Con queste toccanti parole, Don Tonino Russo, ha voluto ricordare Domenico Annella e Sergio Mercuri, durante i funerali celebrati ieri nella chiesa di San Michele Arcangelo, nel rione Toiano, a Pozzuoli. Per dare l’ultimo saluto ai suoi “due angeli”, morti sabato scorso sulle colline di Ozzano, dopo essere precipitati con il loro aereo ultraleggero, tutta la città di Pozzuoli si è fermata. Lutto cittadino e serrande dei negozi abbassati. Centinaia tra parenti, amici, colleghi, commercianti, conoscenti, politici che insieme al sindaco della città, si sono stretti intorno al dolore delle famiglie dei due piloti. In una chiesa gremita, struggente è stata l’omelia di don Tonino: “Chiamateli, parlate sempre di Mimmo e Sergio, perché è un bene per tutti parlare di due uomini così, persone che si son fatte voler bene da tutti”. Due persone per bene, genuine, due esempi di vita. E’ unanime il pensiero di chi ha conosciuto Mimmo, commerciante per diversi anni e Sergio, architetto, che da un po’ lavorava in un cantiere navale. Due “modelli di vita, esempi per le nuove generazioni”, così li ha definiti don Peppino Lannia, parroco di Pozzuoli, che conobbe Sergio Mercuri alla tenera età di 12 anni. Le due bare poste l’una accanto all’altra, Sergio e Mimmo sempre vicini, inseparabili, come nelle innumerevoli avventure, come nell’ultimo viaggio, per il quale partirono sabato mattina, per volare spinti dalla loro grande passione.

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