ANTONIO CHIARO, 22 ANNI, AMMAZZATO DA GIOVANNI RICCIO, PREGIUDICATO, PERCHE' TESTIMONE DEL FURIOSO LITIGIO CON LA MOGLIEdi Giovanna Scaranopubblicato sul Roma martedì 28 dicembre 2010LICOLA. Era in macchina con la fidanzata a chiacchierare a pochi passi dalla sua abitazione ignaro che sarebbe stato accoltellato di lì a poco. Antonio Chiaro 22enne di Varcaturo residente in via Licola Mare, è stato colpito con un fendente al petto che gli ha perforato il cuore. Soccorso è deceduto nella notte all'ospedale Monaldi di Napoli. Il killer è Giovanni Riccio 29enne del posto, già noto alle forze dell'ordine avendo precedenti per droga, rapina e furto; residente anche lui in via Licola Mare, però distante dall'abitazione della vittima. Riccio stava litigando con la moglie, una lite furiosa, a tal punto che i coniugi urlavano e litigavano sia dentro casa che fuori in giardino. Ed è proprio quando Riccio è uscito fuori che si è reso conto che in strada parcheggiati in macchina c'era una coppia di fidanzatini; Antonio Chiaro con la fidanzata. I due stavano parlando tranquillamente prima di rincasare, quando tutto ad un tratto Riccio si avvicina all'abitacolo ed ordina a Chiario di andare via. A quel punto Antonio Chiario risponde dicendogli che è in strada e non nella sua abitazione, ragion per cui decide di restare. Riccio, a quel punto senza esitazione si scaglia contro il 22enne prima con grossi paroloni, dopodichè comincia a colpirlo. Ed è a questo punto che impugnando un coltello da cucina con lama di 22 centimetri, colpisce al petto Antonio Chiario perforandogli il cuore. Seppur sotto choc, la giovane fidanzata della vittima allerta il 118, mentre il killer forse essendosi reso conto della pazzia che aveva appena fatto ritorna in casa e si barrica. Le condizioni del 22enne fin da subito sono apparse gravi. Subito è stato trasportato all'ospedale La Schiana di Pozzuoli, dove ha subito un primo arresto cardiaco. Dopodichè, dopo essere stato "preso per i capelli" i medici hanno ritenuto opportuno trasferirlo al Monaldi per sottoporlo ad un disperato intervento. Nonostante la tempestività dei medici e tutti gli sforzi fatti per salvarlo, Antonio Chiario è deceduto verso e 2 di notte. Nel frattempo fuori l'abitazione di Riccio si erano riversati oltre ai vicini, anche i familiari e gli amici della vittima; con il solo intento di voler rendere giustizia al giovane 22enne. Nel frattempo una pattuglia della locale stazione dei carabinieri agli ordini del maresciallo Michele Membrino; impegnata in un servizio di controllo del territorio, è stata attratta dal capannello di persone che sostavano in via Licola Mare. I militari dell'Arma pensavano di imbattersi nell'ennesima lite, invece giunti lì sul posto hanno trovato tutt'altro. Dopo aver appreso quanto successo dalla gente inferocita all'esterno dell'abitazione di Riccio, hanno chiesto l'intervento dei colleghi della compagnia di Giugliano agli ordini del capitano Alessandro Andrei. Giunti sul posto i rinforzi, gli uomini della Benemerita hanno dovuto faticare non poso per poter entrare nell'abitazione, dove hanno trovato Riccio ed il coltello che già era stato accuratamente lavato. Con altrettanta fatica, i carabinieri sono usciti portando con loro anche Riccio, difendendolo dal linciaggio di amici e partenti della vittima. Giunto in caserma per l'interrogatorio, Riccio ha raccontato in maniera molto vaga quanto accaduto. Accusato per omicidio aggravato e porto abusivo di arma bianca, per Riccio si sono palancate le porte del carcere di Poggioreale.
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