di Gennaro Del Giudice
MONTE DI PROCIDA. Un paesino di migranti e marinai, pizzaioli e ristoratori, appena 13mila anime ed un sogno chiamato “sviluppo turistico”- “Spero di non dover vedere più quelle 5 ragazze scendere dal treno proveniente da Milano dove sono state costrette a trasferirsi per lavoro” - Sogna un lavoro per i giovani e un paese a “misura d’uomo” Francesco Paolo Iannuzzi, dal 28 maggio di 4 anni fa per la terza volta sindaco del comune di Monte di Procida. Qui la raccolta differenziata è diventata “materia di studio”, il comune al quarto posto della graduatoria delle città più virtuose della Provincia di Napoli, la tassa sui rifiuti è scesa del 16% mentre nei paesi limitrofi sale del 25%. Pozzuoli, Quarto e Bacoli ricoperte dall’immondizia distano pochi chilometri, ma sembrano lontane anni luce, qui nemmeno l’ombra di una carta a terra. Se l’allora sindaco di Pozzuoli Pasquale Gacobbe sognava di trasformare la sua città in una piccola Barcellona, Iannuzzi è vicino a rendere Monte di Procida una piccola “Montecarlo”. Negli uffici di via Panoramica è iniziato il conto alla rovescia, un count down da 120 giorni. Si attende la risposta al PUAD (Piano di Utilizzo Aree Demaniali) il progetto presentato lo scorso fine settembre. E’ prevista la riqualificazione di 2mila metri di costa, che comprendono le località “Torrefumo” e “Torrione”, in tutto un’ intera area che gira intorno al Monte che sorge di fronte all’isola di Procida, dal quale il paese flegreo prende il nome. Oggi qui c’è una scogliera, una “passeggiata” sul mare con tanto di giardinetti nel corso degli anni vandalizzati, il tratto di Miliscola costretto ad essere transennato e chiuso al pubblico per motivi di sicurezza. Nel progetto è prevista al riqualificazione dell’intera zona, la realizzazione di chalet, pizzerie, ristoranti, discoteche in riva al mare, da Acquamorta fino al confine con Bacoli. “Sarebbe una cosa incantevole” sbarrano gli occhi al solo pensiero i residenti del più piccolo comune dei Campi Flegrei, ad un palmo di naso dall’isola di Procida. “L’approvazione del PUAD sarebbe una grossa opportunità di sviluppo per la città. Potremmo poi dare le concessioni ai giovani del paese in maniera tale da creare opportunità di lavoro. Abbiamo redatto e trasmesso il progetto agli organi sovracomunali, tempo centoventi giorni è avremo il responso” è speranzoso il primo cittadino montese, che sciorina gli interventi da realizzare nell’immediato futuro. Tra questi, nell’attesa del responso della Regione Campania, sarà rifatto il look ad “Acquamorta”, dove c’è da realizzare l’arredo del molo principale e il prolungamento della darsena dei pescatori, in tutto 190mila euro finanziati per la realizzazione di strutture in legno, a basso impatto ambientale.
La piccola Montecarlo?
RispondiEliminaBeh sicuramente potremmo diventare un isola felice, ricca di speranze, con tanta voglia di crescere in modo equo e virtuoso.
Speriamo che tutto quanto riportato dal Ns primo cittadino non sia solo un coinvolgente SPOT pre elettorale!
Di questi spot ne abbiamo le scatole piene.
Noi cittadini non vogliamo continuare ad ascoltare queste propagande e promesse ....
Chiediamo interventi seri, reali ed equi che possano far crescere Monte di Procida nel rispetto delle regole.
Divulgare notizie , spargere la voce per eventuali concessioni e promettere in cambio di .....qualche favore elettorale .....non sembra sia il giusto modo per promuovere il NS territorio!
Beh questa non è la Monte che Vogliamo, non sono le promesse che ci aiuteranno a migliorare, a crescere, a dare un futuro ai Ns Figli!
Saluti
Un Montese
Ciro Schiano di Cola