SI TRATTA DI ANTONIO CERRETO, 42ENNE PUTEOLANO
REGGIO EMILIA - Rapinava tabaccherie di Reggio Emilia indossando una maschera da teschio in stile “Scream” e impugnando una pistola-giocattolo. Così Antonio Cerreto, 42 anni, nato a Pozzuoli, svolgeva la sua “attività” di rapinatore in “trasferta” seminando il terrore tra le tabaccherie della tranquilla cittadina emiliana. Rapine e modalità da film dell’horror che però lo scorso 9 febbraio sono costate care al 42enne puteolano che una volta entrato in una tabaccheria e dopo aver intimato al titolare dell’attività commerciale di consegnargli i soldi dell’incasso, ha dovuto fare i conti con la reazione di quest’ultimo che non si è fatto intimidire dalle minacce. Anzi al cospetto del rapinatore, il tabaccaio si è scagliato contro Antonio Cerreto il quale, in riposta, lo ha iniziato a colpire alla testa con il calcio della sua scacciacani, prima di desistere e darsi alla fuga. “Era un rapinatore solitario. Già dopo il 3 gennaio aveva lasciato degli indizi. Abbiamo ascoltato il racconto delle sue vittime e la descrizione della sua conformazione fisica, il suo travestimento e dell’arma che utilizzava. Così dopo aver fatto vari accertamenti, controllando anche le zone da lui frequentate, e messo insieme una serie di elementi che facevano sospettare di Antonio Cerreto, rapportando velocemente il tutto all’autorità giudiziaria. A quel punto il pubblico ministero che conduceva le indagini ha emesso un decreto di fermo e nella tarda serata di sabato, due giorni dopo l’ultima rapina, lo abbiamo arrestato” ha spiegato il capo della squadra Mobile di Reggio Emilia Antonio Turi. Il puteolano Antonio Cerreto è accusato di essere il responsabile di una rapina compiuta lo scorso 3 gennaio in una tabaccheria di via Rousseau, a San Pellegrino, e della rapina non riuscita del 9 febbraio alla tabaccheria Baroni, in via Rione del Cln, nella periferia di Reggio Emilia. Nel primo caso l’accusa è di rapina aggravata: in quell’occasione l’uomo si era presentato in tarda serata nella tabaccheria di Marco Pioppi a San Pellegrino. Cerreto indossava una maschera da teschio come quella del film “Scream” e ha minacciato il titolare e un cliente con una pistola-giocattolo, rubando 350 euro. Mentre nel secondo caso che ha visto ancora una volta protagonista il rapinatore puteolano si tratterebbe di tentata rapina aggravata da lesioni. Antonio Cerreto è stato fermato sabato sera fuori da un locale di via Martiri della Bettola. I poliziotti della squadra Mobile lo hanno acciuffato mentre era in compagnia di alcuni amici ammanettandolo. Il pericolo era che Antonio Cerreto, che ufficialmente era “senza fissa dimora” potesse colpire ancora.
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