domenica 28 marzo 2010

VOTI COMPRATI A POZZUOLI

RITROVATE IN UNA SALA GIOCHI DI MONTERUSCIELLO 85 SCHEDE
ELETTORALI E 500EURO IN CONTANTI
ELETTORI PAGATI IN CAMBIO DEL VOTO
INTERROGATI DAI CARABINIERI GLI INTESTATARI DELLE TESSERE TUTTI RESIDENTI A MONTERUSCIELLO E TOIANO
DIETRO LA REGIA DI UN CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE


di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato in 2 versioni sul quotidiano "Roma" e sul "Corriere Flegreo"

POZZUOLI. Un preoccupante ritrovamento, forse una conferma a tanti sospetti: a Pozzuoli i voti si comprano. Una ipotesi che avrebbe trovato una risposta nella notte tra venerdì e sabato quando introno alle ore 01.30 i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Pozzuoli ritrovavano all’interno del bagno di una sala giochi di Monterusciello una busta in plastica contenente 85 tessere elettorali e una somma pari a 5300 euro in contanti. Soldi e tessere: un binomio che farebbe presagire a una sola ipotesi: quella della compravendita di voti. Cosa ci facevano 85 tessere elettorali valide, vidimate durante le precedenti elezioni ed appartenenti ad altrettanti residenti del quartiere di Monterusciello all’interno di una sala giochi insieme ad una ingente somma di denaro contante? E’ la domanda che si pongono gli inquirenti in queste ore e i tanti aventi diritto al voto. I fatti: erano in corso dei normali controlli all’interno della sala giochi “Big Sasy” di via Umberto Saba, locale al piano terreno di una palazzina popolare del quartiere. Controlli diretti ad appurare la regolarità delle slot machines presenti nella sala giochi. Una semplice verifica di “routine” e una presenza di militari che però rendevano estremamente nervoso il titolare del locale, un 32enne residente nello stesso quartiere, non nuovo ad analoghi controlli. Ansia apparentemente infondata, considerando che le 2 macchinette soggette a controllo non erano in quel momento collegate ai terminali della centrale dei Monopoli di Stato. Insospettitisi, i militari decidevano così di passare ad una più accurata ispezione all’interno dei locali della sala giochi perquisendo così l’intero locale. E facendo la sconcertante scoperta: sotto un lavandino all’interno del bagno di servizio della sala giochi veniva rinvenuta una busta in plastica contenente 85 tessere elettorali e un a somma di 5.300 euro in contanti. Tessere che, secondo quanto emerso, sarebbero intestate a residenti di via Alfonso Gatto, Via Matilde Serao, Via Parini, Via Giovanni Verga, (strade dello stesso quartiere di Monterusciello) e ai residenti di via Catullo e via Lucilio, ( appartenenti al Rione Toiano).

Il materiale ritrovato veniva completamente sequestrato dai militari dell’arma coordinati dal capitano Roberto Spinola i quali denunciavano in stato di libertà per violazione del DPR 361/57 (violazione della legge elettorale e voto di scambio) il titolare della sala giochi. Immediatamente scattavano le indagini da parte degli inquirenti. Sentiti durante la giornata di sabato gli intestatari delle tessere chiamati a dare una spiegazione sulla presenza dei propri documenti all’interno della sala giochi considerando, che a quanto pare, non siano state effettuate denunce di smarrimento dei documenti stessi. Così come il proprietario del locale dovrà giustificare la presenza di denaro e tessere elettorali all’interno della sua attività, nascosti in una busta nel bagno, sotto un lavandino. Una ingente somma forse destinata ad essere ridistribuita per tutti gli 85 possessori delle tessere? E, interrogativo ancora più rilevante, finanziati da chi? Da quale candidato che, in cambio di voti avrebbe acquistato le preferenze?

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