martedì 2 marzo 2010

REPORTAGE

VIAGGIO TRA LE STAZIONI DELLE LINEE FERROVIARIE "CUMANA" E "CIRCUMFLEGREA" DEI CAMPI FLEGREI - 3 PUNTATA

STAZIONE "GROTTA DEL SOLE" - MONTERUSCIELLO

di Gennaro Del Giudice
(foto di Angelo Greco)

“Grotta del Sole” fermata numero 4 partendo da Torregaveta lungo la linea Circumflegrea della Sepsa. Stazione ferroviaria del mega quartiere Monterusciello dove risiedono oltre 10mila abitanti, fin dalle ore del mattino è raggiunta dai numerosi pendolari che si servono dei treni che passano in media ogni 20 minuti, secondo la tabella di marcia riportata sul sito “www.sepsa.it” aggiornata al 7 dicembre 2002. Dove non compare alcuna immagine della fermata nella pagina “linee e mappe” dove vi sono riportate tutte le stazioni della tratta “Montesanto – Torregaveta”, corredate da foto. Immagini che si fermano alla moderna stazione di Pianura, quasi a voler collocare un muro espressione di una netta dicotomia tra modernità e arretratezza. Alla stazione di “Grotta del Sole” si giunge da due strade, da via Raffaele Viviani procedendo poi per via Libero Bovio, parallela alla strada ferrata oppure alle spalle della stazione, da via Vitaliano Brancati.
Quest’ultima, strada dalla quale si ha accesso a quello che sembrerebbe essere l’ingresso secondario della stazione, dove un cancello aperto permette alle automobili di arrivare in prossimità della banchina di attesa. Ma prezioso passaggio per carrozzine di disabili o di mamme con passeggini a seguito, che qui non sarebbero chiamate a dover oltrepassare i gradoni di quello che sarebbe l’ingresso principale della stazione. Un’apertura lungo un muro di cinta in mattoni di tufo,un cancelletto rosso alto mezzo metro, una tabella blu con su scritto in bianco “ Grotta del Sole” la banchina che divide da quella opposta, alla quale si accede da una passerella utilizzata per oltrepassare i due binari, “1” e “2”. Quest’ultimo è morto, arrugginito, fuori uso. I treni utilizzano il primo, che transita di fianco la struttura che ospita la sala d’attesa della struttura nella quale ci sono 2 panchine blu per far sedere le decine di utenti che si susseguono ogni circa 20 minuti.
Vicino a una delle quali, qualche giorno fa, fu ritrovato il corpo senza vita di una donna, forse una clochard, che la sera veniva a ripararsi dal freddo qui dentro. Qui manca un sistema di areazione, caldo e freddo si combattono naturalmente. C’è una forte puzza di urina, qualcuno forse un cane avrà urinato proprio sotto la vetrata dell’ufficio del capostazione, della biglietteria che alle 11 della mattina è vuota. Ci sono un tavolo, una sedia, una sorta di condizionatore, segno della presenza dell’uomo. Solo vecchi avvisi, annunci, affissi sul grosso vetro e in una bacheca laterale. Quasi a voler fare da corollario ai numerosi graffiti presenti sulle mura della saletta d’attesa. Dentro e fuori la strutture scritte e disegni con bombolette spray. Piccoli testi scritti a penna da quanti marinano e marinavano la scuola, in ricordo dei “filoni”. Per acquistare il ticket di viaggio, ci dicono alcuni viandanti in attesa, bisogna rivolgersi presso un’edicola sulla strada, a qualche centinaio di metri.
Bisognerebbe però conoscerla, così come sapere quali sono le altre attività commerciali presso le quali è possibile acquistare il biglietto di viaggio. Chissà cosa penserà quel famoso turista che ignaro di tutto si reca in stazione convinto di trovare una biglietteria funzionante e, in caso contrario, una macchinetta automatica dalla quale acquistare il ticket. Poi costretto a dover girovagare per le strade del quartiere. O quel cittadino che si dirige per prendere il treno alle 2 del pomeriggio, orario durante il quale le attività commerciali sono chiuse. A quanto pare, resterebbe la possibilità di poter acquistare il biglietto a bordo, sul treno. Di sera tutt’intorno fa paura. “Già dopo le otto sembra che ci sia il coprifuoco” racconta Daniela, 26 anni, commessa in un negozio di calzature in via Roma “Quando finisco alle 20.30 di lavorare, arrivo qui alle 22. Non c’è nessuno, la biglietteria è chiusa, è tutto buio nonostante le luci. Ho un’enorme paura, quando possono vengono a prendermi mio padre e mio fratello”.


























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