sabato 24 luglio 2010

CON L'ORDINANZA IL CARTELLO NON C'E', SENZA L'ORDINANZA IL CARTELLO C'E'

INCREDIBILE QUANTO ACCADUTO SUL LUNGOMARE "SANDRO PERTINI" DI VIA NAPOLI
IL CARTELLO AFFISSO DOPO IL RITIRO DELL'ORDINANZA CONTRO I CANI
SULLA TABELLA ANCHE FALSI DIVIETI

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. L’ordinanza sindacale risaliva all’8 Aprile scorso, regolamentava l’accesso a padroni con cani nei luoghi pubblici, né vietava l’accesso in alcune aree. Il tutto a firma dell’ex sindaco Pasquale Giacobbe e del suo vice, Carmine Morelli. Ai comunicati stampi ed ai manifesti quali mezzi di diffusione dell’ordinanza, doveva seguire l’affissione di avviso alla cittadinanza a mezzo cartellonistica. In pratica, nei luoghi off limits ai cani, e cioè Lungomare “Sandro Pertini”, Villa Avellino e Pista ciclabile di Monterusciello dovevano comparire dei cartelli, in stile segnali stradali, con sopra riportate ordinanza, divieto, sanzione e quant’altro in maniera tale da portare a conoscenza i cittadini. Ebbene, trascorse diverse settimane, della segnaletica nessuna presenza, solo alcuni pali senza targhe. Nel frattempo l’amministrazione che volle l’ordinanza fu sciolta, i fautori decaduti dai loro incarichi, della cartellonistica ancora nessuna presenza. Il 7 maggio arriva il Prefetto al comune di Pozzuoli, ci si chiede se l’ordinanza, contestata da più parti, possa essere revocata. Il 23 maggio gli animalisti scendono in piazza, va in scena la “Prima giornata flegrea – E il cane incontra l’uomo” per chiedere che i divieti ai quattro zampe vengano ritirati. Nel frattempo, nessun cartello, sul Lungomare di Via Napoli, zona altamente frequentata da cani e padroni, nessuna presenza di cartelloni né tantomeno vigili urbani e addetti per il rispetto dell’ordinanza sindacale emessa quasi 2 mesi prima. Finalmente il 9 giugno arriva la tanto sospirata contro – ordinanza da parte del Commissario al comune di Pozzuoli Roberto Aragno, che regolamenta la conduzione dei cani lungo le strade e i luoghi pubblici cittadini, revocando però la disposizione di inibire il Lungomare “Sandro Pertini”, la “Villa Avellino” e la Pista ciclabile di Monterusciello ai cani. Nel documento a firma di Argano, nel penultimo capoverso si legge testualmente “La presente ordinanza entra in vigore dalla data di pubblicazione all'Albo Pretorio e sostituisce e modifica ogni altra precedente emanata in materia nelle parti diversamente disciplinate”.
Dunque, viene abolita e sostituita l’ordinanza voluta da Giacobbe e Morelli. Come per le precedenti ordinanze, a conclusione del testo di legge: “Dispone altresì l'invio della stessa Ordinanza per l'affissione e con carico della successiva restituzione”. In poche parole, si necessità di una nuova cartellonistica per la nuova ordinanza. Nel frattempo, siamo al 9 giugno, della vecchia ordinanza sui cartelloni non c’è ancora alcuna presenza. Si presume che l’ufficio affissioni, dopo aver affidato a qualche azienda specializzata la realizzazione della cartellonistica indicante la nuova ordinanza. Improvvisamente però, il colpo di scena. Sul lungomare “Sandro Pertini”( e siamo ai primi di Luglio) compare un cartello (nella foto) che riporta per intero il testo dell’ordinanza emessa dalla vecchia amministrazione comunale non più in vigore da almeno un mese. Paradossalmente quindi, quando l’ordinanza era in vigore non c’era nessun cartello, quando l’ordinanza è stata abrogata è spuntato il cartello. Probabilmente l’incaricato a piantare la tabella avrà mischiato le tabelle, pendendone una per un’altra. Oppure chi è stato incaricato della realizzazione materiale dell’avviso, avrà stampato un’ordinanza per un’altra. Tante le ipotesi, due le certezze: confusione e spreco di danaro pubblico, considerato che la tabella che in queste ora campeggia a via Napoli non ha ragione di esistere e va sostituita da un’altra. Ma i colpi di scena non finiscono qui. Come ricordato in apertura, la famosa ordinanza poi abolita vietava l’accesso ai cani sul Lungomare “Sandro Pertini”, la “Villa Avellino” e la Pista ciclabile di Monterusciello. Ebbene, nella cartellonistica che sottolineiamo “non ha alcuna ragione di esistere” c’è niente popò di meno che scritto: “Divieto di condurre i cani (oltre che nelle 3 citate zone) in Villa Serapide e Villa Comunale via Carlo Rosini”. Dove saranno mai spuntate queste due nuove zone e da chi sono state rese off-limits se non erano per nulla menzionate nella vecchia ordinanza? Ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo resta un marasma confusionario, uno sperpero di denaro pubblico, la lentezza da parte degli organi comunali di tenere informati i citatdini. Paradossalmente oggi qualche cittadino in compagnia del proprio cane, alla vista del cartello (che non ha alcuna ragione di esistere) potrebbe tornarsene indietro per evitare la sanzione prevista in un qualcosa che non esiste più. Mentre all’epoca, quando “quel qualcosa” esisteva, tanti hanno avuto accesso al lungomare all’oscuro e disinformati delle sanzioni alle quali potevano andare incontro.

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