martedì 6 luglio 2010

POZZUOLI, MOVIDA VIOLENTA

RAGAZZA DI 25 ANNI AGGREDITA SABATO SERA NEI PRESSI DEL PORTO DI POZZUOLI

di Gennaro Del Giudice

POZZUOLI. Aggredita, tirata per i capelli e buttata a terra. Poi il tentativo di strapparle la borsetta da parte di un giovane a bordo di un ciclomotore. Ma la vittima reagisce, si difende riuscendo a mettere in fuga il malvivente. Movida violenta a Pozzuoli. Ed un tranquillo sabato sera che si trasforma in un incubo per Valentina, 25 anni, studentessa, puteolana. Sono le 2 di notte, poche ore separano dall’alba di domenica. C’è ancora il caos della movida del week and, ristoranti, pizzerie, pub, american bar di via Napoli, Lungomare “Sandro Pertini” , Pozzuoli centro storico, zona portuale, sono ancora affollate da migliaia di giovani, le auto parcheggiate in ogni spazio, code e traffico in tilt nel cuore della notte. Valentina, capelli biondi lunghi, borsetta a tracollo, sta passeggiando con un gruppetto di amici, una decina, nei pressi della banchina, in Largo Emporio, a poca distanza dall’imbarco da e per le isole. Cammina qualche passo dietro al resto del gruppo, chiacchiera con un’amica. Improvvisamente sente una voce, un motorino avvicinarsi a lei. “Ciao bella, ci vogliamo conoscere?” le urla un giovanotto sulla ventina, bermuda e t-shirt indosso che si affianca a lei, in sella ad una “Vespa Piaggio”, colore nero. Lei avanza il passo, non si gira “Pensavo si trattasse di qualche ragazzo che volesse scherzare” racconta la giovane, vittima negli ultimi anni di ben 3 rapine e 4 tentativi di scippo. “Quando l’ho sentito non mi sono nemmeno voltata, ma ad un certo punto sembrava che il motorino mi venisse addosso, poi un attimo dopo ho sentito tirarmi i capelli con forza, poi sono stata buttata a terra”. La ragazza cade sul selciato, l’aggressore a quel punto tenta di strapparle la borsetta. All’interno poche decine di euro, il cellulare, documenti e il tesserino universitario. Inaspettatamente per il malvivente la 25enne reagisce, cogliendolo di sorpresa. Stringe a se la borsetta, oppone resistenza. Si vivono attimi concitati, Valentina urla, l’amica che si trovava in sua compagnia chiede aiuto al resto degli amici. A quel punto l’aggressore è costretto a scappare, a bordo del suo ciclomotore corre in direzione centro storico. La ragazza nel frattempo è a terra, nella caduta ha riportato una distorsione alla caviglia, che dopo un po’ si gonfia, le fa male, non riesce a camminare. Gli amici la alzano a braccia, cercano di rincuorarla dopo la vile aggressione. Valentina però decide di non esporre denuncia, nonostante quella di sabato sera sia stato l’ottavo episodio violento ai suoi danni. Sottolinea il dato con ironia, sembra abituata, ma non rassegnata, non ha paura “Fortunatamente mi è andata bene. Purtroppo non è la prima volta che mi capita, prima di ieri sono stata rapinata 3 volte ed ho subito 3 tentativi di furto. Ma continuo a camminare a piedi, non ho paura della mia città. Se non dovessi più uscire di casa sarebbe una sconfitta per me e per tutti. Bisognerebbe che ci fossero più controlli in città, specie nel fine settimana”.

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