mercoledì 16 giugno 2010

CACCIA ALL'UOMO NELLA NOTTE A MONTERUSCIELLO

32ENNE PRIMA LITIGA E POI SCAPPA INSIEME AD UNA MINORENNE
NEL QUARTIERE SI DIFFONDE LA VOCE DI UN'AGGRESSIONE DA PARTE DELL'UOMO AI DANNI DELLA FIDANZATINA
DECINE DI PERSONE SCENDONO IN STRADA, SI SCATENA LA CACCIA ALL'UOMO IL PADRE DELLA GIOVANE DISTRUGGE L'AUTO NELLA QUALE SI TROVAVANO I DUE PRIMA DELLA FUGA
PER TUTTA LA NOTTE SETACCIATO L'INTERO QUARTIERE
DIECI VOLANTI DELLA POLIZIA IMPEGNATE NELLE RICECHE
RINFORZI GIUNTI ANCHE DA NAPOLI

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul "Roma" mercoledì 16 giugno 2010



POZZUOLI. Un’autentica caccia all’uomo con decine di persone in strada e volanti della polizia che setacciano l’intero quartiere alla ricerca di una ragazzina di 17 anni portata via da un uomo di 15 anni più grande di lui. L’auto sulla quale si trovavano i due distrutta e ribaltata dal padre della minore, contrario alla relazione sentimentale. In serata circola la voce che M.A. 32 anni, residente a Melito, personaggio già noto alle forze dell’ordine abbia picchiato la sua fidanzatina Valeria, che abita nel quartiere di Monterusciello. I due sono fermi nell’auto di lui, una Y10 di colore viola, all’interno di uno spiazzale in via Umberto Saba, nei pressi dell’area che ospita il mercatino rionale. E’ lunedì sera, in corso la partita dell’Italia, nel quartiere si sente il boato per il pareggio degli azzurri. Improvvisamente da un angolo buio del parcheggio ( dove numerose coppiette di giovani si recano in cerca di intimità) si sentono delle urla, forse un litigio tra i due fidanzati.
A dare l’allarme una cuginetta di Valeria, che abita a pochi passi. Arriva il padre della 17enne, che abita nelle vicinanze, convinto che è la volta buona per “riacciuffare” la figlia, invaghitasi di quell’uomo più grande di lui. Gli inquirenti raccontano che il padre della ragazza negli ultimi tempi avrebbe denunciato diversi allontanamenti e scomparse da parte della figlia. Al cospetto dell’auto vuota il genitore va in escandescenze distrugge l’automobile mandando in frantumi i vetri. Al loro arrivo i poliziotti troveranno la macchina ribaltata su un lato. Nel quartiere rapidamente gira la voce di una brutale aggressione da parte del 32enne alla propria fidanzatina, che le avrebbe rotto la testa con un bastone di ferro e poi l’avrebbe rapita. Decine di persone si riversano in strada, parte la caccia all’uomo. Ronde spontanee di giovani, donne, uomini a piedi e in sella ai motorini, setacciano androni, edifici, villette. Almeno una quindicina di agenti di polizia battono palmo a palmo l’intero quartiere. Dalla Questura di Napoli arrivano rinforzi alle volanti del commissariato di polizia di Pozzuoli impegnate sul posto. Giungono anche gli uomini della scientifica, alla ricerca di tracce intorno e all’interno della vettura del 32enne, che risulterà poi essere sottoposta a sequestro amministrativo da diversi mesi.
Dell’uomo e della minorenne nel frattempo nessuna traccia, nonostante si siano allontanati a piedi. Si teme il peggio. Un capannello di persone si radunano nella piazzetta, tra di loro c’è anche il papà della ragazzina, che viene condotto in commissariato. L’uomo ammetterà di aver distrutto egli stesso l’automobile del fidanzato della figlia, che viene posta sotto sequestrato e caricata su un carro attrezzi. Le ricerche dei 2 proseguono per tutta la notte. Esclusa la pista del rapimento, per gli inquirenti pare si tratti di una fuga da parte della ragazzina, non nuova ad episodi del genere. La classica “fuga d’amore” di fronte alla contrarietà dei genitori. Sull’episodio ora indagano i poliziotti del commissariato di Pozzuoli diretti dal dirigente Paolo Esposito e i carabinieri della compagnia di Arco Felice, presso i quali ieri mattina il padre della ragazzina ne ha denunciato formalmente la scomparsa.

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