mercoledì 22 luglio 2009

CONSIGLIO COMUNALE A QUARTO

L'IDV PRENDE LE DISTANZE DALLA "COALIZIONE ALLARGATA"
da Comunicato stampa di Nello Mazzone

QUARTO. Momenti di intensa commozione e partecipazione, prima dell’apertura ufficiale della seduta di Consiglio comunale, per ricordare Sabatino Ioffredo, il consigliere comunale ed ex capogruppo del Popolo della Libertà scomparso prematuramente due settimane all’età di 48 anni. In aula erano presenti la moglie ed i figli di Ioffredo, ai quali il sindaco Sauro Secone ed il presidente del Consiglio comunale Leopoldo Carandente Tartaglia hanno consegnato una targa-ricordo ed un mazzo di fiori a nome di tutti i consiglieri comunali. «Siamo umanamente vicini alla famiglia Ioffredo per la morte di Sabatino, un uomo pacato, sincero, sempre allegro – ha detto il presidente del Consiglio Leopoldo Carandente Tartaglia – Lo conoscevo da tempo, ero stato con lui anche nel precedente Consiglio comunale e lo ricorderò sempre con quella immagine sorridente e simpatica». Hanno ricordato Sabatino Ioffredo anche tutti gli altri capigruppo Antonio Carandente Perreca (Pdl), Gennaro Esposito (Pd), Giovanni Amirante (Verdi), Nunzio Felaco (Udc), Pasquale Riccio (Italia dei Valori) e Vincenzo Riccio (Sinistra e Libertà) e Franco Cangiano (Prc). «L’ho conosciuto da poco, ma per quel poco che ho visto l’ho apprezzato molto come modo di fare e di comportarsi – ha detto il sindaco Secone – Con lui se ne va un modo di fare politica attraverso il confronto». La seduta è poi cominciata con le incombenze previste dal regolamento per la surroga dei consiglieri comunali. Alla riunione erano presenti 26 consiglieri, ai quali si sono aggiunti i due nuovi consiglieri: Francesco Fernandez (Pdl), che ha preso il posto di Ioffredo e l’ex assessore Mario Ferro (Pd), che ha preso il posto di Giovanni Sabino, nel frattempo nominato assessore ai Trasporti ed alla polizia municipale. I nuovi assessori sono stati presentati dal sindaco Sauro Secone, che ha anche spiegato alla città le sue scelte. «Nell’ultima seduta di Consiglio comunale mera stata palese la grande difficoltà che aveva incontrato la maggioranza, che era andata sotto nella votazione sulla variazione di bilancio – ha detto Secone in Aula – Si era nella impossibilità di andare avanti e c’erano modi diverse di intendere il prosieguo dell’azione amministrativa. Per questo ho deciso di azzerare la giunta, ho meditato con attenzione sulle dimissioni irrevocabili, ma poi ho pensato che avrei fatto solo un torto a quei 12mila quartesi che votarono me e la mia maggioranza nel 2007, riconsegnando il paese di nuovo ad un commissario prefettizio, come già accaduto in passato troppe volte. Serviva un chiarimento ed adesso ripartiamo con un programma chiaro e preciso, con obiettivi indicati a breve termine. Stipuliamo un nuovo contratto con i quartesi e avremo 40mila arbitri che ci giudicheranno a gennaio e se non abbiamo rispettato questo contratto andremo a casa».

Dopo il sindaco ha preso la parola Giovanni Amirante, che ha preannunciato che a breve farà il passaggio dai Verdi all’Italia dei Valori, insieme al consigliere regionale Stefano Buono. «Come capogruppo dei Verdi dico che finora nell’amministrazione comunale, come del resto accade anche nelle migliori famiglie, si è litigato un poco, ma alla fine tutto si è chiarito – ha detto Amirante – Caro sindaco, ti ribadisco la mia piena fiducia, ma ti invito a ricompattare la maggioranza». Molto atteso, invece, è stato l’intervento di Geppino Esposito del Pd, dopo la durissima lettera di critiche contro la maggioranza che fu letta nella scorsa seduta consiliare. «Sono stato tra gli artefici di questa crisi di maggioranza, che è una crisi politica fisiologica, che può fare solo bene per il prosieguo dell’attività amministrativa – ha detto Geppino Esposito – Mi dispiace che nella nuova giunta non ci sia più il vicesindaco Paolo Simeoli, ex segretario della Margherita. Credo che abbia lavorato molto bene, ha degnamente sostituito il sindaco ogni volta che è stato chiamato a farlo e ritenevo che dovesse continuare a far parte della giunta. Tuttavia, se il suo sacrificio è stato fatto per il bene dell’intera coalizione, allora solo in questo caso accettiamo la decisione, anche se a malincuore». Parole di elogio e stima personale oltrechè politica nei confronti di Simeoli sono stati espressi anche dal presidente del Consiglio comunale Leopoldo Carandente Tartaglia e dal consigliere Guglielmo Friscia. «Simeoli è stato un ottimo vicesindaco ed assessore alle Attività produttive – dichiara Friscia – Ha lavorato per il bene della città ed è una persona degna della massima stima e riconoscenza per la sua onestà politica e morale». Tutti si aspettavano la dichiarazione ufficiale di appoggio dell’Udc alla maggioranza, ma il capogruppo Nunzio Felaco ha usato termini meno perentori. «Siamo molto soddisfatti del programma tracciato dal sindaco, che ha capito che c’erano molto problemi di natura politica ed ha cercato di porvi rimedio, indicando una strada precisa, che avrà il nostro sostegno, perché siamo pronti al dialogo, ma non alla somma algebrica per aumentare il numero della maggioranza – dice Felaco dell’Udc – Concordiamo sulla necessità di mettere gli interessi della cittadinanza al centro dell’azione politica della maggioranza». Ma se Secone ha incassato l’appoggio dei due consiglieri dell’Udc, dall’altro lato ha perso l’Italia dei Valori. «Dopo 2 anni di governo in maggioranza senza mai aver avuto un assessore, vengo a sapere che la maggioranza si allarga all’Udc – ha detto Pasquale Riccio dell’Idv – Non capisco perché non si voglia riconoscere all’Idv, dopo i suoi brillanti risultati elettorali una visibilità che più le compete. A questo punto ringrazio Secone per l’ottimo rapporto personale che continueremo ad avere, ma l’Italia dei Valori da questo momento in poi non appoggerà più la maggioranza di centrosinistra allargata all’Udc». Alle parole di Riccio ha replicato Franco Cangiano, capogruppo del Prc. «L’intervento di Ricci apre un vivace dibattito interno – ha detto Cangiano – Ma il Prc ed il sottoscritto faranno di tutto per non consegnare Quarto alla destra. Il Prc ha partecipato alla stesura del programma e lo appoggerà in pieno». Molto polemica l’opposizione di centrodestra. «Il sindaco ha fatto un programma a termine, ma sarà carta straccia, come già avvenuto con gli altri programmi di questa maggioranza – ha detto il capogruppo del Pdl – Ormai siamo alla farsa, con un sindaco che dice di ripartire ma poi non ha definito del tutto la giunta, con l’assenza di 2 assessori e del vicesindaco. L’Udc ha parlato di sceneggiata napoletana, ma adesso è entrato in maggioranza e sono loro a fare la sceneggiata. E, poi, mi fa sorridere che il Pd abbia cambiato per la quarta volta il suo capogruppo consiliare. Ma lo scegliete con la monetina o tirate a sorte?». Ancora più duro il giudizio di Franco Carputo (Pdl). «E’ scandaloso che il sindaco chieda una nuova maggioranza, stravolgendo il risultato elettorale di due anni fa e facendo un vero ribaltone – ha detto Carputo – Come si fa a presentare un nuovo programma elettorale se non si è ancora realizzato il precedente?». Prima della pausa pranzo ha preso la parola Leonardo Apa del Pdl . «Quest’Amministrazione comunale è come se non fosse mai esistita e ascoltare gli interventi della maggioranza di centrosinistra è davvero assurdo – dice Apa – Il sindaco, anche stamattina, non ha detto la verità. Dopo l’apertura della crisi il sindaco disse che avrebbe fatto la rivoluzione copernicana in giunta, invece ha cambiato solo 2 assessori. Sindaco, sei in campagna acquisti e guardi all’opposizione, dopo che l’Udc ti ha dato il suo appoggio. Ma chi perde le elezioni deve rispettare le urne e fare l’opposizione piuttosto che passare con i vincitori. Mi preoccupano questa nuova giunta e queste nuove alleanze».

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