sabato 5 giugno 2010

IN CENTINAIA PER L'ULTIMO SALUTO A "SASY"

STRAZIO E DISPERAZIONE AI FUNERALI
GLI AMICI INDOSSAVANO LE MAGLIETTE CON INCISA LA FOTO DEL LORO AMATO "SASY"
DAVANTI ALLA BARA BIANCA IL PRESIDE DELLA SUA SCUOLA CONSEGNA ALLA MAMMA IL DIPLOMA CHE IL FIGLIO LE AVEVA PROMESSO

di Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati sul "Roma" e "Corriere Flegreo" sabato 5 giugno 2010


POZZUOL/LICOLA. Ragazzini che piangono, imprecano, tentano di aggrapparsi alla bara bianca che esce dalla chiesa, si gettano in terra, corrono verso la strada per raggiungere il carro funebre. Strazio, disperazione, dolore ieri pomeriggio per i funerali di Salvatore Ercole, il 14enne morto in mare dilaniato dall’elica di un gommone. Tante lacrime giovani, innocenti. “Una tragedia vedere così tanti ragazzini piangere e disperarsi” dice tra le lacrime all’esterno della chiesa di “San Luca Evangelista” una donna mentre un lungo applauso accompagna il feretro ricoperto da gigli bianchi e da una maglia del Napoli che esce dalla chiesa. Ragazzini con magliette raffiguranti il volto di “Sasy”, striscioni, cartelloni. “Hey Sasy, qui il tuo posto è un vuoto riempito dal silenzio, lì sarai felice e amato”. In centinaia, un intero paese accorso nella chiesa di Varcaturo per rendere a Sasy “quel grosso e bel giovincello, sempre sorridente” l’ultimo saluto e per stringersi intorno all’immane dolore dei genitori. Struggente l’omelia officiata da Padre Carlo, parroco della chiesa “Con il suo corpo e la sua anima Salvatore è ancora in mezzo a noi. E con la sua anima ci parla e ci ascolta dall’alto”. Durante la messa nella chiesa gremita, gli amici, i familiari, i compagni di classe hanno ascoltato le parole del prelato intorno la bara bianca, dinanzi all’altare, quasi in segno di protezione per lo sfortunato amico che non c’è più. La disperazione, le lacrime i singhiozzi stretti in gola che hanno accompagnato l’intera funzione religiosa.
“Affidiamo Salvatore nelle braccia del padre” le parole del parroco raggiungono l’esterno della chiesa dove tra l’entrata e il carro funebre ragazzini e ragazzine con le maglie con su inciso il volto di Sasy attendono il passaggio della bara bianca, gigli bianchi in mano. Accanto alla bara bianca la mamma Veronica e il papà Ciro. Commozione quando a prendere la parola durante la cerimonia è stato il preside dell’istituto tecnico per geometri “Vilfredo Pareto” al quale da un anno era iscritto Salvatore. “Ricordo quando l’ho conosciuto il primo giorno” ha raccontato il dirigente Biagio Cimmino “Mi disse: devo conseguire la qualifica professionale di elettricista, la devo regalare a mia madre. Parole indelebili che non dimenticherò mai” e rivolgendosi alla madre in lacrime lo stesso preside ha consegnato il diploma tanto sognato e desiderato da Sasy “Signora, Salvatore il diploma lo ha avuto, eccolo”. Al termine della cerimonia il carro funebre si è diretto in via Licola Mare sotto l’abitazione dove Salvatore Ercole viveva insieme alla mamma, accompagnato da un grosso corteo formato da centinaia di persone.

2 commenti:

  1. SONO SENSA PAROLE, IL VUOTO IL DOLORE E IL SILENZIO KE HA'LASCIATO QUESTO RAGAZZO E' UNA COSA INDESCRIVIBILE,NN CI SONO PAROLE X DESCRIVERE TUTTO CIO'POSSO SOLO DIRE KE LO RICORDERO'FINKE'VIVRO'CIAOOOOOOOOOOO SASY IO NN RIESCO A DIRTI ADDIO MA UN SEMPLICE CIAO...SARAI E SEI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NELLA NOSTRA MENTE CIAO SASY

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  2. MI MANKI... MI RICORDO QUANDO ANDAVAMO ALDOPOSCUOLA INSIEME.. QUANTE RISATE CHE CI SIAMO FATTI INSIEME..! è ORA? NON C'è LO POSSIAMO FAE PIù:( MA NON MI IMPORTA PIù DI TANTO XKè SEI SEMPRE LA MIA VITA!! TI VOGLIO BENE..!

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