mercoledì 8 luglio 2009

BLITZ DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI POZZUOLI

FERMATO UOMO CHE PESCAVA DATTERI

Comunicato stampa a cura della Guardia Costiera di Pozzuoli


POZZUOLI / BACOLI. I militari della Capitaneria Flegrea diretti dal Comandante Amedeo NACARLO stamattina prontamente sono intervenuti per metter fine alla pesca illegale del Dattero di Mare. La Sala Operativa della Capitaneria di Pozzuoli, dopo aver ricevuto una segnalazione di un cittadino il quale riferiva di un Sub sospetto che si immergeva lungo la scogliera calcarea sita nelle acque antistanti Marina Grande di Bacoli , tipico dei pescatori di frodo dei Datteri di mare, e per tanto il cittadino ha fornito il punto esatto dell’avvistamento del sub sospetto. Immediatamente il Comandante NACARLO ha inviato in zona sia una squadra di militari via mare che via terra, per prendere in flagranza di reato il sub disonesto. Giunti sul posto, i militari intervenuti via terra, diretti in loco dal 1°Maresciallo VITIELLO Vincenzo, accortisi che il sub stava rientrando a riva per poi far perdere le sue tracce, non si sono persi d’animo, hanno requisito un battello da diporto per poter prendere il sub fuggiasco prima che si nascondesse nelle molte insenature. Infatti in pochi minuti i sottufficiali della Capitaneria riuscivano a fermare il reo in fuga, che nel frattempo aveva nascosto su di una barca ormeggiata tutto il pescato e le attrezzature per effettuare la pesca fraudolenta di datteri, ma senza calcolare che la pattuglia di militari stava seguendo ogni sua azione, ed infatti dopo essere stato fermato si vedeva arrivare altri militari con il pescato e le attrezzature recuperate dal natante ormeggiato, rimanendo esterrefatto per l’accaduto e per l’intervento fulminio del militari.


Condotto successivamente in caserma, dove vi era il Comandante Amedeo NACARLO, il pescatore di frodo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria, e gli veniva sequestrata l’intera attrezzatura, composta da bombole, erogatore di 6 mt, muta, pinne, maschera, attrezzi per l’espianto del dattero dalla roccia, ed il pescato di circa 4Kg di datteri di mare. Va specificato, che essendo il dattero molto leggero come peso, per raggiungere questo quantitativo di 4kg ne servono molti esemplari, ed inoltre va ricordato che il dattero di mare (nome scientifico Lithophaga lithophaga) per essere catturato necessita di essere estratto dalla roccia che lo contiene, infatti quest’ultimo che vive proprio nelle cavità che scava grazie alla sua mucosa erosiva , che possono arrivare fino a 20-25 metri in profondità nella roccia stessa, anche se come densità di popolazione , il dattero raggiunge il suo massimo intorno a 5 metri di profondità nella roccia, e quindi più alla portata dei pescatori disonesti, che per pescarlo devono letteralmente distruggere la roccia che vi è attorno, in quanto il dattero è completamente incastrato nelle rocce calcaree. Quando ci si imbatte in una parete da poco depredata dei datteri, si può notare lo scempio e devastamento subito dalla stessa, infatti appare come una forma di formaggio con tanti buchi profondi e di grandi dimensioni, uno spettacolo alquanto raccapricciante, basti pensare che per un solo dattero si può creare una buca di circa 15-20 cm di diametro. Per questo in Italia tale tipo di pesca è assolutamente vietata, per il suo devastamento dell’habitat marino, infatti basti pensare che un dattero adulto di circa 5 cm ha impiegato circa 30-35 anni per arrivare a tale lunghezza, e in pochi secondi viene estratto e si distruggono rocce centenarie che lo proteggevano.

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