mercoledì 10 marzo 2010

IL CASO

SPARTITRAFFICO RIMOSSO A MONTERUSCIELLO

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Uno spartitraffico collocato e rimosso dopo qualche ora, poi rimesso e successivamente ricollocato in parte, per permettere il passaggio ai mezzi. Sconosciuto l’autore o gli autori di questi “accorgimenti” che da qualche giorno avvengono lungo via Gino Severini, nel quartiere di Monterusciello. La strada per i tanti che, oggettivamente non possono per forza di cose conoscere la toponomastica cittadina in tutta la sua interezza, è la lunga via che dalla scuola Diaz, passando per i cosiddetti “600 alloggi” arriva fino alla diramazione verso due direzioni: la discesa che conduce in via Pier Paolo Pasolini e dall’altra, verso la rotatoria che poi si interseca con via Monterusciello. E proprio lungo la diramazione, posta di fronte ad una grossa centrale Telecom, che sorge un’apertura lungo il guardraill che divide i due sensi di marcia, lungo due grosse carreggiate che spesso inducono i più a premere il piede sull’acceleratore oltre il dovuto. Qui molteplici sono gli automobilisti che, invece di terminare il tragitto obbligatorio, azzardano pericolose inversioni di marcia. Che, in più di un’occasione, hanno messo a serio rischio l’incolumità di coloro i quali sopraggiungevano dalla corsia opposta, chiamati a lampeggiare, suonare e in alcuni casi anche a deviare bruscamente il senso di marcia per scansare l’improvviso ostacolo.
Un potenziale pericolo che sembrava essere risolto collocando una serie di barriere di sicurezza stradale denominate "New Jersey", blocchi di plastica di colore rosso e bianco. Uno in fila all’altro a costituire un ostacolo per gli indisciplinati automobilisti che è stato prontamente rimosso da qualcuno, forse un abituè dell’inversione di marcia vietata e tanto pericolosa. La mattina collocati e la sera dunque rimossi, per poi ricomparire il giorno dopo di nuovo in fila uno dietro l’altro, andando a ricostituire lo sbarramento di plastica. Un braccio di ferro tra “collocatori” e “guastatori” proseguito fino a martedì mattina quando, quasi a voler sottendere un immaginario compromesso, sembra che si sia giunti ad una stabilizzazione rimanendo aperta solo una piccola parte della barriera. Infatti ora lungo via Severini lo sbarramento risulta essere parziale, con una parte di “New Jersey “ posti di lato quasi a formare una curva in modo da permettere il passaggio di una quattro ruote. Per la felicità dei tanti trasgressori e forse di qualcuno che quotidianamente per recarsi nelle immediate vicinanze del passaggio, decide di infrangere il codice della strada per ridurre il tragitto ed evitare di seguire il giusto senso di marcia.

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