mercoledì 24 marzo 2010

SPECIALE ELEZIONI COMUNALI

4 DOMANDE PER I 7 CANDIDATI A SINDACO PER IL COMUNE DI BACOLI

di Gennaro Del Giudice
speciale pubblicato sul quotidiano "Roma" martedì 23 marzo 2010
BACOLI
INTRODUZIONE. Sfida elettorale a Bacoli per 7 candidati alla poltrona di primo cittadino. A quasi un anno di distanza dallo scioglimento del consiglio comunale. Poltrona rimasta vacante dal 6 luglio scorso quando alla casa comunale di via Lungo Lago 4 si insediò il commissario prefettizio Umberto Cimmino. A seguito della mancata approvazione del bilancio di previsione che costò cara all’allora sindaco Antonio Coppola, in carica da 5 anni. La cui amministrazione in più circostanze finì al centro di polemiche e accesi dibattiti per il contenuto delle sue ordinanze. A volte anche bizzarre come il divieto di bere bevande all’interno dei locali attraverso le cannucce. Ed oggetto di roventi polemiche come la decisione di tassare l’accesso verso le spiagge cittadine durante i mesi estivi. Temi tuttora di attualità e punti topici all’interno dei programmi elettorali dei vari candidati a sindaco. Che saranno chiamati oltre che a ridare un governo politico alla città dopo 8 mesi di ordinaria amministrazione, a rilanciare l’immagine di una cittadina uscita indebolita dalle recenti vicende estive legate ad inquinamento, ticket e sicurezza stradale, dopo le 4 tragiche morti. In tutto 18mila i cittadini chiamati alle urne il prossimo 28 e 29 marzo, per scegliere il sindaco e i 20 consiglieri che comporranno il nuovo consiglio comunale. Sette le liste in gara, due le coalizioni: Pdl e “Faro delle Libertà” a sostegno del consigliere provinciale Ermanno Schiano e l’altra di centro sinistra composta da Pd, Italia dei valori e Sinistra Ecologia Libertà in appoggio a Carlo Giampaolo. Due i partiti che corrono da soli: Udc con candidato a sindaco Vincenzo Marotta e Dc per eleggere Mario Donadio. Tre le liste civiche: “Ci mettiamo la faccia” che candida a primo cittadino Tiberio Sauro, “L’Alternativa” che sostiene Gianluca Schiano e “Il Centro per Bacoli” in appoggio ad Antonio Di Meo.

LE 4 DOMANDE
1) Perché gli elettori dovrebbero sceglierla come sindaco?
2) Tecnica o politica, come sarà composta la sua Giunta?
3) Quali i punti fondamentali del suo programma?
4) Priorità nei primi cento giorni di amministrazione?
(gli interventi sono riportati per semplice ordine alfabetico)
Antonio Di Meo, 57 anni, professione insegnante. E’ il candidato alla
poltrona di primo cittadino per la lista civica «Il centro per Bacoli.
1. Perché il nostro lavoro è quello di una squadra iniziato tempo fa. Un programma che abbiamo preparato senza improvvisare nulla e che la gente conosce anche per il lavoro che abbiamo fatto in questi anni, da quando ero segretario del partito Udc. La scelta di una lista civica è nata dalla volontà di avere una squadra composta da persone nuove mai state in consiglio comunale.
2. Credo nella buona politica fatta di dialogo,equilibrio e confronto. Pertanto la mia Giunta sarà politica. Preferisco un politico che si occupa del proprio paese invece di un tecnico che viene da altri paesi come è accaduto nelle ultime giunte a Bacoli. Il tecnico che viene da lontano è meno dedito ad impegnarsi rispetto a chi è stato fautore del proprio voto e del proprio impegno sul territorio.
3. Sono vari. Vogliamo ridare quotidianità, un impegno ed entusiasmo alla gente dopo le difficoltà che questo paese sta vivendo negli ultimi 10-15 anni a questa parte. Su alcuni punti lavoriamo da anni e sui quali ci siamo battuti senza ottenere niente dalle precedenti amministrazioni come l’arretramento del capolinea della stazione della linea Cumana di Torregaveta, l’abolizione del ticket per consentire ai balneatori di lavorare meglio considerati anche i problemi della scorsa estate.
4. Quante più cose possibili presenti nel programma. Tra i quali l’abolizione del ticket per il quale sono stato contrario dal primo momento per il modo con il quale è stato impostato che mi da l’impressione di essere un autentico atto di accattonaggio. Mi piacerebbe anche che gli operatori turistici facessero squadra, si consorziassero, con una mentalità diversa ed un modo diverso di interpretare il lavoro turistico perché da noi c’è tanto lavoro. E con l’auspicio che possano guadagnare tanto in maniera tale da essere nelle condizioni di potere aiutare loro economicamente il comune.
Mario Donadio, 59 anni, medico anestesista, è tra i sette aspiranti per la corsa alla carica di sindaco nella città flegrea, sostenuto dalla lista DC.

1. Perché a Bacoli si deve voltare pagina. Bisogna fare una scelta con nuove idee, prospettive e persone che abbiano la volontà di fare cose diverse. Abbiamo già visto cosa le diverse formazioni politiche hanno combinato finora. La nostra città si ritrova oggi ad essere deserta. Le fabbriche sono state chiuse ed i giovani sono andati via. Bisogna ora saper sfruttare le nostre zone turistiche che possono essere un nuovo volano per la città.
2. La composizione la vedremo dopo i risultati elettorali. Valuteremo le forze in campo, i voti presi e ci misureremo con le altre forze presenti. C’è grande apertura sulle problematiche che necessitano di una certa urgenza per le quali troveremo accordi anche con i colleghi degli altri partiti in modo da risolverle senza che si protraggano nel tempo.
3. Tra i punti prioritari del nostro programma c’è la figura della donna intesa come madre e lavoratrice, per la quale ci adopereremo affinché possa essere dato un aiuto da un punto di vista sociale. Ed eventualmente anche incentivi economici laddove le disastrate casse comunali possano permetterceli. In programma aiuti anche ad anziani ed handicappati, con formule di assistenza da vagliare insieme all’Asl. Terzo punto quello che riguarda Ambiente, Territorio e Sviluppo. Risolvere il problema dell’abusivismo e delle nuove costruzioni, nel quale c’è mancanza di un programma che riguardi l’edilizia popolare, turistica ed alberghiera. Cominceremo a fare le proposte secondo legge
4. Le priorità immediata è quella di individuare il modo attraverso il quale sanare il deficit delle casse comunali. Poi c’è da risolvere il problema della viabilità, dell’ambiente, del mare. Rendere la città più accogliente, abbellirla, tentare una canalizzazione del flusso turistico verso le nostre zone.

Carlo Giampaolo, 57 anni, medico, da 8 anni all’opposizione nelle fila del Pd, è il candidato a sindaco appoggiato da una coalizione composta da Pd, Sinistra ecologia e Libertà ed Italia dei Valori.

1. Perché abbiamo una storia di dedizione al paese. Negli ultimi 8 anni abbiamo condotto un’ opposizione ferma ma con moltissime proposte per risolvere i problemi della città che gli elettori conoscono. Ora vogliamo portarli a soluzione realmente dopo che li abbiamo proposti e studiati. Possiamo dare delle garanzie che gli altri consiglieri presenti nelle precedenti amministrazioni e che ora sono ricandidati non possono assicurare. Abbiamo grandi idee per il futuro riprendendo quelle formulate negli anni addietro. Come la raccolta differenziata da noi già proposta nel 2002 e l’arretramento della stazione di Torregaveta.
2. Sarà una Giunta tecnico-politica. Le scelte saranno concordate con la coalizione che ci sostiene. Ricadranno su personalità di grande rilievo del nostro paese perché c’è bisogno di recuperare il tempo perduto dalle precedenti amministrazioni. Ed allo stesso pensare al futuro formando la nuova classe dirigente. I nostri assessori saranno affiancati da tecnici e politici giovani che potranno poi avvicendarsi quando noi lasceremo.
3. Uno per tutti l’ambiente. Ripristinare e ripulire i siti inquinati dai rifiuti tossici. Creare con l’Asl il registro dei tumori. Ricorso ad energie alternative mediante incentivi. Abbellimento della città con alberature nei parcheggi e per le strade. Raccolta differenziata ed interventi di ordinaria amministrazione. Sviluppo urbanistico, recupero dell’esistente con maggiore flessibilità nei condoni e progettazione di nuovi insediamenti turistici, utili a creare nuove occupazioni. Risanamento delle casse comunali attraverso una politica dei servizi evitando la vendita dei beni del comune.
4. Ristabilire immediatamente la vivibilità. Con il ripristino di strade, marciapiedi, illuminazione, video sorveglianza, vigili in strada giorno e notte nei weekend, e la raccolta differenziata porta a porta.

Vincenzo Marotta, ingegnere, operante nel settore degli impianti turistici. E’ candidato a sindaco nella città di Bacoli, dove è nato e cresciuto, per il partito de “Lo Scudo Crociato di Casini – UDC” lista che corre da sola dopo il mancato accordo con il Popolo delle libertà.

1. Perché corro da solo con la lista di un partito nazionale. La mia garanzia è di avere alle spalle un partito importante come quello di Pier Ferdinando Casini mentre per gli elettori la garanzia è la nostra credibilità in quanto correndo da soli non potremo nasconderci dietro a nessun altro. Ogni responsabilità riguardante il nostro operato nel bene o nel male sarà solo la nostra.
2. La mia Giunta sarà tecnica senza però trascurare la componente politica. Infatti ci sarà un comitato politico che funzionerà da supporto all’operato dei tecnici. Insieme anche ad un coinvolgimento della cittadinanza stessa.
3. Sono quelli che abbiamo presentato agli elettori attraverso un volantino pubblico e che sono racchiusi in 6 grossi punti generali: Ambiente e decoro urbano, che prevede bonifiche, interventi manutenzione ordinaria, rifiuti e arredo urbano; Turismo e lavoro, con lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse presenti; Riqualificazione del centro e delle periferie, Cultura, con la creazione di un polo culturale, Famiglia, con la riduzione delle imposte per famiglie disagiate ed infine Sicurezza e legalità.
4. Nuove formule di assessorato che risponderanno ai 6 punti generali presentati nel nostro programma. E tra queste l’istituzione di un “assessorato per le periferie”in quanto uno dei nostri principali obiettivi da raggiungere è il recupero integrale dello stato di abbandono e di degrado delle periferie e delle zone di confine con i comuni limitrofi. Inoltre ci sono da definire le pratiche di condono edilizio tenendo conto anche della proposta UDC in esame alla Camera. Vogliamo rimettere su la sinergia che è venuta a mancare tra istituzioni, cittadini ed imprese e puntiamo ad una ripresa della vivibilità per far rinascere la città.

Tiberio Sauro, 62 anni, imprenditore, laureatosi appena 2 anni fa, dopo trascorsi da operaio metalmeccanico e commerciante, è appoggiato nella corsa alla poltrona di primo cittadino dalla lista civica “Ci mettiamo la faccia”

1. Perché non siamo mai stati presenti nelle amministrazioni precedenti. Anzi siamo stati coloro che attraverso associazioni, gruppi cittadini, Facebook, e con ogni mezzo possibile hanno contrastato e contestato le 2 amministrazioni Coppola. Inoltre perché sono un imprenditore da anni impegnato sul territorio in modo solidale sponsorizzando e finanziando iniziative. Inoltre in qualità di presidente di “Co.na.ga.” ho fatto in modo che a Bacoli arrivassero 11milioni di euro di fidi destinati a piccola e media impresa allontanando usura e racket e risollevando le sorti dell’imprenditoria locale.
2. Una giunta politica fatta di confronto con imprenditori, associazioni e cittadinanza. Ci sono finalità che non possono essere tecniche come le necessità sociali. Mentre quelle imprenditoriali le confrontiamo con imprenditori e associazioni presenti sul territorio che vogliamo abbia un carattere di eco-compatibilità, paesaggistico, turistico e di servizi.
3. Toccano l’immediato. Mettere a reddito tutto quanto è possibile. Beni archeologici, ambientali, sole, mare, energia rinnovabile e alternativa. Ed infondere la cultura nei giovani dando sicurezza e certezza facendo capire loro che il futuro è nel turismo e nel modo di servire chi viene nelle nostre zone. Evitando di far scappare i cervelli che fanno perdere futuro al nostro paese.
4. Un controllo immediato del funzionamento della macchina comunale. Esiste un dissesto finanziario terribile, al limite del fallimento. Renderci conto delle possibilità economiche e delle opportunità adottando la strada della “cartolarizzazione”. La macchina comunale deve funzionare con criteri certi e regole di progettualità. Dobbiamo ambire all’acquisizione di fondi messi a disposizione dai vari enti, con l’obiettivo di fare cassa.

Ermanno Schiano, 43 anni, medico chirurgo, è il candidato alla poltrona di sindaco per la coalizione di centro-destra composta dal partito del Pdl e dalla lista denominata “Il Faro delle Libertà”.

1. Per una chiarezza del programma che propongo e per quello che rappresento in termini politici da un punto di vista della mia appartenenza al Popolo delle Libertà. Al fine di raggiungere una filiera istituzionale perfetta tra il Comune governato da noi, la Provincia già governata da Cesaro, la Regione con Caldoro e il Governo con Berlusconi. Tale da dare opportunità al territorio in quanto saremmo un’ amministrazione collegata.
2. Sarà composta da entrambe le figure , anche se sarà più politica che tecnica. Una giunta formata da persone prettamente di Bacoli. In modo tale da dare così priorità al territorio attraverso rappresentanti che siano espressione del proprio territorio di appartenenza.
3. Prima di tutto ritornare alla normalizzazione per quanto riguarda la vivibilità del territorio. Tra i punti fondamentali del programma: legalità, sicurezza, rispetto delle regole e lotta alla criminalità. Siamo contro ogni forma di illegalità e per una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Vogliamo che anche associazioni di categoria e perfino i gestori delle attività economiche diventino baluardi di legalità. Il nostro lavoro sarà incentrato con una trasparenza e una partecipazione da parte dei cittadini, delle associazioni, delle realtà imprenditoriali ed in generale di tutte le realtà presenti sul territorio. Energia politica e raccolta differenziata per diventare un comune virtuoso e togliere i cassonetti da strada sviluppando la raccolta differenziata.
4. La priorità è ritornare alla normalizzazione del manto viabile. Oltre alla pulizia e al ripristino, dove sarà possibile, della pubblica illuminazione.

Gianluca Schiano, 33 anni, laureando il legge, nato e residente nella città di Bacoli, ex coordinatore delle liste civiche durante l’amministrazione comunale targata Coppola, è il candidato a sindaco della lista civica “L’Alternativa”
1. Devo dire che la mia candidatura a sindaco è stata un’opportunità improvvisamente offertami da un gruppo di giovani fuoriusciti dall’Udc, che hanno rotto con la vecchia dirigenza del partito. Sono stato lusingato per la scelta che è ricaduta su di me, avvenuta quasi per acclamazione durante una riunione. Giustizia, legalità e trasparenza sono i valori principali sui quali fondo il mio operato e che garantisco alla gente. Sono una persona rispettosa delle regole, che appena sente “puzza di bruciato” interviene informando sistematicamente la Procura della Repubblica. 2. La mia sarà una Giunta mista, composta da esponenti di esperienza politica più gli esperti nei vari settori. Sono dell’opinione che un’ amministrazione debba avere entrambe le figure che danno vita ad un connubio fondamentale.
3. Ascoltare prima di tutto l’umore della gente. La priorità sarà data all’azione amministrativa ordinaria, per quanto riguarda i servizi pubblici che necessitano di essere elevati e la tutela del grado di vivibilità in riferimento a strade, marciapiedi, sporcizia. E tra gli altri punti il recupero della raccolta differenziata dalla quale non si può prescindere. Il modello da seguire nel caso in cui ci siano possibilità economiche, è quella effettuata “porta a porta”.
4. Con l’estate alle porte bisogna intervenire sul tema della sicurezza visto l’afflusso di bagnanti e tanti pendolari che invadono le nostre strade. Bisogna intervenire nel campo della sicurezza stradale anche dopo gli episodi luttuosi dell’anno scorso, intervenendo anche sulla messa in sicurezza delle strade. Convocherò il Prefetto, il comitato per l’ordine e la sicurezza in modo che vengano intensificati i controlli su tutto il territorio in modo tale che ci sia un’azione maggiormente preventiva più che repressiva.

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