NON CI SONO PIU' FOSSE, IL COMMISSARIO COSTRETTO AD EMETTERE UN'ORDINANZA CHE PERMETTE L'ESUMAZIONE DOPO 3 ANNIdi Gennaro Del Giudice
servizi pubblicati su "Roma" e "Corriere Flegreo" POZZUOLI . Non c’è posto al cimitero di Pozzuoli, grande è la carenza di fosse che si protrae da tempo e che ultimamente pare essersi trasformata in autentica emergenza. Corpi che vengono esumati anzitempo per fare spazio ad altri, l’urgenza di liberare posti disponibili, il periodo di interramento che da 5 è sceso a 3 anni, sintomo di un problema palpabile al quale non si riesce più a far fronte. Non c’è più spazio per i morti a Pozzuoli e allora ecco, inevitabile, il ricorso alle disposizioni straordinarie, per attenuare l’emergenza e per evitare di trovarsi improvvisamente senza posto per i nuovi defunti. La misura straordinaria che arriva attraverso l’ordinanza numero 83 del 25 novembre 2010 emessa dal commissario prefettizio al comune di Pozzuoli Roberto Aragno, che ha per oggetto “Indisponibilità di fosse per inumazioni” e che consente di abbassare da 5 a 3 anni il periodo di attesa per l’esumazione dei cadaveri laddove ci siano le condizioni e previa richiesta da parte dei parenti del defunto, si tenta ora di acuire la crisi. Nell’ordinanza, si legge “è proposta l’adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti finalizzati alla riduzione in via eccezionale e temporanea, del turno ordinario di inumazione da 5 a 3 anni in deroga a quanto previsto dall’articolo 23 del regolamento di Polizia Mortuaria approvato con delibera consiliare numero 33 del 20/01/2005” Pertanto è possibile tenere 36 mesi il proprio caro sotto terra per poi esumarlo e passarlo nella nicchia, qualora si ha la fortuna di possederne una. Disposizione straordinaria che potrebbe durare fino alla consegna delle nuove aree cimiteriali come si evince dal testo dell’ordinanza “ Si dispone per le motivazioni di cui in
premessa ed in via del tutto eccezionale, l’esumazione straordinaria delle salme fatta eccezione per i casi di cui alla lettera B dell’articolo 84 del DPR 285/90 con le modalità di cui all’articolo 25 del Regolamento di Polizia Mortuaria e comunque fino alla consegna delle aree cimiteriali da parte della Curia Vescovile e non oltre il 31/01/2011”. E se non si possiede una nicchia? In quel caso, confermati i 5 anni di interramento, non c’è facoltà di scelta “La carenza di fosse c’è da sempre, ma stiamo riuscendo a far fronte all’emergenza con le esumazioni” - conferma la mancanza di interri all’interno del cimitero di Pozzuoli il direttore Francesco Mazzoni -“Sono in corso delle esumazioni straordinarie consentite dall’ordinanza che prevedono un periodo di 3 anni, una volta verificata la mineralizzazione del corpo e solo a seguito della richiesta da parte dei parenti del defunto. Solitamente queste esumazioni avvengono nella zona che sorge dietro la cappella del cimitero, dove il terreno consente una maggiore mineralizzazione del corpo” - spiega il direttore. Ma un toccasana alla
carenza di posti al cimitero potrebbe arrivare dall’apertura della nuova area cimiteriale di proprietà della Curia vescovile di Pozzuoli, che porterebbe un’aggiunta di 284 nuove fosse - “la realizzazione dell’altra parte del cimitero dovrebbe essere quasi terminata, credo che sia una questione di giorni, tempo massimo un mese e mezzo e potrebbe essere aperto. L’apertura della nuova area dovrebbe avvenire” – conferma ancora Mazzoni. Nuova area cimiteriale che dovrebbe “liberare” dall’emergenza quella vecchia. Ulteriore toccasana alla carenza dopo l’ordinanza emessa dal commissario straordinario Aragno che sembra stia dando i primi frutti “Facciamo in media 4 esumazioni al giorno, alle persone che hanno una nicchia può anche convenire di esumare dopo 3 anni. Ma se oggi dovessero servire 20 posti posso dire che uscirebbero” spiega uno degli addetti al servizio cimiteriale, che rassicura sulla carenze di fosse. Ma intanto il comune, sulla base di dati oggettivi forniti dalla dirigenza cimiteriale, sarebbe stato costretto ad emettere la diposizione straordinaria, che viene applicata dopo richiesta da parte dei parenti del defunto e dopo aver riscontrato uno stato di mineralizzazione del corpo tale da permettere l’esumazione, in qualche maniera discriminerebbe chi non è proprietario di una nicchia. Infatti, se si ha un posto dove poter collocare le spoglie del proprio defunto, allora il problema non sussisterebbe. In caso contrario invece, si sarebbe costretti a tenere interrato il proprio caro per 5 anni.
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