venerdì 4 febbraio 2011

ASSALTO DEL RACKET: 3 BAR DEVASTATI

IRRUZIONE DI DUE UOMINI ARMATI DI SPRANGHE E PISTOLE NEI LOCALI A MONTERUSCIELLO

CLIENTI AGGREDITI E SLOT-MACHINE DANNEGGIATE

PRESI DI MIRA I BAR "MANU", "ECLISSE" E "FLAVIO"

OBIETTIVO DEL BLITZ FAR SPEGNERE LE MACCHINETTE

IL RACCONTO DELLE VITTIME: "URLAVANO STUT STI MACHINET A POZZUOLI LA COMANDIAMO NOI, LO AVETE CAPITO O NO, A POZZUOLI ORA LA COMANDIAMO NOI"

di Gennaro Del Giudice
sul "Roma" di venerdì 4 febbraio 2011

POZZUOLI. Clienti picchiati selvaggiamente, colpiti alla testa col calcio delle pistole, vetrine e banconi mandati in frantumi, due bar devastati in pieno giorno, uno scassinato nel cuore della notte. Due raid in meno di mezz’ora, mentre i carabinieri sono nel primo bar a 200 metri è in corso un’altra mattanza, il terrore negli occhi della gente, le urla, il fuggifuggi per le strade, c’è chi si barrica in casa.
E l’inferno che si materializza nel quartiere di Monterusciello al grido di "Stut sti macchinett, stut sti macchinet, a Pozzuoli la comandiamo noi, lo avete capito o no, qui adesso la comandiamo noi" preludio a quella che sarebbe una guerra in corso per il controllo delle macchinette dei videopoker. Mercoledì sera due uomini armati hanno fatto irruzione nel bar “Flavio” e nel bar “Manu” distruggendo ogni oggetto gli capitasse sotto mano e aggredendo con calci, schiaffi e pugni chiunque in quel momento si trovasse davanti a loro. Improvvisamente clienti e titolari sono stati assaliti dalla furia dei malviventi mentre erano in fila per giocare una scommessa o per bere un caffè. Minacce, aggressioni, devastazioni con l’unico obiettivi di far “spegnere le macchinette perché a Pozzuoli comandano altri”. Nella notte assaltato un terzo bar, “l’Eclisse”, i malviventi entrati dalla sala dei videopoker, dove hanno portato via circa mille euro. E la cronaca di una mattanza che sembrerebbe un chiaro segnale di intimidazione e quella che potrebbe essere l’inizio di una guerra per il controllo del mercato delle macchinette da gioco che inizia poco dopo le 19 di mercoledì sera, in via Antonio De Curtis, al civico 13, nella zona nord del quartiere di Monterusciello.
IL PRIMO ASSALTO ore 19,10 - Il primo locale ad essere assaltato è il bar “Flavio”, sono le 19,10 circa, all’interno ci sono una trentina di clienti, molti sono in fila per giocare le scommesse a pochi minuti dall’inizio delle partite. Due uomini con i volti coperti dai passamontagna, pistole in pugno, entrano nel bar mentre fuori ad attenderli c’è un terzo complice in un’auto ferma lungo la strada. Una volta nel bar, dopo aver spaccato la porta di vetro all’ingresso e rovesciato a terra bottiglie, bicchieri, e mandato in frantumi una vetrina del bancone, i due malviventi fanno uscire fuori i clienti e urlano di spegnere le macchinette. Poi puntano la pistola in faccia al fratello del titolare, che in quel momento non era presente nel locale, e dopo aver fatto spegnere i videopoker si fanno consegnare i soldi contenuti nella cassa da gioco, in tutto circa 2mila e 200 euro. Per poi raggiungere il complice che li attendeva in auto, mentre fuori tra le urla di terrore di quanti avevano assistito alla scena si scatenava un fuggifuggi generale. Sul posto giungevano i carabinieri della vicina stazione di Monterusciello “Hanno fatto uscire tutti fuori e dopo aver rotto la vetrina del bancone e la vetrata della porta d’ingresso, hanno fatto spegnere le due macchinette e si sono presi i soldi dalla cassa di gioco” ha raccontato Michele, il titolare del bar.
IL SECONDO ASSALTO ore 19,40 - Ma mentre i militari sono impegnati nei rilievi e nell’ascoltare le testimonianze delle vittime che, a meno di duecento metri, probabilmente ancora gli stessi malviventi, entrano in azione nel bar “Manu”, al civico 60 sempre di via Antonio De Curtis. Sono le 19 e 40 circa, dopo aver fermato a qualche metro di distanza dall’ingresso l’auto in un vicoletto attiguo a passo veloce giungono nel locale. Dopo aver percorso un tratto a piedi, i due uomini con i volti coperti da passamontagna e armati di pistole, in maniera violenta entrano nel bar aggredendo con calci, pugni e schiaffi e colpendo con il calcio della pistola i clienti che si trovavano davanti e intimando loro di uscire dal locale. Al grido di “Stut sti macchinett, stut sti macchinett, a Pozzuoli la comandiamo noi, lo avete capito o no, qui adesso la comandiamo noi” spaccano con il calcio della pistola i vetri di 4 dei 6 videopoker, distruggono vetrine, rovesciano bottiglie, bicchieri e tazzine presenti sugli scaffali e sul bancone. I due figli della titolare, un 20enne e un 22enne vengono minacciati, al primo uno dei due malviventi viene colpito con una pistola al collo. Sono attimi di terrore. All’interno del bar ci sono circa una ventina di clienti, anche qui in fila per giocare le scommesse sportive o per consumare qualcosa al bancone. Una manciata di minuti e dopo aver seminato il terrore i due malviventi si danno alla fuga insieme al terzo complice. Immediatamente veniva dato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto giungevano numerose pattuglie di carabinieri. “Mio nipote di 20 anni stava entrando per giocare quando ha avuto un calcio e un pugno, un altro cliente è stato colpito con il calcio della pistola alla testa, clienti che erano seduti al bancone sono stati aggrediti, quando sono scesa ho visto gente terrorizzata” racconta Emanuela, la titolare del bar “Dopo questi episodi viene proprio voglia di lasciare tutto e andare via, ma questa è un’attività che abbiamo fatto con i nostri sacrifici per dare un futuro ai nostri figli”.

IL TERZO ASSALTO ore 3,10 – E nella notte, intorno alle 3 e 10, il terzo bar ad essere preso di mira dai malviventi è il bar “Eclisse” in via Monterusciello. Qui i malviventi dopo essere entrati da un cancelletto attiguo al locale hanno spaccato la porta d’ingresso del piano semi – interrato entrando nella saletta dove si trovano le macchinette da gioco. Nonostante la presenza delle telecamere di videosorveglianza installate nel locale, i ladri sono riusciti a portare via circa mille euro dalla cassa da gioco prima che scattasse l’allarme.

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