giovedì 3 giugno 2010

DURANTE LA NOTTE UNA FESTA A POCHI METRI DALLA CASA A LUTTO

MUSICA E CAOS FINO ALL'ALBA IN UNO STABILIMENTO BALNEARE TRASFORMATO IN DISCOTECA

di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato sul quotidiano "Roma" giovedì 3 giugno 2010

POZZUOLI/LICOLA. La notizia dell’assurda tragedia,la disperazione, la corsa in ospedale, all’obitorio, lo straziante riconoscimento della salma presso la caserma dei carabinieri. Il ritorno a casa, con i parenti, amici, e vicini di casa che si stringevano intorno al dolore della povera mamma di Salvatore Ercole. Una notte trascorsa nell’androne del palazzo, in strada, nella sua abitazione, al civico 102 di via Licola mare per i tanti che hanno vegliato insieme alla donna. Mentre contemporaneamente, dall’altro capo della strada, a meno di 500 metri dalla casa del 14enne, giungeva il trambusto, il caos e la musica assordante da un vicino lido dove era in corso una festa. Per tutta la notte e fino alle prime ore del mattino seguente, centinaia di giovani si divertivano tra drink e i ritmi di una musica techno assordante, con urla e parole dello speaker che si udivano a chilometri di distanza. “Lungo la strada” raccontano i residenti “stanotte scorazzavano macchine e motorini con gli occupanti che ci hanno urlato contro frasi ingiuriose, specialmente contro le donne apostrofate in maniera poco edificante”. Parenti, amici e conoscenti del povero Salvatore che in preda alla disperazione per una tragedia da poche ore consumata che hanno dovuto sopportare anche l’inciviltà e la stupidaggine di alcuni giovani.

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