I vigili urbani fermavano le auto direttamente seduti nella propria autovettura
venerdì 11 febbraio 2011
“POSTI DI BLOCCO” CON AGENTI SEDUTI IN AUTO
Ecco quanto accaduto di domenica sera in Piazza della Repubblica
I vigili urbani fermavano le auto direttamente seduti nella propria autovettura
I vigili urbani fermavano le auto direttamente seduti nella propria autovettura
POZZUOLI. C’è chi lavora in ufficio, chi in strada e chi in macchina. Come lavorano i tassisti, gli autisti, le forze dell’ordine quando sono in giro per controlli. Ma starsene seduti nella propria vettura e fare un “posto di blocco” per vietare l’accesso ad una piazza mai si era visto prima d’ora. O meglio, prima di domenica (30 gennaio), quando poco dopo le 21 anche a questo inedito “spettacolo” si è potuto assistere nel centro storico di Pozzuoli. Anche l’altra sera, come ogni giorno, specie nelle fasce orarie di punta, gli agenti del corpo di polizia municipale cittadino stavano presidiando l’ingresso a piazza della Repubblica, dove l’accesso in “teoria” dovrebbe essere consentito solo ai residenti che una volta fermati al “varco” sono chiamati ad esibire un permesso rilasciato dal comune di Pozzuoli. Pertanto chi è residente può entrare in piazza della Repubblica e parcheggiare laddove è consentito, mentre chi non ha il permesso è invitato a tornare indietro e nel caso in cui voglia parcheggiare, fermare la propria auto nelle aree contrassegnate dalle strisce blu. “Lavoro” che c’è da sottolineare i caschi bianchi puteolani portano avanti quotidianamente con professionalità e diligenza quotidianamente quando sono chiamati a controllare gli accessi. Mentre quando questi non ci sono, ovviamente perché non è possibile tenere impiegati per 24 ore al giorno vigili urbani a presidiare la piazza, che nel centro storico scoppia il caos, e succede che tutti entrano e tutti parcheggiano ovunque. Ebbene domenica sera qualcosa non ha funzionato perché nonostante la presenza dei vigili urbani all’ingresso di Piazza della Repubblica “tutti” entravano, residenti e non. Come mai? Saranno cambiate le disposizioni? Sono tra che ci siamo posti. Come detto in apertura, erano da poco passate le 21 quando nonostante una leggera pioggerellina il centro storico iniziava a popolarsi. E sotto una leggera pioggerellina che due pattuglie del corpo di polizia municipale composte da 4 agenti in tutti erano impegnate a controllare l’accesso alla piazza. Ma nonostante la loro presenza, si vedevano automobili entrare ed uscire in piena libertà ed indisturbate. Qualcuno esclamava “Ma non ci sono vigili? Le auto sono vuote?” vista la presenza dei mezzi che probabilmente da sole non incutevano nessun timore ai tanti “non residenti”. Nessuna “fischiettata” agli automobilisti indisciplinati ne alcuna paletta per esibita per fermare le auto e diremmo, nessun “segno di vita” da quelle auto. Tutto quindi che facesse presagire che, incredibilmente, alle 21 di domenica sera quando la piazza iniziava ad affollarsi, che i vigili non fossero presenti. Ma niente di tutto questo. I caschi bianchi c’erano e come, se ne stavano seduti comodamente nelle proprie auto, ferme nei punti di accesso alla piazza. Facevano da “supervisori” lampeggiando chi si “azzardava” a parcheggiare in prossimità dei locali che sorgono appena si accede in piazza della Repubblica in quello spazio compreso tra la fontana che fa ad angolo con corso Garibaldi e via Cosenza. Quella era la “zona rossa”, dopodiché tutto poteva accadere. Chiedevamo ad un agente alla guida di una delle due pattuglie “perché non si poteva parcheggiare in quella zona e se invece era possibile parcheggiare subito dopo, nei pressi di via Cosenza, dove c’erano tantissime auto ferme” ma la sua risposta era “Dovete parcheggiare a Largo Emporio (nei pressi del Porto) o sulle strisce blu ma non qui, perché qui non si può nemmeno entrare, è consentito solo ai residenti, queste auto saranno tutte multate” rispondeva spostandosi in auto per poi ritornare al punto di partenza, ovviamente sempre seduto in auto mentre fuori era finito di piovigginare. Ma rimasti sul posto, niente di questo accadeva, le auto ferme lungo i margini della piazzetta non venivano sanzionate e le vetture continuavano ad entrare continuamente e tranquillamente in piazza, mentre una delle due pattuglie tra l’altro lasciava il posto. Interdetti alcuni passanti che dopo aver assistito alla scena esclamavano:”Fanno le leggi a modo loro”, “Salvaguardano solo una parte della piazza, mentre l’altra la lasciano nel caos”. Mentre dopo aver assistito a tanto ni ci chiediamo: “Esistono due pesi e due misure? Le regole ( e in questo caso i divieti) sono uguali per tutti e (nel caso della piazza della Repubblica) dappertutto?
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