mercoledì 2 giugno 2010

UNA CITTA' SOTTO CHOC

GRANDE IL DOLORE PER LA MORTE DEL 14ENNE

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" mercoledì 2 giugno 2010

POZZUOLI. Un’ora dopo la tragedia la spiaggia di Lucrino è deserta, presenti solo tre giovani probabilmente i gestori del lido che mestamente si allontanano. Sulla battigia alcuni pedalò, manca quello blu, col quale Salvatore Ercole e i suoi amici si erano diretti verso il largo. “C’erano delle ragazzine che urlavano, piangevano dalla disperazione” racconta ancora col dramma negli occhi un giovane con addosso una tuta della Juventus , che era sceso sulla spiaggia di Lucrino per fare footing “Volevo fare un bagno ma dopo quel trambusto, dopo aver visto tante lacrime e dolore non ce la faccio”. Dolore, commozione e anche rabbia per un’assurda tragedia che in pochi minuti ha fatto il giro della città, sotto shock per quanto accaduto. A Lucrino, lungo la strada a pochi metri dall’arenile al largo del quale si è consumata la tragedia, la gente bisbiglia, si chiede come sia potuto accadere tanto. Mentre sull’altra sponda, nel porto di Pozzuoli , di fronte allo spicchio di spiaggia privata dove Salvatore Ercole (nella foto) aveva fittato il pedalò insieme ai suoi 3 amici, dopo le 19 giunge la salma a bordo di una motovedetta della Guardia costiera. Un capannello di curiosi, molti non sanno il perché di tanto dispiegamento di forze dell’ordine. Curiosità che diventa commozione quando si apprende la notizia “Un ragazzino di appena 14 anni morto in mare dopo essere stato colpito da un’elica. Assurdo!” Poco dopo le 20, arriva una seconda motovedetta della guardia costiera. Dietro, trainato e ricoperto per metà dall’acqua proprio quel pattino blu, col quale Salvatore ed i suoi amici avevano deciso di divertirsi.

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