sabato 19 giugno 2010

SI LANCIA DALLA PANORAMICA DI MONTE DI PROCIDA IN UN DIRUPO, SALVATO DALLE STERPAGLIE

AVREBBE TENTATO IL SUICIDIO MA NELLA CADUTA SI SAREBBE SALVATO RIMANENDO INCASTRATO
DURANTE LE OPEZIONI DI SOCCORSO IMPIEGATI ANCHE DUE ELICOTTERI PER IL RECUPERO


di Gennaro Del Giudice
pubblicato sul "Roma" sabato 19 giugno 2010

MONTE DI PROCIDA. Come ogni mattina era sceso alle 7 da casa per andare in centro, comprare il giornale e poi recarsi al bar del quale è titolare. La solita routine, le solite abitudini. Ieri però qualcosa non è andato per il verso giusto. Improvvisamente si perdono notizie di Michele Coppola, 56 anni. L’allarme lanciato da un dipendente del suo locale, il giovane non vede arrivare il proprio titolare. L’uomo, descritto come una persona metodica e precisa, ogni mattina si recava nel suo bar, al Monte di Procida, nella zona denominata “Ceccone” per presenziare dietro la cassa. Il dipendente avvisa i familiari del ritardo, inizialmente ciò non desta preoccupazioni, forse un contrattempo penseranno. Passano altri minuti, una nuova chiamata, Michele non arriva. Partono le ricerche, dopo qualche minuto la sua auto viene ritrovata in via Panormica, località Montegrillo, da alcuni passanti e commercianti della zona che avvertono i carabinieri. E’ ferma vicino allo chalet “Sunrise”. Ha la porta lato guida aperta e le chiavi ancora inserite nel cruscotto, è ferma su una piazzola nel punto più alto del Monte di Procida. Si teme il peggio. Sul posto giungono i carabinieri dalla caserma di Monte di Procida e dalla compagnia di Pozzuoli, i vigili del fuoco, polizia municipale, uomini della protezione civile, 118. Mille persone affollano via Panoramica, la strada che costeggia il costone di Monte di Procida, lato mare, uno splendido panorama, a diverse centinaia di metri sopra il livello del mare.


Forte è lo strazio di familiari, amici, conoscenti, si teme il triste epilogo. Sono le ore 12, si alzano in volo due elicotteri, le eliche quasi lambiscono il costone che cade a picco sulla costa, sul versante di Miliscola, viene scorta una sagoma. E’ Michele Coppola, viene avvistato in fondo ad un dirupo. E’ laggiù da qualche ora. Si muove, alza una mano, sta bene. E’ caduto rovinosamente per decine di metri, rotolando tra la fitta vegetazione, le sterpaglie e le sporgenze della roccia lungo il costone, che hanno fortunatamente attenuato la caduta, salvandolo. Un tentativo di suicidio oppure una caduta accidentale, è giallo. Più tardi, a seguito delle prime indagini, gli inquirenti parleranno di un tentativo di suicidio, l’uomo a quanto pare era affetto da forte depressione. Le circostanze nelle quali è avvenuto l’episodio avvalorerebbero l’ipotesi. Nel frattempo, le operazioni di salvataggio sono rese difficili. Impossibile raggiungere a piedi il dirupo, complicato anche per i mezzi in dotazione ai vigili del fuoco. Dopo l’elicottero dei carabinieri si alza in volo quello giallo del 118. Con l'utilizzo di un verricello, un uomo si cala e raggiunge il 56enne, che viene imbracato e tirato fuori dall'impervia zona. Dalla balconata di via Panoramica si alza un applauso liberatorio. Il 56enne, stordito ma cosciente, chiede ai soccorritori di recuperare il proprio portafogli, finito più giù rispetto al punto nel quale era caduto. Gli uomini del 118 con una nuova manovra e con alcuni ganci ed il supporto dei Vigili del Fuoco da terra riescono così a recuperare anche i documenti e i soldi contenuti. Solo qualche escoriazione, una lieve ferita alla spalla per Michele Coppola, che viene caricato a bordo di un’ambulanza del 118 e trasferito al Pronto Soccorso dell'ospedale di Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Non è in pericolo di vita, secondo quanto trapelato, ma sono in corso accertamenti accurati e il paziente viene sottoposto ad una Tac per verificare l'esistenza di eventuali traumi riportati nella caduta.

Nessun commento:

Posta un commento

INSERISCI UN COMMENTO ALL'ARTICOLO:
(GLI UTENTI SONO PREGATI DI FIRMARE I PROPRI COMMENTI COL PROPRIO NOME/COGNOME O INDIRIZZO E-MAIL)