DUE PILOTI

CENTINAIA DI PERSONE PER L'ULTIMO SALUTO A MIMMO E SERGIO

di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul quotidiano "ROMA" di domenica 28 giugno 2009

POZZUOLI. “Sono passati dal volo nell’aria al volo tra gli angeli, per arrivare tra le braccia di Dio”.
Con queste toccanti parole, Don Tonino Russo, ha voluto ricordare Domenico Annella e Sergio Mercuri, durante i funerali celebrati ieri nella chiesa di San Michele Arcangelo, nel rione Toiano, a Pozzuoli. Per dare l’ultimo saluto ai suoi “due angeli”, morti sabato scorso sulle colline di Ozzano, dopo essere precipitati con il loro aereo ultraleggero, tutta la città di Pozzuoli si è fermata. Lutto cittadino e serrande dei negozi abbassati. Centinaia tra parenti, amici, colleghi, commercianti, conoscenti, politici che insieme al sindaco della città, si sono stretti intorno al dolore delle famiglie dei due piloti. In una chiesa gremita, struggente è stata l’omelia di don Tonino: “Chiamateli, parlate sempre di Mimmo e Sergio, perché è un bene per tutti parlare di due uomini così, persone che si son fatte voler bene da tutti”. Due persone per bene, genuine, due esempi di vita. E’ unanime il pensiero di chi ha conosciuto Mimmo, commerciante per diversi anni e Sergio, architetto, che da un po’ lavorava in un cantiere navale. Due “modelli di vita, esempi per le nuove generazioni”, così li ha definiti don Peppino Lannia, parroco di Pozzuoli, che conobbe Sergio Mercuri alla tenera età di 12 anni. Le due bare poste l’una accanto all’altra, Sergio e Mimmo sempre vicini, inseparabili, come nelle innumerevoli avventure, come nell’ultimo viaggio, per il quale partirono sabato mattina, per volare spinti dalla loro grande passione.

E tutto intorno il dolore, immenso, grande, composto, e la consapevolezza, per chi li ha conosciuti, di aver ricevuto tanto. “Dio aveva bisogno di due capitani per guidare il suo stormo di angeli”, per un amico ecco il perché del tragico incidente. E Flavia, la figlia più grande di Domenico Annella, legge le righe scritte dalla cuginetta di nove anni, per dedicare l’ultimo pensiero al suo papà: “Zio Mimmo era un super-eroe, una figura imponente sospesa tra acqua e cielo, ora volato in paradiso per raggiungere la sua figlioletta”

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