POZZUOLI. All’improvviso le urla di una donna che, dopo essere scesa in strada insieme alla propria figlioletta, risale e trova la propria abitazione messa a soqquadro. Paura giovedì mattina in via Giovanni Pagano nel quartiere di Monterusciello. Alcuni uomini, approfittando del momentaneo allontanamento della proprietaria di un’abitazione al primo piano di una palazzina su due livelli, sono riusciti ad accedere all’interno della casa arrampicandosi lungo i muri esterni. Non accortasi di nulla la donna, che nel frattempo era scesa in compagnia della figlia per compiere alcune commissioni, al suo rientro si ritrovava dinanzi lo spiacevole spettacolo: la propria casa era stata messa sottosopra da alcuni ladri i quali, qualche secondo prima che la donna ritornasse, erano riusciti a darsi alla fuga probabilmente a bordo di un’automobile. L’episodio si verificava in pieno giorno, alle 10,30 circa del mattino, a poca distanza da alcune attività commerciali. Secondo le prime ricostruzioni, ad agire sarebbero stati in tre forse stranieri di etnia rom giunti a bordo di una ford focus, che sarebbe stata vista transitare nella zona. All’interno dell’abitazione della giovane coppia di coniugi, i ladri rovistavano in pochi minuti armadi, cassetti, mobili mettendo sottosopra i vani dell’abitazione. Dalla quale riuscivano a portare via oggetti in oro, un computer, diversi capi di abbigliamento sportivo e circa 500 euro in soldi contanti. Un’azione rapida, messa in atto in pieno giorno, probabilmente pianificata come spesso accade, dopo una serie di appostamenti fatti nei pressi delle abitazioni delle vittime. I malviventi, che a quanto pare avrebbero agito in tre, dopo il colpo si davano alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Ritornata in casa la donna, dinanzi ai propri beni rovistati e al disordine provocato dai ladri in preda alla paura e al panico, urlava chiedendo aiuto. In suo soccorso accorrevano i vicini e quanti in quel momento si trovavano in zona. Sul posto giungevano due pattuglie dei carabinieri i quali, dopo aver ascoltato il racconto fornito dalla donna e dei presenti, ricostruita la dinamica dei fatti, effettuavano un sopralluogo nell’abitazione alla ricerca di dettagli utili per risalire all’identità dei “topi di appartamento”.
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