sabato 5 settembre 2009
SCIACALLI CHIEDONO SOLDI A NOME DELLE FAMIGLIE DEI 3 RAGAZZI MORTI
PRESENTATA DENUNCIA DAI PARENTI DI GENNARO ILLIANO E VINCENZO RANIERI
di Gennaro Del Giudice
articolo pubblicato dal "Roma" domenica 06 settembre 09
BACOLI.Inaudito e vergognoso. E’ quanto sta accadendo in questi giorni a Bacoli, dove sciacalli senza scrupoli stanno speculando sulla morte di Arpino Tiano, Gennaro Illiano e Vincenzo Ranieri, i tre giovani deceduti a seguito di un tragico incidente avvenuto in via Lido MIliscola, a Bacoli. Chiedono, a nome delle famiglie dei ragazzi, ovviamente ignare di tutto, soldi per pagare i funerali celebrati domenica 23 agosto. Un autentico e deplorevole atto di sciacallaggio, nel deprecabile tentativo di trarre beneficio da una triste vicenda, sfruttando la bontà di chi, in buona fede, è convinta di compiere un atto solidale. L’episodio è stato denunciato da Biagio Illiano, papà di Gennaro, il 20enne che nella notte tra il 19 e il 20 agosto, in sella alla motocicletta guidata dall’amico più grande di 5 anni, Vincenzo, si scontrò frontalmente contro il motorino guidato da Arpino, l’altro ventenne. Il padre del giovane, accompagnato da Gennaro e Carmela Ranieri, rispettivamente zio e cugina di Vincenzo, ha infatti presentato, venerdì pomeriggio, presso la stazione dei carabinieri di Bacoli, una querela per “truffa” relativa ad una serie di episodi di sciacallaggio verificatisi presumibilmente tra il primo e il quattro settembre. Nell’esposto viene denunciato l’episodio che ha visto coinvolta una zia di Arpino Tiano, la quale qualche giorno fa, ha visto bussare alla sua abitazione alcune persone, qualificatesi come delegati delle famiglie dei tre ragazzi a raccogliere fondi per conto loro.
Una richiesta che ha insospettito la zia di Arpino, che immediatamente provvedeva a contattare la madre del giovane 20enne. Quest’ultima, all’oscuro di quanto stesse accadendo, a sua volta contattava le famiglie degli altri due ragazzi, chiedendo loro spiegazioni in merito ad una eventuale iniziativa alla quale forse lei non era stata messa al corrente. Ma, ovviamente, dalle famiglie Ranieri e Illiano arrivava la secca smentita. Nessuno aveva dato autorizzazione a quelle persone di raccogliere soldi, né tanto meno erano in corso “collette” per la raccolta di fondi. Il che confermava una inquietante ipotesi: era in atto un’azione di sciacallaggio. Un episodio che ha prontamente suscitato lo sdegno e l’ira di parenti, conoscenti ed amici, che si sono impegnati in un passaparola, partito anche in rete, per smentire quanto stesse accadendo ed invitando i residenti della zona e tutti coloro che potrebbero ritrovarsi gli sciacalli fuori dalle loro porte, a non dare alcuna somma di denaro.
Nel frattempo, i carabinieri della stazione di Bacoli, ascolteranno la testimonianza della zia di Arpino Tiano, la quale potrebbe dare degli indizi utili a consentire l’identificazione dei responsabili dei vili atti. “Noi non sappiamo niente di questa raccolta fondi ne tanto meno vogliamo soldi. Questa gente senza scrupoli è riuscita anche a farsi dare dei soldi da alcune persone in buona fede sfruttando il nostro dolore” è la denuncia di Biagio Illiano, che chiede una punizione esemplare per i protagonisti di tali episodi. “Queste sono persone che speculano sulla nostra disgrazia, sul nostro grande dolore e pertanto chiediamo per loro una giusta punizione”.
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